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Lettera pubblicata il 10 Settembre 2012. L'autore, Rory, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Come sicuri di se’ ecc) la questione ha radici profonde e diverse, come fai notare tu. In realta’ il narcisista perverso puo’ avere un estremo bisogno di se-durre (condurre a se’) per cui non che lo stuprino mentre vai al gabinetto pero’ non serve neanche che sia figo perche’ si creino anche situazioni “imbarazzanti”. La mia storia e’ diversa dalla tua (ed e’ anche una riprova, la mia, che non si e’ attirate per forza “da un certo tipo di uomini”… e la dinamica che emerge e’ un’altra) ma ho avuto un ex tanti anni fa, semplicemente insicuro, che effettivamente era “imbarazzante” (per se stesso) da quel punto di vista. Da notare che ovviamente a me piaceva ma non perche’ fosse considerato “figo” (lo scoprii in seguito, in me desto’ interesse per il suo senso dell’umorismo e all’inizio fisicamente non mi aveva colpito per nulla. Scoprii che aveva uno stuolo di “piccole fans” ben dopo esserci messi insieme. Ma con lui che ci teneva a farmelo notare e sapere. Perche’? Anche perche’ io non ero gelosa, lui di me a morte – senza dirlo. Era a lui che poteva succedere di trovare uno che faceva il moscone con me mentre lui andava al gabinetto. La differenza e’ che io i mosconi vari li stroncavo, che lui ci fosse o no. Nel suo caso c’entrava una madre che da piccolo se n’era andata a casa con un altro dopo avergli promesso di non farlo. Lui non e’ stato un molestatore di quelli di cui parliamo, ma un narcisista e insicuro cronico si, che a distanza di tipo 15 anni (non scherzo) ha detto a una che conosco con cui ha avuto una breve storia che io sarei stata gelosa se l’avessi saputo. Pensa te… 😉 per inciso con lui sono stata da giovanissima, poco e scoperti i suoi andazzi l’ho lasciato io. Che, ribadisco, non mi ero messa con lui perche’ “era un figo”. Come giustamente sottolinei tu la violenza psicologica vera e propria (sebbene lui fosse in “competizione” con me e altre cose) e’ su un altro piano. E risveglia certe dinamiche personali non solo per reazione chimica ma anche perche’ cmq il “molestatore” le annusa
Ragazze questi sono uomini molto malati, danno poco e pretendono molto, sanno dove e come far male … Sanno come toccare i tuoi punti deboli. .purtroppo ci caschiamo sempre perché a letto sono dei grandi amatori. Ti fanno sentire bene, ma non basta…. Sono dei frustrati a volte anzi sempre ti fanno credere che gli altri uomini anche amici storici ti cercano solo per portarti a letto, sono spesso impauriti che gli altri uomini possano esser più dotati di lui, e tu stai li a rincuorarli, ma serve a poco,… Io onestamente non sono riuscita a staccarmi da lui, ma la mia situazione è più complicata, a me lui piace e non solo fisicamente , mi piace una parte di lui che non ho conosciuto in altri uomini… La sua intelligenza ha un lato che combacia perfettamente con me. Lui a giorni partita , tornerà nella sua terra chissà se ci sarà futuro per noi, fino ad ora viveva in un posto che non gli piaceva e forse io gli servivo come compagnia. Forse arriverà la fine di questa storia ….. Ma sta di fatto he questi uomini ti ipnotizzano ti rapiscono nella loro tela e districarsi spesso é difficile e doloroso
Beh, Gaia, non sono tutti grandi amatori, anche per via dell’egoismo/narcisismo. Alcuni sono donne e non solo le donne usano il sesso come pretesa/ricatto anche nell’astinenza. E’ vero, “tutti” ti vogliono tr… secondo loro e di solito e’ tutta colpa tua. Ma il dire che tutti vogliono quello non e’ solo insicurezza ecc riguardo possibili rivali e anche dire che gli altri di te vedono una cosa sola. D’altra parte lui a letto si concede e ti concede? Ma li c’e’ un motivo, lui e’ un vero uomo… Ma quanta (sul serio) dimensione affettiva esiste con questi soggetti? C’e’ chi o non ti sfiora proprio mai o solo a letto ma alcuni non ti baciano sulle labbra e comunque poi ti comunicano una confidenza minore
