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Può considerarsi violenza psicologica?

di Rory

Ciao a tutti, mi sono decisa a scrivere questa lettera perchè sento il bisogno di cercare di capire.
Vi riassumo la mia storia. Sono fidanzata da 6 anni con un ragazzo di 32 anni. Io ne ho 27. Ci siamo conosciuti e innamorati quasi subito, anche se inizialmente lui sembrava andare un po’ troppo veloce. A me piaceva tantissimo e decisi di lasciare il mio compagno di allora per frequentare questo nuovo ragazzo.
Lui era dolcissimo, un vero principe azzurro. Mi faceva sentire desiderata, apprezzata e amata più di chiunque altro. Non avevo mai ricevuto dei fiori, non ero mai andata in viaggio da qualche parte, non avevo mai sentito tanta dolcezza. Ero felice.
Pian piano, però, iniziavo a sentire qualche strano campanellino che mi risuonava in testa e non capivo di che si trattasse. Incominciavo a percepire molta insicurezza da parte sua. Lui pensava che io non fossi interessata quanto lui e che non stessi procedendo al suo stesso ritmo (che a dir la verità forse era un po’ troppo accelerato, non ci conoscevamo ancora bene e lui già mi regalava un anello molto impegnativo e mi riempiva di “Ti amo” senza neanche conoscere realmente il mio carattere). Io cercai di fargli capire che il mio interesse per lui era sincero e che non avrei voluto perderlo, perchè stavo molto bene con lui. Allora, iniziai a essere più premurosa e a rassicurarlo. Ero felice di farlo per lui. Sembrò inizialmente tranquillizzarsi, ma ben presto un nuovo problema dovuto alla sua insicurezza. Era convinto che io lo tradissi. Vi posso giurare che, non solo non l’ho mai tradito, ma non sono neanche andata vicina ad una cosa del genere! Io sono una ragazza tutta “casa e lavoro”. Non esco, ho poche amiche, sono una ragazza veramente tranquilla e seria. Non avrei mai fatto una cosa simile. Eppure lui, non so come e non so perchè, si era ormai convinto. Io ero terrorizzata all’idea di perderlo e, così, feci l’inverosimile per fornigli qualche “prova” della mia fedeltà. Lui niente. Per mesi e mesi si fissò con questa cosa e l’idea di non riuscire a convincerlo a darmi fiducia mi logorava. Mi diceva che, se aveva queste sensazioni forti, sicuramente c’era qualcosa sotto ed era colpa mia che non gli infondevo sicurezza. Mi chiesi dove stavo sbagliando, ma non trovai nulla di strano nel mio comportamento. Continuai, quindi, ad amarlo e per tutta quella fase della mia vita ero incentrata solo su una cosa: farlo sentire amato e fargli dimenticare quella brutta paura del tradimento. Arrivò il momento in cui mi parlò insistentemente di convivenza. Ogni volta che trattava l’argomento, però, aggiungeva sempre:scommetto che tu non faresti mai questo passo con me.
Io invece, pochi giorni dopo, preparai le valige e mi presentai da lui, con sua grande sorpresa, e tutt’ora conviviamo. Speravo, così, di fargli capire quanto tenessi a lui e convincerlo finalmente a fidarsi di me e a non avere nessuna paura.
Le mie speranze si distrussero inesorabilmente. La fissazione del tradimento si era affievolita, e per un periodo sembrava scomparsa, ma bastò un piccolo evento (che in realtà fu un equivoco, lui lo capì solo dopo) a fargli ritornare l’ossessione. Mi costrinse a fare delle cose (non gravi, ma io non volevo in quel momento) per dimostrare che non lo tradivo e io, pur mortificata, umiliata e offesa, le feci per amor suo. Una volta capito l’errore, scoppiò a piangere e il mio tenero cuore si sciolse per l’ennesima volta. Non riuscii a rimanere arrabbiata a lungo. In fondo, sono una persona molto sensibile e davanti alle lacrime di una persona non resisto. La stessa cosa non si può dire certo di lui: durante i nostri litigi mi è capitato di piangere, di mostrare la mia debolezza e di fargli capire che stavo soffrendo, ma lui non ha MAI, e ripeto MAI, mostrato un gesto di pietas umana, di commozione, di tenerezza nei miei confronti. I litigi aumentarono sempre di più, sempre per sciocchezze, e mi accorsi che, ogni volta che si litigava, la dinamica era sempre uguale: lui si arrabbiava per qualche cosa per me inesistente, mi chiudeva il telefono in faccia (se eravamo lontani, mentre se eravamo a casa si ammutoliva davanti alla tv o usciva), io lo richiamavo (e se non ero io a fare il primo passo, lui non alzava un dito) e gli chiedevo scusa, anche quando non pensavo di aver fatto nulla di grave, solo per far finire la lite e tornare in pace. Non volevo perderlo e il suo sparire dopo i litigi mi spaventava.
I litigi si fecero non solo più frequenti, ma anche più aggressivi. Le urla disumane contro di me, le frasi che mi ferivano come: sei una bambina, sei infantile, con te non riesco a parlare, non sei capace di comunicare, mi hai rotto i ***, vaff****, quando ti faccio una domanda devi rispondere o sì o no, (lui sostiene che io non risponda in maniera diretta alle sue domande, forse perchè sono molto loquace, non me ne accorgo, ma c’è bisogno di urlare come un pazzo?)
Reazioni sempre più accese, sguardo indemoniato e insensibilità, tanto che io ora sento di aver paura di parlare, di dire qualche frase che potrebbe farlo uscire di testa o che potrebbe travisare. Mi sento sempre in colpa, sbagliata. Lui dice che è colpa mia se mi sento in colpa, ho poca autostima. (Eheh, che strano!) Inoltre, quando parliamo e lui mi fa qualche domanda, non mi sento più spontanea, penso sempre: cosa sarà giusto rispondere? Se rispondo così magari lui pensa che non sto rispondendo adeguatamente alla sua domanda! E se rispondendo così mi dice ancora che non capisco, che sono bambina?
Insomma, sento di star uscendo di testa. Ieri mi ha detto che sto rovinando il rapporto. Ma perchè? Che cosa faccio di male? Non l’ho mai offeso (cosa che lui ha fatto diverse volte con frasi che mi hanno fatta sentire un’incapace), non urlo (lui invece grida come un posseduto), non gli do preoccupazioni. L’altro giorno, durante l’ennesimo litigio, ha urlato, ha buttato a terra un oggetto e ha dato un calcio al divano in cui ero seduta io, facendomi schizzare in avanti e facendomi spaventare. Ora ho paura, sia che possa dare un calcio a me la prossima volta, sia che possa trattarsi anche di una lieve violenza psicologica. Non sto bene interiormente.
Grazie e scusate lo sfogo…

