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Voglio morire, ma non posso

di lulu80
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3.401 commenti

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  1. 1591
    marienne -

    io amo la vita!!e ringrazio Dio ogni giorno x avermela donata….mi sono ritrovata qui x cao..e mi si è riempito il cuore di tristezza…nn avrei mai immaginato che persone così giovani tra l’altro potessero provare tali sofferenze,non credo ci siano parole giuste da dire….spero solo che ognuno di voi trovi la luce in fondo a questo tunnel dove siete rinchiusi…in bocca al lupo a tutti….vi abbraccio calorosamente…e tenete duro!!!

  2. 1592
    herovit -

    la disperazione degli altri non la puoi misurare.
    leggo della tua, ma provo una tale stretta al cuore per la mia, una nausea, una voglia di piangere e un desiderio di allontanarmi da una verifica della verità per come me l’aspetto già… perché sarebbe sempre brutta… l’esistenza di un mediocre, il disprezzo per me stesso, la mia incapacità sessuale, il mio aspetto e la mia mente decaduta, il mio essere un fallimento ma soprattutto il messaggio chiaro che il resto dell’umanità che paga (perché gratis sono tutti bravi ad apprezzare e a farti caro caro sulla spalla oh quanto vali, oh quanto vale la vita e la tua individualità) … il resto dell’umanità mi dice che non gli servo a niente e che siccome non sono ricco, questo significa che posso anche essiccarmi al sole o marcire a lato strada, tanto a parte per i parenti e per il fastidio del momento, non è che sia di qualche utilità al mondo.
    Come giovane do fastidio ai vecchi, non gli dò ragione, come vecchio do fastidio ai giovani, sono in mezzo alle palle, un vecchiume inutile e sorpassato e stagnante. Per lo stato in qualche modo devo essere un peso e sicuramente lo sono per una ditta che non ebbia bisogno esclusivamente di schiavi. A far salami potrei anche essere di qualche utilità. Siamo individualisti sopraffattori … il perdente deve soccombere e io la sfida l’ho compresa e l’ho persa, sono stato sopraffatto e come vile, codardo e perdente naturalmente non sono pronto a ricevere la spada in petto come se niente fosse: ho paura e non voglio provare dolore. Vorrei semplicemente svanire, non essere mai esistito, non essere stato un imbarazzo o un fastidio e una perdita di tempo per le poche persone che me l’hanno concesso e con esso della preziosa attenzione. Mi sento di chiedere scusa a queste persone, perché hanno gettato quel tempo con me. Quando c’è abbondanza anche i mediocri possono sopravvivere e vivacchiare, ma quando non c’è granché, il più forte sopravvive, lui e la sua cricca.
    Le pressioni e le sfide. Questo è la vita per molta gente. Sentire la sfida delal sopravvivenza e guadagnarsi grandi risultati per chiamarla finalmente vita. E quel troneggiare sugli altri sarà bello per te, ma gli altri… io sono uno di loro, gli altri. Quando la briciola è il premio, per gli altri non resta nulla.
    Ho dialogato con la morte fin da adolescente, ma la differenza è che sei protetto, puoi disperarti ma quando finisce la disperazione a te ci hanno pensato i tuoi. Quando sei adulto ed esci dalla disperazione mentale, la realtà ti ricorda perché ci eri entrato: perché la speranza non c’era: questo è disperare. Non sperare più: vedere che le vie d’uscita non sono alla tua portata, che non ne vale la pena, che ciò che con la pena raggiungi è una nuova pena. Che la fatica di arrivare a domani porta ad altra fatica e che alla fine morirai in un modo che non puoi nemmeno controllare.

    L’espressione del mio stato d’animo viola qualche legge?

