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Non ho una vita sociale

di gattonero
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 461 commenti

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  1. 121
    Daniele -

    Sono nella tua stessa situazione, sono timido e solitario (anche se però con la gente che conquista la mia fiducia e confidenza sono il contrario e li faccio pisciare dalle risate), l’unica differenza rispetto a te è che ho 15 anni e qualche amico ce l’ho, solo che li sto abbandonando perchè mi sto accorgendo che non sono degni di essere chiamati così.
    E’ da quando è iniziata l’estate che mi sto accorgendo che tutte le persone di cui mi fidavo mi stanno tradendo ed è tutta una reazione a catena perchè con più persone litighi, più gente parlerà male di te e di conseguenza starai antipatico a molta gente che prima aveva un’idea diversa (ma forse anche più giusta) su di te…
    Beh forse è meglio così, almeno ora capisco quanti c.... di falsi amici/amiche avevo e così potrò farmi un nuovo gruppetto. Mi dispiace solo che a causa di tutto ciò io abbia passato un’estate sempre più brutta alla quale si aggiungono anche i recuperi scolastici (i cosiddetti debiti).
    Adesso che ci penso meglio però… il problema non è tanto aver perso degli amici, anzi, a me un pò piace stare da solo a casa e vivere diversamente dagli altri (certo, uscire ogni tanto è divertente) ma l’idea di sentirsi giudicati per la vita che conduci è brutta, perchè esiste lo stereotipo del “nerd” e quindi tutti si basano su quello, senza pensare che magari sei uno schietto, che senza sfogarsi con cattiverie si allontana e basta dalla gente falsa.
    A me sinceramente piace stare in compagnia, ma dipende anche da chi è questa compagnia.
    Nella mia città tutti sono convinti che di sabato si DEVE uscire per forza. Si, non è brutta come cosa… finchè sai come divertirti.Infatti quando i miei amici mi invitavano ad uscire di sabato ed io, anche se mi rompevo i co...... accettavo, altrimenti mi avrebbero etichettato, vedevo intorno a me moltissimi miei coetanei che non sapevano che cosa fare! e anche per noi era la stessa cosa (anche se nessuno lo ammetteva):ogni fottutissimo sabato facevamo la stessa strada per la nostra città e come meta finale avevamo “yogurtlandia”, come altri 1000000000 altri ragazzi che conosco, e li ci prendevamo uno yogurt e poi basta. Questo dimostra quanto conformismo c’è tra i giovani, per il quale tutti escono di sabato anche se non sanno cosa fare. Non fraintendetemi, non sto dicendo che si sbaglia ad uscire il sabato, sto dicendo che si sbaglia ad uscire il sabato sempre nello stesso posto anche senza sapere cosa fare solo perchè lo fanno tutti e devi fare bella figura.Invece c’è gente come mio fratello che sa come sfruttare il sabato e va in posti divertenti come il bowling, il go kart e cose simili dove va per divertirsi, non per far vedere alla gente che esci anche tu -.-
    Che ne pensate? Siete d’accordo con me su questo conformismo che c’è nella mia città?
    PS:
    E’ una bella idea quella di condividere le nostre esperienze quindi direi di scambiarci i contatti msn 😀

  2. 122
    frao -

    E’ così triste guardarsi attorno, vedere gente che sta bene, che la fa stare bene tanta tanta mediocrità, superficialità.
    Mi stupisco. Ormai provo solo odio per questi esseri. Tantissime persone fanno pena, veramente sono tutti una massa di ipocriti. La gente a cosa pensa? O meglio, la gente pensa? Sono inc*****o. Non mi va giu nulla.
    Ma vi rendete conto per un attimo che non esistono quasi più persone che possono essere chiamate amici? Ci rendiamo conto che preferiamo prendere a calci nel culo il nostro “amico” se una cosa riguarda il nostro interesse (non bisogno) ?

  3. 123
    Simo -

    @Daniele: mi sembra una splendida idea quella di condividere i nostri contatti per raccontarci le proprie esperienze, anche se a distanza e in questo fo******simo mondo virtuale.

