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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lulu80.
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Mi sta capitando lo stesso. Mi dicono che sono giovane, che non ha senso che mi appassisca così, che ho tutta la vita davanti e proprio questo è il problema: io non so come viverla questa vita che ho davanti e non la vorrei. Spesso penso di non essere fatta per la vita, per sostenerne le sfide, per superarne i momenti difficili, anche solo per apprezzarne le piccole cose che dovrebbero ridare slancio e conforto. Sarò ingrata ed egoista ma non ce la faccio. A breve dovrei scegliere un corso di studi magistrale, dovrei iniziare a pensare al mio futuro, decidere cosa vorrei fare nella vita…e se non volessi far niente? E se il mio futuro non fossi interessata a costruirlo? L’unica cosa che m’impedisce di crollare completamente è l’idea del dolore che provocherei alle persone care, anch’io ho visto cosa succede a genitori, parenti ed amici dopo un suicidio e non potrei sopportare l’idea di far loro una cosa simile. Sono in un vicolo cieco e non so come uscirne.
Non ho molto da dire…io ho preparato gia tutto. Tolto un sacco di roba da casa, in modo da poter portare via tutte le cose restanti in una botta sola. Preparato il testamento. Scritto lettere d’affetto e quelle più meramente tecniche (codici d’accesso ai conti, password…). Letto milioni di pagine sui metodi, perchè come tutti vorrei soffrire il meno possibile. Vi consiglio di fare questo percorso, perchè preparare tutto fa passare molto tempo e rende questa scelta meno “romantica”. Ci vorrebbe una certe educazione sul trattamento di chi vuole togliersi la vita. La vita è bella, potremmo dare un dolore, abbiamo amici e familiari…ecc… tranne il fatto in certi momenti tutto questo non conta quanto il desiderio di smettere di soffrire. Perchè il suicidio non è rifiuto della vita, ma sfinimento di fronte alla sofferenza. Vi abbraccio.
Siamo animali gettati in un mondo di spietata competizione, ma in questa lotta non si è mai ad armi pari. Chi nasce ricco, chi povero, chi è amato dai genitori, chi è a malapena sopportato se non odiato. Chi è bello, chi è brutto (e fa una gran differenza, non raccontiamoci balle), chi è sano, chi è malato. Chi incontra persone equilibrate e assertive, chi incontra persone ansiose e nevrotiche. Chi subisce uno stupro, chi una mutilazione, chi un lutto, chi invece vince dei quattrini o ha la fortuna di avere al suo fianco una persona amorevole, sincera e da cui è attratto.
Ma non siamo muffe, abbiamo dei sentimenti, siamo sensibili e può darsi il caso che la qualità della nostra vita sia troppo al di sotto di quello che per noi è il minimo accettabile. E allora, se dopo tutti i tentativi possibili non si trova una strada, è giusto e sacrosanto che una persona abbia accesso a qualche forma di eutanasia.
In fondo anche gli animali si suicidano: proprio ultimamente ho saputo di una gattina che si è lasciata morire di fame perché si sentiva trascurata dalla padrona che aveva appena avuto un figlio.
Sì, voglio morire. La natura non accetta mezze misure: successo o sconfitta e io sono stato sconfitto. Non mi sono stati dati gli strumenti per potermi confrontare con gli altri, in particolare con l’altro sesso. Non sono interessante come compagno, quindi in teoria sono destinato a non riprodurmi e tanto vale chiudere il discorso qui anziché andare avanti in questa non-vita continuando ad invecchiare, ad ammalarmi e imbruttirmi.
Alcuni vedono nel suicidio un atto di disperazione, fatto in totale mancanza di lucidità. Non è sempre così. Può essere una decisione perfettamente razionale e ponderata.
Il suicidio è un diritto.
Quello che vorrei dire di sicuro non conforterà nessuno, perchè anch’io ho pensato spesso al suicidio.
Nella vita si nasce e si vive l’infanzia e l’adolescenza come in un sogno, ammirando, desiderando, parlando di cose che sono un luogo comune per tutti quelli che da grandi non si sono svegliati.
La sfortuna è proprio questa: svegliarsi.
Cosa significa lo sapete bene, capire che tutto è stupido e deludente.
L’amore, la famiglia, le amicizie, il lavoro, insomma tutto è come dentro un gioco enorme e stupido senza nulla di vero.
Faccio un esempio : prendiamo l’amore…tutti ne parlano e lo desiderano in continuazione….ma poi il tradimento è più diffuso dell’acqua del mare….e allora?
Questo come tutto.
Per cosa possiamo vivere?…per chi dobbiamo vivere?
La fortuna è per tutti quelli che vivono di illusioni e pensano che il giusto modo di vivere è di sicuro il loro.
Queste persone ritengo siano fortunate, perchè non hanno capito.
Noi della tribù dei siucidanti, vorremmo delle risposte a questa vita che non sà di niente. Ma queste risposte non arrivano mai.
