In questi giorni sento un bisogno profondo di scrivere. Di tirare fuori tutte le mie emozioni, tutta la rabbia e tutte le delusioni. Mi pongo spesso delle domande forse crudeli e assai tristi, ma sono proprio queste che non mi danno tregua e che non mi fanno dormire nel bel mezzo della notte oscura. Che cosa ci faccio io qui? Che ruolo ho io in questo mondo? Perché le persone che amo mi voltano le spalle credendo che io non soffra? Fa male. Fa male vedere la falsa felicità attorno a te, anche se la sua falsità ti rende affascinata perché almeno questi tali che fingono, riescono ancora far sbocciare un sorriso, mentre tu neanche quello riesci più a maneggiare. Ti senti inutile, disgustato e soprattutto abbandonato. Abbandonato nel mondo dell’ignoranza e del pessimismo. Le giornate illuminate dai raggi dorati del sole non fanno alcun effetto nel tuo stomaco. Nel stomaco che ormai è vuoto dopo aver rimesso tutti i sentimenti e la gratitudine. Ti trovi in un corpo senz’anima, composto da un’ossatura debole e dalla carne che marcisce piano piano. Mondo senza pietà in cui domina la solitudine.
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Categorie: - Me stesso
Bella riflessione,concordo pienamente con te.La solitudine e la monotonia sono struggenti,sopratutto se a spezzare la “monotonia” ci sono solo brutti eventi…che schifo di vita!E poi per non parlare della falsitá e della cattiveria della gente…sono cose davvero disgustose.Oramai viviamo in un mondo fatto solo di apparenze,la personalitá non conta piú.