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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lulu80.
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Cara Ventolibero, è così bello il tuo nick, fa pensare a una bella giornata di primavera, alla rinascita della vita.
nessuno può stabilire un paragone o una graduatoria dei dolori, in particolare quando sono psicologici, dell’anima, ancor meglio. Ognuno ha il proprio e se lo deve domare coi mezzi che ha. chi è più forte, chi è più fragile, quindi che senso ha misurare il dolore? è la forza di reagire che va misurata e di questa non possiamo farci vanto se l’abbiamo, perchè fa parte de caratetre, ci si nasce come con un certo colore degli occhi. Non mi vengano a parlare di volontà, non è certo questo il punto.
Posso solo testimoniarti la mia vicinanaza e sperare per te in una rinascita, come mi suggerisce il nome che ti sei data.
Buona fortuna. myriam
Cara Myriam, mi chiamo Alessandro, e sono un uomo…
Non mi permetto di replicare alle tue parole quindi, perchè ho il dubbio che ci sia stato un equivoco! Nel caso volessi tu replicare e cercare di chiarire, potremo continuare a parlare, qualora ti andasse di farlo ovviamente.
Ti ringrazio per l’apprezzamento del nome tuttavia, che a te fa pensare alla primavera, alla radiosità dei suoi colori e all’essenza rigenerante dei suoi profumi che rinascono nell’atmosfera come l’entusiamo e la gioia di vivere rinascono alla vita…A me invece, fa pensare al mare e alla vastità del suo perenne tormento, come metafora della vita…
Alessandro
Ciao a tutti! Nn do consigli ne ricette magiche x guarire il “male di vivere”,oggi nn me la sento proprio, ma auguro solo una buona domenica a chi legge e a ventolibero, maurizio, domenica e tutti gli altri. Un abbraccio amichevole. A presto.
Bel messaggio Sabrina,grazie e buona domenica a tutti voi….
p.s sono triste 🙁
sono un ragazzo di 17 anni io faccio la stessa cosa giorno dopo giorno faccio ricerche su internet come potrei uccidermi con la sicurezza di morire perchè non vorrei scontrare la possibilità di sopravvivere e essere tormentato da tutti!! e anche se è una cosa del tipo se sto diventando pazzo o schizzofrenico è da circa un mese che non esco di casa apparte x andare a scuola contro voglia e da una settimana a questa parte andare in palestra sempre tutto contro voglia quando sono in giro sento delle voci che non riesco a capire cosa dicono e poi vedo che non cè nessuno vedo posti tristi e mi immagino di ritrovarmici dentro tipo “saw” il giorno dopo…sono stanco di tutto questo a casa che non so neanchio il motivo appena vedo mio padre mi scatta un senso di odio non so perchè forse perchè è un padre rincoglionito come se fosse telecomandato da mia madre…non si è mai interessato di niente di noi figli mai! almeno chè glielò dicesse mia madre non lo so riesco solo a mandargli occhiate e riprenderlo su ogni cosa dica e rispondergli solo male!! vengo ripreso per questo ma è più forte di me devo farlo!! tornando a me invece sono stanco vorrei solo chiudere gli occhi e non pensare più a niente non avere più probblemi come ad esempio la ragazza…ce ne ho avute 4 5 in vita mia apparte 2 3 delle elementari forse anche questo che vedendo altri della mia età facendo storie lunghe..non dico vere però lunghe forse a causa del mio carattere molto chiuso sono timido solo per prendere un pòconfidenza con la classe ci ho messo 2 settimane e mezzo!! non so perchè tutto questo. ogni sera prego i mei nonni e mio zio di farmi arrivare da loro perchè so che starei meglio e che non voglio + vivere tutto questo sono stanco se avrei potuto scegliere avrei preferito di non nascere mai! ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso! ebbene no! non me ne accorgo non riesco a vedere cose belle o trovare motivi per cui dovrei continuare a vivere apparte il dolore della famglia e creargli un problema econimico visto e considerato che in un anno hanno avuto la sfortuna di avere 2 funerali! e non vorrei creargli altri problemi visto e considerato che comunque non posseggono molti soldi!! mi frena solo questo problema altrimenti già sarei arrivato dai miei nonni e mio zio!! spero in tutto ciò esista pur di morire e non averne colpe! come ad esempio non so cadere a terra e sbattere la testa morendo! non lo so…. voglio morire e basta! basta sono stanco di tutto questo!!!
