Salve a tutti chiedevo qualche consiglio sulla mia situazione : io 34 anni lavoro da 14 anni vivo in un mini appartamento da solo, lei 28 anni, vive con i suoi genitori, ha fatto solo qualche breve stage qua e lá, saranno due anni di fila che è a casa. Siamo al nord anche se la nostra non è una zona di grandi opportunità lavorative, in più non è adatta a lavori che prevedono sforzi fisici per motivi di salute. Siamo insieme da 5 anni e per venire a vivere da me, siamo distanti mezzoretta, pretende che prima la sposo. Non le comoda il mio appartamento, dice troppo piccolo e preferirebbe vivere in città ma solo io dovrei fare il mutuo perché lei, figlia unica si sente giustificata in quanto non lavora. Dice che verrebbe a vivere da me, un appartamento che non le comoda in periferia 15 km dalla città solo a patto che prima la sposo voi cosa ne pensate si accettano consigli
Verrebbe a vivere da me solo a patto che prima la sposo
di
Max1983
Lettera pubblicata il 8 Novembre 2017. L'autore, Max1983, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Essendo figlia unica, non è possibile darti un consiglio equilibrato, ovvero prima di suggerirti di darle un calcio nelle terga e liberarti della zavorrona, se non ci dici quanto vale approssimativamente il patrimonio della famiglia della tipa. È importante anche l’età dei suoi genitori.
E l’affitto, in una casa un pò più grande no?
Ti rendi conto che accendere un mutuo adesso, che hai 34 anni, senza avere l’appoggio delle rispettive famiglie è come mettersi un cappio al collo? Sei troppo giovane (proprio io parlo, che ho 9 anni meno di te:)) per questo impegno da sostenere da solo. Tu sai già che la sua è una pretesa, molto bella, e se mi permetti immatura: in centro città o comunque in città, ci sono appartamenti che hanno un valore molto alto, metti anche un intervento di ristrutturazione, anche blando, o un intervento di miglioramento delle prestazioni, uno fra tutti la coibentazione termica (detto volgarmente “Cappotto”) e i costi lievitano paurosamente.
Max1983, immagino tu ti sia fatto un giro in qualche agenzia immobiliare, mi auguro con la tua ragazza, se l’agente è competente, anche se la richiesta è di “comprare”, si sarà affiancata una proposta per “affittare”.
E poi rifletti: anche ammesso, che questi problemi non ci fossero, mettiti nella situazione immaginala: Ti imbarchi a comprare la casa, dopo averla sposata ( troppe cose messe insieme) e la convivenza potrebbe non essere quel quadretto perfetto che ogni coppia GIOVANE si immagina.
Provate con una casa in affitto: Classe energetica…
Provate con una casa in affitto classe energetica almeno E, meglio D ( trovarle in centro città sarà ostico), e mi raccomando assolutamente non ammobiliato; cucina (e non angolo cottura o cucina soggiorno) e soggiorno separati, più finestra in bagno ( mi raccomando non bagno cieco). Facci sapere come va, e soprattutto se girate insieme per cercare la casa
Chi pretende non ama. Regolati tu.
“Scappa, fuggi e salva qualche cosa in te. E non lasciarli fare, non diventare un uomo da bruciare”.
Volevo aggiungere i suoi sono tra i 60 e 65 anni Lei a casa dorme ancora con la mamma, ha la patente però bisogna sempre andarla a prendere a casa perché dice che col buio non si fida a girare ,dice che le danno fastidio i fanali delle altre macchine . Io mi sento di avere già un età abbastanza avanti 34, non sono un ragazzino e fa pressione anche per questo
Io non mi sono mai trovata nella situazione sopracitata perché ho sempre evitato di mettermici. Anzi mi sono ormai rassegnata all’idea che non mi sposerò perché non amo discutere di queste cose e dovrebbe essere chiaro che ogni giorno posso avere da un uomo le attenzioni che m’interessano nella misura che stabilisco io. Domandati se sei preparato all’idea di vivere una vita senza di lei e regolati di conseguenza. Non dandomi la possibilità di approfondire la conoscenza, sinceramente, non sento l’esigenza di unirmi carnalmente ad un uomo. Mi dovrei emozionare, ma questo non è possibile perché non vedo davanti a me un uomo, ma una creatura muta assimilata nel paesaggio che al massimo mi potrebbe imbarazzare con qualche sua uscita. Anche questo potrebbe essere uno spunto su cui riflettere. Va da se che quando un uomo mi mette in imbarazzo(perché già la soggezione si può superare razionalmente) le mie inibizioni salgono e comincio a domandarmi se avrò mai la forza per calarmi in un ruolo che sento mio. Tanto lo sento mio che riesco a dominare con il pensiero una sensualità che alla volte si manifesta in maniera fredda e palpitante perché viene alimentata dalla falsa immagine della donna fatale.
Sinceramente non mi sento chiamata in causa e ti dico che una donna che vive questi dubbi come delle insinuazioni si sente libera di mettersi alla ricerca di un compagno di vita che prima di essere un maschio è un uomo con un’anima pura e gioiosa che è in grado di catturare la sua anima e di attirarla a sé con dolcezza. Fai attenzione. L’uomo in generale – che poi sarebbe il maschio- mi fa tenerezza e mi fa riscoprire la mia fragilità. Non mi sento invasa perché sono abituata a non aspettarmi niente dal mondo e vivo in una condizione d’immobilità che a tratti mi fa vivere la paura del vuoto metafisico che avvolge la nostra esistenza. Dopo essermi illusa al massimo provo un senso di generica oppressione che supero con la fede.
Che dire? In bocca al lupo!
Sono d’accordo che questa sta fuori. Falle un discorso chiaro e dille, anzitutto, che se vuole cambiare casa lei deve sganciare il 50% dalla quota. Inoltre dille che finché non cresce non la sposi, e che anzi se non la smette te ne cerchi tu un’altra (cosa che farei a prescindere al posto tuo).
“Chi pretende non ama” quoto in pieno.
Se la sposi poi non hai piu´ via d’uscita e finirai a fare tutto quello che vuole lei, vincolato da tutte le spese che avrai.. lascia stare, quello e´ un claro campanello d’allarme.
Ma poi il ricatto che la devi sposare.. mah!!