E’ una domanda che mi sono posto da quando le coincidenze risultavano essere confermate come vere. Ero io ad influenzare l’evento? O era l’evento che si manifestava che era indipendente dalle mie scelte? Questo è per spiegare che non sono in grado di poter dire che riuscirei ad analizzare il sogno di qualcuno, poichè sono del pensiero che già nella vita reale siamo unici ed irripetibili ,figuriamoci nel sogno! Affermo però che attraverso una profonda ricerca in se stessi si riuscirebbe ad avere più rispetto per il prossimo,in modo tale da averne un pò per il nostro ego. Quindi se davanti ad una situazione nuova ci poniamo ad osservarla con barriere alzate in esperienze remote (pregiudizi), rischiamo di non vivere al meglio la medesima, influenzando cosi la “visione” delle cose e reprimendo sempre più le nostre vere esigenze. La mia continua ricerca nel dovere dare sempre un significato alle cose mi porta ad una visione soggetiva delle stesse…è sarà sempre per me quella reale.
grazie Alemo.
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Categorie: - Me stesso
Scusa Adelmo, ho letto 2 volte la tua lettera ma ho fatto su un pò di confusione…
La tua domanda con la quale inizi pone subito di fronte ad un quesito esistenziale…
– E’ nato prima l’uovo o la gallina?
Chiedilo a Darwin!
– (Per quello che riguarda il destino) Ero io ad influenzare l’evento? O era l’evento che si manifestava che era indipendente dalle mie scelte?
Beh qui la risposta è relativa:
hai davanti due torte; una di mele e una di panna.
In questo caso sei tu che devi scegliere e sei tu che influenzerai l’evento.
Invece se tu sei al mare che ti stai facendo i fatti tuoi e un’onda anomala ti investe e, anche se sopravvivi ti sparisce tutto quello che avevi portato con te (soldi, sdraio, vestiti…)
Questo non dipende da te.
Quindi in definitiva alla fine è un mix tra le scelte che fai tu e le cose che ti capitano e non puoi modificare.
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Poi, cosa c’entra tutto questo con i sogni?!?
non ci trovo il nesso… è come dire:
“il mare è blu, e quindi la pasta mi piace di semola…”
..non ha una connessione..
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Infine quello che dici sui pregiudizi (che anche questo non si connette con il resto del discorso…) è comunque vero, il pregiudizio preclude le scelte migliori e ci porta a sbarrare la strada davanti a delle opportunità che potevano andare a finire bene.
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Però mio caro Adelmo, secondo me hai espresso in sintesi un mucchio di idee e concetti che ti frullavano nella testa ma non hai espresso l’oggetto principale sul quale girano tutti questi tuoi pensieri.
Ecco perchè è un pò complicato da capire il tuo discorso…
Vorrei rispondere a Chantal.Non sò se lo fai o lo sei,comunque per iniziare mi sono voluto chiamare Alemo,poi se ti piace più Adelmo,fai pure.Come professione faccio l’elettricista e varie volte capita di trovarmi a fianco dei muratori o dei decoratori o dei carpentieri o dei piastrellisti che non sapendo cosa fare,o peggio ancora essendo incapaci di ricoprire la propria mansione, tentano di ingannare il tempo cercando di correggere le manovre altrui….. Io sono il primo a volermi confrontare con le idee di qualcuno per trarne insegnamento …sempre se ne hanno?!Comunque Chantal a scuola mi hanno insegnato che quando non capivo una cosa dovevo chiedere, non affermare….A presto.Nel leggere una tua idea e non solo un tuo commento.Con affetto Adelmo 🙂
Alemo sei fantastico.
Voglio fondare il primo Alemo fanclub.
Simpatico Adelmo, un pò mi ricorda Tizian…
Un elettricista? Direi un filosofo mancato… certo il tuo è un discorso complesso, molto complesso… C’è un proverbio che dice che crescendo, bisogna avere gli occhi da adulto ma il cuore da bambino. E non è per niente facile. Le esperienze ci formano, e per esperienze ci metto in ordine di importanza tutto: i genitori, gli amici, la scuola. Amici e scuola a pari merito (dipende da quanta voglia avevamo di studiare…) Alcuni però nonostante tutto questo “sentono” che c’è dell’altro, dei legami che sono sotto la superficie; lo intuiscono ma non possono percepirne i percorsi e l’intensità. E’ vero anche che le nostre esperienze passate (sopratutto se negative) ci portano ad erigere barriere che ci nascondono la realtà delle cose e delle persone. Ci mettono il paraocchi. Sopratutto se queste persone vengono da un altro paese e quindi hanno culture, usi, e costumi diversi dai nostri.
Ma non so se il tuo discorso sia esattamente riferito ad altre persone (anche se credo di si) per cui mi fermo qui.
by psYco
Grazie psYco di essere intervenuto all’argomento. Il pensiero che volevo trasmettere è legato alla massa “M” in genere (sogno,evento,visione,individuo) in un tempo prossimo “t”, in uno spazio vitale “s”.Il rapporto di tutti e tre si chiama energia “E”.Poi l’energia puoi vederla come vuoi ,energia visiva (sogno),energia potenziale (lavoro),energia cinetica (piaceri),energia totale (la vita).Quello che conta che il tutto sarà soggettivo, ossia “relativo”, al contesto che ci si troverà a contemplare in quell’istante.Sono anch’io legato alle mie origini e tradizioni poichè grazie ad esse rifletto le idee del mondo confrontandole con quelle che da tempo mi sono state tramandate.Si! dice giusto Chantal:faccio un mix di tutto.Perchè analizzando più parametri ho più possibilità di trovare quell’equilibrio che da tanto ricerco.con l’occasione auguro un buon natale a tutti …belli e brutti. Grazie Alemo
Caro Alemo, mi hai fatto morire dal ridere.. ha ha ha ha…!!!
