Sono la mamma di una ragazza che sta svolgendo in questi giorni l’esame di terza media. Premetto mia figlia è molto studiosa ed ha ottenuto sempre ottimi risultati in tutte le materie. È stata ammessa all’esame con 9 , non che 9 sia un pessimo voto ma tutti gli arrotondamenti sono stati fatti per difetto anche avendo un giudizio di comportamento eccellente. Francamente non mi spiego perché,finanche un 0.5 è stato arrotondato al voto precedente. Il resto della classe non ha avuto lo stesso trattamento, sono stati ammessi con 9 studenti che in media avevano poco più di 8 e ci sono stati 3 dieci a studenti con la stessa media di mia figlia.
Premetto che lei quest’anno ha studiato tantissimo ed è partita con l’obiettivo di finire la terza media con 10. Sappiamo bene che anche con prove brillanti il peso del voto di ammissione vale tanto. Non so come comportarmi, francamente non capisco questo trattamento, dato che ai colloqui ho sempre ricevuto solo elogi e complimenti sia sul piano didattico che su quello comportamentale.Data la situazione Francamente mi aspetto che pure sui voti di esame su 4 prove basterà un solo 9 per non farla uscire con 10.
Premetto ha fatto una tesina spettacolare molto elaborata e difficile . Mi direte che non cambia nulla tra 9 e 10 ma non è così per chi si è impegnato tanto con l’obiettivo di avere 10.Tutto questo non so come farlo superare a mia figlia che da questa esperienza sta apprendendo che l’impegno, la fatica contano poco. Come farò in futuro a dirle impegnati, dai del tuo meglio quando il meglio non viene apprezzato. Scusate lo sfogo ma sono veramente amareggiata per come si sta evolvendo questa situazione.
Cara signora, forse a quattordici anni sarebbe meglio lasciare liberi i nostri figli di sperimentare anche i piccoli insuccessi e le delusioni della vita. I voti racchiudono molti parametri che sfuggono ai non addetti ai lavori, non si tratta solo di mero studio. A volte ci sono studenti che si applicano molto ma sono poco brillanti, partecipativi, non apportano valore aggiunto al gruppo classe. Anche questo viene valutato. Questa pretesa che i figli eccellano sempre e comunque sta diventando patologica. Avrà davanti ancora un lungo percorso scolastico per dimostrare le capacità che ora, secondo il suo parere di mamma e non di professionista, non le sono state riconosciute appieno.
Gentile signora le assicuro che non è il caso di mia figlia, a detta degli stessi professori durante i vari colloqui lei è semprestata un elemento di aiuto e aggregazione per la classe e questo viene riportato nel giudizio, il giudizio del comportamento riportato è eccellente per cui non comprendo per quale motivo gli arrotondamenti siano stati fatti per difetto e ad altri con giudizi meno favorevoli siano stati fatti per eccesso. Non è un problema di accettare una delusione o una sconfitta ma è comprendere come mai risultati, dedizione, impegno non siano stati premiati.
Signora Rossita, ma Lei come fa a dire che le valutazioni di sua figlia abbiano subito un arrotondamento per difetto? Oltretutto la valutazione di un insegnante ha una componente soggettiva, e gli arrotondamenti alla quale Lei fa riferimento sono nella discrezionalità del l’insegnante, quindi, se vuole dare conferma a ciò che sta dicendo, dovrebbe chiedere un confronto e chiedere lumi sui voti, e gli arrotondo dame ti effettuati, che possono essere differenti, da situazione a situazione. c’è una discrezionalità dello segnante, il sottoscritto ha svolto supplenze in un istituto superiore ed ho potuto constatare quanto le differenze fra le situazioni da alunno ad alunno possano variare, a parità di voto alto.. tenga presente che una possibile motivazione è che sua figlia sia sempre in una zona di comfort, magari ha portato un argomento e lo ha ripetuto paro paro a quello che disse l’insegnate quella volta affrontato a lezione, senza giungere niente di suo, questo per esempio potrebbe…
…potrebbe aver fatto propendere per un arrotondamento per difetto. va inoltre precisato che gli arrotondamenti eventuali, non sono obbligatori, specialmente quando vi è 9.5, non è automatico l’arrotondamento a 10, in certi casi per avere l’arrotondamento a 10 o voto successivo, si decide per 8 e 9, quindi al massimo se avesse avuto 9.8 si potrebbe ragionare, di un 10, ma 9.5 da solo si approssima per difetto di solito, come le dicevo, vi sono errori di ortografia che non dipendono da me, il correttore in alcuni punti ha cambiato le parole, nel mio primo commento. In ogni caso i voti si decidono in consiglio di classe, e se Lei vuole chiedere informazioni, dovrebbe chiedere al Consiglio di classe, e preparai ad eventuale risposta, tipo quella che le ho scritto prima, ovvero certo che sua ha 9.5, ma la zona di comfort si capisce che c’è e quindi può darsi che venga approssimato per difetto.
