Sono in grossa difficoltà mi ritrovo ormai alla soglia dei 40 anni con un divorzio alle spalle e una convivenza molto complicata e tre stupendi bambini. La mia compagna attuale che amo molto si trova in un periodo difficile dopo la perdita del padre ha deciso di fare ordine nella sua vita mettendo in discussione anche la nostra relazione, mi ha detto di avere pazienza che ora ha bisogno di tempo per riflettere, io in parte la comprendo e cerco di sostenerla anche se mi sento escluso in tutto ciò che fa.
Ora sono passati sei mesi e condividiamo solo la crescita dei nostri bimbi, siamo una coppia unita solo per un senso di responsabilità nei loro confronti, io l’amo molto e vorrei molto di più, soffro per questo amore a senso unico e non riesco a pensare ad altro.
In questo periodo mi sono posto molte domande, ma purtroppo non ho trovato risposte. Ho sempre dedicato il mio tempo libero alla famiglia non ho mai coltivato le amicizie e nessun hobby, praticamente casa e lavoro. In questo periodo mi sono reso conto che devo fare qualcosa per me stesso, ma non riesco a capire cosa potrei fare. Sono in un vicolo cieco, vorrei tanto avere una amico vero con cui confidarmi a cuore aperto, ma tutte le persone che conosco preferiscono passare le serate al bar a bere e quello non è il mio genere.
Ho dedicato tutto me stesso per la famiglia, è sempre stato il mio sogno, il mio più grande desiderio avere una famiglia felice e unita, purtroppo questo sogno lo vedo svanire sempre più, e ora mi ritrovo solo a dire e adesso che faccio. I miei sacrifici non sono serviti poi a molto, va bene ho dei stupendi bambini e di questo sono felicissimo, ma per me ora cosa posso fare, mi sento veramente troppo solo e non ho nessuna valvola di sfogo, sono dieci anni che la sera non esco. Mi sono proprio messo in una situazione di m…… senza accorgermi, tutto per un ideale che era solo mio, ed ora mi ritrovo a 40 anni con niente a dover lavorare 10 ore al giorno per poter arrivare a fine mese e non far mancare niente a nessuno e sento forte il bisogno di fare qualcosa di nuovo di diverso, ma solo per me.
Il colmo che mi sono talmente azzerato che non so più cosa potrei fare al di fuori del lavoro e famiglia. Ho bisogno di idee non voglio sopravvivere voglio vivere ma non so più come si fa aiutatemi, grazie un abbraccio a tutti
mik69
Come vincere la solitudine e non entrare in depressione
di
mik69
Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mik69.
La lettera ha ricevuto finora 95 commenti
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incomincia a ritagliare del tempo solo per te. fai lunghe passeggiate nella tua città, magari in compagnia di un libro. osserva l’ambiente ke ti circonda, scoprendo sempre nuovi particolari ke t erano sfuggiti prima. potresti anke andare in palestra. può sembrare un consiglio arido ma vedere rifiorire il corpo aiuta la tua autostima e dona entusiasmo, un entusiasmo che forse potrebbe contagiare la tua compagna.. scusa per i miei stupidi consigli, un abbraccio…
mik 69.
forse non te ne sei accorto, ma stai già facendo qualcosa per te.
La consapevolezza, l’aver preso in esame la possibiltà reale di fare una cosa per te..solo per te….e per nessun altro (una volta tanto), già ti pone a metà del percorso.
Innanzitutto lascia libera la tua compagna di dicidere sa sola, senza opprimerla ,anche perchè servirebbe solo a peggiorare la situazione e generare in te dei sensi di colpa, tipo: avessi fatto questo o non avessi quest’altro.
Se lei tiene a te tornerà da sola ,se non lo farà, non è facendo piagnistei o manfrine che raggiungeresti lo scopo..perciò…sangue freddo e preparati al peggio (non per essere pessimisti) ma tanto per non essere preso all sprovvista.
