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Lettera pubblicata il 14 Marzo 2010. L'autore, gattonero, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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È indubbio che la condizione attuale del tessuto sociale mondiale sia apocalittica.
Fidatevi, coinvolti in questo vortice di solitudine c’è un numero sempre più grande e preoccupante di persone.
È il male del nuovo millennio e la scienza sta già indagando le cause.
Non siete soli, e in un certo senso non SIAMO soli. Sono una persona che quando vuole attacca bottone facilmente. Vi stupireste della mole di sconosciuti che trovate combinati nello stesso modo
Quest’anno è successo anche a me: sono passato da 100 a 0 nel giro di una settimana.
Il mio consiglio è fare quello che sto facendo io: rimettersi in gioco totalmente e andare dove ci portano le nostre passioni (nuove attività ecc.).
Alla fine la solitudine è un gatto che si morde la coda.
Siccome siamo soli non usciamo o facciamo nulla, e questo ci isola e ci rende vittime dell’apatia.
Bisogna sforzarsi di sfruttare ogni occasione e novità di accrescimento personale.
Le persone semplicemente le incontri su quella strada, e qualcuno resta.
In 2 mesi ero tornato a 10, che non è 100, ma non posso pretendere di avere qualcosa che possa competere con amicizie e rapporti 20ennali in 1.
È una faticaccia, perché a volte le vecchie ferite pulsano, ma la cruda realtà è che chi non nuota affonda, quindi non ci si deve fermare neanche quando ci si scoraggia.
Paga, ve lo assicuro.
Dipende tutto dalla fortuna, ma semplicemente rintanandosi nel nido ci si astiene anche da quella.
Buona fortuna ragazzi.
Combattiamo tutti la stessa guerra, su fronti differenti
Catman, hai dato una bellissima testimonianza di come stanno le cose. infatti è esattamente così, come hai detto tu. il “motore della vita” riparte proprio dalle nostre passioni, da ciò che ci anima dentro. è quella la strada da perseguire per uscire dall’ isolamento e per trovare chi ci è affine. è anche naturale che le persone di valore, le persone che si distinguOno, si ritrovino spesso da sole. La loro profondità e sensibilità mal si accompagna con la grossolaneria della massa o del “paesello”. in questi casi quindi bisogna trovare il coraggio di rompere gli schemi e di perseguire la PROPRIA strada. un augurone comunque! sia a te che a tutti quelli che come noi, finalmente hanno deciso di cambiare o ce l’ hanno fatta. Mai darsi per vinti! ma sopratutto, mai lasciare che siano gli altri a stabilire CHI SIAMO.
Ciaoooo… Mi chiamo Daniel.. Quante cose vorrei scrivere……… Beh mi espongo… Ho letto vari vostri interventi e devo dire che comincio a nn sentire così tanta “anormalita” nella mia situazione.. Son felice che vi siate esposti fregandovene… Sono giovane, e anche io ho 0 amici. 0. Avevo qualche amicizia fin quando andavo a scuola, amicizia così per dire…. Da quando è finita 0. Ora lavoro da qualche anno ed è peggio che peggio… Ho sempre sognato e vi GIURO che non ho mai smesso un giorno, di immaginare me con dei veri amici che tutti insieme facciamo un qualcosa, condita qua e la con qualche risata…. Una cosa così semplice ma così difficile…. Sono anche io un po timido ma da un po mi son reso conto che per forza di cose è necessario “stimidirsi” per far avanzare qualcosa e nn essere lentamente seppellito da questo mondo, … Son sempre stato gentile, con dei buoni proporsiti, cercando di non essere completamente fuori dal mondo, aperto ad un rapporto fiducioso.. farei qualsiasi cosa per un amicizia sincera.. Ebbene l ho fatto… E dove vado e vado mi son ritrovato con dispiacere la stessa odiosissima logica: se nn sei STR***O come il 95% delle persone in quegli ambienti, sei ESCLUSO… Anormale.. Deriso… Io non riesco a capire il perché le persone non provino semplicemente a cercare altre persone e a trattarle con gentilezza e a farle sentire bene.. E a non spettegolarne dietro..trattarle come vorrebbero essere trattati se stessi insomma… Non sarebbe migliore? Se tanti farebbero così, staremmo meglio, si assottiglierebbe quell’ aria intrisa di malfidenza, tensione, cattiveria, di paura di essere giudicati e di essere “moralmente costretti” ad associarsi a stereotipi di persone idiote per non sentirsi tagliati fuori… E invece no… Non deridi o fai pettegolezzi sugli altri? Sei sfigato. Dai fiducia alle persone e cerchi di fare del bene? Sei asino e ingenuo (e calpestato). Non segui l ultima (magari anche ridicola) tendenza? Sei scartato a priori.
