Voglio aiutare un ragazzo particolare

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: « Prec. 1 2

1. 11
   Andrea74 - 11 Novembre 2014 22:41

   “tutto quello che c’è da sapere sul suo conto (mi sento una stalker!). In molti lo conoscono, ma nessuno lo conosce bene”

   Ma fai pace col cervello, invece di inventarti una storia che fa acqua da tutte le parti! Rileggiti nella parte tra virgolette. Ormai non sono manco più bravi ad inventarle, le storielle da 3 soldi..

2. 12
   Golem - 12 Novembre 2014 00:29

   Hai 21 anni e ti vuoi già inguaiare con questi personaggi caratteriali e forse pure pericolosi? Ma cosa ti incuriosisce? Il mistero vero? E pensi che questo giustifichi il tuo interesse e renda attraente un soggetto che deve avere più problemi di un libro di matematica?
   Sei ancora una ragazzina, cerca di stare con chi ti fa star bene. Ma so che non seguirai il consiglio.
   Sei vicina a diventare la n• 78 della speciale classifica “se non soffro non mi diverto”.
   Comunque il fatto che ti sia presa una cotta per uno che non conosci mi dimostra una volta ancora certe teorie al riguardo, infatti scrivi: ” si può chiamare amore …”.
   Ma certo Erika, basta provare una cosa come la tua e la parola che ti viene in mente e’ “amore” . Ci sono molti modi di amare non lo sapevi forse? Questo e’ quello che piace di più: sognare. Per uno che non lo sa che lo “ami”, e se lo sapesse non gliene importerebbe niente. L’importante e’ che ti faccia sognare. Cosa e chi sia non è importante.

   Una domanda: “il magnetismo” lo esercita solo nei confronti delle ragazze? Nessun ragazzo lo trova interessante come persona? Prova a indagare per curiosità.

   Ciao piccola.

3. 13
   HAL 9000 - 12 Novembre 2014 08:25

   Confermo, alle crocerossine è facile fare il culo

4. 14
   rossana - 12 Novembre 2014 11:08

   Erika,
   sei molto tenera, e hai le idee chiare nel definire il tuo interesse “cotta”.

   successe anche a me, quando avevo 15-16 anni, con la differenza che il ragazzo in questione aveva ben poco di misterioso, era pure bassino ma aveva splendidi occhi, e mi aveva attratta con un complimento, forse il primo ricevuto da un maschio…

   si prendeva il treno in comitiva, e lui a volte ne faceva parte, con una certa aria di superiorità, perchè aveva ben cinque-sei anni in più degli altri componenti abituali del gruppo.

   dopo pochi mesi di saltuaria frequentazione, senza quasi mai scambiar fra noi più di un saluto, sparì all’improvviso, e seppi poi che era partito per il servizio di leva. non lo vidi più ma di tanto in tanto lo ricordo, e lo ritrovo sul mio diario di ragazzina. è stato bello pensare a lui, per qualche tempo!

   se ti va di provarci, fallo, senza però troppo investire mentalmente. le persone, anche le migliori e quelle che riteniamo di conoscere meglio, sono spesso molto diverse da quanto ci eravamo immaginati e mai prive di difetti. una persona intelligente fa sempre le esperienze che desidera fare, se sente che queste per qualche verso le possono essere utili.

   inoltre, ho osservato che spesso anche molti uomini iniziano le loro relazioni sentimentali con il presupposto di “dare” più che non di “avere”. dev’essere una caratteristica di chi è più portato all’altruismo che all’egoismo oppure una caratteristica basica dell’amore, quando questo in gioventù è spontaneo e sincero, non acora corrotto da tutti i successivi ragionamenti e aggiustamenti…

   un abbraccio.

5. 15
   Rossella - 12 Novembre 2014 11:43

   Informarsi non è il massimo della vita, però un tempo lo facevano i genitori… un’inversione di tendenza che la dice abbastanza lunga! Bisognerebbe dividere le due cose… i genitori avevano preoccupazioni diverse! A mio avviso è triste indagare nella vita delle persone: A) E’ un sintomo d’insicurezza e di incapacità di saper discernere il bene dal male (il che è molto grave perché denunciamo la nostra mancanza di responsabilità) e B) Ci facciamo due conti. Possibile? Nel quotidiano ci si conosce… magari quella persona si trova in un contesto in cui non si può esprimere (incompatibilità valoriale) nella vita sarò stata antipatica al 99% delle persone con cui ho avuto a che fare… se provassero a chiedere informazioni sul mio conto a mia zia penso che su 4 almeno 5 scapperebbero… penso che nessuno vorrebbe avere niente a che spartire con una maleducata. Ad ogni modo ho notato che complice la cronaca rosa (perché magari sai che quell’uomo è cambiato dopo il matrimonio) e storie varie, tutti si sta diventando più insicuri… ma le offese si pagano con la solitudine, coltivare il dubbio è legittimo ma rende fragili… lo vediamo: resta solo chi ti vuole dare una fregatura! Ma io non resterei mai perché penso che la dignità non abbia prezzo e forse questa è una delle ragioni che mi possono far apparire una persona antipatica… la filosofia dell’essere tutto d’un pezzo è nemica dell’arte dell’arrangiarsi. Oggigiorno è facile invaghirsi di una persona che conosciamo perché c’interessa il suo pensiero… che ne so? Parla spesso della madre, del padre, della famiglia e ti sembra un uomo, dai ti sembra un uomo… ciascuno di noi si porta dentro una certa immagine della virilità! Tra milioni d’invisibili vedi un uomo… ma questo è amore? Penso di no! Dall’altra parte puoi conoscere solo un volto (che magari corrisponde all’immagine professionale) e magari questo volto non ti dice niente però magari ascoltandolo hai un’impressione diversa, una sensazione che è una forma di conoscenza!

Pagine: « Prec. 1 2