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Lettera pubblicata il 22 Maggio 2007. L'autore, ciampa99, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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ciao manuela chiedo scusa a te e tutti gli altri,effettivamente non mi sono reso conto,credevo fosse una rubrica per tutti gli argomenti.scusatemi di nuovo.
Ciao a tutti.Ho scoperto questo sito in cui si parla di questo problema
ed avrei bisogno anch’io di parlare della mia esperienza.
Dalla data dell’ultimo messaggio vedo che è trascorso un pò di tempo,
per cui chiedo se sia ancora valido l’argomento.
Grazie
Ciao a tutti, anche io vivo questo tipo di problematica…
Mio fratello ha 37anni, sono più o meno dieci anni che si trova a combattere
questa subdola malattia e noi famigliari con lui…
Vorrei, se fosse possibile scambiare quache opinione in merito.
Grazie-
Salve.
Mia figlia ha 36 anni e otto anni fa le fu diagnosticata una psicosi come conseguenza di alcuni spinelli fumati a nostra insaputa.Lo psichiatra disse che il loro uso può provocare simili effetti specialmente su persone predisposte.Durante le scuole medie,infatti ,le fu riscontrata una personalità borderline.Fino ad allora,vari psicologi interpellati per il suo comportamento difficile da gestire,avevano ricondotto
il tutto ad un’intelligenza vivace ed un carattere forte.In casa era aggressiva e fuori indifesa e non facile agli approcci amichevoli.Quando si scatenò quella psicosi,notammo di colpo che iniziò a non dormire,fare ragionamenti sconclusionati.Fino ad allora le sue giornate erano trascorse in parte a piangere per insoddisfazione della vita,non nutrendo per questa alcun interesse,in parte con uscite sporadiche con amici,con i quali si annoiava.Quel modo di esprimersi,però,per noi era nuovo:infatti,dopo qualche giorno,si gettò dal sesto piano,sedici metri!Per fortuna se la cavò solo con qualche punto di sutura.Iniziò a frequentare un centro diurno,anche se io non ero entusiasta,ma poteva servire a destarle qualche interesse con la borsa lavoro.
L’episodio psicotico passò e lei tornò aggressiva,difficile da gestire,ma senza quei ragionamenti assurdi.Intanto lasciammo il centro ,in parte perchè lei rifiutava l’impegno lavorativo,in parte perchè si era creata una divergenza di vedute fra noi e loro.
Abbiamo dovuto sempre ingaggiare una vera e propria guerra contro il suo abuso di farmaci cui ricorreva per “non vivere”.Faceva spesso ricorso anche all’alcol per questo.Qualche settimana fa pronunciò di nuovo,all’improvviso,le identiche frasi della prima psicosi,dopo alcune notti insonni .Ci confessò che aveva fumato di nuovo qualche spinello.A questo punto la ricoverammo subito.
Fra poco la dimetteranno,ma noi stiamo cercando strutture adeguate in Italia,visto che in casa è una guerra persa.
Ciao..
Non ho aggiunto al mio scritto la mia disponibilità a ricevere vostre email e me ne scuso.
Avrei voluto e dovuto essere molto più chiara,ma non è facile scrivere in poche righe su argomenti tanto importanti.Volevo aggiungere che sto facendo ricerche su eventuali strutture che possano ricevere persone con le stesse difficoltà,ma non per qualche ora,bensì tenendole impegnate nel lavoro,nelle rispettive passioni ove queste esistano,nelle normali mansioni giornaliere…ed altro.So che all’estero esistono e mi sembra di aver trovato qualcosa anche in Italia,consultando la rete.Nel caso qualcuno di voi abbia notizie ed esperienze dirette o indirette in questo campo,potrebbe passare le informazioni ed io farò altrettanto,per chi volesse provare anche questo tipo di soluzione.