  3. 1593
    lunanera -

    un amore immenso stupendo e poi? un giorno arriva una donna sposata con figli e decide che lui deve essere suo e lui decide di giocare con me e il nostro bambino. tradimenti andate ritorni ripensamenti, promesse mai mantenute, bugie tante bugie. Quella che doveva essere la mia famiglia ha dopo un’ora dal primo abbandono ci volta le spalle e comincia una lotta. Minacce le sue continue minacce, mi uccido mi diceva, la faccio finita, una voce mi dice che vi devo abbandonare. Ho lottato da sola contro tutto e tutti, nessuno mi credeva e mentre mi trascinavo ogni mattina al lavoro e correvo a portare all’asilo il bambino ad andarlo a prendere dopo dodici ore di lavoro, cercando disperatamente di far fronte alle spese per non farmi portare via la casa, lui faceva il doppio gioco e nessuno a parte me che lo amavo aveva capito che stava male, sdoppiamento della personalità e poof due mesi fa si è ucciso. Si ha pensato bene che ne il bambino ne io avessimo bisogno di nulla. via per sempre sotto terra a soli quarant’anni. Volete sapere come si sente una persona che sa che un uomo sta per morire e non lo trova? male una notte intera a cercarlo con i carabinieri e poi l’ultimo ritorno, loro che dicono si signora lo abbiamo trovato si tenga forte. con un figlio di sei anni che alle sei del mattino dorme ignaro di tutto. Non basterebbero altre due vite per dimenticare tutto. E il bambino? beh dopo aver subito i soprusi del padre per la sua malattia ora è solo con la sua mamma. Volete sapere perché vi ho raccontato questa storia? Perché anche io per tutta la durata di questi due anni, affranta dai suoi tradimenti e dai debiti insormontabili sognavo di morire anzi lo avevo programmato un incidente contro un muro in macchina, almeno avrei reso tutti felici, ma non l’ho fatto per mio figlio e per chi non mi ha mai abbandonata mio padre e mia madre. Sapete credo che dio non possa perdonare il suicidio, adesso lo so, è grave ciò che questo gesto fa alle anime che circondano la nostra vita. anche se fa male andare avanti bisogna trovare un motivo per farlo. anche solo per portare a termine un percorso per quanto doloroso, che si chiama vita c..... lui aveva un figlio e non avrebbe dovuto, aveva avuto mille volte il nostro perdono e non avverrebbe dovuto farlo. sapete la sua amante cosa fa adesso? vive tranquillamente la sua vita con il figlio e il marito e non pensa minimamente a un bambino che non ha più un padre. ogni notte mi sveglio in preda ad attacchi di ansia e dio solo sa quanto c.... vorrei morire, si lo desidero ancora perché sono stanca e delusa dalla vita. ma non posso ecco il titolo: “voglio morire ma non posso” e questo ormai lo so, ma la mia anima è morta, vivo solo perché nn posso ordinare al cuore di smettere di battere o ai polmoni di smettere di respirare e così ogni mattina mi alzo preparo il mio bambino, vado al lavoro e la sera torno a casa dopo aver indossato una stupida maschera per non far capire al mio piccolino che la mia vita fa schifo.

  4. 1594
    silvia -

    lunanera, io vorrei dirti una cosa, tieni conto che i bambini anche se piccoli capiscono molto più di quello che gli adulti credono. E se “purtroppo(!?)” sono dotati di una sensibilità sentono emozioni e stati d’animo di chi attorno a loro ruota, anche se mascherate o accuratamente celate. Te lo dico da figlia, dalla bambina che sono stata e che mai scorderò: se hai deciso di vivere per tuo figlio, dovrai cercare di trovare il modo per VIVERE davvero, e far vivere anche la tua anima. Io, da mia madre, quel “voglio morire ma non posso” lo sentivo, l’ho sempre sentito. Tu mi potrai raccontare cosa si prova a sopravvivere con un figlio senza un padre, ed io non potrò mai capire fino in fondo,… ma sò cosa significa crescere con una madre che, sai, vorrebbe morire. E’ come crescere con un peso, un grandissimo peso che preme contro la propria anima, e la spinge ad esplorare territori mentali difficili alla ricerca di risposte che possano aiutarla. Ma si è solo dei bambini, troppo giovani ed impreparati per affrontare un viaggio di tale portata. E’ un viaggio che nessun bambino dovrebbe mai intraprendere, nè da solo, nè con l’aiuto di qualcuno. – C’è un luogo nella mente in cui è ancorata la paura, io lo troverò dentro di me così insegnerò alla mia mamma dov’è, e così lei andrà a togliere l’ancora e poi ritornerà.- Ero piccola e mi dicevo più o meno queste cose, e come se fossi il personaggio di una favola iniziai una specie di viaggio in un mondo mentale (il mio) al quale ero totalmente impreparata, perchè era ancora in formazione. Trovai la paura in quel “viaggio”, la paura che lei potesse crollare, trovai l’indescrivibile paura di perderla senza volerlo, senza poter far nulla. Non lo sò ( mi hanno spiegato che fu una forma di difesa interiore, trovandomi di fronte a paure nuove e per me ingestibili), iniziai a staccarmi emotivamente da lei. Quando fui più grandina, attorno agli 11 o 12 anni, non la sentivo quasi più come madre. Sapevo che lo era, ma non la sentivo. Ricordo un suo pianto mentre mi abbracciava e mi parlava, rimasi immobile e fredda, distante. Era già successo. L’avevo persa per paura di perderla. Forse, fossi stata più grande avrei affrontato in maniera diversa la situazione, sicuramente con un pò più di maturità. Ma il forse rimane un forse. E’ andata così.
    lunanera, la mia non è assolutamente una critica nei tuoi confronti, anzi, credo tu sia una donna forte, forte anche di belle cose dentro. Rifletti solo su una cosa: se cerchi di stare bene tu, dentro, nell’anima, tuo figlio lo sentirà. Sarà il regalo più bello che gli potrai fare mai.

    un abbraccio

  5. 1595
    stanca -

    Ma perchè vivo, perchè ogni giorno mi sveglio, perchè non posso morire. Sono svuotata dentro e non riesco a trovare un motivo per la quale abbia un senso vivere. Vorrei staccare la spina alla vita ma non posso e aspetto che il buon Dio abbia pietà di me, almeno una volta, e mi posso regalare il mio desiderio.