Innanzitutto a 40 anni si è ancora giovani, si può e deve pensare al futuro…in positivo.
Comincia ad uscire, anche da solo, vai dove c’è gente, anche il bar può servire..fa’ come se dovessi prendere una medicina.Comincia a frequentare chi ti capita a” tiro”
anche compagnie femminili e prepararti a rifarti una vita con una donna nuova (almeno mettila nei toui programmi) anche se non sono avvenimenti che si possono programmare come dei viaggi, però almeno predisponi te stesso a qualche novità.
Il resto verrà da solo e ne uscirai ..sono certo..
E’ proprio da pazzi consigliarti di far ingelosire la tua donna? Potrebbe convenire?
Potrebbe darle la scossa e farle capire che forse con la sua latitanza ti stà perdenmdo?
Molte volte funziona.Che sia anche il tuo caso ? boh non so ..vedi tu.
salutoni
Non saprei cosa consigliarti la tua è davvero una situazione delicata.
Quando stavo con il mio ex ragazzo lui voleva lasciarmi, non me lo diceva apertamente ma si intuiva da come mi rispondeva, da quello che faceva e tanto altro.
In quel periodo non pensavo ad altro e il lavoro mi aiutava pochissimo.
Così mi sono iscritta in piscina ed ho imparato a nuotare.
Io sono sempre stata una fobica dell’acqua, per me è stato un grande passo. Stare a galla e fidarmi dell’acqua è stato un traguardo.
Stare in acqua è molto più bello di quel che pensavo, ti senti un’altra persona ed è come se voli.
Quando poi successe il patatrac stavo in piscina praticamente sempre e nuotare non mi faceva pensare a niente.
Ho sconfitto così una forte depressione. Spero che ti sono stata d’aiuto.
Ci sarà qualcosa che ti piace, non possiamo dirti noi fai questo e quello. C’è gente che fa anche cose di cui non hai mai sentito parlare prima o che idealmente come genere non farebbe mai al solo scopo di fare (penso a una mia amica che si è iscritta a un corso di ballo popolare e mai avrebbe pensato di farlo e ora si è appassionata sia al corso che alle persone che lo frequentano) e c’è gente che rispolvera hobby dei nonni per mancanza di idea (penso a un mio amico che ha comprato canna da pesca e lenza e se n’è andato a pescare e lì ha stretto amicizia con altri pescatori della domenica). Le idee devi mettercele tu però.
Grazie a tutti per il vostro sostegno e consigli,oggi mi sono iscritto a un corso di ginnastica conoscersi in movimento chissà è già un inizio spero,anche se non riesco a smettere di pensare a lei a quello che sarà della mia famiglia di ciò che più desidero al mondo. spero di riuscire a superare questo periodo non vedo l’ora che tutto finisca non penso più come ma che questa tortura abbia fine presto.Un abbraccio a tutti voi per il sostegno sarebbe bello avere amici come voi grazie ancora,più avanti vi racconterò gli sviluppi spero positivi ciao mik69
Compra un numero della rivista Correre. E corri. Fa bene ed aiuta il morale.
Se poi ti iscrivi ad una associazione sportiva vedrai quanta gente che va a fare le garette alla domenica (ci sono di tutte le lunghezze, da 5km in su).
Oppure se i tuoi figli possono camminare iscriviti (e iscrivili) a qualche associazione di trekking. Anche se non sono grandi (bastano 4 o 5 anni, scegli percorsi facili) puoi farti dei giri bellissimi che faranno bene a te e a loro, così non ti staccherai da tutti e farai vedere che sai reagire.
Comunque su una cosa siamo tutti d’accordo: ritagliati del tempo per te, per il tuo fisico, per il tuo benessere mentale.
M
Caro amico,
Per me non è affatto difficile comprenderti, ma posso assicurarti che il sentirsi “vuoti e soli” è una sensazione che conosco bene, ma, te lo assicuro, se ne può tranquillamente venire fuori, anche se il farlo costerà un pò di fatica.
