Dalle scuole medie fino all’ultimo anno di liceo ho amato un ragazzo, il mio grande amore adolescenziale (… i primi amori ti travolgono in un modo totalmente irrazionale…)
Siamo cresciuti insieme.
Dopo anni abbastanza tormentati ma in cui io non ho mai dubitato dell’enorme amore che provavo nei suoi confronti, mi ha lasciata per un’altra, tra l’altro a cavallo del mio 18° compleanno, della maturità, della morte di mia nonna e della quasi-morte di mia madre (fortunatamente salvata per miracolo dopo mesi, mesi e mesi di agonia, dopo averla vista piangere di dolore e non sapere cosa altro fare se non tenerle la mano piangendo con lei).
Periodo orribile. Mi sono detta che mai e poi mai mi sarei innamorata di nuovo, avrei sofferto di nuovo, e mai io avrei fatto soffrire qualcuno come lui aveva fatto soffrire me.
Dopo 3 mesi di tormento, in cui maledicevo lui, lei e tutto quello che mi aveva provocato, incontro questo ragazzo, T.: lui è un po’ strano, eccessivamente timido, e io ancora scottata e distrutta dal mio passato, che pesava su di me come un macigno.
Però, spinta dai commenti di parenti e amici che dicevano “dai che ti passa, chiodo scaccia chiodo!” ho deciso di non precludermi la possibilità di dimenticare, chiudere col passato e ricominciare a sorridere.
Non fu facile. Stavo e uscivo con lui, uscivo, eppure dentro di me avevo ancora il “lutto” per la perdita dell’altro, il mio “grande amore”.
Mi dicevo “vai avanti, lo dimenticherai e starai felice, goditi questa storia”. Ma non fu proprio cosi…
Inizialmente T. era una persona chiusa. Problemi famigliari, carattere introverso: solo adesso, 2 anni dopo, parlando con il padre scopro che il motivo di questa sua “apatia sociale”, è dal fatto che ha la sindrome di Asperger, forma leggerissima di autismo che non intacca le capacità intellettive o linguistiche (è estremamente intelligente, eccelle all’università, eccetera), ma questo fatto “scherma” in maniera esagerata le emozioni, e crea in lui una specie di blocco emotivo rendendogli molto difficile aprirsi, risultando con me spesso freddo, a volte quasi anaffettivo (nb: nei gesti era molto altruista, ma non riusciva proprio a esprimere VERBALMENTE!) esempio: sicuramente sbagliando, dopo 4 mesi di relazione e stando comunque bene con lui, perchè era buono, gentile e premuroso (tutto il contrario dell’ex) mi lancio in un “ti amo”: la sua risposta, “grazie”. Chiusa lì. Stop. Fine.
Penso che questo esprima tutto il suo “disagio emotivo”…
Continua per un altro anno, finalmente anche lui riesce a dirmi ti amo, non senza imbarazzi ECCESSIVI, non senza che la situazione sembrasse uscita fuori da uno strano film grottesco…
Comunque continua, un anno in cui io mi trovo BENE, perché ricordavo di quanto ero stata trattata male, della sofferenza, i pianti e le preghiere per trovare una persona seria, che mi volesse bene, una persona tutta fatti e non più solo parole.
Beh l’avevo trovata, T. davvero mi voleva bene sinceramente, lui amava tutto di me… non riusciva bene a esprimerlo, non riusciva ad avere quei piccoli gesti che a una persona fanno piacere.
Dicevo sempre “beh si, non mi scriverà lettere d’amore, non mi guarderà negli occhi dicendomi ti amo, non mi sentirò le farfalle nello stomaco, però almeno non mi tratta male, almeno mi vuole bene, mi conosce e accetta tutto di me, difetti compresi”.