Grazie
maric
Volevo segnalare un video in streaming:
ROBA DA MATTI di Laura Berti 10/04/2010 In questa puntata di Tg2 Dossier si ripercorre la storia della Legge Basaglia a trent’anni dalla sua introduzione. Luci e ombre dal mondo del disagio mentale.
http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-8f49a286-7527-4264-9979-72b4aca618d8.html
ciao maric..si esistono anche in italia,mia sorella ad esempio si trova in una casa famiglia e svolgono diverse attivita e sono sempre seguite da uno staff medico.
informati alle asl del tuo quartiere
ciao
Ciao a tutti…
Mia figlia in questi ultimi due giorni sta molto meglio:diciamo bene.
L’effetto dello spinello sta terminando,così mi hanno detto ,per cui lei ora è “normale”..
Certo…ora,perchè promette di non farlo più,di applicarsi in qualcosa non appena tornata a casa,anzichè crogiolarsi nel pianto per non voler far nulla tutto il giorno.
In questo momento mi passa quasi la decisione di portarla in qualche struttura,ma sono certa che tornerà ,una volta rincasata,l’inquietudine e la noia che le provocano momenti lunghi di depressione.
Certo,a sentirla e vederla oggi,ad esempio,nulla lascerebbe pensare a questo.
Non so proprio cosa fare!
Vedremo.
Saluti a tutti e grazie .
Ciao a tutti gli utenti..il sottoscritto non ha un parente schizofrenico ma è lui lo schizofrenico. L’ esperienza della malattia
è davvero terrificante e nel mio caso è aggravata dal fatto che ho iniziato ad ammalarmi molto presto (già alla scuola elementare). Ora ho 34 anni e credo che capirete quanta rabbia ho covato nei confronti dei miei familiari (una famiglia unita non ce l’ ho mai avuta) sopratutto dei miei genitori con cui non ho mai abitato da bambino (abitavo con i nonni) e ho rabbia anche nei confronti di me stesso (quando ho iniziato ad ammalarmi non sono riuscito a capire cosa mi stava succedendo però avrò avuto si e no 8 anni. Con il passare degli anni la mia malattia mi ha portato a isolarmi sempre di più dal mondo esterno e dalla società. Ma la situazione che mi fa più arrabbiare è il fatto che me ne sono dovuto accorgere da solo: i miei familiari sembravano far finta di non vedere il problema…del resto mi hanno abituato a pensare allo studio come se fossa l’unica cosa importante della vita e siccome all’inizio ero il classico secchione (poi ho finito le superiori con difficoltà)non vedevano che stavo troppo sui libri (perchè non mi concentravo) e sopratutto non uscivo mai con gli amici. A scuola tra l’altro nessun insegnante ha pensato a riferire che me ne stavo sempre in disparte e non parlavo con i compagni..Una volta diventato adulto ho provato la terapia farmacologica e la psicoterapia ma con scarsi risultati (i farmaci mi hanno fatto solo ingrassare). Sono riuscito a lavorare saltuariamente
(ora riesco a lavorare solo poche ore al giorno e vivo con mio padre)ma tutt’ora non riesco a non pensare a come avrei dovuto comportarmi per evitare di diventare schizofrenico e per giunta così presto nella vita. Certo la mia situazione familiare era a dir poco confusa ma comunque con il senno di poi ho capito che persino la salute mentale va conquistata e io giudico la mia malattia come una punizione per essere stato troppo passivo. Saluti a tutti
salve a tutti…non so proprio da dove iniziare…
mio fratello 30 anni,forse schizofrenico,dico forse perchè dopo un ricovero con tso,la diagnosi è stata bouffèe delirante.Lo pschiatra dell’asl ci ha detto che se lui non prenderà i farmaci può andare in contro ad una psicosi.Il problema è proprio quello!Lui non vuole prendere i farmaci e le sue allucinazioni continuano,si sente spiato anche nel pc,di notte non dorme e gira nella villetta con una mazza in mano perchè deve uccidere Satana!ho paura che faccia del male ai miei genitori,non so come aiutarli!ho letto i vostri commenti che parlano di anni…noi abbiamo iniziato all’inizio di questo mese e siamo già distrutti!saluti a tutti