Dedicato a chi ama, un gentile omaggio.
Amore è libertà.
Amore è forza, quella di affrontare il ghigno del mondo col sorriso più sincero, andare avanti a testa alta mentre tutti ti danno addosso e continuano a buttarti giù.
È in quei momenti che ti serve la forza, il coraggio di rialzarti, di spezzare le catene che ti costringono nella menzogna, le bugie come rovi che salvano la maschera che la società ti forza ad assumere quando tu vorresti solo urlare, fare a pezzi tutto e tutti perché nulla conta più, perché nulla vale.
Perché nessuno è lì per te.
Come ci si sente quando ti credi sbagliato, quando desideri essere diverso solo per non essere odiato? Cosa ti sostiene quando non conosci altro che la rabbia, la frustrazione … sempre lì, pronte a serrare la tua anima in una morsa dalla quale non c’è via d’uscita?
Come fai a sopravvivere? Come fai a superare tutto questo se l’unico modo, l’unica soluzione ti viene così brutalmente negata da gente che la da per scontata, gente che te la strappa via e ti stampa in fronte un marchio: ‘qui non sei il benvenuto?’
Non puoi, e allora cadi.
Cadi e ti nascondi.
Strisci invece di rialzarti.
Arranchi apatico, convinto che nulla cambierà, perché ormai non hai più nulla da perdere: il mondo ora ti lascia stare, ha avuto tutta la tua anima e si libera di te.
E tu resti lì, come un guscio vuoto.
Ma ancora capace di sognare.
I tuoi giorni diventano agonie interminabili in cui non smetti mai di anelare a quelle labbra, a quegli occhi, a quelle parole proibite che gli altri criticano e odiano, quelle parole che nessuno vuole sentire perché ‘non si fa’, ‘non è naturale’.
Sogni di fuoco, sogni dolorosi, sogni … spezzati.
Non puoi smettere, non vuoi farlo ma ti costringi: perché ti fa paura ciò che provi, perché persino chi chiami madre e padre ti guarda alla stregua di una bestia strana, da tenere a distanza, un mostro, o meno di questo.
Ti costringi a mentire, e lentamente la monotonia ti avvolge.
E t’illudi d’essere protetto, al sicuro, ma la tua mente … no, il tuo cuore ti sussurra: ‘non è così che vuoi che vada’.
Non importa: ora gli altri non ti vedono, sei di nuovo invisibile e non devi far altro che tacere, mentire, imitare amici e parenti quando parlano di tette, culi, ecc.
Funziona.
Ogni giorno funziona.
Funziona fino a quando non arrivi a stordirti, a credere che sia sempre stato così e che quei sogni di fuoco e coraggio non fossero altro che ormoni impazziti, deliri infantili.
Poi un giorno il tuo cuore si ribella, ti costringe alla verità.
Rivedi quegli occhi, torni a desiderare quelle labbra … scopri di non averle mai dimenticate.
Il tuo cuore torna a funzionare: batte come una volta e anche se il cervello ti urla che è sbagliato, che il mondo ti distruggerà, vi farà a pezzi … a te non importa.
L’ami: ti avvicini, prendi la mano, sussurri all’orecchio poche parole.
E tutto va bene.
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