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Lettera pubblicata il 28 Febbraio 2010. L'autore, isolanelvento, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Caro Isolanelvento, ho capito dove sta il punto dolente: hai visto in tv un sacco di scene romantiche, con sospiri, sbaciucchiamenti, eterne promesse, idillii nel sole e sotto un tramonto lungo il mare… e rimpiangi di non avere vissuto tutte queste cose in gioventù, ti sembra una mutilazione avere avuto come unico idillio, nei tuoi ricordi, quello dei primi tempi con la ragazza che poi sarebbe diventata tua moglie, idillio forse troppo breve, seguito presto dal matrimonio, dai figli, dalle responsabilità, dalle preoccupazioni… Già, capisco, tu non hai mai vissuto come questi tronisti e letteronze e discotecari che bruciano la giovinezza eroica tra un divertimento e l’altro, in un’adolescenza perenne, come ardenti creature d’amore e letizia (e alcool, e droga…)
Cretinate…
Devi essere felicissimo di essere te stesso, di vivere come hai vissuto, di non aver mai fatto il pirla, ma di essere un uomo serio, e di avere una moglie seria, e un bel lavoro, e due bei figli sani.
Se poi ne hai le palle piene della tua famiglia per altri motivi, divorzia, ma farlo solo per correre dietro alle ragazze più giovani è un’idiozia.
La verità è un’altra. Tu sei in un’età critica (è anche la mia, siamo coetanei). Verso i quarant’anni si è “a metà della strada”: ti accorgi che il tempo che hai di fronte potrebbe ormai essere meno di quello che hai alle spalle, la vita non è più solo futuro, come per i giovani, ma il passato comincia a essere un testo molto voluminoso che ti pesa sulla mente e sul cranio, la parabola vitale non è più un’ascesa, ha già raggiunto il culmine, dalla vita ormai hai avuto tutto e la discesa sta forse per cominciare…
Stai cominciando a diventare vecchio, e te ne sei accorto.
E hai paura. Allora ti giri all’indietro. Scruti nel passato, ti chiedi se qualcosa è mancato, se per caso esistono desideri non realizzati… ne trovi uno e ti attacchi a quello, tanto per non guardare avanti, per non affrontare la realtà che la gioventù è morta.
Questo però non vuol dire che si debba dare una lettura moralistica dei tuoi problemi picologici, come se fossero solo le ubbie di un timido che coltiva voglie insoddisfatte.
La fase che stai vivendo tu, devono attraversarla tutti gli uomini. Il momento in cui cambia la percezione del tempo, in cui non si è più “nella” giovinezza, ma “oltre”, e si comincia a guardarla come qualcosa di compiuto, e di perduto, è un momento critico dello sviluppo di una persona. In termini biologici, è il momento in cui avendo adempiuto al compito di riprodursi e creare una famiglia, bisogna volgere la propria attenzione dal mondo esterno al mondo interiore. L’interesse verso le altre donne, che sembrano prometterti chissà quale rivelazione ed esperienza magica, è solo una proiezione di un bisogno inconscio, un sintomo che hai il desiderio di ampliare il cerchio delle tue esperienze, che ti sei limitato troppo nel passato e devi evadere, per non fossilizzarti.
Evadere andando a donne è la soluzione più stupida, sebbene sia quella messa in pratica da molti verso l’inizio della mezza età, perché i nuovi bisogni che confusamente senti di avere sono interiori.
Scommetterei che l’atmosfera in cui vivi è asfittica, in senso intellettuale e spirituale. Cosa fai nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby? Leggi? Studi? Mediti? Rifletti? Quanto tempo dedichi all’immaginazione e al pensiero autonomo?
Il baco sta qui, ed è inutile cercare di cancellarlo andando a donne, o bevendo, o viaggiando, o oziando nei bar o facendo qualsiasi altra cazzata. Devi dedicare più tempo ed energie al tuo ego. Scoprire nuove passioni per cose nuove – che non vuol dire fare corna alla moglie ma allargare i propri orizzonti di conoscenza.
