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Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mik69.
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Carissimo Mario la gente non capisce che un gesto, una parola, una piccola cosa che costa nulla puo essere meglio di una medicina e meno dannosa per la salute
non è facile occuparsi degli altri se non si è in pace con se stessi.. e non è neanche tanto facile ..volersi bene . specilmente quando… si è voluto..molto bene , forse troppo bene, ad un compagno..
ricominciare , non provare noia, cercare di coltivare nuovi o vecchi interessi..)? si ma
….da dove si inizia? ci si mette ad un tavolino e si ragiona su se stessi , sui nostri desiderata..o sui nostri malesseri recenti? oppure ci si butta nella mischia…una qualunque..tempo e soldi permettendo.. tipo palestra, ballo, viaggi o corso di giapponese?
insomma credo che la risposta debba essere molto molto pratica..
per poter essere di aiuto a chi cerca di uscire da una “solitudine” indipendentemente dal pensare a malattie vere e proprie..com’è appunto la depressione…
La cosa positiva in tutti questi commenti e allo stesso tempo triste e che avete tutti ragione ma allo stesso tempo non c’è una soluzione al problema.Potremmo parlarne per anni e non venirne a capo se non con noi stessi.Credo che questa malattia di cui si sente spesso e allo stesso tempo poco parlare,sia frutto dei nostri tempi e della nostra società che niente concede agli individui che per un qualche motivo si trovano in difficoltà.Ammettiamolo,ci accorgiamo delle difficoltà altrui solo quando ne siamo vittime anche noi stessi.Io stesso sono stato colpevolmente indifferente di fronte a persone in difficoltà poichè non mi toccava il problema,ero felice e spensierato.Ora vivo da alcuni anni la depressione che mi ha divorato dentro rendendomi indifferente a tutto,e ora vedo e capisco il problema in tutta la sua dimensione.Credo che tutti noi utenti che scriviamo quì lo facciamo perchè ne soffriamo.Non credo si possa guarire,ma credo ci si possa convivere.
Carissimi, penso che la solitudine vada vista sotto due aspetti, la Donna, magari abbandonata obbiettivamente teme ad affrontae nuove relazioni,è una giusta prudenza, ma di solito sà che se desidera qualche invito ad uscire lo riceve, senza neccessariamente frequentare palestre o quant’altro, l’Uomo, no.
Oggi sà benissimo che se non puo’ permettersi di frequentare “luoghi Comuni” è difficile che venga considerato, e se lo viene di solito, non di regola deve dimostrare la sua capacità, soprattutto economica, ecco perchè il male dei nostri tempi è “oscuro” ma altrettanto limpido.
Torniamo alla semplicità di quando andavi a giocare a pallone o all’Oratorio e trovavi Persone con cui comunicare, non essendo iscritto a Palestre, o Clubs costosi, o che il tempo dopo una lunga giornata di lavoro non ti consente.
Sembrerebbe avere scoperto l’acqua calda, ….ma è con essa che ci si ristora senza cervellotiche e costose frequentazioni, che poi magari non producono alcun effetto.
La semplicità arricchisce l’animo,!
ok per la semplicità Mario .. e quindi?
Lillafioraia, quindi occorre staccarsi dalle cose materiali (ben inteso nel limite del possibile) prima che esse si stacchino da noi e ci facciano staccare dagli altri
Stà a noi proporci come pensiamo meglio, e quindi anche una bella passeggiata puo’ ristiorare se la si fà con gli intenti giusti e con una Persona semplice quanto una partita a golf.
Ti capisco perfettamente, ma purtroppo non ho consigli e so che questo tu cercavi. Forse non ti potra’ consolare ma anche io ho una situazione simile alla tua ma forse un po’ inversa. Solo che sono una donna e
di anni ne ho 47. Io a differenza tua sono quella che ha dubbi relativamente al matrimonio, ma per amore dei miei figli ed a causa di una situazione (mio marito e’ uno straniero) mi cosrtingo a sopportare un matrimonio che non mi da nessuna felicita”. Sono molto depressa ed a causa forse di questo non riesco a mantenere contatti sociali, non ho un lavoro sicuro e soddisfacente e non ho amici veri. Anche io come te non ho hobbies od altri interessi che potrebbero distrarmi ed aiutarmi a fare qualcosa per me stessa. La depressione e’ ovviamente la ragione per cui non si riesce a reagire e non si vedono soluzioni. Spero tanto che qualcuno qui riesca a darti delle idee, io ho soltanto voluto condividere con te la mia sofferenza, magari per non farti sentire solo nel tuo dolore. In bocca al lupo.
Quindi semplicità nelle gesta nella vita, e nel rispetto dei sentimenti.
Già facile…, ma è l’era dei fuchi!
Tutti quando perdiamo una persona Cara ci sentiamo “svuotati” dentro e sovente mettiamo in discussione la nostra vita.
Ma l’amore di una Persona che sentiamo ci è accanto, ci deve spronare a continuare a vivere!, non a farla finire dallo Psicanalista, diversamente per Amor dei Figli ed il bene Suo (prima che sia troppo tardi ) è meglio vada da un serio psicoterapeuta, visto che con 10 ore di lavoro penso Tu possa aiutarLa e, non esagerare perchè se Ti ammali e resti solo…non so’ quante Persone (con tutto) rispetto Ti saranno accanto…..
Ciao, ti capisco alla perfezione. Ho solo vent’anni ma sto vivendo una situazione simile sono rimasta sola e l’unica cosa che ora mi rimane per certo veramente, è l’amore per mio figlio Nicolò, di due anni al quale sto cercando di dare tutte le mie forze e il mio appoggio. Prova a parlare con i tuoi figli, probabilmente anche loro si chiederanno come fare felice il proprio papà. Ti aiuterebbe a distrarti secondo il mio punto di vista. ciao ti abbraccio