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Vivere con la schizofrenia

di ciampa99
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Maggio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 189 commenti

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  1. 81
    ric -

    ciao Manuela,ti ringrazio per il tuo sostegno,ne parlerò con i miei genitori che poverini sono esasperati!anche se questa soluzione mi sembra come un buco nell’acqua nel senso che in questo periodo va al mare e non possiamo stabilire l’ora in cui rincaserà nè posso dirgli che aspettiamo un amico perchè mi risponderebbe che lo aspettiamo noi non lui.o peggio ancora se dovesse capire tutto!non voglio neanche pensarci!intanto ho detto ai miei di andare dallo pschiatra perchè mia madre non ce la fa più,è troppo giù ed esce da casa solo per fare la spesa!boh! e pensare che mio fratello era considerato il genio di casa! andava alla scuola materna ed aveva imparato la tabellina del 2,come può un genitore accettare questa condizione?che parole devo usare per confortare mia mamma?

  2. 82
    Manuela -

    Ciao Ric,
    andare dallo psichiatra è sicuramente la direzione giusta da intraprendere, a tua madre devi innanzitutto dire che non è responsabile della malattia di tuo fratello, purtroppo queste malattie nascono così improvvisamente, ti posso dire che per mia sorella è stato un insieme di fattori, la separazione dei miei, la perdita del lavoro, tanto stress accumulato….
    Sono situazioni difficili e sicuramente i tuoi non devono colpevolizzarsi per questo, devi confortare tua madre e dirle che ci sono molti casi simili a quelli di tuo fratello, pensa le malattie mentali sono al secondo posto nella diffusione nel mondo dopo il cancro! Il difficile è accettarlo, è dura, c’è in parte una predisposizione genetica, o meglio tutti siamo predisposti per queste malattie, ma solo alcuni le sviluppano, trovano terreno fertile in coincidenza con eventi della vita che possono essere le separazioni, i lutti, la perdita di lavoro, alcuni reagiscono in un modo altri in altro, forse perchè più sensibili….
    Un abbraccio

  3. 83
    edns -

    Sinceramente mi sento una voce un poco fuori dalla maggior parte delle risposte lette (non le ho lette tutte). Io credo questo, sia perchè soffro mooolto io di depressione e altro, sia perchè conosco personalmente persone seguite da csm, o psichiatri privati, sia perchè mi interesso per vari motivi di queste cose: credo proprio che la psichiatria classica non sia una reale soluzione. Credo davvero che queste persone andrebbero considerate in modo diverso, mooolto piu umano. Credo che come ha scritto qualcuno in questi post o sotto un altro post sempre sulla schizofrenia, non bisognerebbe tot screditare le cose che queste persone ‘schizofreniche’ dicono.. spesso i loro sintomi non sono altro che il frutto, coperture di altre problematiche, zone, questioni.. spesso dietro a ciò vi sono le loro ‘vere persone’, che han talmente deciso di darsi la morte interiore, che fan di tutto x allontanarsi da sè,e più gli altri li guardano come ‘malati’,piu ci prendono gusto a diventarlo.. cos’è malattia? io direi che certo i mille sintomi che possono diventare fortissimi e devastanti violenti son si ‘malattia’ ma nel senso che è qualcosa che non è ciò che dovrebbe esserci.. ma credo anche che il grosso fraintendimento sta qua:ciò che dovrebbe esserci,la sanitudine non è la cosidetta ‘normalità’ dove uno è ‘apposto’.. quelle sono maschere che spesso nascondono depressione o angosce.. la vera salute di solito è intesa quella, MA NON LO è. Forse vera salute è una terza cosa,che è RITROVARE LA VERA PERSONA,I VERI SENTIMENTI, LA SUA SACRA VULNERABILITà,RABBIE, PAURE,DATI DAI REALI TRAUMI VISSUTI se ci sono, etc, E IL SENTIRSI VIVI..il mistero della vita,che non è ne BELLA come spesso ci vogliono imporre che debba essere ne BRUTTA.. forse queste persone preferiscono esser prese per ‘PAZZE’ per non dover indossare la maschera della pseudo normalità,per non dover ingabbiare la loro verità,che appunto non è neanche la violenza etc. ma preferiscono la pazzia alla falsa vita e falso sorriso e falsa normalità. Certo che poi se non si trova il modo di acchiapparli,il filo dei sintomi può diventar sempre piu grosso.. beh trattate una persona come una bestia, un malato,uno sbagliato, che necessità di ‘COSE CHIMICHE’.. lui sente cosi colpevolizzata la sua parte ‘sana’,e se la famiglia intorno è fintamente ‘felice’,lui sbotta..certo sbaglia anche lui,ma magari anche la famiglia intorno non è che proprio non nasconde nulla sotto al tappeto..ovvio che poi la cosa può degenerare e arrivano anche violenze omicidi.. io non stò dicendo che la violenza sia esser ‘sani’,sia chiaro.. è una degenerazione,ma spesso di un rendersi conto di qualcosa magari anche vero.. e non èk la famiglia è diabolica,ma magari nemmeno totconsapevole di meccanismi che anch’essa ha messo in atto..tutti portano maschere,sia lo schizofrenico violento,ma ank la famiglia intorno..chi non ne ha nel mondo della mercificazione di oggi?tutti trattati come macchine,se nn stai dietro a ciò,dicono sei malato..