    @frao: è triste la situazione, è vero. Sono in******o anch’io. La maggior parte della gente si limita alla superficialità, è banale ed è inutile che qualcuno mi venga a dire che mi trovo in una posizione di pretesa. Cos’è, dovrei smettere di “pretendere” per stare meglio e in maggiore sintonia con gli altri? Apparentemente sì, dovrei fare così, perché più sono piatte e superficiali le relazioni, meglio sta la gente, perché ci si attacca o affeziona meno, si prende tutto molto più alla leggera e, di conseguenza, si soffre anche meno, prendendo assai meno delusioni dagli altri. In parte io personalmente ci sto lavorando, perché davvero altrimenti non riuscirei a vivere! Ma..è questa la vera soluzione?? L’appiattimento dei rapporti interpersonali? Condivido IN TOTO le osservazioni di frao. Non c’è piu nessuno che può essere chiamato amico, anche persone che conosci da anni prendono il via e puntualmente spariscono nel giro di pochi minuti. Lasciandoti in preda a una miriade di dubbi e domande. Io credo proprio che le future generazioni, se vorranno sopravvivere a questa crisi che pian pianino sta prendendo il sopravvento modificando le relazioni stesse tra gli uomini (perché i cavalli di battaglia di questa realtà odierna sono la competizione, l’egoismo, la volontà di riuscire nella vita pur schiacciando l’altro, calpestando anche i sentimenti degli altri senza il benché minimo scrupolo), dovranno trovarsi a far i conti con un ridimensionamento, in primo luogo dei valori e delle coordinate sociali. Dovrà essere attribuita di nuovo massima importanza alla solidarietà, all’aiuto reciproco, alla vera amicizia e agli affetti personali come PRIMO motore sociale. Sì, ad alcuni magari le mie parole potranno suonare come quelle di un vero e proprio idealista (lo sono infatti, ahimè), però a me personalmente (questo è il mio punto di vista) sembra l’unica strada percorribile.

    Per cui è vero che siamo circondati da una massa di ipocriti, c’è poco da fare. Inutile far finta di, far finta che non sia. Questo è evidentissimo. Dopo messaggi scambiati per un mese con un ragazzo con cui mi dovevo incontrare in questi giorni, ad esempio, anche se abita un po’ lontano da me, lui puff..sparisce misteriosamente nel nulla senza farsi più sentire. Eppure c’eravamo scritti, sentiti al telefono, approvando il nostro incontro per conoscerci, ecc. Mi chiedo come mai ci si comporti così. A volte mi dico: Simone, o sei te che hai le traveggole oppure sono gli altri (o almeno tanti di loro) a sclerare di brutto. Mah. in ogni caso, ho poca fiducia nell’umanità io. Fosse per me e fossi il figlio di qualche bel riccone (ce ne sono taanti nel nostro paese, si sa, giustooo?!!) prenderei il c**o e me ne andrei a meditare sulla sommità di un monte in Oriente, con la sola compagnia degli uccellini.

  4. 124
    frao -

    Confido nella natura e che resetti questa civiltà di balordi e bambini di qualsiasi età. Darei la mia vita per cancellare tutto questo schifo. Ormai so che dentro me c’è prevalentemente odio. E più ci penso e più si impossessa di me. Via dall’italia. Via dalla società. Appena ho le possibilità manderò a fare in c**o tutti. Società malata e di malati

  5. 125
    Simo -

    Il primo problema che io individuerei (se fossi chiaramente un sociologo) è quello del cambiamento del modello di vita ed esistenza. Condizionati da quanto si evince osservando le vite degli altri, dai consigli dei nostri genitori (quanti errori, ahimè, ha fatto la loro generazione!), dalla volontà di affrancarsi e (giustamente) rendersi indipendenti, dalla necessità di crearsi una vita propria, ormai siamo spinti a fare a gara l’uno con l’altro per rincorrere il denaro..che è ormai diventato un mezzo privilegiato riservato ad alcuni e NON a tutti. Il problema è l’egoismo, la cecità e l’avidità di potere inaudita che si osserva in ogni angolo del mondo. Ci hanno indotto a credere che ciò che conta è il successo, il denaro, l’egoismo e il dover pensare solo a sé stessi, la religione anche (senza capire un c***o di quello che ci sta sotto, perché è facile parlare quando si razzola male…chi deve capire capisca). E così la gente si distrugge, lentamente, c’è sempre più bisogno di psicologi, si ricorre ad antidepressivi e droga, tra un po’ anche il BENESSERE diventerà oggetto di mercato!! Perché lessi qualche tempo fa che “il mercato del benessere” è destinato a svilupparsi in futuro e a dominare!! Ma ci rendiamo conto?? Abbiam ridotto anche quel valore e quella condizione che spetterebbe di propria natura e incondizionatamente a TUTTI QUANTI (ossia il benessere) a un mero oggetto smerciabile e di transazione valutaria!! è assurdo. Io non ho più parole. Sono stupito anch’io. Ma qualcosa nel mondo cambierà..perché deve cambiare. Fortunatamente si iniziano ad avvertire i primi segni (basti guardare cosa succede ai paesi “benestanti”), è solo questione di tempo. confido anch’io nel potere della natura. L’ordine primordiale, quello ancestrale, deve tornare. Tutto ciò di cui siamo circondati è artificiale, frutto dell’uomo. L’uomo non è indistruttibile..anzi. Basta un soffio. E puff..tutto si eclissa.