Piaceva ai miei genitori (la sua condizione di difficoltà emotiva non è palese da subito ma ripeto, ci vuole tempo, anni anche per accorgersi che “qualcosa non va”) quindi dall’esterno sembrava che andasse tutto ok, gli altri non sapevano…
Ma io avendo amato alla follia quell’altra persona, sapevo che mancava qualcosa, sapevo, ma mi dicevo “quella forma di amore è per i folli e porta solo dolore, a me va bene così.”
Lui fungeva da cuscinetto per evitarmi ulteriori sofferenze. Ok mi faccio schifo. Non c’è bisogno che me lo diciate ma è la verità.
Mi coccolava, lui viveva da solo col padre che non c’era mai, quindi mi sentivo libera a casa sua, mi faceva fare tutto, decidevo su tutto, ero davvero padrona di tutto sulla nostra relazione e su di lui… eppure non ero soddisfatta. C’era qualcosa, qualcosa che non andava. Eppure mi dicevo: “nonostante il fatto che non si riesca ad aprire, non mi fa mancare niente”… E come cacchio facevo a essere frustrata? Mi sentivo una viziata, un’inaccontentabile egoista.
Continua cosi fino a questo Febbraio quando qualcosa in me si sblocca. Iniziano le prime litigate, inizia a non andarmi a genio il suo comportamento, iniziavo a vederlo chiuso, presuntuoso, quasi usasse il suo “problema” come “scusa” per fregarsene molte volte che avevo un bisogno o una necessità, concludendo in “io sono fatto cosi”.
Lo lascio o almeno gli chiedo una pausa. Lui impazzisce, dopo un po’ torniamo insieme e lui mi fa grandi discorsi (cosa del tutto nuova da parte sua) dicendo che ha capito i suoi errori, che si chiede come abbia fatto a stare con lui nonostante i mutismi, che sono stata un angelo e che vuole ricompensarmi di tutto quello che non mi ha dato prima. E inizia, effettivamente, a migliorare… e la situazione inizia ad assumere dei contorni più normali… ma ho tanta tristezza nello scrivere che ormai “era troppo tardi”…
Io vado all’università, studio molto, sempre a lezione, abbiamo poco tempo per vederci (tra l’altro abita a 90 km da casa mia…) e le uscite si diradano a 3, 4 volte al mese.
Ho 20 anni, vedo gli amici uscire, divertirsi, e io non posso mai organizzare una cosa con lui e gli altri perché anche se con me DOPO MOLTO TEMPO è riuscito ad aprirsi, non ce la fa a integrarsi con i gruppi, non si sente adatto, è impacciato e si blocca (solite storie).
Nel bel mezzo di tutto ciò, dopo averlo lasciato e aver visto che le cose miglioravano, inizio a provare qualcosa, quel qualcosa che non provavo più da 2 anni, che mi ricordavo solo ai tempi del liceo, per un’altra persona, un amico, il mio migliore amico, che mi ascoltava sempre, sempre presente.
Tutti dicono “mettetevi insieme, siete perfetti” ma io rifuggo il pensiero come il demonio perché mi dico “non posso fargli questo, lui è buono, lui mi ha SALVATO dal primo, devastante ex”.
Avevo paura di uscire da questa campana di vetro.
Aprile, Maggio e Giugno passano veloci e non c’è stato un giorno in cui non ho pianto.
Il mio amico parte a metà Giugno per il nord per le vacanze estive, e mi inizia a chiamare giorno e notte, tutti i giorni, e io iniziavo a pensare che ci fosse davvero qualcosa da parte sua, a me piaceva, mi piaceva tanto, fisicamente, come ragionava, ci facevamo grandi risate in macchina, in comitiva, era tutto diverso, era come tornare a vivere, mentre se pensavo a T. mi sembrava tutto grigio, scolorito, in quella sua casa così lontana, piena di affetto e attenzioni ma… c’era sempre qualcosa che non andava…
Intanto facevo presente a T. che ero comunque in crisi, eccetera eccetera, e lui “ma come, adesso abbiamo risolto tutto, adesso va meglio, non vedi?”
