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Lettera pubblicata il 23 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore cam2.
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ciao cam, mi ci sono voluti quasi due anni per stare decentemente bene, è stata una storia decisamente lunga la mia, finita nel peggiore dei modi, un classico direi,lei già incinta di quell’altro ecc ecc, e io con il cuore in lavatrice……vabbe succede,ti manca la terra sotto i piedi, e non prendi più pace, il nodo alla gola lo stomaco che si chiude, il cervello che non vuole smettere di pensare, e si comincia a vagare in lungo e in largo nella rete cercando storie analoghe, o cercando rimedi……Sono passati quasi due anni, e sto davvero bene, è da mesi e mesi, che non guardo più il suo profilo facebook, è da più di un anno che non ho nessun contatto con lei, le ho chiuso ogni minima probabilità di sentirci, basta ho detto, io ho la mia vita. Dopo di lei ho avuto altre 3 ragazze di cui l’ultima è la mia ragazza da un anno , non è stato tutto rosa e fiori, ho avuto molti momenti terribili, ma posso dire con tranquillità che ce l’ho fatta, tra le altre cose ho fatto un viaggio in africa. Come vedi non mi sono mai risparmiato, ho cercato di andare sempre avanti x la mia strada (con tutti i fallimenti annessi), non mi pongo + quelle stupide domande se lei mi ha amato o se mi pensa ancora, non serve a niente e non me ne fotte più nulla…..fortunatamente il tempo che è passato è stato necessario x salvarmi le chiappe (scusa il termine) è l’unica cosa che conta, tempo tempo tempo, sono lontani i giorni che piangevo in camera mia mentre guardavo il soffitto, o quando vedevo le foto del suo bambino, non immagini che pugnalate che mi davo da solo, le notti che la sognavo (mi capita ancora adesso) i risvegli già incazzato di mio, e mandavo a quel paese mia madre di primo mattino. Cam ascolta quello che ti dico, non esiste niente in commercio che possa farti stare bene, rimedi o riti strani, rassegnati, fai passare molto tempo, non fossilizzarti su quelle dannate domande che ti poni ogni giorno, sforzati di non pensare, quando cominci a pensare a lui, smetti e pensa ad un’altra cosa. Poniti degli obbiettivi, fai un discorso con te stessa, del tipo non guarderò più le lettere che mi ha scritto, oppure non sbircerò più il suo profilo facebook, vedrai che poco a poco tutto servirà a qualcosa. Non sò più cosa dirti, scrivere non è il mio forte…..un saluto e un abbraccio
Grazie a tutti delle risposte. Mi segno volentieri le vostre email. Innanzi tutto mi scuso per eventuali errori di battitura, purtroppo sono fuori casa e ho solo il telefono per scrivere.
Credo sia stato solo un momento di sconforto: ovviamente talvolta ci penso, alla fine non è passato molto tempo. E purtroppo (o per fortuna) non sono una che si innamora spesso.
In questi ultimi giorni sono stata molto occupata e questo ha aiutato. In più io e la mia famiglia siamo molto in pensiero perché mio padre deve fare un esame medico. Quest’estate andrò in missione a mia volta e credo che questa esperienza mi sarà molto di aiuto, anche per vedere le cose in modo diverso. Sono una persona molto aperta e questo mi permette di entrare in sintonia con le persone più facilmente. E non vedo l’ora di partire anche per cambiare aria, per vedere il mondo e sentirmi utile per qualcuno o qualcosa. La vita prosegue, mi manca, ma stanotte sono serena e tante altre volte.
Avete ragione quando mi invitate a dimenticare. È finita già da molto tempo, devo smettere di colpevolizzare il ricordo di lui per qualunque cosa, per la mia incapacità di andare avanti e amare ancora! Ma si sa, la malinconia talvolta prende il sopravvento!
Ciao Cam! I momenti di malinconia si alternano ai momenti più sereni, e anche tu sai essere normale. Personalmente ritengo che il mio malessere sia dovuto soprattutto all’incapacità di spiegarmi come sia possibile diventare estranei dopo tanto tempo, confidenze ed intimità trascorse insieme. Ma so anche che alla fine il mio orgoglio e la mia incapacità di perdonare quanto subìto sono ancora più grandi dell’idea o volontà di riallacciare un dialogo. E va bene così! Sai perchè? Primo per il nostro bene (niente è stato tanto efficace quanto il no contact, nel mio caso!) ma anche perchè deve esistere una conseguenza per le loro azioni. Hanno ottenuto la nostra indifferenza (anche se al momento solo apparente) e, sinceramente, non credo faccia poi tanto piacere neanche a loro, al di là del fatto che non ci deve importare! Quindi no, niente auguri, niente frasi di circostanza, niente scambio di formalità non richieste. Perchè non hanno nessuno scopo, non servono a niente … se non a prolungare la tua sofferenza e a soffermare il tuo pensiero ancora su di lui!