  4. 84
    Manuela -

    Ciao edns,
    sicuramente su tanti punti hai ragione, hai posto il problema che forse gli altri non sono pazzi o schizofrenici, ma semplicemente “originali” proprio perchè vivono la realtà più naturalmente con le proprie angoscie, paure, sensibilità estreme e non portano la maschera, ma è la vita di tutti i giorni poi ti porta ad assecondare il comportamento degli altri, è la società che te lo chiede, ricordo di aver letto una frase che diceva “Da vicino nessuno è normale” è verissimo, ne ho esempi di continuo, in ufficio, con i miei amici, ecc.
    La società non aiuta, ma quando la malattia diventa patologia, tu non riesci a gestire, come famigliare, questa valanga ti si riversa sopra e non sai che fare, soprattutto hai paura che il malato, anche se molte volte non è considerato tale, può farsi del male a se stesso e agli altri, questa “devianza” fa paura.
    Mia sorella, aveva un istinto e un’intelligenza veramente rara quando era in sè, il problema era dopo, il discorso sulla follia in generale è molto ampio.

  5. 85
    maric -

    Ciao a tutti,

    senz’altro ciò che dirò sarà percepito da tanti come una “bestemmia”…ma io non credo a tutta questa disumanità da parte degli psichiatri che “osano” somministrare medicinali ai pazienti .
    Certo,non tutti i medici sono uguali,ci saranno le “maglie nere”…ma cosa si dovrebbe fare?
    Chiunque abbia qualsiasi malattia va o no dal professionista di quel campo che prescriverà farmaci?
    E allora,perchè tante reazioni negative davanti a terapie psichiatriche?
    Premetto che non sono psichiatra,ma ho mia figlia affetta da schizofrenia affettiva.
    Avrei bisogno di scrivere altro …ma ora non ho tempo.
    A presto.

  6. 86
    Manuela -

    Ciao maric,
    sicuramente non tutti gli psichiatri sono uguali, ma per esperienza personale, mia sorella è stata seguita da uno psichiatra per 10 anni e poi è andato in un altro cps purtroppo, quindi ha dovuto cambiare medico ed è stato un disastro, è stata trattata come una cavia, intendo, proviamo questo farmaco, chissà come va….

  7. 87
    elisa -

    Ciao, ma quanti siamo….e ciascuno di noi si sente solo e disperato.questa cosa mi rincuora e mi spaventa…la cosa più difficile per me è condividere la mia esperienza (mio fratello come scrivevo qlch mese fa è schizofrenico)con chi frequento tutti i giorni, cioè persone che non hanno idea di quello che significhi crescere in una casa abitata da questo genere di malattia…
    la società non ne sa nulla… e questo è il vero delirio secondo me. si parla di tutto in TV…di ipertensione, di diabete, di obesità, di anoressia, ma la parola schizofrenia è vietata…vi immaginate questo argomento a Elisir in prima serata la domenica sera…sono anni che la aspetto questa puntata….!
    questa mancanza di riconoscenza mi fa impazzire…intendo proprio non riconoscere questi malati, proprio nel senso di non considerarli degni di attenzione, di rispetto, di dignità….
    eppure sono tantissimi, malati nelle più diverse sfacettature di una malattia che ha dell’assurdo e la cosa più assurda è che chi ne è affetto deve vergognarsene e con lui chi la deve gestire da solo in prima persona, in genere genitori anziani e disperati o fratelli e sorelle cresciuti nell’amore accecato da quasto dolore.

  8. 88
    Manuela -

    Ciao elisa,
    ti capisco benissimo, purtroppo quello che dici è vero, questa malattia non viene molto “riconosciuta” proprio perchè fa paura, ai politici, alla gente comune, a tutti, si associa schizofrenia a violenza, morte, ecc..
    Leggevo proprio in questi giorni che il figlio di Togliatti, è stato rinchiuso per 30 anni in una clinica privata per malattie mentali, come vedi non è cambiato poi molto, in passato si tendeva a far rinchiudere queste persone come se non fossero mai esistite.
    E’ una realtà dura da accettare, se consideri poi che la malattia mentale è la seconda malattia più diffusa al mondo dopo il cancro, come ho letto su alcune riviste scientifiche, è un problema enorme solo che non si vuole investire per trovare altre soluzioni, tipo case famiglia più adeguate e non lager.
    Il peso ricade sempre sulle famiglie che si sentono sole e denigrate, è molto triste perchè essere malati di mente è una cosa, essere malati di cancro è un’altra….