Qualsiasi psicologo ti potrà confermare quello che sto dicendo. Tu stesso credo che lo sai benissimo, è la monotonia del pensare e dire le stesse cose che ti sta stufando, non tua moglie.
E ci credo, dopo vent’anni passati così…
Apriti al mondo.
Fai tesoro di questi suggerimenti!
Risponderò brevemente:
1) ho amato mia moglie e non per cercare scusanti, ma posso dire d’aver più dato che ricevuto, da lei ho spesso ricevuto trascuratezza, fredezza e mediocrità.
2)non sono un marpione, ho rifiutato non poche avventure occasionali,in qualche caso, nonostante la timidezza, avrei potuto approfittarne, bastava dire si, ma non mi interessano.
3)sono pericoloso nella misura in cui potrei innamorarmi e perdere la testa e quindi lasciare la mia famiglia, quindi pericoloso per la mia famiglia. Ma gli unici che non meritano ciò sono solo i miei figli.
4)ho speso molto su mia moglie e discusso un’infinità di volte dei nostri problemi e in qualche misura è a conoscenza della questione, ma se ne occupa solo quando sa che esiste una qualche donna nei miei paraggi, per il resto spesso dimentica anche che esisto.
5) forse non avevete capito che tra me e mia moglie le cose non vanno affato bene, forse non lo avevo spiegato adeguatamente e non per colpa mia.
6)siete di una durezza sconvolgente, parlate per luoghi comuni, la vita non è semplice come la descrivete: marito/marpione che cerca donne da inguaiare, non è così, almeno per me non è così.
isolanelveneto,
non mi hai risposto: sei mai stato innamorato di tua moglie?
hai risposto: “ho amato mia moglie”, al passato… comunque, amare non è essere innamorati…
ho riletto il tuo post e mi sono soffermata su: “se amo mia moglie, non lo so e non so se riuscirei mai a lasciarla.”
credo che la tua sia davvero una crisi di mezza età… enfatizzata dalla tua timidezza.
Isolanelvento…Cavolo ma te la sei cercata,se il mio marpione ti ha offeso,non posso dirti che mi spiace,Ho letto la tua lettera e ne ho tratto le mie conclusioni(forse sbagliate)daltronde solo tu sai com’e’ la tua vita di coppia,apatica senza sentimenti che legano??Cerchi fuori quello che ti manca,ma cosa offri nella tua ipotetica relazione esterna???Stabilita’?non credo,visto che corre su binari diversi,amore?se ti innamori quale futuro darai a quell’amore?incerto visto quello che dici nel riguardo,e l’altra persona,pensi che potrà’ condividere i tuoi sentimenti restando per sempre nell’ombra??Forse i miei pensieri ti sembreranno egoistici,ma cosa hai da offrire tu?Solo incertezze e dubbi..Fai chiarezza in te stesso prima di buttarti in qualsiasi relazione,avresti solo da perdere,e magari far del male alle persone vicine a te..e per ultimo,non cercar qualcuno solo per risvegliare l’eco egoistico di tua moglie..vedere la sua gelosia ti fa star bene??Non e’ che l’ami ancora e vuoi far emergere quell’amore apatico stuzzicando con la gelosia??Son tutte domande che solo tu puoi dare le risposte..a te stesso..Trovo tante persone che dicono,siamo assieme per i figli,ma ognuno fa la sua vita..problemi di coscienza.. Non dare questa responsabilita’ cosi grande ai i tuoi figli..ciao auguri di buona fortuna
Ciao “Isolanelvento”, la tua lettera mi ha commosso, leggerla è stato come rivivere la mia vita, sono nelle stesse tue condizioni: 23 anni di matrimonio alle spalle, un figlio, molti rimpianti! Non possono capirti qui, non possono capire e non dobbiamo fargliene colpa, chi non ha fatto un percorso di vita come il nostro non può capire! Una vita spesa per la famiglia per i figli, per la propria donna che tutto sommato ci ha dato veramente poco! La mia tarda adolescenza mi è stata rubata, mi sono impegnato nella vita al massimo garantendo a mia moglie, che amo, e a mio figlio un tenore di vita molto alto, ma mi manca qualcosa… mi manca tanto qualcosa che non riesco a descrivere in poche righe! E dire che ho una famiglia invidiata da tutti, la classica famiglia perfetta per molti irraggiungibile, a volte ho paura, penso che potrei barattare tutto per qualcosa di effimero, di futile, Dio dammi la forza di continuare ad essere un modello!
