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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lulu80.
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Fabio sei arrogante ed indifferente,qualcuno che ha scritto su blog come questo forse poi si è suicidato,come fai a saperlo?.Ke pena che le persone come te godano spessissimo di ottima salute
Si certo, un entidepressivo sarebbe un’alternativa, ma ci farebbe stare bene solo temporaneamente, sarebbe una sconfitta al quadrato in quanto non si riuscirebbe a migliorare la prpria situazione e si altererabbe il proprio stato d’animo per adattarsi… Insomma una specie di droga…D’altronde se pensiamo ai giovani che la sera bevono litri di alcool e si stordiscono con musica assordante, ci rendiamo conto che molti cercano isole felici per dimenticare…
Non credo che chi scriva di volersi suicidare lo faccia realmente, in fondo se cerchiamo di parlare è perchè vorremmo suparare i nostri problemi. Personalmente cercavo persone come me, in modo da poter condividere il mio stato d’animo…In ogni caso Buon inizio settimana.
IL commento di fabio è per me, ma fabio non ha avuto neanche la sensibilitàdi capire che il mo dramma è vero solo perchè ho detto che ho ancora il mio compagno accanto a me. Quello che ho scritto sul suiciio non è falso mica nella vita si va solo in crisi per amore..io sto male veramente e poi devo sopportare anche gente che mi scrive di sua iniziativa dicendo che io non ho niente da fare io non ho mai scritto su un blog in vita mia ho sempre avuto una vita molto attiva ed impegnata….oggi sono in cisi ho anche fatto una cura ormonale che è anche forse una delle cause del mio malesse state lontani da finasteride…sono vittima del mio perfezzionismo e di un medico stronzo le sto provando tutte chiese cattolica buddismo psicoterapeuta psicolologo ma niente tutto troppo tari avrei dovuti iniziare prima forse mi avrebbero fatto capire come si vive io ho avuto tutto dalla via ma non ho imparato a vivere….la mia è la storia della principessa triste…una delle cose che mi spaventa i più di me e che se io ho deciso he voglio morire ho il coraggio di farlo….queso è il problema della mia vita che quando mi metto in testa una cosa sono molto operativa….solo che questa volta sto usando male la mia tenacia.chi sa se veramente si va all ‘inferno io forse me lo merito….no rieso più a fare niente non riesco a lavorare non rieso ad avere rapporti sociali mi sto lasciado andare….io ero una supr salutista un esteta molto dolce e amabile oggi non mi riconosco..in un momento delicato della mia vita sono entrata in crisi..e da tre mesi non riesco a vivere…
@ David
Non sai nulla di me, di quello che ho passato e di quanto io faccia per il prossimo invece che scrivere inutili commenti come il tuo.
E ribadisco che c’è tanta gente che scrive lettere come questa solo per il gusto di vedere le reazioni che provoca.
Ho imparato sulla mia pelle che l’unica persona che può darti aiuto sei tu stesso mentre se sei un vigliacco che non apprezza il dono della vita vai vanti pure perchè non la meriti.
C’è chi soffre per malattie incurabili che ti piovono in testa da un giorno all’altro a ciel sereno e lottano per vivere o morire con dignità e c’è chi si lamenta per un nonnulla. Mi fermo qui…che è meglio!
vorrei morire anch’io.. ma nn lo faccio x nn lasciare solo mio figlio..
ANTIDEPRESSIVI
cosa sono? sono farmaci che aumentano alcune sostanze nel cervello ripristinandone i valori ideali
fattori esterni possono deprimerci profondamente e possono causare degli squilibri, prima chimici/fisici e di conseguenza mentali/psicologici.
FARNE A MENO? E PERCHE’? PERCHE’ BISOGNA FARCELA DA SOLI?
mah…non credo sia giusto, sarebbe come non prendere la tachipirina o il sinflex …per sconfiggere da soli la febbre o il mal di denti?!
I RAPPORTI CON LE PERSONE
una situazione difficile ci obbliga a chiedere di più, la domanda sul senso della vita diventa imperante ed anche il bisogno di sperimentare un amore autentico..che sia di amicizia o altro.
questa domanda è così forte mentre l’umore cala che la tendenza è quella di scartare, senza pazienza, tutti i rapporti ‘piccoli’ e parziali….approfondire e cercare di instaurare o di ripristinare un rapporto che sia autentico non si riesce più causa poca pazienza poche energie e molta sfiducia nel prossimo e in se stessi….