Fatto sta che l’altro si dichiara, dicendomi che gli piaccio, che pensa sempre a me, che gli ho cambiato la vita, e vuole stare con me, che dovrei lasciare l’altro perchè mi spegne. Io gli ho chiesto di rivederci dopo le vacanze, quindi ancora ad oggi non c’è stato niente tra di noi!!!
Dopo un altro mese di titubanza, schiacciata dai sensi di colpa, lo lascio, causando pianti e isterie, manie suicide, frasi da “non c’è nessuna come te, perche tu sei la prima persona che mi ascolta”. Ma non sono le classiche frasi, stavolta è vero. Lui è davvero SOLO. Perchè la sua “particolarità” lo confina suo malgrado nella solitudine. Io gli voglio bene, stavo bene da lui e con lui ma mancava quel qualcosa che ti faceva sentire…quel qualcosa…
Passano due settimane in cui io mi sento sempre col mio amico e sembra tutto bellissimo, fatto sta che altra gente inizia a dirmi “stai attenta a quello, è uno sciupafemmine, fa così e poi le molla, ti lascerà dopo averti rimbambito di ti amo, fa cosi con tutte, sei una delle tante”. A me non pare sia PROPRIO così, una persona non si giudica dalle storie passate e con ognuno ci si comporta in modo diverso (giusto?) e poi una persona del genere ti chiamerebbe così tanto, aspettando cosi tanto per dichiararsi…?…mah!
Ho paura che un giorno questa persona possa fare come il mio primo ex, cioè lasciarmi nell’abisso più nero, e non è paura di stare da sola, ma sarà il rimpianto di aver lasciato una persona buona, sola e indifesa, che mi amava tanto, solo per andare a stare peggio, stare male come quando l’ho incontrato.
E in tutto ciò, mi mancano sinceramente le nostre abitudini e le nostre cose… mi piange il cuore a vedergli pubblicare video e frasi tristi su facebook… mi manca stare con lui, a casa sua, eppure era la casa dove spesso mi sentivo prigioniera… come è possibile?
Io gli voglio davvero bene… e gli sono davvero riconoscente per quello che ha fatto perché mi ha protetta e tutelata, mi ha voluto bene… ma a me mancava sempre qualcosa e mi sento uno schifo per non averlo amato come meritava.
Eppure adesso mi manca e penso sempre “cosa starà facendo”, e penso che un giorno mi rimpiangerò tanto quel ragazzo magari un po’ impacciato e timido ma che mi ha fatto passare finalmente dei pomeriggi senza pianti e tradimenti e isterie… che mi voleva bene davvero…e io a lui…
Ovviamente voglio più bene a lui che al mio nuovo “flirt”, ma non è tanto che deve sostituirlo, magari è la mia via di fuga da questa situazione.
Ciò mi spaventa molto, il senso di colpa mi opprime, eppure mi manca e mi sento idiota, ma so che la mia vita è da un’altra parte, e vorrei tanto che non fosse cosi, vorrei non avere questo grillo parlante che mi dice “esci, vivi”, vorrei rimanere con lui e non soffrire del distacco e non farlo soffrire, ma così non è, e mi tormento.
a me sembra che tu ti sia attaccata agli ultimi due ragazzi perchè avevi sofferto per il primo,secondo me non vuoi nessuno veramente parli più di come uno ti tratta che di cosa provi realmente,secodno me dovresti fare un pò di chiarezza.
Ciao Irenemaria,
se vuoi la verità, secondo me, non ami T. Leggendo la lettera compare grande affetto per lui, come amico sicuramente, ma non è amore. Io non ho mai avuto ragazzi, sono disabile in carrozzina, ma credo che se tu lo amassi veramente non avresti fatto una descrizione minuziosa di quello che “non senti” per lui. Non avresti voglia di “uscire” perché hai 20 anni e i tuoi amici lo fanno, avresti cercato di aiutare T. ad integrarsi con gli amici. T. ha fatto una cosa che pochi uomini fanno, stava cercando di cambiare per te, per farti sentire “amata” dato che fa fatica ad esprimere questo sentimento. Parliamo del “flirt”: aspetta che torni, stacci insieme ma, se ti lascia, per piacere non tornare da T. Credo che lo feriresti e lo faresti sentire come uno zerbino…
Ciao
Clara
Se lo pensi sempre devi sapere te se è solo perchè non ti sei disabituata ancora alla routine che avevi con lui o se provi ancora qualcosa.