Hai chiarito tante cose, hai chiarito che ogni storia ha un passato, che ogni azione una reazione, a volte lenta, impercettibile, ma inesorabile. I nostri racconti non sono altro che una fetta del nostro vissuto, delle dinamiche della vita edelle relazioni con gli altri. E’ facile giudicare da una parola, estrapolarla e farne motivo di discussione.
Però non era un bel leggere la tua storia, credimi….tutti abbiamo pensato più o meno la stessa cosa.
Avere dei dubbi non è concesso a questo mondo o sei preciso inpeccabile senza apparenti imperfezioni o i tuoi simili ti daranno una condanna che con molta fortuna farai difficoltà a togliere. Sei umano come tutti quelli che ti hanno risposto, sinceramente la vera fedeltà non so’ cosa sia e intendo dire anche nei pensieri. Cerca dentro di te cosa desideri realmente, fare i conti con le proprie illusioni per viversi a pieno la realtà delle cose che ci circondano. La famiglia è un dono meraviglioso quando ne capisci il valore, ma devi superare queste tue insicurezze per essere libero di viverti a pieno ogni momento le cose che ami d’avvero.Cerca dentro te le risposte
Cosa si può dire a un uomo che descrive l’amore (tutto da dimostrare: ma appunto non sembra essersi dimostrato a lui…) della propria compagna di vita con un “da lei ho spesso ricevuto trascuratezza, fredezza e mediocrità”?
Che definisce sé stesso così:”sono pericoloso nella misura in cui potrei innamorarmi e perdere la testa e quindi lasciare la mia famiglia, quindi pericoloso per la mia famiglia. Ma gli unici che non meritano ciò sono solo i miei figli”?
Be’, io penso di sì, che tu sia “pericoloso”, per te stesso e per i tuoi figli. Ma non perché per quello che pensi tu: la paura cioè di affrontare una separazione, e che i tuoi figli possano soffrire per questo.
Sì, certo, sei preoccupato del GIUDIZIO degli altri, di quello eventuale dei tuoi figli, ma soprattutto SAI (senti) di avere un problema con LE ALTRE (che ancora non riesci ad avere: ed è QUELLO – guarda un po’ – il problema che ti più sta a cuore…) e che tu racconti essere causato da un’estrema timidezza.
Invece è un groviglio di egoismo, vittimismo, viltà, mediocrità.
Torniamo così a tua moglie: sì, è molto probabile che sia una mediocre. Come te.
PS: io, quando ho capito di avere accanto un mediocre, l’ho sempre lasciato: come mai a questi uomini che parlano tanto male delle loro mogli, poverini… Non riesce? Mia madre, in tempi e modi MOLTO più difficili dei tuoi, ha lasciato mio padre. Io non ho tanto sofferto per la loro separazione, quanto del fatto che mio padre NON C’ERA. E non ho mai dubitato: ah, adesso di separano, adesso non ci sarà più. Ingenuamente mi credevo, alla mia tenera età che avrebbe potuto esserci ugualmente, pensa un po’.
alberto,
tua moglie ti ha fatto mancare una vita sessuale normale? ti è sempre stata fedele?
se così è stato, non mi sembra ti abbia dato poi tanto poco.
se così non è stato, allora davvero non è valsa la pena fare tutti i sacrifici che hai voluto fare, anche per dare a te stesso un “alto tenore di vita”.
spesso vediamo quello che ci manca e non valorizziamo abbastanza quello che abbiamo…