Perché non la smetti di pensare, ragionare, ruminare pensieri su pensieri costantemente, invece di agire?
Il motivo trovalo tu: amore o amicizia. Io chiamo tutto questo ricostruzione di un rapporto, l’amore penso sia diventato impossibile (si può amare dopo quel che è successo?), l’amicizia così difficile (si può essere amici dopo quel che è successo?).
Agisci!
Dimostrami qualcosa. Basta parole. Non sarà facile, anzi, sarà durissima, per questo penso non lo farai mai.
Sono stanco di avere di fronte un pezzo di legno secco, rivolto soltanto a se stesso, che macina e macina nella propria testa e basta. Non me ne frega nulla del tuo stato d’animo, anzi è proprio perché potrebbe essere il periodo peggiore, che vorrei vederti lottare ora.
Sì, da allora sono duro, bastardo, coriaceo, sgarbato, odioso. Un muro di cemento che si comporta da str*nz*, e che non perde occasione per tirarti sulla faccia tutto quel che non sopporta più. Perché qualsiasi sarà la strada d’ora in poi, sempre ce ne sia una, devi sapere che non assomiglierà più a quella percorsa fin’ora.
Vorrei vederti spostare una montagna!
Vorrei un gesto che sbalordisce, che scuoterebbe anche la situazione che appare più compromessa. Quello che emoziona e fa venire voglia di piangere mentre la tensione accumulata si scioglie dentro. Che disarma anche il più bellicoso dei nemici, costretto a togliersi dalla faccia quel fottuto grugno ringhioso, che sei riuscita a stemperare con qualcosa che va oltre qualsiasi capacità di odiare.
Vorrei vederti piangere, mentre con la testa spingi e spingi, piangi mentre ti ferisci e ti rendi contro che l’ostacolo è mastodontico. Sudi, impazzisci di rabbia perché vuoi riconquistare qualcuno di importante e lo devi fare adesso. Scalci nel tentativo di rompere questa parete che pare insormontabile, ma che dovresti sapere che aspetta solo un segno tangibile per iniziare a sbriciolarsi.
Vorrei vederti di fronte a me con la faccia sporca, rigata di lacrime secche, con il naso che cola sfregiato dai tagli, con le unghie rotte, le mani e le spalle doloranti, il fiatone, lo sguardo quasi sconfitto che dice “ho fatto l’impossibile”, mentre singhiozzi.
Basta parole. Basta.
Per dimostrare cosa poi? Umanità, passione, interesse, affetto, amore, importanza, voglia di riconquistare qualcuno perso. Valore, vita, energia. Si chiamano così. Invece no. Parole e aria. Discorsi cerebrali, ma nessuna sostanza tangibile, sempre che non sia più facile chiudere del tutto.
Perché lottare per qualcuno, è una delle più grandi dimostrazioni di stima.
L’amicizia, come l’amore, passano attraverso crisi che non sono poi tanto diverse.
Ma tanto non lo farai mai, perché non sei capace di certe cose. Non sei capace d’istintività.
Meglio dileguarsi, o restare nell’ombra per tantissimo tempo, trascinando… trascinando.
Non voglio dirtelo io, devi arrivarci tu. Ma non avverrà.
Se mi dai l’indirizzo di questa signorina parto immediatamente armata di litri di “vedochiaro” per farle vedere ciò che qualcun’altra aspetta da tempo e che lei ottusamente si ostina a non “guardare” nemmeno.
povera lei se e quando se ne renderà conto…
bentornato! (un pò avevo il sentore che, in fondo in fondo, la pietra che avevi scelto non fosse abbastanza grande da coprire completamente tutto…ma forse non ne esistono di tanto grandi per coprire un “tutto” come quello (l’unico) che può concepire e vivere una persona come te…)
buona giornata.
Parole incantevoli e cariche di sentimenti..
Amico Spectre ti sono vicino e mi sento di darti un unico parere o piu che altro una conferma..
Non devi dirglielo certamente tu, ma dovrebbe essere lei ad arrivarci.. perchè con queste splendide parole riconquisteresti “la sua mente”, e potenzialmente potrebbe convincersi che anche il suo cuore è di nuovo tuo.. ma la crisi sentimentale la deve affrontare LEI CON SE STESSA, non stà a te dirle nulla perchè temo che se non ci arriva da sola, non risolverà mai del tutto questi “dubbi sentimentali” che un giorno, quando meno te lo aspetti, potrebbero tornare a manifestarsi, facendoti ripiombare in questo stato in cui ora ti trovi..
Basta parole, è giunta l’ora dei fatti.. o agisce lei o il resto è soltanto fiato al vento..
Un abbraccio
@ tina
Sì, quel pietrone è grosso, ma l’hai detto pure tu: non è mai sufficiente 🙂 . Per fortuna, nel male, si ritrovano persone che apprezzano certe cose. Si tratta di parole, di confessioni da un amico ad un’amica, ma sentirsi dare solidarietà, apprezzamento, stima e comprensione sono regali non da poco.