e una complicita’ minore di uno incontrato in un bar. Grandi amatori? Anche quando si e non per “effetto ipnosi” restano incapaci della vera intimita’ e hanno un rapporto pessimo con il corpo altrui (e probabilmente quindi con il loro) che vedono come scollegato o che usano cmq per i loro giochetti. No, non dico sessuali. Dico giochi di denigrazione ecc. E di solito sono assolutamente incapaci di parlare bene della tua sessualita’ e “seduzione” anche involontaria: sei una zocc o pensi da zocc ecc. Il messaggio e’ anche: ma pensi davvero che la gente ti stimi, ti voglia bene, ti trovi divertente o gradevole? Vogliono scoparti o usarti in ogni caso, false ipocrita o ti sopportano a malapena. O non ti conoscono come ti conosco io, se ti conoscessero o conosceranno vedrai… Ecc ecc
Luna hai centrato in pieno. Si hai ragione ha detto anch a me queste cose . Tutti vogliono questo da te , la gente non ti stima o la gente parlando te come di una tro.. . Poi è chiaro, io ho tante persone che assolutamente pensano il contrario perché l’essere gentile l’essere socialmente aperta non vuol dire esser tro.. . Lui molto spesso ha manifestato che io faccio così perché cerco altro e molto spesso ho pensato che si sentisse inferiore . Tipo trova sempre nemici in quelli più alti di lui e più simpatici di lui. Mah cmq che uomini strani che esistono. Cmq queste conversazioni mi fanno bene. Vi abbracciò virtualmente tutte
GAIA, anch’io ringrazio voi per lo scambio. Fermo restando che ha ragione Francesca quando dice (parafraso, scusa) che e’ importante considerare che un atteggiamento/situazione sta provocando malessere/disagio al di la’ delle motivazioni (e’ geloso/e’ insicuro ecc) il molestatore psicologico e morale verace, se pure esistono vari livelli, non e’ «semplicemente» uno stronzo o un insicuro, ha delle modalita’ contorte e dei “copioni” e meccanismi vari ma anche (da fuori e per chi li conosce) riscontrabili. E sono meccanismi fortemente destabilizzanti nel modo stesso in cui si manifestano, per la loro intensita’ e frequenza, in crescendo, per la loro manipolazione della realta’, per l’uso della realta’ ma su un altro piano, per un procedimento di confusione dell’identita’ attraverso una serie di messaggi di un certo tipo, perche’ un vero dialogo e’ impossibile ecc ecc. Inoltre la cosa avviene comunque per gradi e non a caso si parla di una fase iniziale a cui fanno seguito le altre.
Non ho capito, Gaia, se lo dicevi a me @e’ chiaro che… essere gentile e socialmente aperta non vuol dire essere tr…@. Non ho alcun dubbio in proposito. Ma se lui non ti martellasse con la sua versione tu avresti bisogno di ribadirlo? O meglio di ricordare a te stessa che nonostante lui ti proponga una certa visione di te da fuori attribuendola a «tutti» tu pero` sai che non e` vero che le tue intenzioni\pensieri\finalita` le conosce piu^ di te? E che per esempio quando lui non c’e’ e sei a casa di tua zia e sei gentile con il vicino lui non pensa che sei una tr? Al di la’ dell’insicurezza e della gelosia lui mette in dubbio e non solo per possessivita’ che il tuo corpo sia tuo e cosa ci fai tu e anche l’intenzione/peso/significato o niente che tu dai ad un gesto, un sorriso, un voltare la testa, alzare lo sguardo… Sai cosa accade alla lunga? Che e’ come se ti “scollegassi” e come se tu non fossi “a casa tua” nel tuo corpo, nelle tue sensazioni,.emozioni, intenzioni. Un tempo qdo ti svegliavi la mattina e ti mettevi un vestito perche’ ne avevi voglia, per piacere a te, per piacere a uno o pensando di piu’ ad altro lo sapevi. Un tempo quando parlavi con uno sapevi qto ci stavi parlando, perche’, come ecc… Bene, col tempo questo cessa di esistere sempre di piu’. Estremizzando ma per rendere l’idea e’ come se un altro sapesse al posto tuo qta fame hai, se hai veramente sonno, se ti scappa la pipi e che gusto aveva per te il bicchiere d’acqua che hai bevuto o perche’ lo hai bevuto a meta’. E sai qual e’ il dramma? Che mentre una o uno pensa che si sta difendendo da questa strana cosa e pensa “chissa’ perche’ lo fa” si e’ adattata/o a questo piu’ di quanto crede..Anche perche’ si dimentica sempre piu’ che prima non era cosi. Ma poiche’ sta roba agisce contemporaneamente su piu’ livelli e chi la fa ti stressa da morire e si da sempre una giustificazione piu’ forte della realta’, poiche’ ti fa sentire in colpa e manchevole, e ti usa contro anche cio’ che da te da di te (magari qualcosa che hai persino rielaborato e risolto) contro di te o come “prova” di qualcosa che non funziona in te, il dente puo’ sicuramente battere pure dove un tuo dente duole (dipendenza, paura dell’abbandono, conflitti con un genitore) ma e’ anche vero che stai subendo un bombardamento a tappeto che non somiglia ad altre cose, neanche alla relazione in cui uno e’ un po’ piu’ stronzo o piu’ forte dell’altro. Non e’ neanche la coppia che litiga. E’ un altro pianeta. Ma che ci stai te ne accorgi durante. La prima volta, perche’ sta roba non ti e’ mai capitata (se capisci cos”e’ la sgameresti anche se per sfiga ne incrociassi un”altra). O non la vedi perche’ l’hai gia’ incontrata senza saperlo e nessuno ti aveva detto cos’era. Comunque sia e’… un pianeta che funziona in un certo modo. E se ne riconosci i codici lo vedi. Vedi anche perche’ ti sentivi a disagio quando e non sapevi bene perche’. Vedi perche’ passavi piu’ tempo a capire che cacchio gli passa per la testa che ad ascoltarti tu… Vedi anche perche’ ti pareva indispensabile. Perche” e’ cosi difficile vedere.
@Andrea.
Caro Andrea, rispondo solo a te perchè non è necessario rispondere alle donne. Solo le donne possono capire dinamiche come queste, quindi le tue perplessità sono ragionevoli. Vado per punti, ok?
Ci sono tanti bravi ragazzi, belli buoni etc., ma alcune donne, come ho detto, sono predisposte ad avvicinarsi a certi individui per problematiche pregresse. A volte quelli buoni e bravi non li vedono proprio. La possibilità di ricreare meccanismi noti è superiore ad ogni valutazione cosciente. Inoltre al momento in cui ci si avvicina a costoro, tutto questo non è consapevole. L’incastro si crea un po’ alla volta, e a tutte piace uno che non solo è carino e ha un lavoro interessante, ma che all’inizio ti colma di attenzioni e ti fa sentire una principessa, o dobbiamo dire che non è vero? Come dici tu anche per un uomo l’ideale sarebbe una bella donna, con un bel lavoro, ma gentile e amorevole quando serve, e che per di più ama solo te, no? Come ho sottolineato, è la stessa dinamica che si nutre di se stessa. Non è facile uscire dal meccanismo, e il rapporto di coppia non c’entra nulla. Comprendo che non sia facile da capire.
Il mio compagno non era ricchissimo, e come ha detto qualcuno ho sottolineato l’aspetto fisico e la posizione proprio perchè questo era in netta contraddizione con le sue insicurezze. In ogni caso, che tu ci creda o no, le schiere di donne c’erano, del resto dati i tempi non mi sembra strano. Una gli fece il filo davanti a me ad un matrimonio, seduta allo stesso tavolo. Questo come qualcuno ha detto può succedere a tutti, uomini e donne. L’anomalia sta nella risposta. Lui faceva il cretino davanti a me per marcare la cosa, e per farmi vedere quanto ero fortunata a stare con uno così corteggiato. Se capita a me e ho un impegno con una persona, che lui ci sia o no taglio corto. Si fa così, no? I tuoi amici gentili e scolpiti fanno così, credo.
Inoltre, io ho parlato di UNA delle mie storie, e delle caratteristiche di QUELL’uomo. I miei compagni non sono stati stati tutti belli, ricchi, o con una buona posizione sociale. Anzi, se lo vuoi sapere, l’unico denominatore comune di tutti è sempre stata l’intelligenza. L’uomo di cui ho parlato era l’unico ad essere a dir poco sciocco e fatuo, il che è un’ulteriore riprova che stavo con lui per altri motivi che non fossero l’attrazione. Era tanto bello, ma per rispondere a qualche lettrice/commentatrice, sessualmente era a dir poco mediocre. Inoltre, credo che non sia l’essere bello ad attirare le donne, ma come si usa l’aspetto fisico. Lui non era solo gradevole fisicamente, era anche (apparentemente) simpatico e gentile. Quando mi sono resa conto che era un bluff (dopo 3 mesi circa) ero già incastrata nella dinamica vittima/carnefice. Credo inoltre che nel mio caso sia ancora più evidente il non collegamento tra il legame e l’amore, perchè, ripeto, ben presto sono arrivata ad odiarlo. Nonostante questo non sono riuscita a liberarmene da sola.
