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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lulu80.
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Ciao Jeje,
credo che tu sia la persona che più mi assomoglia in questo blog!
A 13 anni ero una bambina (e sottolineo bambina!) triste..andavo alle medie: tutte le sere a casa pinagevo in bagno, per non farmi sentire da nessuno. Non avevo amici, quelle poche persone con le quali riuscivo a parlare (ero timidissima..anche oggi lo sono..e tanto, ma ho imparato a nasconderlo meglio quando davanti a me c’è disagio, arroganza e prepotenza) erano false e si divertivano sulla mia debolezza. Mi ricordo quando mia nonna mi diceva “non si può costruire la propria felicità sul male degli altri”: parole sante, anche se è la prima a farlo!
Poi per caso ho incontrato quello che è diventato il mio migliore amico prima e il mio ragazzo poi. Era l’unico che mi ascoltava. Era l’unico che mi capiva. Devo a lui tutte le mie “prime volte”: il primo abbraccio che io abbia mai ricevuto è stato il suo, la prima carezza, il primo “forza, che ce la fai”, il primo “ti voglio bene” e il primo “ti amo”.
Oggi mi si spezza il cuore a capire che non mi può bastare lui. Sembra crudele, ma come faccio ad avere una sola persona a cui dire “ciao”, con cui parlare un pò? Finirei per fargli del male..posso essere la persona più importante della sua vita, ma non l’unica. Ho un debito di riconoscenza enorme oggi e il senso di colpa per non riuscire ad “accontentarmi” mi accompagna tutti i giorni.
Comunque anch’io sono “la cattiva”: perchè non RIESCO a salutare chi è falso (buona faccia a cattivo gioco), perchè mi rifiuto di accettare il buonismo, perchè non riesco a digerire la mancanza di rispetto…
Grazie Jeje, grazie di cuore.
@ pimpacherry
hai ragione a dire che le persone non si devono nemmeno permettere di “incasellare” gli altri in contesti che nemmeno conoscono fino in fondo. Poi la magior parte delle volte i loro stupidi concetti sono basati su esperienze personali o di persone che conoscono. Ma possono davvero dire di conoscere gli altri fino in fondo? Possono davvero dire che la vita di una persona e` uguale a quella di un’altra? Due gemelli vivono due vite diverse e non si assomiglieranno mai fino in fondo.
Ogniuno di noi ha un cervello e lo deve poter usare come gli pare. Ci deve essere la considerazione di rispettare gli altri e delle leggi che regolano il vivere in comune.
C’e` a chi piace una cosa e a chi ne piace un’altra. Chi sceglie una direzione e chi un’altra.
Chi ha dato loro il diritto di decidere che cosa e` giusto e che cosa e` sbagliato? Ma soprattutto, perche` deve esserci questa distinzione?
Quello che ha permesso a noi esseri umani di differenziarci e` stata proprio la voglia di essere unici e diversi. Purtroppo in questo cammino abbiamo perso alcuni valori e concetti. Questo e` diventato un male della societa` che non viene piu` nemmeno considerato. Al tempo stesso si sono presi la briga di indicare come “cattivi” coloro che vogliono ancora essere diversi e che hanno desideri e voglie diverse dalla massa.
Ma questo non era l’inizio di tutto?
Solo per riuscire a gestire meglio scelte che dovrebbero essere individuali e quindi diverse da individuo a individuo?
Questa cosa a me fa un pochino schifo e mostra loro in cattiva luce ai miei occhi. Vedo molto buio intorno a me… Sono rari gli sprazzi di luce che mi possono far pensare che valga ancora la pena di patire…
@ jeje
Sono contento di sapere che tu riesca a vedere dentro la tua anima. Non e` sicuramente una cosa facile. Spesso le persone preferiscono mentire anche a se stesse. E` piu` facile. Non riescono a vedere che cosa non possiamo fare e preferiscono vivere di sola inconsistenza.
Alcune volte piccoli passettini riescono ad aiutare. Di sicuro non porteranno alla risoluzione, ma piano piano fai un pezzettino di strada.
pimpacherry ti voglio dire che sei pratticamente uguale a me son successe le stesse cose propio uguale..se ti va questo e il mio email augueme@hotmail.it cerco una persona con cui potter parlare di tutto
mi ritrovo qui’ a casa da solo……..non so se vaLGA LA PENA DI VIVERE…HO PENSATO AL SUICIDIO IN DIVERSE OCCASIONI MA ALLA FINE La speranza non muore mai!!!!!è quella che ci deve far vivere ,io credo che la vita sia molto difficile e che nessuno ci possa dire come fare a stare in questo mondo, nemmeno un c.... di psicologo! l’ unica cosa provare a fare affidamento sulle nostre forze trovare la forza dentro di noi e continuare a sperare a soffrire a gioire a tirare avanti in poche parole……..penserete che sono un povero pazzo psicotico ma sono solo un po’ ubriaco e spero che questa “mezza lettera” serva a qualcuno………..ciao e nn mollate
Ciao stefy,anch’io mi chiudevo in bagno a piangere con la doccia accesa per non farmi sentire.