  6. 126
    frao -

    Concordo con te su tutto simo. Spero che quello che sta accadendo da un po, sia un segnale. Anche perchè se così non fosse, sempre peggio si cadrebbe. Hai detto bene, siamo in competizione, ed è ridicolo!

  7. 127
    Luky -

    Frao non ti conosco ma da quello che scrivi sei una persona
    molto intelligente complimenti
    Ti stimo
    Luky

  8. 128
    ilario -

    io sono in una situazione simile, solo che io esco molto spesso, ma non sono di compagnia xkè mi sento molto diverso dagli altri…

  9. 129
    frao -

    Oggi ho imparato una cosa. Volere è potere. E’ così. Questa società non migliorerà mai, anzi peggiorerà solo. Ogni cosa negativa,brutta,che ci fa star male,come appunto la società per me, può essere trasformata dal nostro cervello in una cosa positiva. Bisogna volerlo. E’ verissimo che la società fa pena, ma invece di stare ad avvelenarci il sangue come ho fatto io sul passato,su cio che non abbiamo, su cio che non riusciamo, iniziamo a riflettere,a non buttarci giu. Pensiamo alla nostra famiglia,partner per chi ce l’ha,su noi stessi. Queste sono le basi. Il resto è solo un contorno, e il contorno sappiamo che è solo un di più. Qui o altrove, noi possiamo starci. Dobbiamo volerlo. L’uomo può fare tutto, possiede dei mezzi molto validi. Non sottovalutiamoci, e SOPRATTUTTO (lo dico in particolar modo al sottoscritto) smettiamola di guardare gli altri,odiarli,giudicarli,paragonarli a noi. Basta competizione. La facessero gli altri. Gli altri facessero quello che vogliono,ma non ciò non deve in alcun modo distoglierci dalla nostra vita,nostra e basta. Anche il più solitario delle persone sul mondo possiede un tesoro. Interessiamoci più a ciò che di bello abbiamo.

  10. 130
    Luky -

    Frao pultroppo come hai già datto viviamo in una brutta società
    ma penso che il vero MARCIO sia nei ragazzini giovani… cè tanto schifo… io ne so qualcosa visto che sono giovane e vedo tanti miei
    coetani che si sono ridotti da schifo pur di avere una compagnia… pur di essere fighi si farebbe di tutto eh? Mah… Un mio amico (anzi EX amico) per esempio e ridotto da schifo… si droga dalla mattina alla sera non ha studiato non ha una patente neanche un lavoro (beh quello e difficile averlo ora…) mi dispiace solo per sua madre che ha fatto tanto per lui e poi guarda…
    Ha fatto questo solo per avere quella dannata compagnia formata da 10 o più sfigati come lui… mentre aveva amici veri che penso l’abbiano sempre aiutato (me compreso) mentre lui di certo non si è mai sfaticato…
    Ma probabilmente i suoi amichetti già si stanno allontando… almeno cosi
    ho sentito dire… e adesso? Come farà? L’unico ricordo che avrà di loro sarà il corso di disintossicazione che dovrà fare! Sempre se lo farà…
    Bel mondo che abbiamo di fronte…
    D’ora in poi amico di tutti e di nessuno!
    Penso solo a me
    Ogniuno a casa sua.
    Ciao

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