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Voglia di uccidere

di SurrIo
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Giugno 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 38 commenti

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  1. 21
    la verità fa male -

    Piccola, io vorrei solo, se potessi, portarti via di lì.

    Angelo, scusami, ma tua moglie non ha a che fare con una “amica” dalla quale lei sta inspiegabilmente subendo, non difendendo l’immagine di suo marito e del suo modo di vivere la sua vita come meglio crede. Tua moglie sta subendo una cosa molto più grave e molto più difficile dalla quale difendersi, che si chiama “mobbing”.

  2. 22
    SurrIo -

    filipp
    Ho pensato anche io che entrare nell’esercito sia la miglior cosa, ma sai cosa sono i punti per entrare nell’esercito?

    https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20131103094003AA9eslE

    Conta che io non ho la patente, medie ho tutto sufficiente, non ho il porto d’armi…

    E Maria Grazia tu la fai facile, se fosse davvero così facile non credi che adesso staremmo già tutti all’estero?
    In primo luogo non ho soldi per partire.
    Secondo trovare qui un lavoro che dia vitto e alloggio la vedo dura.
    In questa città c’è solo un albergo.
    Di ristoranti c’è ne sono 4-5, di cui tre a conduzione famigliare.

    Angelo 9,
    tua moglie non può semplicemente dirle che sta rovinando un armonia con te e quello in cui crede?
    Sono anche io atea e non mi piacciono le persone che, solo perché credono in una cosa, devono per forza far credere agli altri quello in cui loro credono.

  3. 23
    piero74 -

    sembra di leggere la mia vita!anch’io ne avrei di persone da uccidere, iniziando dalla mia famiglia e poi finendo alle altre persone che, come loro, credono che sia una nullità: a me stanno rovinandomi la mia esistenza ad iniziare da loro e poi, sempre la mia famiglia ha fatto il lavaggio alle altre persone del quartiere; io ho perso mio padre 12 anni fa; quando c’era lui tutto questo non essisteva, perchè lui mi difendeva quasi sempre, anche se non avevo un buon rapporto con lui (io sono una persona non vedente, ma autonomo), ma dalla sua morte in poi…. apriti cielo! il paese si è riempito di cose del tipo: pietro non sta bene con la testa, pietro è un drogato, senza noi di famiglia non è nessuno ecc.; insomma, quei quasi 40 anni che ho, me li stanno facendo rimpiangere amaramente; liste ne avrei anch’io, carissima, ma sai cos’è? la rabbia di ucciderli tutti c’è, ma poi quando li guardi in faccia sembra che hai una certa nostalgia per quello che vorresti fare; in poche parole e come se ti facessero pena e tenerezza, perchè sai, carissima, a prescindere di come veniamo descritti, noi abbiamo un cuore e lo usiamo, cosa che loro hanno, ma è come se non lo usassero; a noi è la coscienza che abbiamo, che ci frena; che devo dirti: vuoi essere mia figlia? sto parlando sul serio, e? sto scherzando dai, ma mi farebbe piacere scambiare 4 chiacchiere con te; ti lascio la mia mail, di modo che se vorrai, ci sono anch’io: pierino@winguido.it: ciao e mi raccomando: non sporcarti le mani perchè non ne vale la pena, anzi, dedicati a qualche hobby che certamente ti solleverà. ciao!

  4. 24
    Maria Grazia -

    Surrlo
    devi chiedere, chiedere e ancora chiedere ! bussare a tutte le porte, coltivare amicizie che ti possono essere utili da questo punto di vista, non devi fermarti davanti a niente perchè nessuno purtroppo può salvarti, se non te stessa ! e allora fai tutto quello che è necessario. i primi tempi sarà dura e ti dovrai adattare ma puoi farcela. anch’ io sono partita dal niente. ho iniziato con piccoli lavori ( cameriera, barista, pulizie ) per riuscire a liberarmi di una situazione famigliare compromessa, poi con il mio lavoro mi sono pagata il porto d’ armi, le patenti superiori e il computer che mi permette di lavorare. TUTTO E’ DIFFICILE MA NIENTE E’ IMPOSSIBILE. secondo me devi trovare qualcuno – ESTERNO ALLA TUA PARENTELA – che possa aiutarti, una figura amica che possa darti il sostegno che – INEVITABILMENTE – ti servirà i primi tempi per andare avanti ( una stanza dove alloggiare, il cibo, ecc.. ) e che possa magari rimediarti un lavoro qualsiasi. qualsiasi cosa che possa farti vivere con dignità e farti allontanare da dove sei ora. guarda che io mi sono trovata in situazioni assurde, per un certo periodo ho pure dormito in macchina, quindi so cosa significa doversi aprire la strada da soli… e poi devi sfruttare ADESSO le occasioni che ci sono a disposizione ( come ad esempio entrare nell’ Arma ) perchè hai ancora l’ età per poterlo fare ! Senz’ altro saprai che ci sono dei limiti di età per avere accesso a certe professioni. dopo i 25/30 anni sarà tutto estremamente più complicato, se non getti ORA le basi per il tuo futuro. Lascia perdere l’ idea di prostituirti! è un lavoro che non è da tutti, bisogna essere predisposte, avere una forza e un’ impassibilità fuori dal comune, e con il tuo animo così sensibile e provato come pensi di potercela fare ? senza contare che , a fronte degli alti guadagni, ha svariati rovesci della medaglia tutt’ altro che trascurabili: condanna da parte della gente, solitudine sociale e sentimentale, necessità di nascondere continuamente a tutti quello che fai, lavoro senza prospettive di futuro, vita poco dignitosa ( con tutto il rispetto per chi lo svolge ).