Che io mi ricorda non sono mai stata timida, anche perche’ la mia femminilita’ la lasciavo a casa insieme alla dolcezza.venivo “scanzata dalle ragazze” proprio perche’ ero diversa da loro e ho incominciato a frequentare i ragazzi,giocavo a calcio piccole risse. non c’erano piu’ distinzioni,avevo imparato a essere arrogante e strafottente come loro, ma no verso gli altri verso le persone che mi giudicavano “diversa”. Avevo la lingua tagliente e dicevo tutto quello che mi passava per la mente senza alcun problema (anche tutt’ora ma con un po’ piu’ di eleganza).
Ti capisco quando dici che non ti puo’ bastare solo lui, lo so che sembra crudele ma e’ la verita’. si sente il bisogno tante volte di parlare con qualcuno che non sia lui,non perche’ non vuoi parlargli ma perche’ non vuoi addossargli perennemente i tuoi problemi, volendo o non volendo l’essere unano cerca inevitabilmente il contatto con un’altro essere umano,e’ la natura, il fatto di avere approcci con altre persone ti fa sentire parte integrante e non isolata dal mondo come se tu ne fossi un’estranea, devi avere pero’ la fortuna di incontrare persone “giuste” dal tuo punto di vista.
In questo periodo non ho voglia di avere contatti con il mondo, e mi sono accorta di come mi sento estranea a esso, lo vedo al difuori come se non ne facessi parte integrante. Ho come la sensazione di essere li ferma e guardare lo scorrere dei tempi senza farne parte. mi sento distaccata e fredda non mi interessa. la persona che mi tiene dentro per sopravvivere e’ il mio angelo. senza di lui sarei perduta. ma purtropppo non tutte le cose durano per sempre. questo mondo te le distrugge per invidia.
Mi fa piacere parlare con te.
Ciao e grazie!jeje
David, il fatto di riuscire a guardare la propria anima non ti da l’opprotunita’ di farne parte come vorresti. ed e’ triste e logorante.
Ciao Jeje!
Anch’io senza il mio angelo sarei perduta. Mi riferisco ovviamente a questo meraviglioso ragazzo che mi ha fatta crescere, Davide. Come ti ho già raccontato è stato amico, fidanzato, ma anche quel fratello che non ho mai avuto e tanto cercato, e anche un po’ papà.
Ha cercato di darmi, lui solo, una vita un pò fantastica come nelle favole: mi ricordo le rose rosse arrivate a scuola per i nostri 3 anni insieme, i girasoli che mi ha portato l’altro giorno quando il sole per me non splendeva più (era il giorno del famoso esame), un anno e mezzo fa quando sono scappata di casa e mi ha seguita a Venezia, quando mi portava come se fossi sua figlia a scoprire posti nuovi o quando mi chiedeva di fare l’amore con lui nei campi..
E poi la lotta contro la sua famiglia, che non mi ha mai accettata..senza un perchè, senza una spiegazione. Mi ha protetta, mi ha stretta tra le sue braccia il giorno che mi ha trovata sul balcone pronta a lasciarmi andare..Mi ha asciugato le lascrime quando mi ha vista illudermi per amicizie che non sono mai esistite.
Capisci perchè io adesso mi senta in colpa? Capisci quanto grande sia il mio stare male per dover ammettere che lui non basta??????!
Stefy,cosa vuoi dire che lui non ti basta? (sempre se me lo vuoi dire)
Con affetto jeje
Ciao Jeje, certo, possiamo parlare di tutto.
Intendo che per quanto sia meraviglioso (e ribadisco che senza di lui probabilmente mi sarei ammazzata verso i 15-16 anni), sento il bisogno di confrontarmi, relazionarmi e condividere qualcosa anche con qualun’altro. Non sto parlando di tradimento come si può pensare, intendo amicizie. Anche una, ma profonda..Non so se riesco a farti capire. Io con questo ragazzo ho un rapporto particolare..che va al di là di un anello, della prospettiva di un matrimonio o delle rose rosse..è prima di tutto amicizia, condivisione, apertura totale reciproca. Non soffrirei tanto se mi lasciasse come fidanzata, morirei se mi abbandonasse..
E’ difficile da spiegare..spero di essere riuscita un pochino.
Contraccambio l’affetto,
Stefy_
ciao, io penso di aver capito quello che dici……
lui da quello che ho capito è stato tutto nel momento del bisogno, ora che come persona sei cresciuta, sei pronta per confrontarti con le tue forze e senti la necessità di novità e stimoli….
sei cambiata……
😀
ciao
Ciao Fredik!
Si, esatto..più o meno.
Ma non intendo andare per la mia strada e abbandonarlo, no!
Gli voglio troppo bene..lui resta fondamentale per me, ma vorrei poter “uscire dal nostro mondo”, come un pulcino quando rompe l’uovo.
Avverto il bisogno, la prepotente esigenza di confronti diversi, per crearmi una mappa mentale del mondo, per scoprire le diverse chiavi interpretative della realtà.
Vi prego, non ditemi che sono egoista…