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Lettera pubblicata il 18 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore key.
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ciao Key,
mi piace sapere che ci sei, ritrovarti e leggerti mi conforta, anche perchè mi da la sensazione di dialogare con una parte di me stesso
La primavera dalle mie parti sembra non voglia arrivare e allora ci diamo un pò di carica con qualche vitamina e talvolta con un sano bicchiere di cabernet… 😉
Però oggi splende il sole e vorrei lasciarmi per un pò alle spalle i miei pensieri bui, ho il desiderio di pensare a cose nuove per poter vivere delle giornate in maniera più spensierata, ho deciso che è giunta l’ora che la ruota giri anche per me….caspita, dove ho preso tutta questa determinazione? mah, sarà il cabernet
Credo che tu abbia centrato l’obbiettivo quando parli di idealizzazione dell’amore, hai proprio messo a fuoco il problema della paura di restar soli e delle conseguenze che queso implica; me ne sono reso conto di cosa significhi, ho vissuto momenti abbastanza dolorosi per questo, a volte mettendo un pò in discussione anche la dignità personale, anche se in fin dei conti penso che l’amore sia fatto anche di queste cose e che tutti bene o male ne siamo stati coinvolti, l’importante è che la cosa non prenda delle sembianze troppo marcate; insomma un pò dipendenti lo siamo tutti della persona che amiamo e ci spaventa il suo distacco,credo sia una condizione naturale, lo trovo un pò difficile da immaginare l’amore incondizionato fatto sta che come dicevi tu, poi c’è la tendenza a non vedere l’incompatibilità pur di godere di quelle dolci emozioni che l’amore ci riserva, inconsapevoli però che se le cose non funzionano diventeranno,paradossalmente, un ostacolo.
Ti devo confessare che per tempo non ho voluto mentire a me stesso non volendo vedere alcune sostanziali differenze con la mia compagna pur di non rinunciare a lei, ma poi mi sono arreso alla verità e ho dovuto avere la forza di prendere una decisione che forse avrei dovuto fare prima. Vedi Key, credo che vada anche bene sacrificarsi per un’altra persona, … continua…
…segue..
a patto di essere corrisposti, di percepire che anche l’altro si presta per noi, allora solo così siamo motivati a continuare a dare, deve essere una cosa simultanea, reciproca e costante, senza farci prendere dall’orgoglio e senza trascurare il nostro partner. Ecco,come già ti dissi, non credo sia una cosa impossibile, forse lo dico perchè spinto da quello che sento dentro, perchè questa è la mia essenza,e mi viene spontaneo pensare che tutti la pensino come me, ma non posso negare che al mondo c’è di tutto e l’esempio lampante del contrario l’ho avuto proprio dalla mia esperienza coniugale.
Chi si somiglia si piglia, no?
un abbraccio
Ciao Diego, avant de sortir je voudrais parler un peu avec toi..e tu mi nomini il cabernet e a me non resta che scrivere in francese 😀 Mi tocca stappare la bottiglia di Amarone allora..
Che bello Diego, io sorriiidoooo! Aggrappati a noi stessi Diego, alla nostra età, a breve entro nei 10 (3+7), ai nostri sogni, alle speranze, andiamo avanti, guardiamo oltre. Il desiderio di migliorare nonostante e grazie al nostro vissuto, per dare di più a coloro che incroceremo nel nostro percorso, per sorridere amorevolmente ai nostri figli, per regalarci un sogno nuovo, una nuova speranza di vita. D’incontrare qualcuno che ci completi, che resti sulla soglia a guardarci, per poi entrare dall’ingresso principale con una parola sussurrata all’orecchio. Le esperienze rimangono alle spalle e quel desiderio di avere, di appartenere lascia spazio ad una luce nuova, la luce della consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che siamo in grado di regalare all’altro/a. Si Diego, la ruota gira, hai ragione tu, non è impossibile trovare persone compatibili, è giusto crederci, la chiusura è degli ottusi. Ma io te lo dissi una volta che sono un pò ottusa…bisogna cominciare a volerlo, almeno quello.