  5. 25
    la verità fa male -

    A me pensando e pensando è venuta anche un’altra idea, oltre gli ottimi suggerimenti che ti ha appena dato Maria Grazia. Puoi parlare con il tuo medico di famiglia? E’ una persona di cui puoi fidarti? Ti piace e ti capisce? Se sì, dovresti spiegargli la tua situazione, e la tua situazione di violenze psicologiche che subisci. Dovrebbe indicarti, o muovere qualcosa riguardo i servizi sociali. Altra cosa, se non puoi rivolgerti al medico (lui stesso ti dovrebbe dare indicazioni in tal senso), puoi recarti alla tua ASL. Devi cercare, alle informazioni, qualcosa riguardo i servizi sociali, chiedendo di essere portata via da quella casa. Altra cosa ancora, fai ricerche su internet, di Case, che esistono, che accolgono donne in difficoltà, nella tua zona, o la zona più vicina. Puoi senz’altro almeno scrivere una mail, se non telefonare, per chiedere aiuto, spiegare tutto, e sentire se possono fare qualcosa.

  6. 26
    SurrIo -

    Mi fa piacere che non sono l’unica ad avere questi pensieri omicidi..
    Stavo per aggiungere alla mia lista un manicomio.

    Maria Grazia, ho chiesto in tutti i bar, pizzerie, lavanderie, negozi..
    Ho fatto volantinaggio e ho fatto la badante a una signora per un po’ di tempo, prima che dovessi fare da badante a questa zia invalida, che non mi lascia un minuto per respirare, anche adesso mentre scrivo mi chiama per una qualsiasi cosa e se non la faccio come vuole lei si incazza pure.

    Non riesco a trovare nessuno e non ho nessuno in famiglia. Cioè, ho altri parenti, ma praticamente sono sconosciuti.
    Le persone di questa città in più mi giudicano male appena mi vedono per via dei miei fratelli e dei loro problemi con la giustizia.

    “condanna da parte della gente, solitudine sociale e sentimentale…. vita poco dignitosa”
    C’è già questo. Il resto, per la prospettiva di futuro e di nascondere quello che faccio, magari con un po’ di risparmi cambierò città e troverò un altro lavoro.
    Oggi come oggi non mi interessa quello che pensano di me e non credo che in futuro cambierò idea su questo.

    piero74,
    ti ringrazio per l’email..

  7. 27
    Maria Grazia -

    Surrlo
    io non giudico e ho tutto il rispetto per le persone che fanno certe scelte ( come quella di vendere il proprio corpo ). L’ importante è che lo facciano con predisposizione d’ animo e consapevolmente. e, scusami, ma non mi pare che sia il tuo caso ! quando parlo di rivolgerti a qualcuno, non intendo solo il “cercare lavoro”ma anche, oltre a quello che molto giustamente ti suggerisce verità, rivolgerti a chi ti potrebbe concretamente dare una mano: ENTI, ASSOCIAZIONI, PRELATI, CASE DI RIFUGIO, ANCHE IL CORPO DI POLIZIA potrebbe aiutarti a trovare un’ occupazione. Loro hanno molti agganci e devi cercare di farteli amici, NON NEMICI… devi inoltre parlare con dottori, avvocati, commercialisti, imprenditori, uomini d’ affari, ed esporgli il tuo caso. Non è detto, certo !… ma tra loro potresti anche trovare qualcuno che non ha secondi fini ed è disposto ad aiutarti a trovare una collocazione. Se poi nel tuo paese sei giudicata male solo in virtù della tua famiglia, secondo me dovresti andartene da lì. se ci resti non puoi avere un futuro sereno, essendo già in partenza bollata da tutti. conosco bene l’ ignoranza che vige in certi contesti, purtroppo non la puoi sconfiggere. ti resta solo la possibilità di trovare la tua strada altrove ! prima lo fai, prima starai meglio !

  8. 28
    filipp -

    Ciao surrlo! So che per entrare nelle forze armate sono richiesti specifici requisiti ma perché non provarci lo stesso? Chissà quanti come te che fanno richiesta hanno tutto sufficiente alle medie. Tu provaci, fai decidere a loro se vai bene o meno e chissà che alla fine magari avrai anche una bella sorpresa! Io te lo auguro di cuore 😉

  9. 29
    piero74 -

    surrio, come vedi, gli amici ti stanno dando un sacco di consigli, ora tocca a te se; hai provato a parlare col parroco della tua parrocchia? provaci, non si sa mai!

  10. 30
    Angelo9 -

    Surrlo, hai gia’ ricevuto tanti consigli sensati. Volevo solo dirti un’ultima cosa: il consiglio di piero74 di parlare col parroco non e’ male. Il mio parroco, ad esempio, ha risolto diversi casi alcuni dei quali simili al tuo attivandosi per ottenere un lavoro o una casa famiglia, in particolare mediante contatti che ha con associazioni di volontariato, Caritas e simili. Le parrocchie in molti casi svolgono anche queste funzioni, indipendentemente dalla fede o meno di chi chiede aiuto. Puo’ essere un tentativo che vale la pena fare. Di nuovo, Coraggio! Sei intelligente e matura per intraprendere una strada nuova.

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