Caro direttore,
Se oggi ti scrivo è perché vorrei essere sincero con te perché purtroppo non posso farlo con nessuno. Io sono un ragazzo di 18 anni, sono gay e non lo sa veramente nessuno. Credimi è brutto vivere in un paese dove tutti sanno di tutti, non sentirsi libero di essere se stessi e di trovare persone con cui si stare veramente bene. Io ho degli amici che mi vogliono bene, però loro ovviamente parlano di quanto sia “bella quella ragazza” o di “che belle gambe abbia quell’altra”. Io un po’ cerco di stare al gioco, però inconsciamente non voglio farlo fino in fondo. Vorrei tanto sentirmi libero di essere quello che sono, di andare in un posto e poter dire “cavolo che bel ragazzo!”, di poter dire quanto vorrei amare un ragazzo, quanto vorrei dormire con lui e stringerlo forte sentendo che è la “persona giusta”; quanto vorrei poter dire ciò che penso veramente, proprio come loro fanno con me. Vorrei per una volta essere sincero, non sentirmi chiuso in una gabbia. Mi sembra incredibilmente ingiusto sentire di voler scrivere questa lettera.
E fallo! non siamo piu` negli anni in cui ste cose si dovevano nascondere, o almeno voglio sperare che non sia piu` cosi!
Le persone che ti vogliono davvero bene non si allontaneranno da te solo perche` sei gay..
Non dovresti darti come obiettivo la vita di coppia perché non è una cosa che si può programmare. I tuoi amici parlano in quel modo perché vogliono restare fedeli al cliché del maschio; la verità è che nei fatti avrebbero non pochi problemi a parlare da soli con una ragazza… in genere sono soliti prendere contatti con l’amica di amici e da cosa nasce cosa, tutti (indistintamente) necessitano di qualche forma di rassicurazione e di una sorta di benedizione comunitaria. Ieri sera la protagonista di My shocking story (non ricordo bene il titolo ma si tratta di un programma di Realtime) era una quarantenne affetta da una malattia genetica che ne aveva compromesso lo sviluppo degli arti interiori. Posso dire che la sua esperienza non è stata poi tanto diversa dalla mia e da quella di qualsiasi altra persona che vorrebbe provare a fidanzarsi. Fanno eccezione le avventure occasionali ma vedrai che se ragioni in questo modo non dovresti avere problemi nell’approccio… valgono le regole di sempre: ascoltare e mettere a proprio agio l’interlocutore! Starà a te capire se si tratta appena di un esercizio o se provi piacere a stare con quella persona. Ieri la ragazza in questione ha ottenuto il secondo appuntamento solo da un ragazzo che era interessato ad un’amicizia… la conoscenza procede per gradi ed è normalissimo non desiderare di entrare in intimità con tutti. Della coppia è restato il sogno!
Comincia a dirlo, non ti fermerà più nessuno 🙂 in bocca al lupo!
Caro ragazzo, anch’io trovo ingiusto che tu abbia dovuto scrivere questa lettera… Io posso darti un parere sul quale potrai ragionare, decidendo se fa per te.. Trovo che non sia necessario “dire” a nessuno quello che senti nel tuo cuore, soprattutto se abiti in un paese retrogrado con tanta ignoranza.. Questa é una cosa preziosa e profondamente intima, da condividere appunto soli con la ” persona giusta” quando essa entrerá nella tua vita.. Trovo che gli outing non siano benefici per chi li fa, perché vanno a mettere un’etichetta sulla persona. La parola ‘gay’ non ha nessun significato, l’immensitá del tuo cuore e la purezza dei tuoi sentimenti potranno mai essere contenuti e spiegati da una piccola parola di tre lettere?? Piuttosto, se senti il tuo luogo d’origine come opprimente, raccogli il tuo coraggio e viaggia, allarga i tuoi orizzonti mentali… Hai 18 anni, il mondo ai tuoi piedi cosi grande e con cosi tante possibilità… In bocca al lupo!