Caro Presidente Silvio Berlusconi.
Mi chiamo Francesco e sono un artigiano di Roma, una città fantastica piena di storia e di poesia.
Mi scusi se stò prendendo un pò del suo prezioso tempo ma la mia situazione famigliare, mi ha spinto contro tutti i miei valori morali.
Nella mia piccola attività eseguo lavorazioni in ferro battuto forgiato a mano e anche grate di sicurezza e tutto ciò che riguarda il ferro.
Vado al dunque:
Dopo svariati anni di attività mi sono trovato a licenziare i miei operai ed a proseguire il cammino da solo cercando di far fronte ad un accumulo di debiti, dovuti soprattutto alla mia negligenza per dover far fronte a tutte le spese amministrative degli operai.
Un giorno purtroppo o per fortuna ho aperto gli occhi e mi sono trovato con un debito in equitalia di circa 150.000,00 €, disperato ne ho parlato con mia moglie che da persona intelligente mi ha capito e mi sta ancora vicino in questo mio cammino impossibile.
L’Equitalia mi ha detto che posso rateizzare solo fino a 72 rate, cioè varrebbe a dire una fortuna al mese ed io questa fortuna non posso recuperarla.
Ho due figli di 20 anni e di 16 entrambi studenti con ottime soddisfazioni ed un a moglie che di meglio non si poteva chiedere,
Credo fermamente nelle sue proposte oggi più di ieri, perché se un uomo della sua età ha ancora tanto carisma e voglia di fare non posso pensare che non sia un ottimo presidente.
Non Le nascondo che la mia lettera vorrebbe un aiuto dalla sua persona per superare questo momento molto difficile dove stiamo rischiando di perdere la casa oppure il locale dove lavoro
Nel ringraziarLa della sua disponibilità sperando in una sua positiva risposta le porgo Distinti Saluti.
Francesco.
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Categorie: - Me stesso - Silvio Berlusconi
ti capisco
il sistema commerciale italiano fa acqua da tutte le parti ed e’ pieno di paletti dapertutto
io avevo un attivita’ commerciale e c’erano sempre noie burocratiche
una volta ad inizio attivita’m dovevo pagare l’iscrizione alla camera di commercio, per il prmo anno di attivita’ commeciale
siccome non conoscxevo ancora i codi e innumerevoli codici vari, gho usato un f differente, ed i soldi sono andati ad un altro ugfficio della camera di commercio, pero’ non rigurdante i rinnovi
h telefonato, sono andato alla camera di commerciop, pero’ niente da fare loro sostenevano che
dovevo ripagare l’scirizione (gia’ pagata ed ibncassata dalla camera di commercio, solamente che era stato accreditato ad un altro loro ufficio)
dopo asver ripagato (e fatto la fila kilometrica che c’e’ certe volte alla camera di commercio) dovevo andare a complilare un modulo di reclamo + riciesta di rimborso
loro “elaboravano” te,mpi di elaborazione 12 mesi (cosi’ dissero)
inutile che ti dico che ho lasciato erdere
ho continuato a pagare gli anni successivi tuttavia quel primo pagamento lo stanno ancora aspttando dal 2001, chissa se hanno capito che avevano gi’ ricevuto i soldi, solamente che era in un ufficio differente (forse la accanto) chissa se sapro’ mai se sono riusciti a capire questa semplice storia, RESA COMPLICATISSIMA DALLA DI COMMERCIO
devo ammettere che rimasi disgustato da tanta macchinosa inefficienza
ancora adesso se ci penso mi l’angoscia
e’ dove si pensa di arrivare con un sistema cosi’ antiquato