Ciao, non ti racconterò la parte del mio ex donnaiolo e violento, ma della parte dove ho conosciuto il mio ragazzo attuale. Lui era l’unico che mi era rimasto, la mia cosiddetta “migliore amica” per invidia e cattiveria e finto di usarmi ha pensato bene di buttarmi. Avevo problemi a relazionarmi con qualsiasi uomo o ragazzo, avevo paura di loro e alcuni ci hanno anche provato ma io non riuscivo a tollerare un carezza o un bacio, non ci riuscivo proprio. Dopo circa un anno che uscivamo insieme a degli amici di mia sorella, la notte di capodanno, rimaniamo io e lui in macchina a girare. Abbiamo riso tanto e scherzato, arriva il momento in cui mi porta a casa. Io non riesco nemmeno a capire quello che mi succede perché cerano anni luce tra quello che stavo per fare e quello che ero diventata. Gli do un bacio sulla guancia, che non è chissà cosa, ma per me era tutto perché mi era venuto naturale. Iniziamo ad uscire più spesso da soli e a coccolarci. Ne avevo di paura, ma non riuscivo a scappare del tutto. Mi dicevo “da domani basta” e poi quando arrivava il domani non ce la facevo. Siamo andati avanti qualche mese con un tira e molla, io avevo il mio trauma, lui la paura di non essere abbastanza bravo da non farmi soffrire. Dopo più di 5 mesi e dopo esserci “lasciati” (mica stavamo insieme) da qualche giorno, dobbiamo entrambi andare ad una cena e torniamo a casa insieme,incapaci di guardarci. Allora finalmente mi bacia. Da lì ci siamo messi insieme, lui ha avuto ancora una crisi ma è da settembre di due anni fa che non vuole lasciarmi. Piano piano riuscivo a svestirmi, ma non riuscivo mai del tutto e molte volte avevo attacchi di panico dove scalciavo e perdevo il controllo di me. Dopo un anno e qualche mese da quel bacio, dovevamo affrontare la situazione dell’intimità, non mi andava più bene così. Allora ci proviamo, insieme. Purtroppo avevo un blocco psicologico enorme che condizionava anche la mia situazione fisica e ho provato molto dolore. Io ero triste, perché non era giusto, lui mi ha fatto tanto di quel bene ma non riuscivamo a fare l’amore, a sentire quell’unione bellissima senza paure. Ho avuto molte crisi per questo e molte volte, confondendo paure e paronoie, ho rischiato di perderlo. Poi piano piano le cose iniziavano a sistemarsi, meno paura, meno dolore, meno paranoie. E’ da 5 mesi che ho provato cosa vuol dire “un corpo e un’anima”, a volte cado ma c’è sempre lui che mi aiuta. Non so chi devo ringraziare per aver trovato un ragazzo così.
Ciao cam ho letto che vai in missione,dove vai di bello?raccontami un po’ se ti va…
Vado in Bolivia con una Onlus. Starò via cinque settimane poiché ho l’università che mi attende a casa e lo studio.
Là aiuterò i bimbi denutriti di età compresa tra i 0-4/5 anni. Non vedo l’ora, sono molto preparata a riguardo, ma sicuramente sarà diverso da ciò che mi aspetto. Sono un po’ preoccupata, ma voglio aprire i miei orizzonti. L’unica cosa che mi spaventa più di tutto è affezionarmi ai bambini, che spesso non sopravvivono, ma credo sia il prezzo da pagare. Anche se non posso cambiare il mondo spero di portare un po’ di bene a quei cuccioli. Speriamo che mi serva anche per allontanarmi definitivamente dai miei fantasmi!!
Grazie Kiky, comunque te lo meriti un uomo così. Spero che arrivi qualcuno di speciale anche per me.
Ciao Cam. Innanzitutto in bocca al lupo per la tua missione in Bolivia e un sincero augurio che l’esame di tuo padre vada bene.
Come stai,ora?
Io mi ritrovo nella stessa situazione: abbandono, chili persi, mal di testa che non si augurano a nessuno, crisi di panico etc. Col tempo va un po’ meglio, ma dire che “sto bene” sarebbe una bugia. Anche nel mio caso l’abbandono è venuto da una persona che ancora prima di essere la persona amata è stata una grande amicizia (o così credevo, come dici tu..). Capisco il susseguirsi inesorabile di momenti di “quiete” a momenti bassi di tristezza, malinconia profonda, ricordi e momenti bassissimi di sconforto, rabbia, senso di abbandono. Capisco il no-contact..ennesima decisione subita nel mio caso, ma forse via non per dimenticare ma per andare avanti.
Ad ogni modo, chiedevi storie di speranza. La mia non lo è per ora, ma posso portare quella di mia madre. Abbandonata con figlio a carico in una città non sua, dove si era trasferita per amore di quell’uomo (?)..ha sofferto tanto, cercando di non darlo a vedere. Ma ha saputo prendere in mano la propria vita e trascinarla in salvo. Dopo qualche anno ha trovato anche un meraviglioso compagno con cui condividere questa rinascita.
Lascio anch’io volentieri il mio indirizzo. Scrivimi pure, se ti va: jack.fabbri70@gmail.com
Ancora in bocca al lupo per tutto! Un abbraccio!