Siamo come alieni caduti nel pianeta sbagliato. ciao
Cari amici, ho letto molto attentamente i vostri commenti! vi capisco come vi sentite, ma noi non dobbiamo avere paura dalla vita, dal futuro, dobbiamo vivere ogni giorno, passare i giorni uno alla volta, non dobbiamo fare grandi progetti, noi tutti siamo preziosi e tutti siamo belli.non esistono le presone brutte, ognuno nel suo modo è bello, è simpatico, è buono! se uno perde in amore, o al lavoro, o i amici non vuol dire che la vita finisce la.no cari fratelli miei,la vita continua e pensate che ogni cosa succede per un motivo, che dopo le lacrime vengono le risate,perche c’è un tempo per piangere e un tempo per ridere.quello che dobbiamo capire noi è che se abbiamo perso nell’amore è successo perche il signore ha una persona migliore per noi e nel momento giusto ce lo manderà!e cosi via anche per le altre cose! pensiamo sempre positivo, che c’è almeno una sola persona che ci ama in questo mondo e che ha bisogno di noi anche se magari noi non lo abbiamo ancora capito chi è, può essere una persona che lo vediamo ogni giorno ma non ci rendiamo conto,può essere una persona dietro le quinta,ma di sicuro quella persona esiste! di sicuro il signore conosce i nostri cuori e ci aiuterà,non ci lascerà,ci sta dando la forza di superare questi momenti brutti:) noi siamo forti, noi dobbiamo mostrare a tutti che anche se cadiamo ci rialziamo sempre, e ogni volta che ci rialziamo diventiamo ancora più forti! niente è impossibile al questo mondo in cui viviamo,mettiamo solo un po di buona volontà,alcuni pensieri positivi,fiducia in noi stessi e in signore e tutto andrà bene! fidatevi quando vi dico che andrà bene! promettetemi che cominciando da oggi farete questa preghiera: “Signore Gesù,io apro il mio cuore a te, do la mia vita a te, confido ogni cosa nelle tue mani, perche solo tu conosci il mio cuore e solo tu senti e capisci meglio di tutti li altri i miei dolori,dammi la forza di rialzarmi,grazie che tu mi ami e sei con me anche quando tutti gli altri mi abbandonano!so che tu ascolti la mia preghiera e mi risponderai! grazie Signore, nel nome di Gesù io prego a te, Amen”!
io lo fatta e mi sento meglio,sono gioiosa,felice e ho trovato la pace e la salvezza 🙂 promettetemi fratelli miei, e dopo questa preghiera scrivetemi a raccontarmi com’è andata? io sono qua e aspetto le belle notizie da voi!vi voglio bene a tutti e vi mando un abbraccio virtuale a tutti voi 🙂 forza che siamo forti!!!
Anche io come erre erre ho scritto su Internet voglio moriree e sono giunta a voi. Non è la prima volta che cerco informazioni sul suicidio. Non riesco più a trovare un senso per cui devo vivere…amici?? non riesco a mantenerli più di 2 anni…amore?? la mia storia più lunga è durata 3 mesi…famiglia?? mio padre e mio fratello scelgono tutto per me. L’unica cosa che mi fa andare avanti è mia mamma, che ne ha passate tante e non oso immaginare cosa le accadrebbe se io non ci fossi più. E’ solo per lei che non mi sono ancora suicidata. Le mie giornata trascorrono vuote, senza emozioni, senza sorrisi, anzi le poche volte in cui rido è per una battuta in un film comico. Continuamente mi chiedo perchè Dio ha fatto tutto questo a me, cosa ho fatto io di male? Proprio un bel niente. Anche in me, come in voi, c’è una piccola speranza che qualcosa cambi, ma quanto dovrò aspettare ancora? E’ una vita che aspetto! La cosa che mi consola è che ho solo 19 anni, però questi dovrebbero essere gli anni più belli, ovvero quelli della spensieratezza, ma questa parola non fa proprio parte della mia vita.
