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Lettera pubblicata il 20 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore A_Rm.
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Sono laureata in scienze politiche (quadriennale), percorso di studi che ho amato moltissimo e che cmq mi ha portato a fare un lavoro affine a ciò che ho studiato. Ma quante me ne sono sentite dire, soprattutto all’inizio, riguardo al fatto che fosse un corso di laurea che non valeva niente, ricettacolo solo di scansafatiche inconcludenti :-/ …
Riallacciandomi a quello che dicevo prima, anche ai nostri tempi alle scuole superiori si sognava di fare successo con lo sport o lo spettacolo, ma poi i genitori ti riportavano pesantemente coi piedi per terra. Gli adolescenti di oggi invece, a detta di queste persone che conosco che insegnano, sono invece i primi ad incoraggiarli a mettere questi interessi prima dello studio :-/ …
Comprendo perfettamente in quanto laureata in filosofia ( al top delle facoltà considerate inutili). Posso confermare le sue osservazioni,in quanto lavorando anch’io nello stesso ambito,posso constatare come i bambini/ragazzini abbiano agende fitte di impegni extrascolastici tanto da arrivare a scuola sempre stanchi. L’aspetto più preoccupante è che non rimane loro tempo per “annoiarsi” e quindi sviluppare fantasia e creatività. Inquietante è osservare che non sappiano più giocare autogestendosi, ricercano sempre attività strutturate dagli adulti. La scuola ovviamente diventa solo un altro tassello nella vita di questi piccoli manager in erba, che presentano giài tratti della frustrazione e dello stress del mondo adulto.
Ma che bravi! Io sono laureato in survivalismo, forse l’unica dottoria utile.
Buonasera. Io ho frequentato la facoltà di Odontoiatria in un ateneo romano fino a due anni fa e devo dire di essermi trovato bene con la gente. Sì, puoi incontrare magari colleghi più presuntuosi, da me alcuni venivano criticati perché cercavano di apparire migliori davanti ai prof e pensavano solo a sé stessi ma francamente non ho mai avvertito questo tipo di problemi.
L’unica difficoltà nel mio ateneo è stata l’organizzazione, la burocrazia inefficiente, il fatto che sei poco seguito.
Ho fatto molta fatica negli studi principalmente per colpa mia (scarsa motivazione, distrazione ecc…) ma non ho mai riscontrato problemi con i colleghi.