Lettera pubblicata il 10 Settembre 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 58 commenti

Pagine: 1 2 3 6

  1. 1
    Phil95 -

    Bhè, già il modo in cui è iniziata questa tua storia è notevole (non so se gli altri che commenteranno avranno questa arguzia nel notare il fatto): hai lasciato il un ragazzo per un altro….

    Quasi tutte queste storie partono con “ma che bello….”, “come sei bella….” e altre frasi del genere….poi, per l’appunto iniziano i problemi….lui sembra che non avesse mai conosciuto o visto una ragazza da come si comportava e tu hai fatto bene (meno male….) a porre un freno….

    Doppio bhè, ma anche tu, no?
    Capisci che la situazione sta cambiando in peggio, la situazione diventa sempre peggiore….non se ne esce più….lascialo!
    Meglio perderlo che trovarlo uno così….

    Quindi, per rispondere io credo che potrebbe trattarsi di violenza psicologica oppure, più semplicemente, lui è esasperato….

  2. 2
    Anto 23 -

    Ciao.
    Non mi permetterei mai di dirti cosa devi o non devi fare, ma una situazione del genere l’ho vissuta anche io. Si tratta di persone egocentriche che vivono il rapporto in maniera egoistica e autoreferenziale. Ci sono le loro insicurezze e paure, il resto non è importante. Anche io ero arrivato alla stessa condizione tua, gesti fisici esclusi, e questo mi ha portato a sprigionare una forte, fortissima insicurezza personale che avevo lasciato in un cassettino impolverato dentro me stesso. In fondo… se tu reagisci in questo modo così ”buono”, oltre che innamorata sinceramente, sei tanto tanto insicura già di tuo.
    Le cose da fare sono due: O tenti di bilanciare un rapporto che ha preso una piega unilaterale, facendo valere le tue ragioni, anche con forza dialettica, se necessario, oppure lo lasci andare. Fai in modo che sia lui a doverti rincorrere, non è cattiveria, ma rispetto per se stessi. Dopo tanto dare, in amore bisogna anche ricevere, se lui questo non lo farà (e adesso non lo fa assolutamente), te ne accorgerai e agirai di conseguenza.
    Non fare il mio stesso errore, ero completamente succube dei capricci e delle insicurezze della mia ex, io ero talmente innamorato che la accontentavo credendo che i miei sforzi per venirle incontro fossero apprezzati e valutati come gesti d’amore… invece… mi ha lasciato lei, dicendo che non sentiva più niente per me, dopo 10 mesi.
    Se le persone non sanno apprezzarti, fallo tu, per te stessa. Fammi sapere, credimi, capisco come ti senti.
    Un abbraccio.

  3. 3
    Anto 23 -

    Non avevo letto l’inizio, hai lasciato uno per l’altro. Allora beh… è un classico, scommetto che quello che hai lasciato era 1000 volte meglio. Mi spiace per te, ma ognuno ha ciò che si merita 😉
    Scommetto che chi dei tre sta meglio, è proprio il tuo ex.
    Ciao

  4. 4
    Andrea -

    Come hai già detto tu, lui è molto insicuro e in più è molto immaturo sentimentalmente. Ha mille paure, probabilmente non ha avuto nemmeno molto storie.
    Ragazze come te sono molto rare, tutti noi siamo alla ricerca di una ragazza come te ma purtroppo sono molto difficili da incontrare, per cui, da come ti sei descritta e hai descritto la tua storia, non hai colpe da rimproverarti.
    Devi solo cambiare atteggiamento con lui..darli degli “andi” come si dice. Perchè se continui a viziarlo e a fare il suo gioco, continuerà a fare i capricci (perchè di questo si tratta) in eterno. Per cui sposta l’attenzione da te a lui, non colpevolizzarti più. Lui fa così perchè ha capito che ci tieni e quindi può fare il bambino..Deve avere avuto un legame molto forte con sua madre. Devi essere decisa, spiegarli le cose chiaramente e dirgli che se ti crede bene, se non ti crede sono problemi suoi.

