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Lettera pubblicata il 10 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albert1879.
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Uao che bella lettera….
Un vero inno alla vita!!!
Grazie per le maledizioni…ma attenzione…perche’ tornano indietro a chi le manda!
E’ facile parlare quando la vita ti gira bene, se tu
avessi fatto la mia vita non daresti consigli stupidi.
Purtroppo succede di essere depressi e di attendere la sera ed il sonno che annulla tutti i pensieri. Ma che vita è? Come dice Rox bisogna agire più che crogiolarsi nei pensieri neri. È quello che ho fatto io ad un certo punto della mia vita. Anche se non avevo lavoro ho iniziato col volontariato nei posti più tristi e mi sono resa conto di esser fortunata ad avere la salute. Da li ho trovato qualche lavoretto come badante e come colf, poi ho affittato una casetta in campagna. Ho raccolto tutti i gatti randagi nel giardino ed occupandomi di loro già mi sentivo più utile. Non avevo amici, ma ho aiutato delle vecchiette vicine di casa che mi invitavano a bere il the e che mi hanno insegnato tante belle cose. Ascoltando le loro storie, quello che hanno passato in tempo di guerra, mi sono resa conto di essere fortunata . Ora non piango più, evito di pensare e lavoro tutto il giorno anche come volontariato per sentirmi utile. Sapeste quante povere creature malate e disabili ho visto negli istituti in cui opero. Eppure non si lamentano. Nel loro piccolo sono felici per cose semplici, come per una canzone od un gelato o una partita a carte. Una ragazza per esempio ha perso i genitori in un incidente stradale in cui pure lei è rimasta Emiplegica. Aveva cinque anni quando è successo, ora ne ha 56 ma trova sempre cose nuove per cui rallegrarsi e ringraziare i suoi genitori per la vita che le hanno dato. Per cui noi che siamo sani : usiamo le mani finche’ le abbiamo per fare del bene;usiamo gli occhi, finché abbiamo la vista, per rallegrare il nostro prossimo con disegni e composizioni floreali; usiamo le gambe per camminare e correre in soccorso dei piu ‘ deboli. Io l’ho vinta così la depressione, aiutando gli altri aiuti anche te stesso. Amen. Non cediamo al potere distruttivo della negativita ‘!
bella testimonianza Lucilla,davvero.quanto alla vita non è lei ad essere cattiva quanto chi la rovina al prossimo
Lucilla,
gran bel messaggio! grazie.
verissimo che nell’offrire aiuto ad altri, nei limiti delle proprie capacità e possibilità, si aiuta moltissimo anche se stessi. è la magia del dare spontaneo, senza attendersi particolari riscontri.
lunedì scorso ho avuto il grande piacere d’incontrare brevemente Fredo Olivero, che negli anni ha provveduto a dare accoglienza e integrazione a più di 50.000 emigranti, di tutte le nazionalità, con attenzione, anche, al reinserimento sociale di involontarie prostitute. un uomo di una dolcezza infinita, nella grandezza dei suoi fini e del suo animo sorridente.
ti racconto qualcosa della vita di una vicina di casa poco più che ottantenne, che si chiama Anna, che spesso mi accoglie, da me ricambiata.
ultima di sei figli, è stata abbandonata dal padre, emigrato subito dopo la sua nascita in Africa in cerca di fortuna, che poi ha fatto perdere le sue tracce, per costruirsi lì una nuova famiglia.
sua madre, rimasta sola, non comprava zucchero per i suoi bambini se prima non era riuscita a saldare la nota di debito sempre aperta nell’unico negozio del loro paesino in Calabria. pregava, però, all’occorrenza, di concederle in aggiunta mezzo litro di petrolio, per avere luce nella notte, nell’eventualità che uno dei piccoli avesse problemi di salute.
a tutti loro insegnava, con forza, a non far mai trasparire all’esterno che in casa non c’era nulla da mangiare, imponendo che, se si fossero trovati da parenti o amici, al momento di sedersi a tavola, se ne venissero immediatamente via, se non espressamente invitati a condividere il pasto.
Anna ha comprato con il marito la metà del vecchio ed enorme ex mulino, un tempo vanto del conte. e di recente ha accolto con gioia la visita della sua sorellastra africana, perdonando in lei la vigliaccheria del padre.
mi fa piacere che tu abbia la compagnia dei gatti, che non mi posso permettere.
un abbraccio.
Lucilla è una persona intelligente. E non lo dico solo per il fatto che è una gattara (io adoro le gattare e i gatti, con diversi dei quali condivido felicemente il mio habitat e che, per motivi a me non noti, attiro come una calamita e finisco per tenermeli).
Dato che al mondo siamo sette od otto miliardi, è praticamente impossibile non trovare una platea di gente che sta peggio o molto peggio di noi.
Bene, basta confrontarsi con quella platea e uno si rallegra.
Se invece uno si confronta con un panel composto da gente ricca, fortunata, slampadata, con la Lamborghini e che tromba da mane a sera (che è l’effetto collaterale, ancorché assolutamente naturale, di avere la Lamborghini), è evidente che gli viene una depressione da tagliarsi le vene.
Non è cinismo, è un sano approccio pragmatico alla vita.
Yog, io non bramo a tutti i costi il Lamborghini. per sentirmi contenta e del tutto soddisfatta mi basterebbe che le persone moleste scomparissero dal mio raggio, sia nel virtuale che nel reale. Ma è una vana illusione, un pò come gli amori non corrisposti, l’ apertura mentale della gente comune, il vincere alla lotteria o l’ eterna giovinezza. Io poi sò pure astemia quindi invece della narda, devo accontentarmi del succo d’ uva anal-colico per dimenticare.
ELI – la vita…. che dire…. una strada tutta in salita..
ognuno di noi ha la sua croce da portare…
grazie a tutti quelli che danno coraggio …. e forza!…
a chi il coraggio non ce l’ha!!!! andiamo avanti…. insieme…
Elena, che dire. È davvero una vita di narda. YU-HUUU!
Perché le nostre vite sono di merda.ogni tanto ho voglia di sparire dalla faccia di terra.ogni volta che tu dici qualcosa hai tuoi genitori loro non provano ne meno a capire perché tu hai fatto quello errore.dopo ti dicono delle cose che ti colpisce nel cuore.a volte penso di scappare da casa ma non so dove andarmene.