Le storie che iniziano da adolescenti hanno bisogno sempre di un periodo di stacco prima o poi.
Prova a staccarti per un po… se vi mancate a vicenda magari tornereter insieme tra un anno più forti e più maturi di prima.
Almeno te hai dei rimorsi per averlo lasciato e tradito
Sei una di quelle classiche e non rare persone che sono sempre eternamente insoddisfatte e che credono di trovare linfa vitale in chi le tratta male, a scapito ovviamente di chi invece era pronto a dare tutto se stesso e che invece viene considerato come il classico “buon amico”.
Non mi v di esprimermi piu di tanto perchè mi rendo conto cha hai 20 anni e che quindi sei in un certo senso “giustificata”, ma almeno permettimi di dirti che qui il problema non sono i tuoi ex, ma sei tu e la tua insoddisfazione!! Ma ripeto…data la tua giovane età…sei perdonata!
Ps: in futuro, ricordati che non si usano le persone per i propri comodi o per non stare soli! E ogni tanto faresti bene a chiederti cosa anche tu sei pronta o disposta a dare prima di pretendere da chi ti circonda!
In te vedono tutti una ragazza speciale, uno perché lo sai ascoltare, l’altro perché sei bella solare e divertente, e paradossalmente nessuno ravvisa i tuoi tormenti? A parte forse “T” che avrà capito che lo stai abbandonando al suo (difficile) destino?
Sembri Amleto: avrai detto cento volte, nella tua lettera, che vuoi taaaaaaanto bene a “T” ma che manca quel qualcosa, quel qualcosa, quel qualcosa.
Per non parlare del fatto che ti hanno AVVERTITO che l’altro è una carogna, e tu niente, anzi, favoleggi di essere quella che lo cambierà, solo perché con te ha capito che deve muoversi moolto bene e non sparare subito il carico da 90, l’abusato e ridicolo quanto inutile “ti amo”.
Sai “T” è meglio che lo lasci per sempre e vai con l’altro, non imporgli l’umiliazione di un volgare e squallido tradimento, ha già i suoi problemi, non spezzargli il cuore. Non so ma in questa vicenda non riesco a provare per te manco un briciolo di solidarietà femminile, mi sembri banalmente volubile e immatura. Hai l’attenuante generica di avere solo 20 anni, ma sappi che i maschi del forum ti faranno a pezzi.
Sai mi ci rivedo tanto in T, io sono arrivato alla 3 fase della tua storia e mi chiedo se l’altro è in grado di renderla felice quanto me….credimi quello che T faceva per te io lo facevo per lei ma è anche vero che le davo più tristezza che felicità ma sapevo ridere e scherzare anch’io e tanto….non vado a favore di T (anche se è quello che dovrei fare) ma sei ancora troppo confusa dovresti prendere tempo secondo mesenza vedere l’altro per poter vedere come ti senti senza di lui e quali sentimenti sono più forti se quelli per T o per il nuovo oppure e soprattutto per te stessa…(per forza di cose però io sto dalla parte di T e so già che c’è chi ci avrà da ridire)
Io credo di essere stato il più buono dei probabili maschi che mi seguiranno…ma in questi giorni sto cercando di mettere da parte la rabbia proprio per persone così…forse però quel “tu amo” è stato veramente troppo troppo pesante….forse neanche tu sapevi cosa provavi per T e cosa veramente volevi da lui…spero lui possa stare meglio e possa riprendersi
@Clara: ho apprezzato il tuo commento più di tutti gli altri (che comunque ringrazio). Paradossalmente non hai mai avuto storie quindi non dovresti avere esperienza, eppure ci hai visto lungo. E’ vero, mi dilungo sempre a parlare di quanto “non” lo abbia amato, di quanto gli voglia “solo” bene. Io ho provato a farlo integrare con i miei amici, più volte, ma lo vedo star male, lo vedo soffrire a “arrancare” dietro a tutti, per me è uno strazio e sento che lo è anche per lui. Soffre del fatto che vuole, ma non riesce.