  6. 1596
    vera -

    ciao a tutti, scrivo qui perchè anche io arrivata ad oggi,inizio a credere fermamente che nemmeno per me ci sia più una via d’uscita.sono stanca e non ho più voglia di vivere in questo mo(N)do. ho 26 anni e convivo da 6, ho perso tutti gli amici,e la persona che ho vicino è totalmente apatica,oltre al suo lavoro non pensa ad altro. il mio carattere è una merda,a quanto pare faccio paura alla gente perchè ho la faccia “di c....”, non lavoro da quasi 4 anni e nemmeno sto più provando a cercarlo.non ho un futuro. siamo cosi poveri che questo mese siamo arrivati al punto che non posso permettermi di comprare gli assorbenti e ci stanno tagliando luce e gas. questo è solo l’inizio,andrà sempre peggio. chiunque conosco ha “la famiglia” alle spalle,la mia non solo è più povera di noi ma anche abbastanza menefreghista e ignorante. io non esisto e quando esisto non piaccio e non mi è nemmeno chiaro il perchè….forse perchè son sempre troppo diretta e sincera.agli occhi degli altri risulto sempre incazzosa ma effettivamente non è cosi!e poi la mia vita comunque fa schifo,dovrei essere felice per che cosa? mentire per chi?per gente che finito l’interesse scompare?a volte credo che la mia sia una punizione, io avrei dovuto morire al parto,son sopravvissuta con una paresi a un piede che poi è scomparsa da sola,ma se questa è la vita che devo fare credo che qualcuno abbia voluto punirmi.la mia vita intera è una punizione,avrò fatto qualcosa di male in una vita precedente… in ogni caso il mio futuro quale sarebbe?non avrò mai figli perchè a stento mangio io,non avrò mai un lavoro perchè non ho studiato e non potrò mai studiare perchè la mia è una città in cui tutto si paga e molto caro pure.sono insoddisfatta e triste riguardo a tutto,non ho fatto una sola scelta giusta in tutta la mia vita, l’unica cosa che mi tiene ancora qui è lo sguardo del mio cane che a volte sembra capire quel che penso di fare e sembra implorarmi di non farlo. lo amo come un figlio ed è la sola ancora rimasta a trattenermi.ma credo che una volta che non ci sarà più lui tutto sarà più facile.Sono stanca.Stanca di tutto e di tutti,ho anche pensato di scappare lontano e rifarmi una vita da sola,senza dire niente a nessuno, ma chiaramente senza un soldo e nemmeno la possibilità di farmeli diventa solo una nuova via di fuga che mi si chiude nella faccia. ho sbagliato tutto nella mia vita e ora ne pago le conseguenze.sono sempre stata forte e mi vergogno di pensare questo ma la mia pazienza è finita.anche la voglia è finita.non ne ho più voglia.scusate lo sfogo ma capirete che non è una cosa che riesci a dire a chi conosci…. e mi ha in parte confortato sapere che non sono sola. forse son malata ma io mi sento sanissima sono gli altri che non pensano come si deve… essere onesti,sensibili e cercare degli amici veri e dei traguardi nella vita fanno di me una persona malata??

  7. 1597
    vera -

    ciao Gianny,ho letto la tua storia,io non sono gay,e non peso 90 kg, ma anche io sono brutta e in sovrappeso, ma sono stata anche molto bella, e ti posso dire che la bellezza è uguale a superficialità,quando hai un bell’aspetto chi si avvicina non lo fa per conoscere la tua persona e quindi se ne avrai bisogno comunque non ci sarà!ma per il resto su quello che hai detto tu: “io nn ho nessuno con cui confidarmi, nessuno ke mi tira su il morale, devo solo vedermela da solo. vorrei solo dormire notte e giorno per non pensare più a niente. Quelli della mia età stanno bene, escono, si divertono e io chiuso sempre in questa stanza a piangere mentre nessuno se ne accorge, nessuno sa del mio dolore.” Proviamo la stessa identica cosa. So quanto male possa fare.ti sono vicina perchè anch’io sono stufa di piangere. per il problema della pelle in più però fai una ricerca in internet,avevo letto qualcosa a riguardo cercando un modo per dimagrire….informati perchè esistono delle creme e degli esercizi che aiutano a non far sorgere questo problema,magari dimagrendo ancora un pochino nel modo corretto e tenendoti tonico riesci a cancellare almeno questo problema. so anche quanto sia facile a dirsi e difficile a farsi quando conduci una vita come quella che conduciamo noi. ma quando non hai niente,non hai niente da perdere.