  5. 5
    c.c. -

    ciao quello che tu racconti corrisponde esattamente a quello che ho vissuto io in una storia felicemente finita..dove solo adesso ho capito il rischio che ho corso…cerca su internet informazioni e storie di relazioni con i narcisisti e capirai quello che tu stai vivendo…ricordo ancora adesso che in un’occasione ho pianto per una cosa serissima e grave e lui ZERO EMPATIA…non hanno sentimenti…sono malati e non si può far nulla…pensa a te….e soprattutto alla tua incolumità..ricorda l’amore è un’altra cosa..in bocca al lupo

  6. 6
    Genoveva -

    Anto 23 ha ragione LASCIA ANDARE, solo cosi questa persona se ne rende conto dei suoi errori.
    Io ho lasciato mio marito dopo 16 anni di matrimonio, e credimi mi ci son voluti anni per sentirmi realmente libera mentalmente. E non è finita ancora, ma ormai ho imparato a superare certe situazioni.
    Dato che non siete sposati e non avete figli non capisco perché stai subendo questa situazione perché in realtà lui non sa amare, sa solo possedere.

  7. 7
    Rory -

    @Phil: In realtà il mio precedente ragazzo non era uno stinco di santo e quindi avevamo già dei problemi, non l’ho lasciato per il mio attuale, anche se nutrivo già un interesse.

    @Anto: Grazie mille, mi sono commossa leggendoti, perchè ho sentito che forse qualcuno è riuscito a capirmi.

    Poco fa l’ho chiamato. Mi ha detto che tutte le sue crisi d’ansia (prende ansiolitici da un po’ perchè non sta bene, ha avuto un periodo in cui aveva un’ossessione assurda, si era fissato su una cosa e non reagiva più, neanche rispondeva), dipendono solo da me e dal nostro rapporto. Mi ha trafitto il cuore, davvero. Gli ho detto che potevamo chiudere, perchè io ho fatto l’impossibile per lui. Ogni volta che litigavamo io lo richiamavo in lacrime, dicendogli di non lasciarmi, che avremo trovato una soluzione, che i motivi dei nostri litigi erano sciocchezze e che non poteva davvero ritenerli così gravi da perdermi. Lui è sempre stato freddo, cinico e razionale in questi momenti. Prevaleva il suo risentimento. Questo mi ha fatta sentire uno schifo, sono arrivata ad umiliarmi, a perdere me stessa. Gli ho detto che se stava così male era meglio chiudere. Lui ha accettato tranquillamente. Io sono distrutta e non so se mi riprenderò. Ho bisogno di aiuto. Grazie a tutti voi.

  8. 8
    unless -

    che brutta bestia la gelosia. Io non sono per niente geloso ma se n’è andata lo stesso … vabbè.

    Credo abbia un disturbo quasi patologico, perchè oltretutto non esci molto, quindi nonn vedo perchè deve dubitare di te.
    Io fossi in te avrei paura di uno così, non mi piace per niente

    Ps. Queste sono tutte le maledizioni che ti mando il tuo ex, ehehehe.

  9. 9
    Rory -

    Ragazzi, forse mi state giudicando male per il fatto di aver lasciato l’altro per il mio attuale ragazzo. Insomma, non volevo dirlo esplicitamente, ma ho subito violenza fisica dal mio ex. Me ne vergogno, quindi non l’ho specificato. Non era proprio uno stinco di santo, non mi faceva uscire e una volta mi ha sbattuto la testa contro il finestrino della macchina. Non voglio neanche ripensarci. Quindi potrete capirmi, quando vi dico che finalmente, quando incontro quello che era per me il principe azzurro, decido di chiudere quell’inferno.

  10. 10
    wild steel -

    “Vi posso giurare che, non solo non l’ho mai tradito, ma non sono neanche andata vicina ad una cosa del genere! Io sono una ragazza tutta “casa e lavoro”. Non esco, ho poche amiche, sono una ragazza veramente tranquilla e seria”.

    e difatti la premessa della lettera è: “A me piaceva tantissimo e decisi di lasciare il mio compagno di allora per frequentare questo nuovo ragazzo”.

    terrificanti le femmine.

    sto poveraccio con cui è fidanzata questa femmina (ammesso che sia un poveraccio, ed è tale se e solo se non sapeva che la femmina in questione era impegnata quando lui ci ha provato, altrimenti ben gli sta) è solo uno che sa fare 2+2 e che sta iniziando a conoscerle…
    in pratica, ha capito semplicemente che…lui sarà il prossimo.

    buonanotte uomini, continuate ad affannarvi a risponderle.

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