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Lettera pubblicata il 14 Marzo 2010. L'autore, gattonero, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@ willy n.300: perché a parole è sempre facile dire le cose giuste, dire “vai nel mondo” e simili. Ma la realtà, è molto diversa, e non sempre è così facile come si pensa, passare in casi come questi, dalle parole ai fatti.
sara n°301 parlo per esperienza personale ci sto ancora passando ma credimi con le parole son bravi tutti ma non io se vi dico questo è perchè proviate per credere
Buonasera. Ho 24 anni e mi rispecchio anch’io in alcune vostre descrizioni.
Sono ragazzo molto timido che non ha uno straccio di vita sociale!
Ero molto estrevorso, simpatico e giocherellone, però un giorno una mia compagna di scuola (in 2 media) mi prese in giro a squarciagola davanti a tutti per mio problema fisico (purtroppo fisibile tutt’ora).
Finii la 3 media senza farmi troppi problemi, ma poi per scelte diverse persi i miei unici due amici che scelsero altre scuole superiori. I nuovi compagni di liceo hanno passato i primi 3 anni a prendermi in giro sempre per lo stesso problema. Dal quarto liceo in poi hanno smesso di prendermi in giro (i più maliziosi furono bocciati nel tempo) ma da allora fatico ancora oggi a relazionarmi con le persone. Ormai nella società di oggi siamo buoni solo a mettere giudizio a tutti e tutto.
Se poi i primi a non darti una mano sono i genitori allora il mondo ti corlla adesso. Esordiscono con frasi del tipo: possibile che non hai amici? ma da che pianeta vieni? ma esci…fatti degli amici!
Vuoi perchè sin da piccolo sono stato deriso da tutti e vuoi perchè non trovo interessi con altri non riesco proprio a relazionarmi. 5 anni fa mi iscrissi ad ingegneria fisica sperando che tutto potesse cambiare ma nulla. Resto sempre nel mio angolino chiuso in me stesso aspettando che il tempo passi. Alcune persone hanno provato a venirmi a parlare ma io ormai vedo in tutti solo malizia. Penso che mi sfruttino per la mia bravura nelle materie scientiche così come facevano già da ragazzino e fatico ad aprirmi e a relazionarmi. Non ho amici ma solo un compagno di studi con cui lavoro ogni tanto nella biblioteca dell’ università e nelle poche sere in cui esco (saranno 4/5 all’anno) mi sento sempre a disagio.
Mesi fa presi una cotta che studiava in biblioteca. La osservai per giorni e giorni e nonostante notai che fosse una ragazza semplice pensato che io sia andato da lei? Beh, no! La timidezza e la paura di sentirmi deriso dominano in…
Caro Alex, ho 31 anni, mi sembra di leggere una parte della mia storia nella tua, con la differenza che, secondo quanto mi pare di capire, tu hai un lavoro, io no. Anch’io passo la maggior parte del mio tempo rinchiuso in una stanza, è come se fossi arrivato a un punto della mia esistenza in cui sento che posso fare a meno della presenza degli altri esseri umani, anzi, che il loro “chiacchierare” e il loro vocìo mi disturba il pensiero. Vorrei solo rimanere rinchiuso in una stanza a dormire e anche masturbarmi da solo – sono gay e dico questo probabilmente anche perché certe esperienze mi hanno devastato.
La mia famiglia si regge su dinamiche relazionali altamente malate, io, come hanno anche detto vari psicologi che abbiamo frequentato, svolgerei il ruolo di “capro espiatorio”, di “paziente” designato a reggere tutta una serie di rapporti malati, dove probabilmente a essere depressi sono i miei genitori e NON io. Fatto sta che sono in questo sistema ci sono immerso DENTRO fino al COLLO. E andarmene da casa non mi porterebbe a niente, dato che non dispongo neanche di mezzi finanziari o economici adatti a poterlo fare. Mi tocca rimanere qua e basta, pian piano ho cercato di vedere il positivo in ogni cosa e mi sono “raccolto” in me stesso chiudendomi al mondo. E’ come se sentissi di averci già rinunciato. E vedi bene, Alex, che qui scrive un ragazzo che come te è timidissimo, che ha subito mobbing sul lavoro (in passato) e bullismo a livelli assurdi da compagni di scuole elementari e medie..con la conseguenza di essermi ripiegato su me stesso e chiuso sempre più a riccio.
Questi sono i prezzi che pagano le anime più sensibili. Però c’è una cosa che vorrei sottolineare a suffragio del discorso di Alex riguardo ai genitori (“Quando i genitori neanche aiutano, crolla il mondo addosso”): la famiglia è l’istituzione più violenta che io in questa società abbia mai conosciuto. Questa è la MIA esperienza. Ciao a tutti
Ciao simone. No putroppo non lavoro. Sto terminando la mia laurea in ingneria fisica. Se tutto va bene avrò una soddisfazione a fine luglio.
Concordo pienamente sul fatto che quando i genitori non ti aiutano ti crolla il mondo addosso.