Del resto se fosse comprensibile non si chiamerebbe violenza psicologica, non credi?
Idealizzato? Forse lui nei racconti esagerava (la storia della psicologa mi è sembrata davvero eccessiva), ma dato quello che è accaduto davanti a me non credo proprio di averlo idealizzato. E poi, idealizzato? Credo, e credevo all’epoca con la parte sana di me che mi ha salvato, che fosse non solo disturbato, ma un vero idiota, un fallito, e un frustrato. Per questo è tanto più assurdo che sia durato tanto. Inoltre sai una cosa? Il mettere in dubbio la serietà della situazione, come fai tu, è molto comune, ed è un’altra parte della violenza. E’ lo stesso che accade quando si ventila una responsabilità della vittima nel caso di violenza sessuale. Non mi fraintendere per carità! Non dico che tu penseresti cose del genere nel caso di uno stupro! Ma è lo stesso sistema mentale. Si implica una inadeguatezza/responsabilità della vittima. La vittima è vittima e basta. Nessuno vuole essere maltrattato, e la debolezza non è una giustificazione per l’aggressore. Del resto, se fosse stato possibile, avrei di gran lunga preferito stare con uno tipo i tuoi amici gentili e carini, piuttosto che con un disadattato aggressivo. Se fosse stato possibile… Grazie a dio la psicologa mi ha preparato anche a questo, per cui di commenti come i tuoi penso solo che c’è poca informazione. Tuttavia valutazioni come le tue hanno un gran peso su chi si sente in colpa per situazioni del genere. La tua curiosità per il problema mi sembra già una cosa positiva. Quello che posso dirti è che mi sento non solo fortunata, perchè ogni volta che vedo in tv “Amore Criminale” penso di essere una superstite, ma ho ancora più rispetto per me stessa, perchè ho avuto il coraggio di affrontare i miei mostri, e di guardarli in faccia, cosa che questi uomini non hanno il coraggio di fare. Ad una lettrice che dice che la sua situazione è diversa, e che il rapporto dura perchè lei lo ama, posso solo dire che non è sano amare una persona che non ha cura e rispetto di noi. Ci si è solo abituati a gestire il dolore, e si crede che sia tollerabile. Beh, non lo è. Del resto sono certa che di fronte ai maltrattamenti l’atteggiamento di lui è quello di una implacabile severità e durezza. E’ proprio quello il momento supremo della violenza. Lui lì si sente fortissimo. Se si evita questo il colosso si sgretola. In ogni caso, per favore, fatevi aiutare. Se ne può uscire, e solo uscendone si può avere la speranza di costruire una relazione equilibrata
Francesca, in realta’ ho conosciuto uomini che avevano vissuto o vivevano situazioni di violenza psicologica in qualita’ di figli o compagni e quindi dissento sul fatto, scusami, che solo una donna puo’ capire. Forse semmai (e hai perfettamente ragione quando dici che i luoghi comuni hanno l’effetto che dici su chi ne e’ stato/a coinvolto/a) e’ un qualcosa di cosi “altro” e complesso che e’ difficile che lo comprenda chi non sa di cosa si sta parlando. Ho visto persone molto intelligenti e con pochissimi pregiudizi e veramente interessate a capire fare comunque fatica a capire dei meccanismi di cui un racconto non mostra che la punta dell’iceberg. Bisognerebbe mostrare delle situazioni tipo, come viene usato lo sguardo, l’atteggiamento corporeo, in modo reiterato, riuscire a mostrare dall’alto un labirinto molto piu’ ampio che viene a crearsi per far capire. E forse non ci si riuscirebbe nemmeno perche’ chi guarda da fuori non e’ sotto la pressione emotiva/morale/psicologica di un certo tipo e quindi non attiva tutta una serie di risposte anche fisiologiche di difesa e adattogene. Va anche detto che tanto piu’ la violenza e’ alta e costante e tanto piu’ toglie energie, confonde e tanto in piu’ entrano in gioco la rimozione e la negazione come nel caso di un incidente. E chi esce da queste situazioni soffre spesso di sindrome da shock post traumatico