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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lulu80.
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Ciao a tutti….si non sono propriamente nuovo, ma è un annetto circa
che non mi faccio vedere solo perchè mi ha detto aspetta…è passato
anche qualche mese in più e non è cambiato nulla, o meglio è
peggiorato… a sì ho imparato ad essere ancora più distaccato,
dentro, fuori non voglio dare da vedere, non voglio essere compatito o
anche estraniato, anche se ho quei 4 amici buoni che mi
sosterebbero…. comunque dicevo che a parte peggiorare le cose,
essere più distaccato e ridermela delle cose che non vanno non è
cambiato nulla. Penso sempre uguale, ora voglio solo arrivare a
capodanno che ho proprio voglia di devastarmi un pò così scivola tutto
x una nottata, poi per l’anno prossimo si vedrà se essere curioso di
come procederà o se finirla lì e bona (rido un pò dentro quandomi
fanno proposte per il futuro 🙂 )
Ora vi auguro di passare o di aver passato delle belle feste.
Ciao Ciao
MOrine perché No??
O voglia di morire l’ammetto e una sensazione che mi
Da pace non ho piu interessi ne stimoli odio la
Mia vita inutile e vuota il 2011 sara l’anno definitivo perché non ne posso piu ….
Non ho rimpianti ma voglio la mia pace e quindi la mia
Morte
Ho sentito anche io, forse in forma più lieve , la “morte dentro” , pensieri di suicidio solo raramente .. La mia sensazione e’ che possiamo vivere tante vite diverse e perciò “morire” più volte nell’arco della nostra esistenza.
Penso per esempio a quelle persone del secolo scorso , che hanno vissuto guerre , miseria , lutti e ricostruzione.
Perché non mollare tutto e ricominciare qualcosa di completamente diverso ?
fanculo la vita
Morire… non mi dispiacerebbe.
E’ tutta mattina che me lo continuo a ripetere: “voglio morire”. Ebbene, sono qui che aspetto.. Se fino a poco tempo fa avevo fisso il pensiero del suicidio, ora persino questo non mi attrae più. Sembra quasi che non abbia voglia di uccidermi, forse per un qualche rimorso, forse per il cupo mondo in cui mia madre si troverebbe sommersa. Lei, non merita tutto ciò! Ma nonostante questo, mai una volta che mi sia sentita in colpa per averci pensato. Così come mai nulla mi abbia fatto ricredere.
Ho solo 16 anni, potrò anche sembrare una delle solite adolescenti fintamente depresse in cerca di attenzioni.. non mi creo alcun complesso se qualcuno lo crede, ognuno di noi sa quello che ha dentro e nessun altro lo può sapere. Dunque, non sta a nessuno giudicare.
Più passano gli anni, più mi accorgo di quanto quest’esistenza possa essere deplorevole. Ma sento che qualcosa sta cambiando… fino a poco tempo fa mi davo forza sperando in un futuro migliore, pensando che in fin dei conti mancano solo due anni e poi, se Dio vuole, andrò a vivere da sola, senza esser più circondata dai problemi famigliari che mi accerchiano da quand’ero piccola. Sognare una “nuova” vita, essere professionalmente realizzata, creare una famiglia insieme all’uomo che si ama. Mi ammiravo in un qualche modo per la forza che riuscivo a infondermi, persino la mia psicologa mi ha fatto i complimenti.
Oggi… questo clima di feste mi ha gettata al suolo. Non come gli altri anni, quando tutto scorreva in modo passivo. Peggio. Anche la solitudine mi sta divorando. Il mio ragazzo, che credevo si rendesse un poco più partecipe della mia esistenza soprattutto in questi giorni, si fa sentire si e no due volte al giorno. Lo consideravo un capo espiatorio, forse mi sbagliavo. Nemmeno lui si rende conto di quanto stia male. Rispondere che va tutto bene ad un misero sms in cui viene chiesto “come va?”, sembra possa bastare per far veramente credere ad una persona che di problemi non ce ne siano. Ecco, mentre scrivo, l’ennesimo sms con la solita domanda, a cui risponderò come sempre che va tutto bene. Invece no, ma nessuno intorno a me sembra rendersene conto.
Scusate, mi sono giusto un po’ sfogata. Quanto basta per riprendere fiato ed aspettare che qualcosa cambi.. O forse, attendere il termine di quest’inutile esistenza.
E’ passato un mese e mezzo dall’ultimo commento deprimente che ho lasciato qui. Nonostante mi sia impegnato per migliorare la situazione, adesso mi ritrovo ancora al punto di partenza. Anzi, le cose vanno leggermente peggio, grazie alla Riforma dell’Università. Frustrante. Frustrante davvero.
Ho pensato anche io di farla finita, non è facile ammetterlo ma capita a quasi tutti prima o poi.