Come possiamo uscire da queste situazioni? cosa abbiamo fatto per meritarci ciò? Anche stasera me ne starò solo in cameretta ad ascoltare la musica che almeno quella non mi aiuta ma mi libera momentaneamente di tutti i pensieri negativi.
Ciao,
ho letto un pò delle vostre storie e delle vostre considerazioni.
Vi scrivo da ragazza anch’io quasi completamente sola.
Non ho mai avuto amici nemmeno io. Credo per il mio carattere timido, introverso, per il mio essere poco interessante, per il mio sentirmi spesso a disagio in mezzo alla gente. Passo le mie giornate chiusa in una stanza. Certi giorni riesco a pensare un pò meno degli altri, altri invece… sono davvero insostenibili. Ieri, ad esempio, ho passato il pomeriggio piangendo.
E sono accomunata a voi dalla scarsa considerazione da parte dei genitori dai quali, però, non posso permettermi di distaccarmene perchè dipendo economicamente. Sembra che la difficoltà a trovare un lavoro sia una specie di ricatto alla libertà. Mi sento spesso in gabbia, in preda all’ansia e allo smarrimento, buttando via interi giorni, uno dopo l’altro, tra persone che percepisco distanti anni luce da me, e sola. In certi momenti rabbrividisco al pensiero di quanto sono sola e quanto mi spaventa tutto, dal futuro a quelle che per molti sono delle banalità quotidiane, scontentezze.
Il punto è che non mi trovo con la gente, la maggioranza. Non mi ci riconosco, non sento affinità con la mia persona. Me ne sento estranea, e per certi versi non vedo l’ora di chiudermi in camera. Eppure la solitudine è una condizione di sofferenza. E mi manca la presenza umana.
Purtroppo vi capisco, credo. Mi dispiace per quello che state vivendo. Un essere umano non dovrebbe provare mai certi vissuti. Non siete gli unici.
Ciao a tutti mi chiamo ale e ho 24 anni… Vita sociale? 0… Niente macchina… Niente lavoro…niente ragazza… Pochi amici sparsi x l italia e un sacco di tempo libero… Ah si, sono un ragazzo timido… La vita mi ha colpito fin da piccolo quando mi hanno strappato ai miei genitori x mandarmi in una famiglia affidataria ke si e rivelata violenta (sfortunatamente ci hanno messo 12 anni a capirlo!) mi hanno spostato in una casa famiglia dove ho trascorso 6 anni… Ma ormai il danno era fatto… Il dolore provato e le delusioni hanno fatto si ke io mi rinchiudessi in me stesso… Nn ho legato molto nemmeno a scuola… Fortunatamente sono un bel ragazzo e qualche ragazza qua e la mi ha letteralmente abbordato… La mia ultima relazione sentimentale risale a un anni fa dove lei ha deciso di lasciarmi x vivere la vita… Giustamente nn ce bella ragazza ke voglia rinchiudersi in casa… A 18 sn stato letteralmente buttato x strada… E tutt ora cerco di andare avanti … Xche vi ho raccontato questo? Xche in qualche modo ce la sto facendo … Una vita sociale e IMPORTANTE!! Nn e vero ke si puo star bene da soli… Utopia… Serve sempre qualcuno con cui parlare e confidarsi! Con cui andare a bersi una birra e fare il co......! Ma nn e facile partire da 0… E io lo so bene… Partite dal presupposto ke nessuno x quanto ben intenzionato verra con la bacchetta magica ad aiutarvi! Quindi… Cosa fare? Uscite… Entrate in un bar… E parlate con la barista… Continuate a farlo tutti i giorni … Pian piano vi verra naturale e inizierete a guardarvi attorno e parlare con i clienti fissi che di solito sono quelli piu aperti … Un passo alla volta… Magari nn troverete il miglior amico del mondo … Ma e un passo avanti! Nessuno verra mai a bussare a casa vostra e a dirvi:”ehy, vuoi essere mio amico?” (A meno che nn fate amicizia con i testimoni di geova!!) io nn sono nessuno e nn voglio essere nessuno ma il mio sorriso e bello ed e ingiusto chiuderlo dentro 2 pareti!!
Alex, per rispondere alle tue domande, io non so cosa noi abbiamo fatto per meritarci tutto ciò. Credo niente, se non, come dici appunto anche tu, un po’ di timidezza che ci ha penalizzato. Credo che una “colpa”, se così si può dire, sia da vedere nelle dinamiche relazionali MARCE della famiglia..che non è detto siano da attribuire alla cattiveria o malignità dei genitori, ma possono anche essere un retaggio “transgenerazionale” di dinamiche familiare che erano malate (in pratica i genitori avrebbero “ereditato” questi modi di fare dai loro vissuti nelle LORO famiglie quando erano piccoli o giovani).