Ora ti sembrerà tutto impossibile, ma l’aver preso coscienza della tua situazione è già un passo avanti.
E’ difficile, in questi casi, offrire consigli, anche perché ognuno la vede a modo suo, forte delle proprie esperienze e delle proprie traversie pratiche e psicologiche.
Voglio solo raccomandarti, se me lo permetti (ho una buona decina d’anni più di te e vengo fuori da due matrimoni falliti oltre che una storia intensissima che sto troncando per ragioni che sarebbe troppo lungo spiegarti e servirebbe unicamete a parlare di me, mentre dobbiamo farlo di te) una cosa importante: cerca di non trasmettere ai tuoi figli i tuoi sensi di solitudine e di angoscia. Servirebbe solo a farli soffrire inutilmente e non sarebbe giusto nei loro confronti.
Voglio regalarti solo un pensiero di Seneca: “Ognuno costituisce un universo inedito: ognuno con le sue speranze, i suoi sogni, i suoi segreti, le sue fantasie e…la sua solitudine. La risposta alla solitudine di ognuno sta in se stessi; solo che bisogna comprenderla, accettarla e condividerla, perché essa è lo specchio della nostra anima”.
E io aggiungerei: “Se si riuscisse in tale impresa, potrebbe avvenire qualcosa di meraviglioso; potrebbe servire a placare la sete di infinito e di armonia; potrebbe servire a far diventare poesia anche la cosa più semplice”.
Provaci! Prova a chiedere ai colori dell’arcobaleno un nuovo cielo senza nubi! Non è difficile: basta alzare gli occhi al cielo e guardarlo e se l’arcobaleno non c’è…è sufficiente immaginarlo!
Su con la vita e in bocca al lupo!
Caro mik,
io ho qualche anno in più di te e conosco bene quella sensazione di solitudine di cui parli.
Divorziato, figlio di 8 anni in affidamento congiunto, e con un relazione di 7 anni che sembrava andasse a gonfie vele.
Un mese fa lei decide di lasciarmi. Vuoto assoluto
Concentrati sui tuoi figli, loro ti aiuteranno ad uscire da questa situazione. Pensa a loro e a te stesso, leggi, fai passeggiate. Sembrano consigli banali (gli stessi che hanno dato a me), ma aiutano.
Buona fortuna.
Tu sei il vero uomo con la testa sulle spalle che tutte le donne vorrebbero, e che si lamentano perchè tutti gli uomini sono immaturi, sai un consiglio semplice da parte mia?
Mandale aff……. le cretine cerebrolese e cerca d’ora in poi di non amare troppo le donne, ma fare in modo che siano loro ad amare te e nel frattempo tu coltivi le amicizie con i tuoi amici.
E ricordati che gli amici sono molto più importanti delle donne, ma non tutte, solo quelle cerebrolese come la tua convivente.
Raffaele
Salve Mik,anche io ho costruito inizialmente tutta la mia vita concentrata attorno al mio lui…ma anche io poi un bel gg ho dovuto aprire gli occhi e vedere la mia realta’..che ero solo io a tenere assieme il noi due, ed anche io ho tre filgi ed una solitudine indecifrata ormai.
Mi farebbe tanto piacere se tu mi ricontattassi per sfogarti solo cosi potremmo aiutarci avvicendevolmente, solo affrotnando ad occhi apeerti il nostro grande dolore interiore.
La solita frase.. su con la vita..in certi casi e’ solo tempo sprecato..in questi casi come il nostro occorre “la mano tesa reale del prossimo che ti vuol ascoltare ed aiutare”.
Non rimandare a domani la tua risalita..il tempo scorre veloce, tanto ormai la parte piu importante della nostra vita e della nostra familgia l’abbiamo adempiuta, non abbiamo colpe, se non quella di saper ed aver amato troppo e non aver pensato mai a noi stessi..
Scrivimi,sfogando liberamente tutto ciò che hai dentro..potrai rinascere.
Un saluto ed un abrraccio a tutti.