Ti auguro di uscirne e di trovare la felicità che cerchi… buon anno…
Lulù 80,sono nella tua stessa,identica,situazione,e ciò che mi tiene in vita proprio come te è il dolore che causerei ai miei genitori che morirebbero con me.E’ la notte di capodanno e dopo aver cenato con la mia famiglia ho passato il capodanno sul divano a vedere film,perchè non ho amici,ora sto piangendo davanti al pc,anch’io cerco come te su internet modi indolore per morire,anch’io non ne parlo con nessuno,anch’io mi odio,e anch’io vado avanti solo per il dolore che causerei ai miei.Peò io ogni notte,prego il buon Dio che mi tolga di mezzo,in qualunque modo,che metta fine a quella mia atroce sofferenza che si chiama vita,speriamo che mi ascolti presto.
Tutti che volete morire,tutti che avete la “morte dentro”,tutti vittime di malesseri terrificanti e ingiustizie che si moltiplicano e rigenerano come cellule maligne,tutti stanchi,”depressi” e affannati…L’unica verità è che siete tutti degli SMIDOLLATI!!! Volete morire,non ce la fate più,non sopportate nemmeno più l’idea di continuare anche solo a respirare? E allora … fatelo! FATELO! FATELO! FATELO! E smettetela di masturbarvi il cervello e di rompere i co…. al mondo intero con le vostre stronzate da “inquietudini esistenziali” o cos’altro! Ma cosa .. credete? Che chi ogni giorno si butta a forza giù dal letto e cerca di fare il PROPRIO MESTIERE DI UOMO cercando di darsi una ragione,un appiglio misero e debole per continuare a vivere e a sentirsi vivo nonostante tutto non abbia i suoi problemi,le sue ansie,le sue inquietudini,le sue sconfitte,anzi disfatte che lo fanno sentire idiota,imbecille,l’ultimo (o magari) il primo degli stronzi? Ma cosa … credete? Di avere il monopolio e il privilegio della “sofferenza”?Avete rotto …,siete stomachevoli,mi fate schifo!!! Rispettate la vita porca puttana,rispettate chi ogni giorno grida e urla nel silenzio,rispettate chi è davvero vittima di una disperazione che dilaga in lui e lo divora,rispettate chi combatte e chi cede sul serio,rispettate chi non si può permettare di lamentarsi e lagnarsi sopra un blog! Uscite per le strade,fatevi un giro nel mondo,nel vostro piccolo mondo,guardate in faccia ogni persona che incontrate,in poche,in pochissime leggerete sui loro volti i segni di una vita mancata,passata clandestina e furtiva sotto gli occhi di str…. come voi che si crogiolano nella dolcezza dei loro malesseri esisteziali,o d’amore (ma quello vero l’avete mai conosciuto? e non dovete certo rispondere a me…)o dovuti a difficoltà familiari o di ogni genere e specie.
Imparate a vivere santa miseria,imparate a rispettarvi e ad avere occhi attenti sulla vita!
Senza rancore,
Alessandro
E’ giusto…la vita è il dono più prezioso che abbiamo, ma a volte può
diventare l’inferno peggiore che si possa conoscere, soprattutto oggi, che la solitudine sta diventando una piaga sociale…le relazioni sono diventate così superficiali e così poco autentiche purtroppo, tanto da riuscire ad isolare le persone…con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione per comunicare abbiamo perso la capacità di farlo! Che amara ironia! Eh si, il mondo sta diventando veramente un posto difficile in cui vivere, soprattutto per chi non è ricco, potente, ipocrita ed arrivista.
E’ verissimo che come distogli lo sguardo da te stesso purtroppo ciò che vedi intorno è solo altra sofferenza…ma penso che le cose debbano cambiare radicalmente dalla testa…questo tipo di malessere così diffuso è solo tipica espressione di una società malata. Per cui tutti noi, in quanto esseri umani, dovremmo prenderci la responsabilità di cambiare le cose, di lottare per lasciare in eredità ai nostri figli un mondo in cui nessuno sia più costretto a gridare su internet, a perfetti estranei, il proprio dolore e la propria sofferenza, ma dove possano guardare con fiducia negli occhi il loro prossimo, sicuri del fatto che saranno compresi.
Anche io da qualche anno mi sento esattamente come te…trasparente, vuota, senza senso…troppe volte ho pensato al modo di farla finita, che quasi ormai non le conto più, schiacciata dai problemi di salute, economici, familiari e di cuore…questo mio cuore che ha sofferto così tanto da essere ormai anestetizzato e impermeabile a qualsiasi sensazione, ma la verità è che se sono, se siamo, ancora qui una fottuta ragione, al di là del dolore che potremmo infliggere ai nostri cari andandocene, ci deve essere per forza! Quindi se non altro cerchiamo di scoprire quale sia…
Un abbraccio a tutti con l’augurio di un nuovo anno in cui la vita ci sappia sorprendere e conquistare nuovamente con la sua magia!