È una cosa schifosa quella che circola nella maggioranza della gente.. Possibile che nessuno abbia voglia di guardare appena dentro le persone? Possibile che la gente sia così superficiale e ti giudichi ancor prima di conoscerti??????…. Queste e molte altre cose vorrei scrivere… Scusate se sembrò leggermente “colleroso” ma in alcuni giorni le gocce fanno traboccare il vaso e a volte ti sfoghi… Di norma questi pensieri riguardo alla superficialità di non poche persone me li tengo per me…comunque non voglio arrendermi… Non ci credo che su questo mondo non esistano persone veramente di animo sincero…. Non è possibile… In tutti questi commenti mi sembra di ritrovare qui molte di queste… Vi giuro, come in un commento precedentemente di un altro/a, mi piacerebbe molto questo “luogo” fosse un parco con cui parlare insieme faccia a faccia e sentirsi non soli per un attimo… Darebbe molto sollievo… Capisco BENISSIMO il peso che molti di voi provano…. Un abbraccio
@ Dan
Grazie dell’ abbraccio che contraccambio.Penso che nella situazione attuale o ti “uniformi” al modo di fare degli altri o inevitabilmente farai la stessa fine che ho fatto io : 40 anni senza nessuna vita di tipo sociale (e pensa che oltretutto sono,e non a detta mia , anche un gran bell ‘uomo, e che quindi ho uno dei “must” del periodo corrente: il bell’aspetto).Il fatto, oltre ad altre cose, è che oggi certi principi e certi valori , come il voler “pensare”, sono assolutamente deleteri per chi li possiede , sotto tutti i punti di vista : sociale, lavorativo, ecc. O ti “modifichi” e diventi come “loro” o sei condannato , senza appello .Io preferirei ammazzarmi piuttosto che cambiarmi e non perchè mi ritenga privo di difetti o migliore di “loro”,ma perchè sono e sono sempre stato semplicemente diverso, da “loro”.Penso che ormai da parecchio su questo pianeta sia in atto (ad opera di chi ?) una vera e propria opera di selezione naturale al contrario , anche grazie ai media , volta anche ad uniformare sempre più il modo di essere e di pensare (assenza di un vero pensiero) .Oggi , da un pò di anni, non vincono i migliori , ma quelli disposti a fare il peggio per essere considerati tali.Nella nostra bella società vincono sempre i “furbi” , i meschini ,i venduti, i leccapiedi , i finti , i falsi , i bugiardi,cioè quelli che non sono i più bravi a fare qualcosa ma che meglio sanno fregare ,in vari modi, gli altri, e da qui discende il tutto che impermea la nostra vita sociale. La mia risposta a tutto questo ? Andate tutti a farvi fottere , voi tutti e chi vi manipola come burattini . Io, nel bene e nel male ,rimango e rimarrò sempre come sono :uno che vuole pensare con la sua testa, che sente sempre la propria coscienza e che soprattutto e di sicuro non un è “pollo in batteria” e che non è disposto a vendere “l’anima al demonio” per ottenere quello che vuole .
Saludos
Un saluto a tutti.
Vorrei solo rispondere agli ultimi commenti dicendovi ironicamente “benvenuti nel mondo”. Non dico questo per prendervi in giro bensì per farvi notare che problemi come quelli discussi in questa lettera c’erano un tempo, ci sono oggi e (purtroppo) ci saranno sempre. Ve lo dice uno che è sempre stato tagliato fuori e che ha sempre avuto una vita molto solitaria, un po’ per via di una madre abbastanza apprensiva e possessiva, un po’ perché quando i miei presunti amici di scuola (quelli buoni sono quando avevano bisogno dei compiti) avevano in testa solo i locali notturni e si sballavano a suon di pastigliette, io ero nel mio angolino e studiavo, facevo le mie piccole cose creative, vedevo la vita da una prospettiva diversa. Qualcuno diceva che ero un po’ avanti con la testa e che ero più maturo di loro per l’età che avevo, io so solo che ho passato dei momenti difficili in cui avevo la sensazione che ci fosse qualcosa in me che non andasse. Ho fatto tante cose buone e sono sempre stato abbastanza incompreso, ho avuto la mia libertà a un’età sconsiderevole e non ho mai avuto dei veri amici (ad oggi, posso dire di averne solo uno, forse tre se si considerano le conoscenze acquisite tramite mia moglie), ho perso la verginità a un’età di gran lunga superiore alla media e mi sono sposato quando in teoria uno dovrebbe essere stufo di vedere i propri figli crescere, ma a me non me ne frega nulla perché oggi sono super orgoglioso di quello che sono diventato, guardo gli altri negli occhi e a testa alta, ho un lavoro redditizio e appagante e so fare delle cose mostruose che molti altri idioti oggi non saprebbero fare nemmeno studiando dieci vite. Io mi sento come se potessi rompere il c**o a tutti e credetemi che se ora guardo quelle persone che mi hanno lasciato sempre in un angolo, vedo solo una manica di pezzenti senza gloria.