  8. 1598
    lunanera -

    Grazie Silvia,
    le tue parole mi hanno toccato profondamente il cuore. La tua storia mi ha fatto venire i brividi e ho riconosciuto nel tuo racconto ciò che sto facendo al mio tesoro senza nemmeno rendermene conto. Si preoccupa per me se non mi vede mangiare o se mi vede piangere mi abbraccia e mi da parole di conforto è lui il mio piccolo ometto che sente tutte le mie debolezze, perché io sono un’egoista e gli permetto di sentirle tutte, dalla prima all’ultima. Hai ragione i bambini devono fare i bambini! Amo mio figlio e ogni giorno faccio i salti mortali per potergli dare ciò di cui ha bisogno, ma forse mi sono dimenticata di quando ero bambina e giocavo con mia madre e mio padre e non mi importava nulla della bambola bella o della bici, bastavano anche solo un po’ d’acqua e di farina, un po’ di solletico o una passeggiata. Ecco io sono troppo preoccupata a leccare le mie ferite e a non capire che forse lui ne fa volentieri a meno di una macchinina in più, ma vuole le attenzioni della sua mamma e non vederla gettata come uno straccio sul divano ogni sabato e domenica. Sono io che devo farmi aiutare, gli attacchi di panico, la paura della gente, paura anche solo di uscire a fare la spesa….Non posso tenerlo tappato in casa. e’ difficile il cuore mi fa male, ho paura. Ma davvero grazie.

  9. 1599
    sabrina -

    Ciao a tutti. è parecchio ke nn scrivo quì e..da allora.. è entrata tanta gente nuova. Devo dire ke nn ho avuto il tempo, ne la voglia, di leggere tutti i post ma, se sn indirizzati quì, sn sicuramente di gente ke soffre, che vorrebbe aiuti o risposte..magari consigli..o solo sfogarsi. Io sn capitata “x caso” in questo blog..ma il caso nn esiste, quindi ci deve esser stato un motivo preciso. Mi sn sentita “a casa” quì..con gente come SERGIO, FIDUCIOSA, VIVERESENZAMORE, MAURIZIO, MARCO..e altri ancora..Gente che ora, x vari motivi, nn scrive più ma ke porto nel cuore. Cn alcuni mi sento ogni tanto telefonicamente ed è nata un’amicizia a distanza ke fa bene all’anima. Stasera sn entrata x salutare tutti voi ke leggete e scrivete quì perchè nn credo ke entrerò più spesso come una volta. Torno a ribadire che, secondo me, il caso nn esiste e c’è una forza benevola, una “Provvidenza”, ke ci segue, segue le ns scelte, i nostri sentimenti e le ns sofferenze..nonchè le ns gioie, è ovvio..ed è questa Provvidenza ke, un giorno, mi ha spinto ad entrare quì.. Ora spero cn tutto il cuore ke, questo angolino, vi faccia trovare degli amici comprensivi e tolleranti, che nn vi giudichino e sappiano capirvi nel profondo.. Cercate di sforzarvi ad essere positivi, nei pensieri e nelle azioni..sò ke, spesso, sembra impossibile ma se lo vogliamo veramente..l’aiuto giungerà..e sarà come un balsamo risanatore. La Vita, malgrado tutto, è una benedizione..e andrebbe vissuta sempre e comunque..nel miglior modo possibile.
    Un abbraccio fraterno a tutti e..POSITIVE VIBRATIONS!!! (yea!)
    SABRINA
    PS: Ciao SERGIO, fratellone! Uno speciale saluto e tanti bacioni alla mia sorellina SILVIA..a VIVERE ecc. ecc. Siete nella mia anima!
    Buona Vita e buona Fortuna a todo el mundo!!

  10. 1600
    corvirio -

    cara lunanera
    la tua storia è dolorosissima, non posso dire che ti capisco perchè sarebbe presuntuoso ma ho provato sinceramente un sentimento di compassione e di protezione. In questo momento sto vivendo una separazione ( la seconda) da mia moglie con due figli piccoli. Lei mi ha tradito e ingannato per tre anni, ora sono solo e quando sono con i miei figli faccio molta fatica a non tramettere loro tutto il mio dolore e tristezza. La tentazione di isolarmi e annullarmi è fortissima, sono un uomo disperato, ma avere delle creature a cui pensare mi fa tenere i piedi per terra. La vera sfida è accettare il fatto che non potrò mai più avere una compagna con cui condividere tutti i giorni questa vita di m..da. Fatti coraggio, non sei sola. Un abbraccio sincero.
    Andrea

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