Innanzitutto ***Buon Natale***.
In secondo luogo, scusami se ho sbagliato il tuo nome è che i miei occhi quando leggevano il tuo nome vedevano Adelmo e non Alemo… che tristezza.
Però devo ammettere che non ho ancora capito il tuo discorso.
Tu mi rimproveri che se non chiedo non so; solo che questo non è una chat ma un forum e i tempi di risposta si allungano e non mi restava altro che dedurre.
Hai cercato di chiarirmi le cose facendomi il discorso dell’energia, sì, bel concetto ma non ho capito comunque.
Forse sono una persona troppo pratica, ma non trovo ancora il centro nevralgico a cui tu imputi i tuoi concetti.
Concetti puramente filosofici, perchè nascondono in loro il senso delle cose pratiche e vere ma che per essere capite (da me) hanno bisogno di appigli a cui poterli applicare.
Comunque per il resto sembri simpatico.
🙂 Ciao
Cara/o Chantal mi sei apparsa/o da subito una persona intelligente infatti è per questo motivo che ero sintetico .Il punto è che quando si legge un testo ci sono diverse interpretazioni da confrontare,poichè le cose non vanno viste solo esternamente,bisogna anche riuscire a guardarle attraverso…come un quadro : il messaggio o la sensazione trasmessa sarà simile ma mai uguale.
Per farti un esempio pratico riferito all’influenza sugli eventi,prova a pensare:
Quando eri arrabbiata per qualcosa ,non notavi che intorno a te vedevi solo persone che volevano “attaccare briga”?
Invece se ti alzi alla mattina di buon umore non noti che la gente è più disposta a dialogare ti appaiono più gioviali?
In questo caso viene prima l’uovo (che nel contesto prima esposto eri tu),che la gallina(che nel contesto era la situazione che ti ritrovavi a vivere nei due modi)
Puo essere anche chè, nonostante un giorno tu sia di buon umore ,incontri una persona che non lo sia,portandoti al risultato opposto.
In quel caso la gallina è arrivata prima dell’uovo.
Il centro nevralgico sei essenzialmente tu,inteso come un ipotetico “io”,tutto ciò che ruotea intorno a te sono situazioni che diventano tali poichè influenzate dai tuoi umori e situazioni vitali.
Di sicuro se arriva un onda anomala non penso agli ombrelloni!?Scherzo, tenendo sempre presente dei parametri che sono vincolati dalle leggi fisiche.
Ma il pensiero non è per fortuna ancora vincolato dalle leggi fisiche,il sogno neppure,quindi i metodi per sorpassare al meglio un problema sono quelli di attenuarne la loro energia negativa non pensandoci rendendoli cosi in quel momento meno gravi di quel che sono.
Essendo che alla fine il problema dovrà essere risolto esclusivamente da noi,nessun’altra persona potra conoscere le nostre armi meglio di noi stessi,quindi l’interpretazione dei sogni e delle situazioni(sempre nel rispetto del prossimo) sarà personale,fatta da noi.
Spero di averti fatto capire un pò di più…perdona la mia grammatica(sono più portato per le materie tecniche).
Comunque essenzialmente sò che la matematica,la psicologia,la filosofia,la storia sono come i 4 elementi: esistono perchè esistono e la loro similitudine delinea il centro nel quale voglio arrivare per raggiungere l’equilibrio.
FUOCO TERRA ARIA ACQUA
FUOCO: Le ore del tempo bruciate dalla STORIA
TERRA: Il ciclo vitale basato sulle teorie della MATEMATICA
ARIA : Le cose non palpabili spiegate dalla PSICOLOGIA
ACQUA: La fluidità nel vedere le cose spiegate dalla FILOSOFIA
IL RISULTATO: ARMONIA!!!!!!!!!!!!!!!!
Tanti auguri di nuovo e buone cose a tutti.
ALEMO
Grazie Alemo, di aver chiarito le cose. Stando così le cose mi trovi sostanzialmente d’accordo.
Poi esiste la sfiga…
Chiaramente si ! tra i parametri da considerare c’è anche la sfiga.
Penso però che io (inteso come massa in un energia passante nel tempo)abbia la facoltà di elaborare le cose che mi passano davanti e quindi poterle confrontare con quelle simili già passate o ancora meglio vedere il lato positvo anche in una situazione negativa(sembra retorica ma aiuta nell’affrontare più serenamente e lucidamente gli eventi della vita).
Poi nei miei argomenti esistono molte altre riflessioni che non stò ad enunciare…potrei essere palloso :-(.
Comunque grazie e se mi permetti ti faccio una domanda: Sei una persona “ottimista” o “pessimista” in genere?
.Ciao Alemo