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Lettera pubblicata il 19 Dicembre 2021. L'autore, mikyf, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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LUCA: “Molti nei commenti non ne hanno colto il senso”
SOLNZE: “Trovo che molti dei commenti siano decisamente arroganti”
Parlate di “molti commenti”, peccato che in tutto, tolti voi due, siamo cinque utenti ad aver commentato.
“Stress insostenibile” a fare l’insegnante lol
Intanto gli insegnanti per le vacanze di Natale stanno a casa 15-20 giorni. Io ho lavorato pure il giorno di Natale.
Con che coraggio gli insegnanti stanno sempre a lamentarsi… Quando poi c’è la frotta in fila, specie al sud, per il posticino statale nella scuola
Ciao Mikyf,
siamo colleghe emigranti entrambe, capisco molte, ma davvero molte delle cose che hai scritto. Condivido diverse cose che pensi, anche io spesso mi faccio buttare giù (viceversa il primo gennaio non mi troverei su questo blog, che ne pensi?).
Senti, io non cerco persone con cui deprimermi in compagnia, piuttosto persone nuove con le quali scambiare due chiacchiere. Se ti va di sentirci (magari insegniamo nella stessa parte del nord, chissà) rispondi a questo commento e facciamo in modo di metterci in contatto. Buon 2022!
Mikyf,
pur consapevole che sarebbe preferibile rispettare il tuo silenzio, non posso fare a meno di dirti che mi avrebbe fatto piacere interagire un po’ con te in privato.
Buona sorte in questi momenti di caos acuto in ambito scolastico!
@Rossana anche a me farebbe piacere. Chissà, magari si sente più serena adesso, lo spero tanto per lei, spero che tutti andiamo avanti con un po’ meno di ansia.
Il corpo docente italiano?
Gente ignorante che insegna ciò che non sa, si lamenta di gamba sana, guadagna troppo per quel che lavora, e in massima parte farebbe bene a restarsene al Sud.
Emmegi,
spesso chi scrive qui lo fa solo per uno sfogo. Non crede che si possa trovare online contatti affini stabili e positivi, e in effetti è molto difficile che possa accadere.
Anche se, in passato, alcuni utenti hanno avuto ottime esperienze di interscambio virtuale privato. Rare ma non impossibili, insieme, ovviamente, ad altre finite molto male.
Speriamo che Mikyf stia meglio, sia più tranquilla e consapevole di sé e delle sue forze per affrontare solitudine e difficoltà d’inserimento in ambienti al momento perturbati, oltre che molto diversi da quello d’origine.
Cara Mikyf,
il tono nichilista del post è comprensibile: racconti di difficoltà importanti sia nel lavoro che nelle relazioni.
La causa dei problemi sembra esterna (la famiglia non capisce, i colleghi o potenziali amici non danno appoggio disinteressato, l’ambiente scolastico difficile,…).
Però i miglioramenti si fanno su ciò che possiamo almeno in parte controllare e dove siamo motivati, quindi proporrei un paio di riflessioni in questa direzione.
Fare l’insegnante è un lavoro molto importante, quali aspetti ti hanno motivato a sceglierlo o trovi positivi (oltre all’indipendenza dalla famiglia)?
Nelle relazioni non sempre è tutto bianco o nero, ti andrebbe di prendere nota ogni giorno di una singola cosa positiva (anche piccola, anche relativa a qualcuno con cui non ti trovi bene)? Questo potrebbe aiutare a trovare un insieme di elementi positivi, interessanti e più controllabili, sui quali costruire un futuro più desiderabile.
Se qualcosa ti risuona potrebbe tornare utile…