posso sembrare ridicolo ma vi assicuro che non è così!!! ogni giorno ogni fottuto giorno in ogni momento della giornata ho sempre questo chiodo fisso!! voglio morire.. vorrei anche non sforzarmi più per andare a scuola perchè voglio morire e neanche a perdere tempo li!! dentro me una piccola parte per cambiare cè ma solo dentro fuori esteriormente non cè niente che mi posso incoraggiare a continuare a lottare contro tutto! non ce la faccio mi sono buttato giu ho lottato spesso e adesso mi sono stancato mi sono lasciat andare completamente perchè non vedo motivo per combattere preferisco stare a terra finche qualcosa di definitivo mi travolga!! e mi porti via per sempre!!! se dovete cominciare a commentare criticando vi prego di evitare perchè non voglio sentire niente ho fatto tutto questo perchè ho visto che molte persone si sfogano qui e il intento era solo quello di sfogarmi…non voglio sentirmi dire niente…apparte se ci può essere un rimedio ha tutto questo…altrimenti grazie ma evitate!! grazie e approfitto per mandare un saluto ha tutti voi di questo forum!!
Ringrazio, e ricambio, gli auguri, i saluti e l’abbraccio di Sabrina!
Permettimi, ragazzo di diciassette anni, di rivolgermi a te, brevemente e in punta di piedi. Non avresti scritto se non ti interessava ricevere risposta. No, ogni parola di angoscia che si esprime, urla e chiede l’ascolto e la risposta, fa parte della naturale logica dello stare al mondo…Ora io non dirò nulla su una cosa che tu dici, cioè sulla tua percezione di “sentire voci” e nemmeno ti chiedo di approfondire, qualora te lo sentissi di farlo, davvero non è il caso. Ma al di là o al di qua dell’essere schizofrenici o meno, quello che ho sempre visto è che anche lo schizofrenico soffre e fa fatica di stare al mondo, che anche lo vive le sue emozioni, le difficoltà della vita di ogni giorno, chesono relazionali, familiari, lavorative ecc. Quindi io, in punta di piedi come ti ho detto, vorrei esortarti a questo, a riflettere su questo, su queste emozioni ferite e in tensione che vivi, e che viviamo tutti…Vedi ragazzo, e io sono un ragazzo come te, poco più grande certo, ma non tanto grande da poter fare l’esperto in vita vissuta, ho solo vissuto fino a qui, ho solo cercato di vivere e non sopravvivere, il mondo è un letamaio, non ci sono dubbi. E sai perchè lo è? Se ti guardi intorno cosa vedi? Vedi lui, vedi l’uomo, vedi quello che esiste ed è vero, e quindi vedi questo: lui, l’uomo, con tutta la sua carica di passione e idealità, con tutti i suoi impeti di orgoglio e coraggio che lo fanno agire per il meglio e per rendersi migliore e scoprirsi un uomo tra gli uomini, per scoprirsi un essere che tende la mano e che ha bisogno di una mano tesa. Un uomo che necessita di amore, un uomo che pecca ed ha bisogno di perdono, un uomo che soffre ed ha bisogno di comprensione, un uomo che lotta e si impegna ed ha bisogno di sostegno, un uomo che getta uno sguardo attento e partecipe sul mondo, e tra le tante brutture ha bisogno di scorgere, da qualche parte, da una qualsiasi parte, anche un qualche residuo di bellezza!
Quante vite deviate, disperate e pericolose per se e per gli altri si sono perse in questi vortici di angoscia e disperazione ed infine ridotte al limite della possibilità di esistere proprio perchè gli è stato negato quell’amore, quel perdono, quella comprensione, quel sostegno, quella possibilità di bellezza? Molte, troppe, infinite…ed è una strage continua…sarà, una strage continua! E allora che si fa?
Non credi tu, almeno in linea di principio, che bisogna dannarsi anche, sì certamente, per arrivare a vedere e a vivere qualcosa di più bello, più vivo, più giusto, più libero? O dato che diguazziamo nel fango ci lasciamo sprofondare sempre più? O credi forse che la vita, i se stessa, sia una facile avventura? No, non puoi crederlo, perchè tu ora agiti l’agonia della tua vita dannata, e quindi sai che non è così, sai che tutti in questo schifo di mondo, nonostante certe apparenze e certe sostanze, sono sempre e comunque eroi della loro vita dannata!
