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Lettera pubblicata il 14 Marzo 2010. L'autore, gattonero, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E’ pazzesco: basta pronunciare la parola “solitudine” e decine di persone alzano la testa sentendosi coinvolte… Ragazzi miei, ma possibile che questa società sia marcia a tal punto?
Giusto in questi giorni sto scrivendo anche in un altro post, dove un nostro amico di penna ha sollevato il problema dei rapporti di amicizia che si riducono alle uscite nei locali o le relazioni amorose che si sfasciano per delle sciocchezze. E’ vero, purtroppo è così, conta solo la facciata e le cose che si dicono, non i gesti o l’impegno di fare le cose seriamente. Oggi giorno, ci sono solo diritti, i doveri ce li siamo dimenticati. Inutile girarci in giro, questo discorso è collegato al nostro e sullo sfondo ci sono le stesse cose: non abbiamo più valori, non abbiamo più cultura e siamo parte di una “massa” di gente senza testa.
Poi il prodotto di tutto questo schifo sono le persone come noi, molti dei quali sono bravi ragazzi, soli, abbandonati al loro destino solo perchè magari un po’ più timidi, un po’ più seri, un po’ anticonformisti, noi siamo quelli che col nostro atteggiamento deciso e i nostri progetti concreti spesso “spaventiamo” gli altri… Di cosa facciamo paura?? La verità è che coi tempi che corrono questa “paura” è solo di abbandonare i divertimenti, di diventare maturi e responsabili, di dover seguire uno stile di vita adulto e consapevole.
Quoto tutti i messaggi che avete scritto, ragazzi, siamo tutti d’accordo. L’unico appunto che mi viene da fare è ad Ari: hai ragione, anzi, la frase che dice “l’amore per la solitudine è dei grandi uomini” è bellissima, inoltre è vero che impegnarsi in piccole attività (soprattutto di utilità sociale) è bello, si esce dal guscio, magari si trovano persone semplici ed interessanti, però non bisogna mai “fare finta”. Se c’è una possibilità, anche misera di abbandonare la solitudine, bisogna farlo, la solitudine si gode in rare occasioni ma non è una buona compagna di vita.
Un abbraccio a tutti.
Ringrazio tutti per le risposte che avete dato.
Mi ritrovo molto nelle parole che ha detto Ari (risposta n. 10) quando
dice:
> Ti senti male solo quando ti guardi con gli occhi degli altri.
> Fosse per te staresti benissimo così.
Forse questa è la verità.
Sinceramente ho sempre apprezzato molto la libertà che solo la
solitudine può dare, anche se in alcuni momenti non è bello essere
soli.
Sono totalmente daccordo con magirama, mi sono piaciute molto le sue
risposte (n.5 e n.11) e quoto tutto quello che ha detto.
L’abitudine. Ho degli “amici” che quando fanno delle mangiate di classe, ad esempio, mi invitano, anche se poi è sempre la stessa persona a invitare me. Ma lo fanno solo perchè anch’io facevo parte di quella classe, e non perchè mi ci volessero, anzi. Questo esmpio, forse non è il più adatto per dirti che tendo a sentirmi un pò come te. Sono arrivata a crearmi una sorta di mio mondo, io sto bene da sola, e spesso mi risulta difficile aprirmi, e creo delle bugie con largo anticipo, in modo da avere la risposta pronta a qualsiasi tipo di domanda mi si faccia, specie su determinati argomenti, raramente esco, molte cose mi vergogno a pensarle, figuriamoci a farle! Tutto questo solo per dirti che un pò mi assomigli, anche se ho 25 anni e sono una ragazza.
Ti capisco. Ma la soluzione è solo UNA. Riappropriati di te stesso. Ama te stesso. Sei solo tu la parte più importante della tua vita. Di persone a cui dare l’anima ne incontreremo poche,molti di noi non le incontreranno neppure. Ecco perchè dobbiamo mettere NOI STESSI al centro del mondo. E tutto verrà di conseguenza…..
“quando imparerai a fregartene della gente solo allora sarai grande” (Jim Morrison)
Te lo dice uno che anni fa era pieno di amici,usciva tutte le sere,una buona vita sociale. Adesso sono rimasto senza amici e sono innamorato di una ragazza che non ricambia. Mi basterebbe lei. Degli amici me ne frego se c’è una cosa che ho imparato è che l’amicizia è una cosa ESTREMAMENTE RARA.
Comunque siamo in molti PURTROPPO ad avere questo stesso problema.
Dire che si starebbe benissimo in solitudine è solo un modo di auto-illudersi, per nascondere la paura delle relazioni sociali. è impossibile sopportare di essere sempre soli (è una cosa normalissima) a meno che non si tiene la mente continuamente impegnata con qualche occupazione, ma anche lì poi appena si smette il senso di solitudine ti aspetta al varco. Secondo me molti di voi hanno una visione dell’amicizia puramente idealistica: voi volete degli amici che vi capiscano, che vi confortino, che siano sempre lì per voi, ecc. ma vi siete chiesti cosa date voi alle altre persone? Di certo il bello della solitudine è che lì sei tu a regnare, ti senti perfetto, per questo la preferisci alle relazioni con gli altri, dove devi metterti in discussione. Questo è forse il nodo della questione. Cercate di capire che tutti hanno problemi, debolezze, e cercano conferme dagli altri, anche se non lo lasciano a vedere, siamo tutti sulla stessa barca.
P. S. Non sono qui per fare la paternare a nessuno, sono i consigli di una persona che ha passato queste stesse cose ma è riuscita a superarle.