COME RIPARTIRE? DA CHE COSA?
credo che la prima cosa da fare sia andare dietro alle persone che stimiamo, che ci sono amiche veramente e che vivono felicemente la loro esistenza —> dove felice non significa senza sacrifici o senza delusioni…le delusioni ci sono per il 95% delle persone…se non di più..
guardare loro, guardare come vivono, osservare…..E NELLO STESSO TEMPO FIDATEVI DI QUESTI PREZIOSI AMICI
Circondatevi di persone che hanno uno sguardo vero sulla vita e sulle cose…. avete una grande esigenza di verita’ e di serieta’ e di un sorriso di chi come voi guarda la vita ma ne evidenzia tratti diversi…. ascoltate le loro ragioni, le ragioni che li portano a dire che la vita e’ comunque bella e che va vissuta
Non scacciate la tristezza a tutti i costi ma spalancate il cuore ai vostri sentimenti, guardatevi dentro… andate al fondo delle vostre domande di felicita’….. cos’altro? E’ solo dentro un rapporto o piu rapporti di amicizia che si può essere felici, lo si e’ veramente quando si può dire ‘noi’….. basta un amico vero e si puo ricominciare. ……………. nessuno mai mi risponde ma fa lo stesso, vi capisco mi e’ capitato di toccare quasi il fondo ma di vita ce n’e’ una c...., il tempo di morire non ci manchera’. Prendete quelle poche forze che vi sono rimaste per alzarvi una sola volta e chiedere aiuto a voce alta! Ancora una cosa… siate veramente sinceri con voi stessi e almeno una cosa bella della vostra vita riuscirete a riconoscerla… non vivete i rapporti affettivi come catene che vi impediscono di morire in santa pace… vivete i vostri rapporti affettivi come ottime ragioni per vivere e per essere coraggiosi. Oggi la vita vi chiede questo: un po’ di coraggio e c.... sono sicura che ce l’avete… tirate fuori il coraggio di vivere. Vi abbraccio con sincero affetto.
Fabio, sei un emerito ignorante
Scusa Fabio, volevo dire che io sono un ignorante perchè la vita mi ha dato tutto tranne il cervello per pensare a ciò che scrivo.
io penso che la rabbia di fabio nei miei confronti stia nel fatto che ha trovato le mie foto su faceboook ed avendo notato una bella ragazzza diciamo ci ha provato ma il mio problema non è quello di non avere un uomo, uomini ce ne sono a bizzeffe tutti ponti a consolarti in cambio di….. ed anche questo mi da più forza per uccidermi una fuga da questo mondo di me…anche perchè il viso me l’ hanno rovinato il fisico no…e quel medico di m… che mi ha fatto un danno enorme al volto assicrandomi il risultato senza nessun froblema nei giorni successivi mi mandava messaggi ci ha provato, mi ha fatto il trattamento che non sapeva far per corteggiarmi poi ho saputo che era vedovo da pochi mesi….bastardo mi ha rovinato la vita ora gli ho fato causa…
Ho pensato spesso al suicidio. L’ho pensato da ragazzo, quando gli “amici” mi prendevano in giro oppure ero vittima del bullismo, l’ho pensato quando la mia ex-moglie mi ha lasciato, nonostante mi sia sempre preso cura di lei e dei suoi problemi (e a quanto ho capito, simili ai tuoi Sara). Ci ho pensato quando mi sono trovato senza lavoro e fare fatica a dare gli alimenti per mio figlio, quando ho visto che la gente ti circonda fintanto hai a loro dare, e come spariscono quando sei tu ad aver bisogno, ci ho pensato quando ho visto che la correttezza, l’amore, l’affetto, per quanto cerchi di viverli nel modo più nobile, non pagano mai, ci ho pensato dopo l’ennisma delusione d’amore, ci ho pensato dopo l’ennesimo mese in cui non riesco ad arrivare in fondo con lo stipendio. Ora? ora attendo solo di morire, non mi suicido solo per le ripercussioni che avrebbe su mio figlio, lucidamente vedo solo che la vita non ha pietà, ed ora aspetto solo la prossima sofferenza, la prossima difficoltà, di volta in volta. Ho provato a riprendermi, a vivere in modo più “attivo”, ma è peggio, è come salire sul 15° piano e cadere giù di botto, fa solo un male cane. Lavoro nel sanitario, vedo le persone morire, e sapete cosa? anche la morte, come la vita, è insipida. Mi rendo conto che cerco una via di fuga, ma mi rendo conto che questa non esiste.