@ legend
Ovviamente hai ragione, incredibilmente ragione. La crisi di oggi, è tornata per l’ennesima volta.
Mi sto comportando da vero bastardo, non scherzo. Un vero, maledetto, cane rognoso che sta mostrando la scorza dura, i denti bavosi ad ogni occasione.
Però lei sa (come io so – ma cerco di scacciarne il pensiero), che noi due, quelli che erano insieme, siamo diversi da quel che siamo ora. Sappiamo essere diversi. Basta un gesto. Solo che ora io sono un bel merda.
Ho pensato una cosa simile ieri, ma non in questi termini. Le tue parole mi ricordano un mio pensiero: quanto siamo disposti a giocarci per l’altro? Io sono una che ha litigato discusso e fino all’impossibile… ma quando mi accorgo
che poi
non serve a niente
perchè conta di più
l’egoismo indivuduale
allora bu…
non so se ostinarsi a discutere serve…
e questo è quello che ho evitato in questi giorni
a volte serve il silenzio, che, quando arriva
è tagliente come il ghiaccio.
E continuo a credere che l’amore smuove le montagne
sei ..dolce…e forte…grandi doti
se il mio ex amico ed ex amore pensasse come pensi tu io lo abbraccerei e lo stringerei a me x sempre anche nell’oblio…ma il mio ex amore non vuole un mio gesto….se tu fossi lui…
Onda è facile che tu dica così. Siamo dalla stessa parte della barricata 🙂
Comunque è tutta accademia la mia. Scrivo qui, per fissare un momento e dei pensieri che sennò resterebbero da qualche parte nell’aria. Non avrò ma nulla di quel che chiedo, al max altre parole, su parole, su parole, su parole… elucubrazioni, grandi ragionamenti e… nulla in mano.
Se dovessi mai ottenere qualcosa ve lo farò sapere.
ciao, sono di nuovo qui anche se per un motivo diverso, stavolta. mi sono ricordata che una volta ti chiedevi fino a che punto è meglio sapere e fino a che punto è lecito cercare di sapere…
me lo sono ricordata stamattina quando, con la vergogna e il disgusto per quello che stavo per fare e per come stavo ancora una volta per tradire i miei principi, ho deciso di rompere la promessa che avevo fatto a me stessa. e così ho letto la sua posta. due mail. una sua e una di lei. non riesco ancora a capire come si possa o perchè si debba sopravvivere a tanto dolore. non ho parole. il pensiero della finestra e del tubetto di tranquillanti mi ha rapito per pochi istanti. ma grazie a DIO sono rinsavita subito.
ora posso dirti che è meglio sapere e ogni mezzo è lecito. d’altraparte io non avrei nessun problema se lui mi spiasse cellulare, posta o telefonate. perchè IO non ho nulla da nascondere.
ed anche io sono stata sommersa da una valanga di parole. ma quanto valgono le parole di un traditore che nega anche l’evidenza e cerca di farti addirittura sentire un’egoista?
vorrei potermene andare via sbattendo la porta e gridando come una matta. ma ho tre meravigliosi bambini…e ancora non riesco ad odiarlo.
e allora mi sfogo qui.
Tina, condividiamo gli stessi pensieri, anche se la tua situazione ha ben altro peso (e che peso) rispetto alla mia. Il mio è un rapporto di 7 anni come tanti altri.
Sì, ogni mezzo è lecito, e malgrado lo schifo evidente di un atto vile come il controllare di nascosto qualcuno, la contrapposizione forte con la propria limpidezza non ha prezzo. Sapere di essere puliti e cristallini è un conto, averne la prova con un confronto effettivo è ancora più significativo. Sembrano “vittorie di Pirro”, ma quando si è sul pavimento ad arrancare, con il rischio di sentirsi fermare il cuore, tutto torna buono. Io oggi so che, come ho sempre pensato – ma mai testato fin’ora, posso permettermi di guardare dall’alto in basso chi invece non rispetta certe regole non scritte tra persone. Almeno riguardo uno specifico argomento so che è così. Per altri, non sono ancora così presuntuoso.
Alla domanda strillata in faccia piangendo “ma tu non sbagli mai?” io ho potuto rispondere “no, in questo caso specifico no”. Spero di non dimenticarmene mai.
Oltre un certo limite, soprattutto senza legami come dei figli, diventa una guerra a due: io contro lo stronzo/a.
I principi personali, soprattutto se basati sulla correttezza, sono REGALI per gli altri, e come tali non tutti se li meritano. La cosa incredibile è che lo sfregio resterà in eterno, ma temo sia un problema che si pone solo chi subisce, l’altro ha talmente il cervello liquido da non capire.
come ti capisco…sono nella stessa situazione tua, ma sai le persone a volte preferiscono fuggire anzikè affrontare le cose…