  9. 89
    ric -

    …e mi ritrovo a scrivere nuovamente qui per uno sfogo!oggi c’è stata la visita domiciliare e come volevasi prevedere non è andata bene o perlomeno non abbiamo ottenuto ciò che volevamo. appena mio fratello ha capito che era lo pschiatra ha iniziato a far su e giù per la casa,non ha voluto sedersi a chiaccherare con lui anzi gli ha detto che era in combutta con noi,che i malati eravamo noi…il medico gli ha fatto notare alcuni comportamenti che non andavano bene…insomma gli ha chiesto che domani vorrebbe incontrarlo in ambulatorio ma lui non gli ha dato la certezza.dopodichè ha preso le sue cose e se ne è andato al mare.risultato?i miei genitori sono più distrutti di prima e soprattutto adesso temono la sua reazione!e mia madre è sempre più triste…che dirle? che non è la sola ad avere questi problemi,che ognuno di noi abbiamo la nostra sofferenza,che non so quale “avventura” vivrò con i miei figli…ma che consolazione è questa?

  10. 90
    maric -

    Ciao a tutti.
    Mia figlia in questi giorni è ricoverata.
    La causa principale è che,essendo stata molte notti e giorni senza dormire..ai nostri consigli di riposare ha risposto con grida,parolacce(è sempre stata una ragazza molto educata,specialmente fuori casa..)e minacce.Diceva che solo lei sa ciò che le fa bene..etcc…etcc…
    Non ha dormito per 72 ore di fila,stando attaccata ad internet :tutto ciò che legge e vede è convinta sia rivolto a lei..tutto a lei.
    Le si sono gonfiate molto anche le caviglie e l’abbiamo finalmente convinta a ricoverarsi.
    Quando siamo andati a trovarla ci ha aggrediti,dicendo che una volta dimessa,si sarebbe rifatta tutto ciò che non andava: non si è mai piaciuta pur essendo da sempre una bella ragazza.
    Già so,quindi,cosa ci aspetterà una volta tornata a casa.
    Non abbiamo dormito mai le notti in cui lei è stata in piedi.
    Io mi sono sempre rifiutata ma ora credo che dovrò prendere in considerazione qualche comunità.
    Il posto potenzialmente valido sarebbe stato “Villa Santa Giuliana” di Verona,perchè comprende anche un programma di riabilitazione psichica,oltre alle cure farmacologiche.Ho organizzato tutto alcune volte ed ho dovuto sempre disdire.
    Le comunità,invece,sono per “tenere” gli ospiti…ma nulla di più.
    Questo credo io.
    Ecco perchè,in un mio intervento precedente,parlavo della necessità di strutture che completassero la legge Basaglia e queste non sono certo solo le comunità.Oltre al fatto che fra gli ospiti c’è uno scambio del peggio di ognuno,un influenzarsi a vicenda…resta il fatto che dopo due-tre mesi li rimandano a casa:sapete dirmi cos’hanno fatto in questo lasso di tempo?Certo è che,se devono andare tutte le giornate e le notti così…vorrà dire che mi farò coraggio anch’io,come tanti genitori e cercherò qualche comunità.A questo proposito,quando parlavo del completamento della 180 mi riferivo anche al fatto che in comunità si può entrare SOLO dietro volontà del paziente,altrimenti non si è accettati,perchè sarebbe un “sequestro di persona”.
    Vi rendete conto?Com’è possibile che una persona che sta male e delira,possa decidere se farsi curare o meno?So che c’è il TSO :anche a questo ho sempre evitato di ricorrere,ma fino a quando si può reggere così?Dopo una decina di giorni,comunque,anche il TSO passa e tutto torna come prima..Non è possibile:è una situazione vergognosa e chi vi scrive è una mamma che ha sempre evitato “pesanti decisioni”,ma ora mi chiedo:faccio la cosa giusta,per lei?La mia risposta ora è NO.E’ vero,ho cercato di tenerla a casa,limitare i ricoveri,le comunità…e simili ma lei cos’ha avuto da tutto questo in parecchi anni?Nulla.E’ stata in casa senza far nulla,ora piangendosi addosso con mille scuse,ora gridando,ora aggredendo fisicamente..Mi sono convinta che dovrebbe vivere con altre persone con le quali confrontarsi,trascorrere la giornata…fare qualcosa,insomma..Ma se lei si oppone,come fare?Oltretutto mi hanno detto che,con i recenti tagli,è più difficile entrare in comunità.

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