Forse non eravamo pronti, forse non volevamo esser pronti, siamo stati ciechi, ci siamo messi nele mani di qualcuno lasciando a lui il timone della nostra vita, in cambio di amore, di sostegno psicologico e morale ma non possiamo farci sopraffare dal destino. No. Abbiamo creduto nell’amore e poco in noi stessi, nel valore dei nostri desideri, delle nostre esigenze personali. Mossa dalla paura non vedo uno spiraglio, mossa dall’orgoglio poi per beffa vengo ferita proprio lì, mossa dall’arrendevolezza divento un’ameba passiva tagliata in due, mossa dall’insicurezza scoraggio qualunque iniziativa esterna al mio guscio.
Non importa quanto tempo ci vorrà, adesso sto bene da sola, ma non è giusto che io veda nero.
Chi si somiglia si piglia…basta però che non brilli più di me 😀
Good week Diego
Diego, chiudo la domenica con il pensiero con cui ho provato a darmi una spinta negli ultimi mesi. Prima di sapere ciò che desideriamo da un altro è necessario sapere ciò che vogliamo da noi stessi, per noi stessi, dalla vita che ci circonda. Questo si riflette nelle relazioni e ci consente di idealizzare meno e di non illudere qualcuno a credere di avere a che fare con una proiezione dei suoi desideri, perchè vogliamo farlo felice a tutti i costi. No, non mentiamo, non possiamo farlo, abbiamo una responsabilità nei confronti del nostro avido cuore. Se riusciamo ad essere onesti, a non accontentarci pur di farci leccare le ferite dell’anima, illudendoci a tutti i costi di aver trovato un sostegno, un sollievo ai nostri malesseri, saremo anche capaci di riconoscere in mezzo a tanti, colui e colei che ci ami senza pretendere altro che il nostro amore e sapremo allora ricambiarlo. E allora sarà facile abbracciare i suoi sogni e i suoi desideri e verrà del tutto naturale ad entrambi fare dei sacrifici per tenere vivo il filo che ci lega. Chi ci ama non desidera cambiarci, non vuole che noi paghiamo il prezzo dell’amore che ci dona!
Certo key, condivido la tua osservazione, infatti quando parlavo di persone responsabili mi riferivo proprio a dei soggetti che sappiano bene dove andare a parare, persone che non abbiano voglia di giocare con i sentimenti propri e altrui,persone che siano conscie del significato di unione con tutte le sfumature del caso. Ed è per questo che ora posso dire con quasi assoluta certezza che questa consapevolezza la si riscontra in individui con una certa esperienza “di vita”, persone che non hanno più l’illusione del matrimonio come nirvana della loro esistenza, persone che vogliono portarti all’altare al più presto perchè previsto dal copione del loro film immaginario, persone illuminate che hanno capito che cosa riserva la vita e cosa ci si puo aspettare da essa e cosa puo capitare, persone che abbiano compreso il significato di difficoltà, che vogliano stare insieme ad un altro solo per quel fine. Purtroppo, statistiche alla mano ( sole 24 h.) in italia (volutamente con la i minuscola) una coppia su tre salta, ed il messaggio che io ricevo da questi dati è che il matrimonio non va più di moda, è una cosa d’altri tempi, perchè si hanno troppe illusioni che non vengono ralizzate e diventano delusioni e si manda all’aria tutto troppo facilmente! Le persone si sposano e giustamente come ci fai capire tu, non è questo che vogliono, ma non lo sanno,non lo hanno ancora capito, sono ancora ingenui, non hanno esperienza, pensano che sia tutto facile, vittime di un raptus illusorio da pubblicità del mulino bianco ma la realtà è ben diversa. Infatti ora questi pericoli li riconosco e me ne tengo alla larga, ma continuerò ad amare quella persona che come me una volta capite le regole del gioco, che ha compreso cosa significa sofferenza, delusione, potrà gioire dell’essenzialità e della semplicità della parola amore; magari l’entusiasno non sarà più come prima, la passione sarà più pacata, ma anche le esigenze saranno ridimensionate e la consapevolezza porterà a comportarci..
….da persone appunto più responsabili e allora credo che forse sarà più semplice andare d’accordo anche saremo più stanchi e meno tolleranti.
Hai stappato l’amarone poi? ma con queste affinità enologiche non saremo mica vicini di casa vero?
