Premessa: non ho ancora “risolto” con i miei, nel senso che nonostante i miei 32 anni non sono ancora riuscita sia a realizzarmi o comunque a mettere i mattoncini per farlo sia a creare un rapporto maturo con i miei dando loro il giusto valore.
Devo ancora finire l’università, mi mancano 2 esami e la serenità e concentrazione. Liti su liti ancora molto violente in famiglia, e la novità è che mentre prima era mia madre sempre a ” provocarmi” facendomi sentire continuamente sbagliata, e ” incapace di intendere e di volere” ( sue testuali parole” e matta da casa di cura, scatenando a me anche violenza ahimè nei loro confronti e facendomi diventare davvero matta… ora quando sento che a lei da fastidio solo il mio respiro, scatto io ( autolesionandomi e dando calci a porte, specchi per non picchiare lei, cosa che ahimè accadde in passato)
Insomma.. situazione di totale incomunicabilità e di giudizio continuo. E di non comprensione.
Ovviamente che ragazzo mi sono trovata dal 2006? Un problematico come me, che viene anche lui da situazioni di violenza ecc..
Sono svariati anni che sto insieme a f ( in mezzo una pausa di un anno e mezzo dove abbiamo avuto altre storie) . Credetemi, un ragazzo che adoro, ma che purtroppo non riesce a contenere la sua rabbia. ( come io con i miei, lui la stessa cosa con me) .
In questi anni ha fatto tanti progressi.. da che era sempre sfuggente, si è messo sempre più in contatto con me dimostrandomi in tanti modi il suo amore per me. Eppure c’è sempre lo stesso punto dove scatta da parte sua la violenza.
Il punto in cui io me ne esco con gelosie improvvise spesso ingiustificate, e ho sempre la sensazione che mentre io gli racconto tutto, anche cose di poco conto per renderlo partecipe di tutto ciò che accade in sua assenza, lui non faccia lo stesso. Ma ripeto, questa è solo una mia sensazione.
E soprattutto gli rinfaccio spesso di episodi passati dove centrano delle donne che mi hanno fatto soffrire. Lui dice che me ne esco in maniera autistica, senza fermarmi.
Lo so di essere sbagliata, e so bene che anche lui lo è, perché la violenza è sempre sbagliata.
Ma come condannare lui senza condannare me con i miei che mi comporto praticamente nello stesso identico modo ( ripeto, in passato li ho anche picchiati.. e anche loro a me e mi hanno fatto anche picchiare da altre persone) .
Sono in una spirale di violenza.
Dalla quale voglio uscire. Ora. Aiutatemi.
P. s. : quel ragazzo è comunque una persona a cui voglio davvero bene, che mi piace da impazzire, che fa tanto per me, ma che purtroppo a causa della sua di situazione, non riesce a controllare la sua di aggressività.
La cosa che mi fa più soffrire è che ( violenza a parte che riconosce ovviamente) da sempre colpa solo a me dei litigi, e non si rende invece conto della sua “chiusura”, lui non riesce proprio a gestirmi in quelle situazioni, e ne soffre.
Ci tengo tanto alle vostre risposte, vi aspetto.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
tu non vuoi essere aiutata, fai finta.
Giustifichi la violenza del tuo ragazzo perchè ha problemi e perchè anche tu sei violenta con i tuoi.
Vuoi veramente essere aiutata?
trovati un lavoro, così fai vedere ai tuoi genitori che sei matura e che non pesi in casa, anche perchè guarda che non hai più 18 anni.. e poi lascia il tuo ragazzo e cercatene uno sano di mente.
Sei nel vortice perchè ti piace starci, perchè te lo crei da sola e perchè ti aiuta a giustifare quello che ti circonda.
Ciao, leggendo la tua lettera scusa ma sono rimasta un pò basita…inizialmente non avevo letto bene la tua età…hai 32 anni!Non sei più un’adolescente (ribelle) ma una donna!Sei una studentessa universitaria un pò fuori corso e va bene…magari che vive a casa dei suoi ancora…che ne dici di trovare un lavoretto in modo tale da non dover dipendere ancora dai tuoi e da non far esasperare tua madre??Non voglio giudicarti,non conosco la tua storia familiare per poter capire il perchè di tanta violenza…però dal mio punto di vista non è normale questo.”La violenza è sempre sbagliata”affermi tu…e allora casadolce, se ritieni lo sia..rivolgiti ad un bravo psicologo prima di pensare ai due esami che devi terminare, non ti sembra?!Quanto al tuo ragazzo, ma perchè non lo mandi a quel paese?Non riesce a contenere la sua rabbia??Ma che si facesse legare mani e piedi…se non riesce a controllarlai!Ma suuu(considerando pure il fatto che basta e avanza la tua di violenza!)Questa era una considerazione mia personale, perchè sai, stavo pensavo al fatto di farmi “in quattro”per i miei figli, per farli crescere bene, per farli studiare ect ect tutte cose belle davvero,l’essere genitore è il mestiere più difficile,dice il saggio, poi per un attimo, mentre pensavo a tutti questi bei sacfrifici ho anche pensato al fatto che un giorno potrebbero ringraziarmi,oppure picchiarmi per le tante fatiche…oppure rompere le porte e le finestre(pagate con tanti sacrifici anche quelle)dunque vuoi un consiglio senza giudizi?
