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Lettera pubblicata il 30 Novembre 2017. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore utente_anonimo.
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Sentenza 117: la tristezza è sentirsi fighi quando invece nessuna ti fila.
Aspettiamo ancora la fonte delle tue statistiche secondo le quali le donne sono particolarmente fedifraghe.
Io avrei avuto tutte le possibilità per avere delle donne, (ho 50 anni): sono un disegnatore,un artista, piuttosto intelligente, capacità di linguaggio…eppure non ho mai avuto una donna. C’è come un vetro massiccio tra me e le donne…Io credo molto nel destino, nei prescelti; io sono nato per una vita diversa, che esclude le donne. E quando accetto questo, mi sento felice.
Certo che c’è un modo per mettersi l’anima in pace. Eccolo qui:
https://m.youtube.com/watch?v=FgQviWMh_ow&pp=ygUlVmlkZW8gZGVkaWNhdG8gYSBjaGkgc29mZnJlIHBlciBhbW9yZQ%3D%3D
Dicerto una donna non scrive “voglio vivere senza uomini”. Una donna al massimo resta single qualche mese nella vita e per sua scelta. I maschi single in Italia sono il doppio delle donne. E gli uomini si suicidano il triplo. Sempre giusto ricordarlo
Ci sono due modi per considerare l’universo: uno meccanicistico (l’universo della scienza) e uno frutto di una intelligenza e di amore, (l’universo di Dio) Nell’universo meccanicistico, con le sue leggi spietate e così indiscutibile per gli scienziati, la donna e l’uomo hanno un solo ruolo: attrarsi fisicamente l’un l’altro: soprattutto per la donna; non sto mettendo in discussione l’intelligenza delle donne, ma alla fine ciò che si guarda in loro è sempre il loro corpo, la loro capacità di attrarre; le donne sono buone, altruiste, ecc, ma scarsamente sensibili. Ecco perchè ci sono pochissime artiste, e non raggiungono i risultati dell’uomo. E questo spiega l’importanza della Santità femminile. Siccome l’essere umano non è affatto parte della natura, ma deve trionfare sull’universo meccanicistico, la Santità femminile, (quando la donna rinuncia al suo ruolo di attrazione) è il più grande trionfo che possa esistere.
Vai a escort. Non e’ considerato immorale. Non lo era nemmeno ai tempi di Mussolini. Mio nonno ci andava volentieri prima di conoscere mia nonna e nessuno lo considerava un cattivo ragazzo.
Certo una volta c’era meno vergogna (i padri portavano i figli a sverginrsi nei casini) ma oggi penso che andare a puttane sia una delle cose più trasgressive rimaste. Comunque è peccato mortale. Io quando vado a confessarmi dico al prete che sono stato con una prostituta. L’ultimo mi ha assolto velocemente come gli altri e mi ha fatto un breve discorsetto di cui ricordo solo che “la carne è debole’ e non mi ha dato nemmeno la penitenza. D’altronde sono uomini anche loro e capiranno che sono uno sfigato. Per uno sposato sarebbe fondametalmente più grave andarci.
Comunque bel commento Lorenzo Cecchi