Piangete bagnati, il petto battete
su questo Mediterraneo
quelli che voi chiamate emigrati
portano sulla croce sogni infranti.
Non saprete mai il loro nome
non ne avete l’interesse
e né conoscerete il loro volto
Son sepolti nell’immenso cimitero
di sale e acqua fredda
uomini e donne come tanti altri
come i nostri della vita
coi sorrisi d’aquiloni, e con la gioia dei loro cuori
spariti in un liquido che entra
ed esce la vita .
Piangete bagnati, il petto battete
su questo Mediterraneo
Va un pensiero di preghiera sui sogni ammutoliti
nel nulla
là dove affogano disperate urla
…mentre annaspo ansimando il respiro .
Lettera pubblicata il 5 Ottobre 2013. L'autore ha condiviso 23 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Giulia Gabbia.
Una preghiera per le vittime di Lampedusa che lascia riflettere sugli orrori e sull’ indifferenza sociale..
Ecco dobbiamo capitolare di fronte a qualsiasi filosofia passata, poiché la realtà reale ha stravolto qualsiasi benpensante, viviamo di prestidigitazioni culturali ed ambientali, dove tutto viene appiattito e surrogato ed il bello è che la finta realtà insiste nella sua giustizia, ti informa, ti fa studiare, ti spiega i tuoi diritti ti dice della tua librtà ti mette in condizioni di avere dei riferimenti, vedi partiti, associazioni, e quant’altro…poi la TUA REALTA’ è diversissima e ti trovi a cozzare contro un muro d’acciaio forgiato a più strati indipendentemente dal tuo valore di persona ed essere vivente! e noti con spiacevolezza l’indifferenza sociale davanti alle vittime
io sinceramente non capisco tutte queste accuse di “indifferenza sociale”. Ma indifferenza di chi? Di chi è andato a prestare soccorso? Di chi rischia la vita per recuperare i dispersi? Certo che quello che è successo non è bello ma glì unici criminali che vedo in queste storie sono quelli che questi viaggi lì organizzano per lucrarci su. Certo che dispiace per chi non ce l ha fatta, ma non più di quanto dispiaccia per una persona schiacciata in mezzo alla strada da un ubriaco o da uno ammazzato da chi lo voleva rapinare, tutte persone per cui nessuno si mette mai a scrivere poesie che parlano di “indifferenza sociale” Ora chi parla di indifferenza sociale dica: nel concreto cosa dovrebbero fare glì italiani più che soccorrere questa povera gente? Partire per la libia e mettersi di traverso sui moli? Partire e lasciare le loro case e i loro posti di lavoro ai profughi? Non mi sembra che glì italiani facciano poco per queste persone, o per lo meno non fanno ne più ne meno di quello che si è sempre fatto per i profughi di qualunque tempo e qualunque nazionalità, compreso il periodo in cui i migranti erano glì italiani, ma forse voi buonisti avete vittime di serie A e vittime di serie B…
A TOrino l’anno scorso un signore che conoscevo (un galantuomo, lo ricorderò sempre con un sorriso) di 58 anni si è sparato in bocca.
Erano tre anni che non trovava lavoro e la moglie lo doveva mantenere.
Per lui però non c’è stato lutto nazionale.
Io giudicherei senza interesse i politici e le nazioni europee che ignorano i nostri disagi ospitando profughi.. Non fraintendetemi non sono razzista sono coerente e molto amareggiata per le vicende accadute i questi ultimi giorni ma non dimentichiamo che molti dei nostri concittadini stanno peggio di loro e nessuno fa niente per aiutarli.. condivido il pensiero di Andrea e Katy noi ci sentiamo abbandonati dal nostro stesso stato politico
Ringrazio inanzitutto tutti voi per il vostro intervento ..la mia opera non è un rimprovero agli italiani ma agli stati europei che come sempre ignorano gli sbarchi .Il nostro dovere è al massimo delle nostre disponibilità i soccorsi sono immediati anche se purtroppo spesso ci rimettono la vita.. I controlli sulle acque non sono fatti con rigorosa attenzione sia da parte delle strutture politiche sia da parte delle nazioni Europee agevolando l’aumento di sbarchi e l’ arricchirsi di asocciazioni malavitose…A pagare le spese sono purtroppo la povera gente che per cercare la salvezza dal proprio paese si rifugia in un mare che sarà la loro tomba.. Vorre ricordare che opere sociali da me scritte non sono solo per gli emigranti basta che leggete ” Sono solo un uomo “pubblicata sempre su questo sito alla pagina cultura e noterete che sono sensibilizzata ad ogni tipo di problema .. .. un ‘abbraccio a tutti.
E’ triste il mondo ,dove gente va’ lontano per cercare liberta’ ma trova ancora morte e dolore.E’ triste che gente nel suo paese trova indifferenza dagli stessi paesani.Il dolore del mondo e’ per tanti ,sia Immigrati sia connazionali.Scrivo questo perché la mia opinione viene spesso presa da razzista ,ma credetemi io sono solo una che nella vita ha sempre accolto a braccia aperte chi poi mi ha solo usata.Ora credo che tutti sia coloro che purtroppo tentano di approdare in una nuova terra e poi vengono abbandonati come gli immigrati clandestini,sia chi e’ nato e vissuto in quel posto ma poi viene solo sotterrato dagli stessi connazionali,lasciandolo solo al suo destino.Ipocrisia dire che siamo razzisti ed intolleranti,quando per sfamare i nostri figli noi stessi dobbiamo andare lontano e lasciare il passo a chi da straniero viene sfruttato o come tanti offre ben altro per un posto di lavoro.