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Lettera pubblicata il 9 Ottobre 2009. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Danxx.
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Psichiatria? Ha fatto piu’ danni che altro fin dalle sue origini. Psicofarmaci buttali nel cassonetto e rivolgiti a una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Essere rifiutato dal padre e poi dalla madre per essere cresciuto non dai miei genitori mi ha dato il potere di ricattare con continuità chiunque stesse per stancarsi di accudirmi.
Mi ha portato a contestare l’autorità a scuola, nello sport, nelle associazioni dove chi mi cresceva prima ed i genitori dopo mi infilavano sperando che mettessi “la testa a posto”.
Nella mia adolescenza ero già persona non gradita in un sacco di posti del tempo libero giovanile. Mi rendevo conto che avrei dovuto essere curato se non internato perché ero diventato ciò che avevo voluto e ciò non aveva più molta attinenza con l’infausto inizio della mia vita.
Ora tutti i nodi vengono al pettine e non riesco a trovare un lavoro.
in un agenzia il direttore mi ha fatto capire di ritenermi responsabile dell’esaurimento nervoso del padre (che ebbi come professore nell’anno del pensionamento) e mi ha assicurato che NON troverò lavoro qui e neanche forse in Italia. Non con le agenzie.
Il professore era in realtà mite, prodigo di spiegazioni: non ascoltavo lui ma il mio odio e lo tormentavo di incessanti scherzi.
Perse la pazienza una mattina, si alzò mi mando a “ca....” ed usci dalla classe. Ad un mese dal pensionamento mezzora dopoesser uscito andò a sbattere contro un albero. Usci dall’ospedale già pensionato e con una bella lista di psicofarmaci.
Ho la sfortuna di vivere nel suo stesso rione e mi sento una merda a vedere come si è ridotto.
Ho visto quei pochi amici che avevo togliersi di torno in pochi anni. Chi per sposarsi che per lavoro chi per far figli.
Io ora sto in uno stanzino dietro al garage di un mio ex datore di lavoro. Non mi chiede nulla. Ha fatto i soldi negli anni [pochi] in cui sono stato bravo e tranquillo e gli ho dato molte soddisfazioni lavorative.
Basta! Vivere di scarpe usate e di abiti smessi. Di scatole di tonno in offerta e di pane invenduto al supermercato. Di caffè offerti dal barista.
Ho sbagliato. Ma è tardi per qualsiasi ammenda. Sono stufo.
Di avere freddo, di tremare, di piangere, di non avere carta igienica, di non avere una coperta in più e di vivere di elemosina.
Avrei preferito che mia madre avesse abortito invece di pensare spesso di doverlo fare io.
ElKondor
Non tutti possono permettersi di mettere al mondo dei figli, così come non tutti sono idonei a fare i genitori. pur avendo magari le migliori intenzioni. ma alcuni non sono in grado di capirlo… e tu hai avuto la sfortuna di capitare in quest’ ultima categoria di persone. ti auguro di risolvere almeno in parte i tuoi problemi e di trovare un pò di serenità. anche se non sarà facile. ciao.
E bravo ElKondor. Furbetto lui! Pensi che un aborto sia come prendere un’aspirina? Un aborto COSTA: personale sanitario, degenza, controlli successivi. Con la spending revue del PD renziano va tutto – giustamente – a carico di chi deve essere eliminato e non del genitore. Perciò è affare tuo, inutile che scarichi sulle tasche altrui. Eppoi un po’ di ottimismo, su! Cos’ hai contro il tonno? È pieno di omega 3. E i vestiti usati? Sempre meglio della carta igienica usata.Il pane, poi, un po’ secco è ancora più buono. Pensaci. Quanto al professore, che c’entri tu? Mica gli hai spinto tu l’albero addosso, senza contare che a me gli alberi non piacciono, sono duri e rovinano le auto.
Insomma: come dice Renzi, stiamo ripartendo. Parti anche tu!
Aiuto non dormo. Nulla dal 1984 intossicato da tavor rinco hoballucinazuini vomito perdite di conoscenza abito a Bergamo alberto46bg@hotmail.it
Alberto vai a farti curare…parla con il tuo medico.. Nessuno di noi ti può aiutare..