Ecco, io questo ho voluto dirti, senza pretese di nessun genere, e se cogli aspetti sottesi tra le righe, capirai anche che genere di vita ha vissuto chi ti scrive queste parole.
In conclusione, se vuoi, se puoi, ti invito a leggere una mia lettere su questo sito, si intitola Coraggio ragazzo (con una provocazione…),e se deciderai di farlo, di leggerla, ti invito anche a non tenere in conto come la penso e che mestiere faccio, solo magari, ripeto, la persona che sono in virtù di certe esperienze vissute, solo questo.
Non ho la presunzione che queste mie parole, nè quello che ti invito a leggere in quell’altra lettera, possano esserti di aiuto in un qualche modo, è solo un invito al dialogo dei pensieri e dell’anima, in cerca di future risposte che non possono essere affidate alle parole…Per cui, questo mio parlare a te ora, non merita replica, ma se sentissi la necessità di dir qualcosa, anche di mandarmi a quel paese, lo capirei.
Aggiungo e concludo: dato che per adesso stai vivendo, o magari sopravvivendo, l’augurio che voglio esprimerti lo sento ancora più opportuno in questo secondo caso, e allora ti dico auguri a te, per la tua storia da costruire, per la tua sensibilità da condividere, per la tua vita, lunga e difficile, da vivere!
Auguri di cuore,
Alessandro
eccomi qui di nuovo… anche io oggi sono stata poco bene,come al
solito i brutti pensieri venivano in mente e la concentrazione a
scuola era bassa,io credo che ci puo essere una via di uscita..boh
forse.. ho provato ad andare dalla psicologa per parlare di quello che
mi affligge.. bhe iniziando a parlare vi racconto la mia storia…
inanzi tutto i miei genitori si sposano perche mia nonna materna
metteva fretta,al matrimonio mia mamma non era davvero felice perche
non ero il massimo,con il passare dei giorni e dei mesi mio papà
cambia e diventa assente in tutti i sensi,mia mamma pensa che magari
una figlia potrebbe rimettere il matrimonio in piedi,ed ecco che nasco
io.
sembra che le cose vanno bene ma all età di 4-5 anni divorziano perche
mio papà tradiva mia mamma con delle ucraine nel loro letto,dalla
separazione mio papà va ad abitare in una cvasa di fronte a quella mia
e da li io andavo da lui quando volevo,quando ho 6 anni mio papà si
sposa con una ucraina (che aveva gia 2 figli)perchè rimase incinta e
ora ho una bellissima sorellina.. mia mamma si sposa con un uomo
musulmano e nasce l altra mia sorellina.. con gli anni io cresco con
la famiglia di mio papà di fronte a me e con mia mamma e il marito
nella casa accanto. dopo 3 anni mia mamma separa dal marito perche
alzava le mani sia a me che a lei.nel 2008 tento il suicidio ma sono
stata salvata…
l anno scorso ci siamo trasferite di 500 metri da casa di mio
padre.mia mamma la rispetto prima come donna e poi come madre è il mio
punto di riferimento e davvero importante.ma cè come un vuoto dentro
di me qualcosa che mi manca ecco:una famiglia,un papà presente e
premuroso nei miei confronti,vicino e affettuoso che capisce l
importanza di una figlia.oggi a scuola mi sono sfogata un po con il
mio prof speciale che mi capisce.. non so piu cosa fare,con il morire
non soffrirei piu io ma soffrirebbero mia madre e le mie sorelline e
poi mia nonna materna la figura anche importante x me.. ma cosi non si
puo andare avanti,possibile che un divorzio fa tanto male? forse xke
appena separati anno abitato difronte e non lontani.. ma a me mi turba
questa cosa… in questo sito non so come ci sono arrivata a dicembre
scorso, ma so che mi fa piacere scrivere avere consigli e darli,e
bello sapere che non si è soli e che c’è qualcuno che soffre come te e
che ti capisce.. auguro una buona continuazione di giornata a chi come
me e afflitto e triste e cerca di andare avanti.un abbraccio.. lilly
“bello sapere che non si è soli e che c’è qualcuno che soffre come te e
che ti capisce..”!
Non sono delle belle parole, credimi !
Auguri,
Alessandro