1 TROVATI UN LAVORO
2 VAI DA UNO PSICOLOGO
3 MANDA A FARE IN C….ANZI AL DIAVOLO IL TUO PSEUDO UOMO
Se riesci a fare queste 3 cosette sono sicura che i tuoi problemi si risolveranno…se non farai ciò significa che ti piace davvero quel che ti circonda…come ha sostenuto IO
Ciao
premesso il mio shock per il primo commento che ti hanno fatto (facile parlare male della vita degli altri senza esserci dentro)
ti consiglio di leggere
– donne che corrono coi lupi
– donne che amano troppo
– contattare un centro di aiuto alle donne
ti farà molto male tagliare da qst legami malsani perché ci sei invischiata, ma se ce la fai potrai iniziare per la prima volta a vivere davvero
buon cammino
@ me
allora, avevo cortesemente chiesto di nn giudicarmi, e invece il secondo comemnto è un giudizio continuo. Non mi hai tirato sù continuando a dire che non sono una bambina e sono una donna… ma va? Non ti si può nascondere niente!
Per il resto dove giudichi la mia violenza non commento perchè sono la prima ad avercela con me ma vorrei vedere te ad avere 1 anno ed essere già giudicata pazza da tua madre e a trattarti come tale per tutta la vita.
@little mood
grazie.
casadolce, le spirali di violenza sono orribili e si può finire con l’impararne e usarne il linguaggio. Ma non è stando in mezzo alla violenza, fosse pure nel sentire un ‘conforto’ nella somiglianza che ne uscirai. Ti devi disintossicare da un modo di vivere e pensare urlato ed estremo, teso fuori e dentro te. Anche dalla dipendenza da certi meccanismi. Nel casino non riesci a studiare, se non ti rendi indipendente non puoi spostarti dai casini, ma così è un circolo vizioso. Se tu avessi un compagno con un’altra situazione forse potreste progettare di andare a vivere insieme. Magari i tuoi esami li faresti nello stesso tempo in cui li fai nei casini, ma mentre stai lavorando o comunque costruendo un’altra vita in modo più sereno e tangibile. Certo che se esasperi il tuo lato più ‘problematico” vivendo una relazione problematica con un uomo problematico non cambia molto, anzi. Uno psicologo farebbe bene a tutte le persone di cui parli, ma se ci vai per te magari per te e in te qualcosa cambierà. Tutta questa nevrosi distruttiva generale è chiaro che bella non è. Son d’accordo con ‘me’ che lavorare su te per interrompere il TUO circolo vizioso è prioritario. Attenta a non entrare troppo nel concetto che gli altri hanno una vita diversa solo perché hanno avuto una vita più facile. A parte che in tanti casi non è vero cerca di non perdere di vista una ‘meta’ di maggiore ma reale serenità.
per casadolce:
Ciao, ero nella tua stessa situazione fino a due anni fa. Avevo abitato da sola dai 22 ai 27 anni, poi sono rientrata dai miei, non so nemmeno io perchè visto che il rapporto era malato fin dalle origini, solo che io non me ne rendevo conto e mi sentivo causa di tutto il mio malessere .La situazione poi negli anni è degenerata, con tutto quello che già sai, botte reciproche comprese. Ero al limite. Ho dovuto andarmene e chiudere completamente i rapporti. Ora sono trascorsi due anni, la mia situazione economica e psichica è precarissima, io non sono laureata, ho problemi psichiatrici abbastanza seri, cado in depressione per un nonnulla. Sono evidentemente priva di tutte le basi economiche ed emotive per affrontare la vita sulle mie gambe. Nel cammino ho trovato qualcuno che mi ha aiutato e mi ha dato un po’ di speranza. So che non sarò mai “al top”, e so che se mi va male sono in mezzo a una strada, perchè protezioni più di tanto non ne ho. Ti dirò che ho pensato anche di farla finita, perchè lo stress che vivo è molto forte. Però in qualche modo in questi due anni ci sono saltata fuori, sono un po’ più serena, ho ancora tanto risentimento per i miei genitori ma sto comunque cercando di vivere un po’, anche di divertirmi, di fare cose belle.
Se ci sono persone che “giudicano”, bisogna diffidarne, io la penso così per esperienza. Non saranno mai nostri amici.
Per luna: Ciao, in effetti io sono proprio caduta nello schema di pensiero che la maggior parte degli altri ha avuto una vita più facile. Mi è stato necessario per accettare la pochezza dei miei risultati di vita senza disperarmi, però adesso che provo ad andare avanti sono un poco frenata da tutto ciò.
Un saluto a entrambe, se vuoi casadolce ci scambiamo la mail, se ti va.
* BLABLABLA:
magari… mi piacerebbe tantissimo!!!!! sei la prima persona che incontro che ha avuto problemi simili ai miei!!! quindi mi capisci!!!
La mia mail è dallavitaingiu@gmail.com
Ciao casadolce, ti ho inviato mail adesso. cerca nella tua casella della posta.