Bonne nuit mon amie
Pas du tout mon précieux ami, purtroppo non siamo vicini di casa. Per coerenza avrei dovuto stappare una bottiglia di Lento, aspro e difficile da mandar giù come questa landa piena di contraddizioni. Ma per ora le mie gabbie e le mie catene me le tengo, preferisco non pensarci, non ricordare la castrazione di essere ri-piombata qui dopo aver vissuto per anni altrove. 🙁
L’illusione di cui tu parli legata al matrimonio, o alla convivenza in generale, la leggo come l’insoddisfazione che attanaglia la nostra generazione, troppo rapita da false ideologie (nulle, solo materiali) e da false icone sociali (il potere, il successo, la conquista in generale di qualcosa di effimero). E quindi manca lo spirito alla rinuncia, perchè molti sono cresciuti come dei bambocci abituati ad avere il di dietro sempre parato dalle difficoltà. Io nelle difficoltà ci sguazzo e non rinuncio mai a lottare. Scusa, un pò di fanatismo!
Forse sono rimasta un pò indietro, forse non mi sono ancora adeguata ai tempi, ma se devo vivere per sgomitare preferisco sognare le verdi distese fiabesche, lotto per qualcosa che risiede dentro di me, ogni istante della mia vita, e non voglio competizioni di altro genere perchè non m’importa di null’altro che dormire serena la notte, con la coscienza a posto, con una speranza nel domani, che non c’entri nulla con i lustri e le medaglie.
Rischio di peccare di presunzione, lo so, ma non voglio adeguarmi, non voglio abbassarmi.
Dopo questo sfogo, ti lascio alla tua serata con una canzone che canto sempre ultimamente “non c’è disaccordo nel cielo” di Vinicio Capossela. Good night my special friend.
ascoltata
è inevitabilmente toccante, vera, un tantino malinconica, così ti fai del male Key
Non ti conosco, non ti ho mai guardata negli occhi, ma non posso non pecepire l’amarezza dentro di te ed il baratro che questa esperienza ti ha lasciato
Hai un linguaggio spigliato, brillante, ricco, si capisce la tua caratura e sei umana, profonda, sei una madre giusta e premurosa…perchè ha lasciato così tanta ricchezza? non voglio credere per le solite debolezze maschili
un augurio che tu possa presto spezzare le tue catene
lieto riposo cara amica, il polentone stasera ha un gran sonno..
Ciao Amico polentone…parlare con te, anzi ciaccolare, mi arricchisce non poco. Ma perchè mi leggi dentro? 🙂
Suppongo che se mi guardassi negli occhi sarei allora un libro aperto.
Come stai tu? A parte la frenesia quotidiana intendo…ti guardi ancora indietro? O le considerazioni fatte sull’impossibilità di mandare avanti alcuni rapporti ti consentono di respirare a pieni polmoni?
Un abbraccio.
Oh se mi guardo ancora dentro!
direi che è un introspezione continua della quale a volte ne farei volentieri a meno per lasciarmi trasportare da frivola spensieratezza ma…che ci vuoi fare, sono bello e maledetto! ;-D
te l’avevo detto che parlare con te è un pò come se mi guardassi dentro, diciamo che in parte già ti conosco..
A proposito dei tuoi occhi, sono scuri come vuole la somatica mediterranea o cerulei di discendenza normanna? chissà..
oggi la mia immaginazione spazia e crea volti celati in scenari sconosciuti.
che strumento fantastico è internet, persone diverse da luoghi diversi, realtà distanti ma a volte parallele, la visione di un mondo così vasto e la paradossale semplicità nel ritrovarsi…pensa alle possibilità di relazionarci che avremmo avuto se non ci fosse stato questo strumento, questo forum; paragonabili ad una goccia negli oceani e se ci pensi la cosa mette tristezza, chissà quanti segreti rimarranno tali, quante opportunità di comunicare andranno perse.
Mi chiedi come sto, bella domanda! Ad essere sincero mi chiedo cosa provo ancora, mi sforzo a non ricordare, evito luoghi e persone, cerco di darmi delle spiegazioni razionali per non ricadere nella morsa dei rimpianti, comprendo che, nonostante il tempo passi,avverto che,seppur sempre più debolmente, la sua presenza mi scorre ancora nelle vene. C’era veramente un forte legame chimico che ci univa, non ci sono spiegazioni.
Ora sto cercando di ucciderla
Il problema è che non sono bravo a fare l’assassino..
tu sei messa meglio? umhh…
oh oh, qui nel profondo nord est è giunta l’ora della pappa e da buon polentone oggi ho particolarmente appetito
Il brindisi oggi sarà alla tua
un bacione