Salve a tutti voglio scrivere qualcosa sulla mia vita. Mi chiamo Salvo ho 45 anni sinceramente mi sono separato da 2 anni con una figlia di 20. Io ho sempre amato mia moglie ma lei mi ha sempre detto che non mi amava, abbiamo tirato per 18 anni per non dare un trauma a mia figlia. Dopo la separazione mi sono accollato tutto io lavoro percepisco uno stipendio discreto, ma purtroppo mi sono caricato troppo di debiti. Oggi mi trovo in una situazione particolare della mia vita, abito con i miei in mansarda non mi aiuta nessuno non ho un centesimo in tasca voglio morire almeno mi tolgo dalle scatole. Arrivare che non hai la possibilità di non poter fare nulla ti senti un emarginato. Vero che i soldi non sono tutto ma servono. Sono stressato è non riesco a concludere nulla, da oggi mi sono prefissato che non mangerò più voglio vedere dove arriverò. La gente sorride io no si crede che tutti siano o stanno bene ma purtroppo io no. Ho un sacco di amicizie femminili ma una compagna non esiste, tutti mi vogliono bene ma non sanno cosa abbiamo dentro di ognuno di noi. È una strada senza sbocco chi chiedere aiuto a nessuno, tanto agli altri non se ne fregano di come stai. Ogni tanto mi soffermo penso ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Non lo so forse perché sono stato uno che credeva nella famiglia, ho dato tanto nella mia vita adesso basta ormai sono giunto al capolinea. Grazie a tutti quelli che credono nella vita nella società ma io ho perso tutta la mia fiducia verso questa società che è piena di ipocriti senza scrupoli. Si ride ma non si pensa alle persone che hai intorno. Saluti da un uomo che è sfinito.
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Categorie: - Me stesso
Caro Safagone,
succede a tanti di trovarsi in momenti particolarmente neri, e anche a molti di avere la sensazione di non essere sufficientemente ricambiati, ma non per questo si dovrebbe buttare la spugna.
se i debiti non ti creano ansie quotidiane, senza soldi si campa, maluccio, ma si campa. io ci campo da una vita, nel senso che a malapena riesco a portarne a casa abbastanza per una modalità di esistenza che definirei “francescana”, legata com’è, e come è sempre stata, al minimo indispensabile. eppure ho sempre lavorato duramente, sia in casa che fuori casa…
dai, datti una mossa e reagisci: è il solo modo di affrontare decorosamente l’esistenza! faccio mio il messaggio consolatorio ricevuto di recente da un saggio, giovane amico: pensa positivo! e cioè che quanto hai realizzato e dato era il meglio che potessi fare e dare. quanto al ricevere… beh, questo non dipende totalmente da te: la sorte gioca in questo la sua parte…
poi, guarda avanti, e proponiti di impegnarti ancora per ottenere di meglio e di più. non ti è di supporto il pensiero di tua figlia? è in buona salute? hai un buon rapporto con lei? stai bene? hai un lavoro stabile?
fai bene a non aspettarti troppo dagli altri ma faresti altrettanto bene ad avere cura e attenzioni per te stesso. i guai si possono risolvere gradualmente (magari anche con l’aiuto della tua ex compagna), e ci possono anche essere di insegnamento per non ricascarci più in futuro, scelte sentimentali sbagliate incluse…
un abbraccio.