Ferdi, il tuo ragionamento non fa una grinza, purtroppo è vero, le persone sole spesso si convincono che “va tutto bene” per mettere da parte i dispiaceri ma anche se si tengono occupati ciò funge solo da anestetico, il senso di vuoto e di solitudine prima o poi ti piglia. E’ inutile, nessun uomo è un’isola. Però dall’altra parte, che altro ci si può fare?
A me personalmente la cosa che più dà fastidio sono i consigli generici delle persone che non si rendono conto di cosa significhi vivere determinate circostanze. C’è gente che ti dice: “Massì, prendi ed esci! Vai! Conosci! Fatti degli amici!”, grazie tante, la fanno facile questi. A parte il fatto che basta vedere la società in cui viviamo per capire che c’è un problema di fondo, ma poi la solitudine è una cosa interiore, una difficoltà che va affrontata con delicatezza e in ogni caso non è come un mal di testa che si prende un’aspirina e passa presto. Poi spesso veniamo giudicati perchè sembra che ci piangiamo addosso ma la verità è che queste persone non ci capiscono. Io posso essere timido, posso fare uno sforzo per aprirmi, ma se dall’altra parte non ci sono le opportunità e delle persone comprensive non se ne esce. Poi va detto che spesso quelli che predicano bene sono gente che ha sempre avuto fortuna in certe cose, oppure sono persone che sono piene di “amici da bar”, come dice il proverbio, “l’amicizia da vino dura da sera al mattino”.
L’amicizia è un’ideologia, può essere, più che altro perchè di amici veri se ne trovano pochissimi e io penso che il senso di tutti questi sfoghi sia semplicemente il desiderio di sentirsi accettati, di poter dimostrare il proprio valore in modo sereno, di dare a persone capaci di ricevere.
Non siamo tutti uguali e non tutti abbiamo le stesse circostanze, è inutile generalizzare, io quello che dico semplicemente è che tutti dovrebbero avere un’opportunità di vivere con gioia e di sentirsi parte di una comunità che sia in grado di offrire amicizia e amore.
magirama, io infatti non tratto questa sofferenza della solitudine in maniera semplicistica. Ci sono passato, e so bene quanto siano inutili le frasi di certa gente che hai citato. Di certo non è un problema che si risolve magicamente, o tramite una ricetta miracolosa… è un percorso lungo e difficile, che io ho intrapreso con l’aiuto di uno psicologo. Quello che volevo dire nel mio commento precedente e che si vuole veramente stare bene, il primo passo è individuare che il problema è proprio dentro noi stessi, siamo noi il “nemico” che dobbiamo affrontare. Certo è vero che magari altri sono stati “fortunati” perché hanno avuto un passato diverso dal nostro che li ha resi spigliati e meno timorosi nel relazionarsi con gli altri. Ma è inutile stare ad invidiarli, sicuramente avranno ben altri problemi che devono affrontare nella vita di tutti i giorni.
Con tutto questo discorso ovviamente non voglio dire che si può essere amici di tutti e che non esistano le persone infami che ci usano, ma lì sta tutto nel cercarsele le amicizie con cui ci sentiamo a nostro agio (attenzione, non “amicizie giuste” come sento dire da molti, perché il quel modo si sta ancora idealizzando l’amicizia) godendo dei momenti che si passa con loro, consapevoli che difficilmente con tutti loro ci potrà essere un amicizia che durerà per sempre… le persone vanno e vengono, sono poche quelle che rimangono.
Lo so che anche in questo mio commento ho semplificato molto il discorso e che la realtà è difficile da affrontare, ma spero di avervi stimolato almeno un pochino.
caro utente che hai creato questa domanda
hai fatto la descrizione della mia esistenza
anche io come te non esco da anni e non mi ritrovo in questa società
se vuoi chiacchierare questa è la mia e mail
anonimissima3@yahoo.it
quando esci da solo e ti senti in imbarazzo
quando senti il bisogno di rinchiuderti in te stesso
quando non ti va di uscire
quando non trovi un senso alla tua vita
quando non ti ritrovi in questo mondo,questa società circondata da frivolezze
quando sei così maturo di testa da non ritrovarti nei discorsi infantili degli altri
quando nessuno ti capisce
quando non hai voglia di essere te stesso perchè non trovi comprensione su come sei fatto
è la descrizione della mia vita
anonimissima3@yahoo.it
per gattonero
non ci si può accontentare di uscire con persone banali
devi trovarti bene con le persone con cui esci,altrimenti tanto ne vale restare soli
è brutto uscire e rimanere zitto senza parole perchè non c’è un discorso interessante
è inutile questa società fa schifo
i giovani che passano il tempo a bere e a non essere se stessi
o quelli che rovinano la loro vita con altre porcherie
mi fa schifo pensare che ci si butti in questo modo
anche la persona più triste del mondo deve sapere che la vita per quanto insignificante va vissuta senza farsi coinvolgere da porcherie
purtroppo molti giovani bevono e utilizzano porcherie
non hanno alcuna giustificazione a rovinarsi la vita
la vita anche del più sfigato del mondo non va gettata via
bisogna saper ,impare a convivere con la tristezza ,
credetemi ,io preferisco rimanere sola che buttarmi via come fanno molti ragazzi nella società schifosa di oggi
la forza sta nell’essere sempre se stessi,accettare anche i periodi di solitudine
se non mi si accetta come sono,non ne faccio un drammama non cambio e soprattutto non commetterò mai porcherie