Lo so che ha fatto tanto per me, ma anche io ho fatto tanto per lui, pensate che sia facile stare e rimanere con una persona che non riesce mai e dico mai a esprimere il proprio sentimento e le emozioni? Di cosa è fatta una storia se non di emozioni? Era difficile scontrarsi con un muro, sentirsi il telefono attaccato in faccia solamente perchè per lui la “tensione di un dialogo normale” diventava troppa… era davvero stancante anche per me, cosa pensate? Eppure io ero affezionata, lo ero davvero, e lui questa cosa me la riconosce, sa che io ho avuto tanta pazienza.
Il problema è che adesso che è lui cambiato (un po’) mi sento cambiata anche io, è brutto dirlo ma “non mi va più di stare appresso a tutti questi problemi e disagi”, e mi sento crudele ma chi può dire che non ho ragione?Ci vedevamo 3 volte al mese quando andava bene… Tutti ricercano una storia allegra, spensierata, che ti porti gioia, mentre a volte sembra che con lui sia stato un leccarsi le ferite a vicenda. Non sono giustificazioni però ho “un po’” di motivi per arrivare a dire certe cose.
Il resto delle critiche me le prendo e me le porto a casa, perchè so che comunque siete tutte persone più grandi e avete tutti quanti ragione (ecco perchè sto qui!)
@Unless ti ringrazio del commento cortese e che hai capito il disagio di una relazione che ormai purtroppo sentivo come trascinata… chi sento sento tutti dicono che dopo un po’ di tempo c’è bisogno di uno stacco… ed è vero… c’è chi certe cose le fa dietro le spalle, senza pensare… io sono 4 mesi che mi sto tormentando giorno e notte… non è facile… e non c’è comunque stato nessun contatto fisico, nessuna promessa, niente di niente, quello che voglio fare non è provare a stare con l’altro e “poi vedere come va”, e non è un tradimento perchè io a T. L’HO GIà LASCIATO, non lo sento e vedo da più di una settimana e l’ho lasciato da prima!! Solo che mi sento in colpa, mi manca e sto male. Non so neanche se lo vedrò, quell’altro, quando tornerà.
Cerco di minimizzare i contatti in questo periodo perchè mi sento in colpa.
Vorrei davvero tanto sentirmi felice con lui, ricominciare e mandare a quel paese tutti gli altri, ma so che se tornassi indietro sentirei nuovamente questo senso di claustrofobia… 🙁
Guarda,per te non ho consigli,tanto mi sembra che ormai la decisione l’hai presa,andrai con il tuo nuovo e travolgente amico che è tanto speciale e ha quel qulacosa…quel qualcosa…che T purtroppo non ha.
Ebbene,chiama T e digli di scrivere su questo forum perchè è lui che merita qualche parola di conforto e non certo te.
Questa storia da ragione alle posizioni estreme di alcune persone che scrivono su questo forum,cioè che il bravo ragazzo paga sempre e lo str..zo di turno si pappa la fidanzata,perchè forse per te è una storia magica,ma io ho visto solo una persona che ci ha provato con una ragazza già impegnata e questo vuol dire che è senza scrupoli o regole morali,per ora ti sembra tutto bello ma vedrai che col tempo i nodi verranno al pettine.
@elisabetta79 sono daccordo con te e mi mancano le parole, penso a quel ragazzo solo e triste, ma penso anche a quei tragici 20 anni, gioia e castigo.