Ho subito violenza psicologica in famiglia e questo mi ha distrutto la vita. Gli enormi problemi psicologici che ne sono derivati mi hanno portato all’età di 50 anni senza un lavoro, senza un compagno, né figli, né amici. Sono completamente emarginata dalla società e da tre mesi vivo per strada e dormo in macchina. La mia situazione è ormai gravissima. Ho raccontato la storia della mia vita e della mia famiglia in un blog che si fermava a due anni fa ma che ho aggiornato di recente con dei video. La mia vuole essere una testimonianza, una denuncia e un invito a difendersi e a reagire prima che sia troppo tardi. Il blog non contiene pubblicità e non è a fini di lucro. Non ce la farò a superare l’inverno vivendo per strada, spero la mia vita non sia passata invano e che tutte le mie sofferenze siano d’insegnamento.
Il blog è: Il coraggio di volersi bene
Grazie
Patrizia
Di quale città sei?
Mi trovo nella città di Benevento, in Campania. Non ho amici o conoscenti che possano ospitarmi, solo una madre anziana che è stata l’artefice principale della mia rovina, rendendomi incapace di trovare la mia autonomia. E’ impossibile perciò andare a vivere da lei. Con molte difficoltà ho iniziato le pratiche per chiedere il mantenimento legale ma prevedo tempi lunghi, seppure ci sarà. Qui l’unica struttura di accoglienza è il dormitorio della Caritas, ma oltre che per motivi igienici, io non posso accedervi in quanto sono affetta da una forma di autismo che mi rende insopportabile la vicinanza e la convivenza con gli altri.
Per il collegamento ad internet mi appoggio ad un bar con wifi gratuito, ma non posso collegarmi sempre.
Il tuo punto di vista risente dei tratti inequivocabili della mentalità borghese. Non hai più 15 anni e il senso dell’utile che presiede le attività umane dovrebbe portarti a riconciliarti con i tuoi perché mi sembra evidente che il rispetto nella vita attiva dipende dall’azione sociale rivolta alla speculazione. Ragiona. La loro colpa è quella di non essersi trovati nella condizione di investire e di non averti strumentalizzata per realizzare ambizioni nascoste. In famiglia ti puoi realizzare attraverso la rivalutazione del denaro e il risparmio. Questo esercizio – che ti mette in contatto con il mondo- ti renderà capace di cogliere quegli sprazzi di felicità che si possono catturare attraverso la beatitudine del cuore. Devi avere fede nella potenza e nella grazia di Dio che si dispiega sulle azioni degli uomini. Alcuni la chiamano fortuna. Per altri si tratta del fato o del destino. E se il tuo destino è quello di restare da sola portalo avanti con coraggio e un pizzico di follia.
Vai al CSM centro di salute mentale, fai una visita psichiatrica e parla con l’assistente sociale del centro.
Sono in contatto con gli assistenti sociali da un anno, ma si sono decisi ad intervenire solo quest’estate, quando sono finita in strada. Molto lentamente hanno fatto una denuncia nei confronti di mia madre che mi nega il mantenimento da dieci anni. Finora ho vissuto con una quota ereditaria ormai esaurita. Non riesco a trovare lavoro perché sono affetta da disturbo autistico di livello 1 (sindrome di Asperger) e depressione cronica. La depressione deriva ovviamente dal “trattamento” subito in famiglia, l’autismo è di tipo genetico e pressoché incurabile, per giunta ho avuto la diagnosi solo 2 anni fa. Ho iniziato ora le pratiche per l’invalidità civile (ci vorrà più di un anno per la pensione),non sapevo di averne diritto, ho cercato un avvocato per il gratuito patrocinio ma tutti hanno rifiutato. Solo una settimana fa ho saputo che posso rivolgermi al giudice direttamente per il mantenimento, ma ci vorranno dei mesi (4/6 mesi suppongo). Nel frattempo non so come restare in vita.
Ciao Amelia, ho provato a scriverti alla mail che hai lasciato sul tuo blog, ma risulta sbagliata, come mai?
Se mi vuoi scrivere tu, ti lascio la mia mail; carlogr953@gmail.com