Ci saranno sempre quelli emarginati, incompresi, impermeabili alla massa e che non avranno una vita sociale, ma io vi dico che i veri valori sono quelli che vi costruite voi e che le cose concrete che fate sono quelle che contano, quelle che restano nella storia, quelle che un giorno vi faranno diventare qualcuno. Mio nonno diceva sempre che un’azienda ha bisogno di un numero dispari di capi per essere guidata bene, ma in tre si è già troppi. Quindi, siate manager di voi stessi e fregatevene se quelli hanno mille amici su Facebook che nemmeno conoscono di vista o se vanno a divertirsi mentre voi state a guardare, queste sono solo sfumature di una società che ci vuole il più rincretiniti possibile.
Secondo me avere una vita sociale significa avere attorno anche solo due o tre persone che abbiano testa e cuore, piuttosto che centinaia che tutte insieme condividono un solo neurone. Non diventate come loro e non lo vogliate, avete solo da perderci.
Un salutone.
Ciao mi chiamo salvatore, o 50anni e vivo di solitudine da sempre,soprattutto per quanto riguarda i rapporti con le donne.Mai stato fidanzato e sposato vivo una solitudine angosciosa.Le uniche persone vicine a me sono i miei familiari,anche se sembra che un muro di anafettivita ci divide. Ho avuto due storie con due donne,storie di poche ore e di pochi giorni.Un disastro totale su ogni aspetto,sessuale e sentimentale.Non riesco a socializzare e legare con nessuno.Psicologi vari non so riusciti ad aiutarmi.Non riesco a fare nulla a parte andare al lavoro come un robot.
Salvatore,
la tua situazione mi sembra davvero pesante, soprattutto se nemmeno gli psicologi sono stati in grado di esserti d’aiuto.
le due storie amorose a cui hai accennato sono recenti oppure hanno avuto luogo quando eri più giovane? secondo te, perchè non hanno potuto proseguire?
se si vede la solitudine come una nemica, tale essa diventerà; se la si considera come apportatrice sia di elementi negativi che positivi, potrebbe essere più facile accettarla e, con il tempo, magari pure gradirla nei suoi risvolti migliori…
continua a impegnarti nella ricerca di un tuo equilibrio ottimale, cominciando con l’apprezzare di più i tuoi famigliari. questi sono i casi in cui è particolarmente utile far valere la propria forza di volontà, senza attendersi risultati a breve termine.
Cavolo, mi è sembrato di rileggere i miei pensieri e la mia situazione. Anche io ho 26 anni e sono completamente solo. Voglio bene alla mia famiglia, ma più di tanto non possono aiutarmi.
La cosa mi logora. Non ho una ragazza che ora desidererei tantissimo. Non mi considero un brutto ragazzo, né tantomeno un incapace. Forse alcune botte nella vita è un pessimo carattere non mi hanno aiutato. Sarebbe bello incontrarsi perché, come ho letto già da qualche commento, mi sento un estraneo alla massa pecorile e provinciale. Mi sento solitario, ma non mi dispiacerebbe che queste persone con i miei stessi problemi si venissero incontro. E ci unissimo. Se siamo di zona andiamo a farci una birra. Forse questa è l’unica proposta alla quale non rinunciare.
Bè un lupo, ancorché solitario, in mezzo alla massa “pecorile” non avrà mai grande popolarità.
A me la popolarità non mi è mai piaciuta. È un’illusione che la tanto cara fabbrica delle meraviglie (Hollywood) ci ha mostrato come ambizione. Ma un lupo senza branco, non ha vita semplice.