E’ vero, si arriva al punto in cui razionalmente si rifiuta di vivere ulteriormente. Combatti, pensi che il domani ti riserverà la buonanovella ed invece il giorno dopo combatti nuovamente. E più combatti e più il nodo si stringe attorno alla gola e ti rendi conto che inesorabilmente un tuo malaugurato errore ti ha messo sulla via che ora dopo ora, anno dopo anno ti ha portato a questo punto. E sei solo, e ti confronti con il futuro senza di te e pensi a cosa lasciare in eredità al mondo; tu che non hai avuto nulla da dare se non qualche piccola emozione sparsa quà e là, tra i secondi che ti hanno separato dalla morte. Ci penso, eccome se ci penso. E penso che alla fine magari la mia morte potrà dare un senso alla mia vita, che sino ad oggi non lo ha mai avuto. Avrei voluto vincere il destino ma è stato inutile. Alcuni mi hanno riferito che il sottoscritto è stato vittima di ingiustizia, ma nel conto con la via l’errore non è mai da una sola parte, è come quando ci si separa: bisogna avere l’onestà intellettuale di dividere equamente le responsabilità. E’ per questo che non mi sento vittima di ingiustizia, ma solo un uomo deluso che affronta l’idea del suicidio come una decisione da prendere, per quanto difficile, tra le poche che rimangono. Quando il mondo ti chiude la porta in faccia, quando la via si incammina verso sentieri oscuri le energie di un singlo non bastano per quante ne abbia. Ci vorrebbe un Padre, misericordioso forse, ma io non l’ho incontrato. C’è un ponte molto alto vicino casa mia ed ho passato l’ultimo mese a pensare come vivrò quegli attimi di caduta libera. Se avrò paura oppure le mie difese psichiche mi impediranno di averla e sarà soltanto un bellissimo volo, per me che ho sempre sognato di volare non avendo le ali. Ed il mio corpo esploderà per in mille pezzi ed il mio sangue forse canterà una canzone di libertà, quella che non ho mai avuto, quella che non mi è mai passato per la testa di cantare ritenendo di non averne diritto. Esploderà forse come avrei voluto che facesse la mia vita, regalandomi un attimo di pace. Perchè era della pace di cui volevo parlare ed invece la sintassi si è sublimata in guerra. Ma la guerra ha il suo codice: è un codice d’onore, niente resa, o Roma o morte. Sarà morte. Sono ormai agli sgoccioli e sono sicuro che non potrò sopportare un ulteriore colpo, così come sono certo dell’arrivo dell’ultimo urto con la crudeltà del proprio destino. Ecco l’ultimo urto, attendo solo quello. Nel frattempo mi preparo e risolvo al meglo i nodi che non vorrei lasciare in eredità. Il tempo che avrò a disposizione non lo conosco, qualche ora forse, giorni o mesi. Ma è lì in agguato e sò che arriverà ed allora il destino che ha riso sino ad oggi di me dovrà trovare un altro burattino con cui giocare, perchè alla fine l’unica arma che rimane nella vita è quella di impedire alla vita stessa di giocare con i propri figli di cui non ha mai desiderato la genitura.
Un augurio a tutti, siate felici
Ciao amici leggendo voi mi fa sentire commossa ma meno sola, sono arrivata anche io, ma non voglio un suicidio, il mio desiderio che prego tutti i santi giorni è implorare: dio madonnina portami con te un anima è un cuore grande come il mio vi potra’ essere utile lassu’ aspetto sempre con ansia, la mia pietosa solitudine e ricordi peggiora giorno dopo giorno, dormo e piango, cucino è piango, mangio è piango, scrivo è piango, e tutto cio’ va fatto solo con lacrime è nient’ altro questo dovuto ad una vita trascorsa con tanta sfortuna.. è ora son pronta è sta’ volta non piangero’ ciao amici
Ho inserito in Google ‘voglio morire’ perchè stavo cercando un sito che avevo letto 10 anni fa quando scrissi le stesse parole dettate da quello che sentivo in quel periodo. Mi ricordo che ero in lacrime di fronte al pc, come se cliccando per cercare informazioni stessi firmando la mia condanna a morte e poi lessi parole dolci che mi esortavano ad allontanare quei pensieri, parole dolci ma che mi ferivano dentro e mi facevano piangere ancora di più perchè raccontavano magnificamente quello che stavo sentendo, ero ancora a pezzi ma per la prima volta sentii comprensione per la mia disperazione. Quel giorno mi tranquillizzai, mi ricordo che tornai a casa e riuscii a dormire serenamente.
Quel sito non l’ho ritrovato, ho trovato questa pagina.
Oggi non voglio morire, nel tempo ho collezionato tanti momenti positivi, felici, tante amicizie. Oggi NON sono una persona sempre in giro o sempre con amici, vivo con necessità anche momenti di pace in solitudine. Non ho più paura di restare per conto mio e non mi intristisce il pensiero…ho maturato il valore della parola serenità e questo mi fa gioire dei momenti miei e solo miei ed anche del dono dell’amicizia e della condivisione.
Vorrei abbracciarvi tutti, vorrei invitarvi a mangiare una pizza a fare una giornata al mare insieme.
Insieme a te non ci sto più…una canzone d’amore che a un certo punto dice
cercavo in te la tenerezza che non ho, la comprensione che non so, trovare in questo mondo stupido.
Fatevi un regalo che magari può non interessarvi ma fatevelo lo stesso: contattatemi, diventiamo amici. C’è sempre un punto piccolissimo dal quale si può ripartire. Vorrei essere il vostro puntino. Un grande abbraccio.
Suicidio… la prima volta che ci ho pensato avevo mi pare 15 anni, e non mi limitai solo a pensarci… Il dolore fisico e la paura mi fermarono. Penso spesso a quel momento, e ora, che sono passati 6 anni e più, rimpiango di essermi fermato, visto l’ andamento della mia vita.
So che un giorno dovrò rifare i conti con me stesso, e spero di essere pronto quando succederà.