Forse ha davvero ragione Alexx23, che dovremmo uscire e conoscere gente, sforzarsi di farlo, ma non è facile: quando il carico di dolore che ci tocca sopportare è troppo pesante pare che il mondo crolli addosso. Io mi rispecchio anche nella situazione descritta da VM, che ha ragione, secondo me, quando dice che la difficoltà a trovare un lavoro pare sia diventata un ricatto alla libertà. Niente di più SCELLERATO!! A me sembra di vivere in un barattolo di melassa d’ipocrisia, dove tutti ancora, specie nei paesini piccoli come quello in cui vivo io, non fanno che INNEGGIARE alla famiglia, quando invece la famiglia può diventare il peggior luogo di tortura e ingabbiamento possibile. Neanch’io mi trovo con la gente, con la maggioranza perché non mi ci rispecchio e automaticamente stando troppo tempo insieme alla gente mi sento a disagio. Passo anch’io, come voi, la maggior parte del tempo in casa: fumare sigarette, dormire, computer OGNI TANTO (dato che non avendo molti contatti non ne ho neanche lì) e in balia dei miei. Alla fine mi sembra di essere un fantasma: mia sorella più piccola ha appena avuto un bambino e sta insieme al suo partner sotto di noi. Io vivo “schiacciato” tra il mondo dei MIEI genitori e quello di mia SORELLA..ma il mio dov’è?! A volte mi sembra che mi abbiano pure sottratto il DIRITTO di averne uno. Mah.
ragazzi/e… sembra che gran parte di voi non abbia abbastanza contatti con il mondo… capisco che stare nella propria zona di comfort sia bello… il nostro mondo… le nostre regole… stare con gli altri e difficile , bisogna accettare a volte di fare cose che proprio non ci piacciono (tipo andare a ballare che a me non piace proprio!!)
capisco anche chi dice che non si sente a suo agio in mezzo alla gente!! ma vi svelo un segreto… e solo che nn ci siamo abituati!! proprio cosi! a furia di stare nel nostro mondo ci siamo imposti delle regole di comportamento standard e quando siamo tra la folla e vediamo gente intorno a noi infrangerle ci sentiamo a disagio.. ma poi ci chiediamo.. xche io nn posso essere cosi?!… e parte la sega mentale … ma.. la gente intorno a noi nemmeno ci vede!! questa e la verita! e non xche siamo invisibili!! ma solo xche ognuno e troppo occupato a pensare ai c.... suoi! al giorno d oggi sono tutti cosi superficiali che noi che abbiamo un animo sensibile ci sentiamo a disagio! non preoccupatevi! tutto passa… basta volerlo… l importante nn e uscire spesso ma bensi parlare quando lo facciamo.. vi assicuro che pian piano la gente intorno a voi restera di stucco nel conoscervi! xche noi siamo rari e speciali!! lo dico veramente!! chi ci conosce nn ci scorda piu!! lo so x certo! forza nn abbattevi xche il mondo e buio! ma fate del vostro meglio x essere voi la vostra luce … e intorno a voi tutto cambiera!! questa e la mia email x chi volesse un amico in piu: alessandro_2013@outlook.it
e nel frattempo sorridete!! la vita e bella e il meglio deve ancora venire ve l assicuro!! avanti tuttaaa!!!! 🙂
Simone, da come ti esprimi sembri un tipo con un’intelligenza particolare, con delle visioni molto personali (e questo è un complimento)!
Alexx23,
da parte mia vorrei dirti che sono d’accordo con la maggior parte di quello che scrivi. Teorizzare non porta ad alcun risvolto pratico, ma dipende dagli approcci del quotidiano. E anch’io credo che un’abitudine si possa anche cambiare, non è impossibile anche se a volte lo sembra.
Però credo anche che molto dipenda dalle “risposte” che riceviamo dagli altri, anzi da come le interpretiamo.
Ad esempio, io sono timida, di quella timidezza che fa abbassare lo sguardo, chiedere una semplice informazione in modo fin troppo gentile quasi fosse chissà che favore. E la gente generalmente non mi piace. Perchè? La trovo fredda, arrogante, opportunista e/o narcisista. Nella mia vita ho conosciuto tanta cattiveria e ho dovuto imparare a difendermi da me, così rizzo le antenne della rigidità appena qualcosa non mi quadra, è vero. E ho molti difetti. So di essere una disadattata. Però al contempo so anche che qualcuno mi piace e a qualcuno piace il mio modo di essere. Ad esempio, ci sono in 2/3 bar diversi che frequentavo (adesso meno) delle cameriere che mi hanno presa in simpatia e spesso quando mi portano il caffè si fermano un pochino a dire due cose, di circostanza ok ma a me fa piacere, e parlo con loro volentieri, sorrido molto, sono sorridente, ho un debole per le persone carine. Però sono persone rare a trovarsi. Quindi non è solo una questione di timidezza, o a sentirsi a disagio in quanto “In difetto” (anche quello) ma sentirsi alieni è anche una questione di incompatibilità.
Ci sono dei giorni in cui ce l’ho con il mondo intero, ma di fronte ad una di quelle cameriere (per esempio) mi spunta un sorriso, naturale, mica forzato. Sono contenta con poco. Ci sono altri giorni in cui tutto sommato non ho troppi problemi con me stessa, incontro certe persone e mi maledico di non essermene stata a letto…..