Io personalmente sono per l arrotondamento per difetto, ho presentato alunni con 7.6, ed ho proposto il 7 non l’8, per un alunno che aveva una media del 8.75 ho proposto il 9, ma era una situazione diversa, perché come le dicevo non si limitare a ripetere la lezione e basta, ma ampliava e faceva suoi i concetti, e poi, aveva 8.75, che giustificava l’arrotondamento a 9.
Quello che forse si è frainteso o non sono stata in grado di spiegare è che mia figlia si è impegnata tantissimo ed anche in modo creativo ma i prof. Non hanno compreso. Il problema è il messaggio che arriva cioè se studio poco essendo brava sto sul 9 ma se mi impegno al massimo perché quest’anno voglio superare quel traguardo sempre 9 ho, per cui ne vale la pena? A quattordi anni un voto in più se meritato può fare la differenza.
“l’obiettivo di finire la terza media con 10” ad una ragazzetta di 13 anni….io sono senza parole, quì stiamo tirando su un’altra generazione di futuri frustrati! Signora deve spiegare a sua figlia che il giudizio degli altri non è così importante, perché (come le hanno già scritto) gli esseri umani possono esprimere solo giudizi soggettivi. Il suo vero obiettivo a quell’età dovrebbe essere quello di passare una bella estate divertendosi con gli amici!
Invece non è che faccia una grandissima differenza, la differenza la fa l’insufficienza o la sufficienza signora, il resto sono solo caselle in più per far aprire il grado di preparazione. In ogni caso, Lei non è che può pensare che gli altri non abbiano capito la questione se le danno una risposta chiara e spiegata bene. Quello che rimane è la discrezionalità del docente, io stesso le ho spiegato che se si vuole ottenere un 10 nel mio caso almeno, bisogna avere un 9.7, 9.8, 9.9, un 9.5 da solo non dà diritto proprio a un bel niente.
Ne vale la pena se c’è la passione per lo studio, Lei stessa non è in grado dire se è certa o meno che sua figlia, abbia meritato il 10. In ogni caso la differenza abissale la fa la sufficienza o l’insufficienza non 7, 8, 9 o 10.
Come ripeto forse non sono stata chiara, io francamente credo che avere un obiettivo x un’adolescente sia un valore positivo, ma quello che a me dispiace è che con questa esperienza la ragazza dica che non varrà più la pena di impegnarsi tanto perché l’ impegno la costanza, la fatica di svolgere sempre i compiti di essere sempre preparata a discapito di ore di riposo e divertimento non ripaga. Alla mia epoca i professori giudicava il percorso, l’impegno accompagnato dai risultati globali, adesso mi sembra che debbano avere una serie di numeri per calcolare la media e se un ragazzo un giorno in una verifica magari prende un 7 gli abbassa tutti risultati brillanti di un intero anno. Non dico che siano tutti così però è un modus operandi abbastanza seguito e questo non lo trovo costruttivo per stimolare un ragazzo allo studio.E vero la vita è altro però francamente mi aspetterei qualcosa da un educatore e la media matematica la lascerei all’ università dove il voto si può rifiutare.
Rossita, lei è troppo convinta delle Sue posizioni, senza che siano corroborate da prove, i docenti disolito, non vengono a dire in faccia, che la studentessa o lo studente, sono bravi, magari con media alta, ma che di proprio non mettono nulla, dicono piuttosto che la studentessa e lo studente sono bravi, ed hanno la media alta. Poi arrivano gli scrutini, ed alcuni a parità di voto o media, alzano, altri invece approssimano per difetto, chissà perché…
È tutto quello che Lei riesce ad immaginare è “l’ingiustizia” di aver presumibilmente subito un trattamento differente rispetto agli altri, mettendo in discussione il lavoro estremamente difficile di verifica del profitto.
Se vuole la verità, la verità è che non bisogna farsi troppe statistiche o paranoie, sulla media o sui voti, poiché i voti sono la verifica “puntuale” di ciò che lo studente ha appreso in quel momento lì.
Quindi se sua figlia ha passione per lo studio, che la persegua, senza però aspettarsi nessun tipo di…