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Lettera pubblicata il 31 Marzo 2008. L'autore, Ametrano, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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vai dove ti pare..l’importante è lo spirito con cui ci vai!! e fidati risultato assicurato!
esperienza personale occhio sveglio verso i malfattori
43 anni viaggiato con amico quasi tutto il mondo, quindi sempre in compagnia,viaggiare soli..??? La cosa mi spaventa un pò, non tanto per le varie problematiche del viaggio ma la solitudine, il non avere qualcuno con cui condividere momenti belli o brutti e poi scambiare 4 chiacchiere, no??? Ma si..gli amici si fanno in viaggio…cosi si dice!!
Mah!! comunque per il momento mi accontento di qualche giorno in giro per l’Europa poi si vedrà!!
Guarda andrea che gli stati al mondo sono 201, l’espressione quasi tutto il mondo è un pò troppo masticata per esserne realmente consapevoli.
Abbiamo così tanti problemi, controversie tanto complesse che per capirle completamente, dovremmo davvero girare la maggior parte del mondo, osservare le diverse culture in modo obbiettivo, sensato, razionale, esaminare seriamente i vari conflitti e quello che accade realmente intorno a noi. Dobbiamo vedere davvero cosa succede, non analizzarlo teoricamente o a parole. Dobbiamo essere in grado di osservare chiaramente i fatti, non gli ideali, non quello che secondo noi dovrebbe essere, ma quello che avviene in realtà. Dobbiamo abbandonare tutte le conclusioni, le teorie, e vedere per davvero con i nostri occhi quello che accade nel mondo.
Viaggiare per molti di noi è un esigenza, un percorso che è solo 1/1000 della comprensione del viver sereno.
Solo una piccola sfumatura e nulla più.
Quell’ onda magnifica che ci pervade in viaggio è la stessa medesima che ci travolge fin dalla nascita.
E’ semplicemente vita e si può trovare ovunque non solo in questa sorgente.
Sia qua in Italia, sia in Antardide o in qualsiasi altro territorio, la musica non cambia.
Semplicemente…
Essere l’ esistenza.
Ciao, ho 37 anni e adoro viaggiare…finalmente ho raggranellato i soldi per una bella vacanza ma la mia solita compagna di viaggio non è disponibile, così da qualche tempo sto pensando di farmi questo viaggio da sola. Da una parte ho paura, mi chiedo se nel momento in cui ti riempi gli occhi di cose belle non ti senti solo a non avere accanto una persona con cui condividere a cui dire semplicemente “bello vero?!” e come in uno specchio vedere la tua stessa meraviglia di fronte alle sensazioni che il mondo può darti. D’altra parte sono tentata, forse è il momento giusto nella mia vita per fare una cosa solo mia. Non sono una di quelle donne che da sola non va nemmeno al cinema perchè “….e gli altri cosa penseranno?”…anzi ho sempre ritenuto alcune situazioni, come il cinema, il teatro, un concerto, una passeggiata dopo una giornata di lavoro difficile come dei veri godimenti personali.
Vi prego datemi un consiglio…
Il pensiero, a volte è il nostro peggior nemico perchè si muove sempre nel conscio e genera paura nell’ inconscio.
Qual’ è la tua meta??
Comunque non dovresti rimuginarci sopra, viviti il presente senza troppi ansie, giungendo al momento “sgombra” da qualsiasi esitazione.
Affrontando in maniera corretta il viaggio in “solitaria” (tra virgolette perchè non si è mai completamente soli) è una possibilità per conoscere meglio se stessi, ampliare l’ equilibrio interiore e rafforzarsi caratterialmente.
Sperimentare ed agire in maniera diversa dal solito non può che giovarti, donandoti nuova ninfa.
Potrà essere negativa o positiva, ma pur sempre una nuova esperienza.
Se avete ancora dei dubbi…leggetevi qualcosa su Giorgio Bettinelli, era un connazzionale un pò “pazzoide” che veramente si girò il mondo (134 paesi) in sella a una Vespa 125 compiendo circa 300.000 km!
Davvero straordinaria la sua tenacia ed il suo inossidabile spirito di condivisione sia nella dramma che nell’allegria.
Salute a te di Ametrano! Io ho principalmente viaggiato da solo, ora
viaggio con la mia ragazza. ti racconto la mia esperienza, ma prima
faccio una brevissima premessa. Sono un inquieto cronico, non
riuscirei a fare joga nemmeno se mi sparassero con la pistola
elettrica.
Ho fatto tanti viaggi da solo, ma per non impazzire andavo con la mia
Vespa Px 125e. Ti racconto l’ultimo: parto da Venezia e con un
traghetto io e la mia Vespa arriviamo in Croazia a Parenzo, poi
Zagabria, poi siofok sul Lago Balaton in Ungheria, poi Budapest, poi
Cracovia in Polonia, poi Praga, poi Vienna e poi Tarvisio e infine a
Venezia. Circa 3200 km, con una media di 300 km al giorno e otto ore
nette di guida. Che fico andare in moto immersi in un fluido,
nell’aria, come se si stesse nuotando sott’acqua, quanto è bella
l’Ungheria, quando sono belli i capelli biondo color del grano delle
ragazze polacche, come sono belle le colline della Moravia e come è
buona la birra buona buona.
Le giornate iniziavano così: sveglia presto, colazione abbondante,
caffè una bella sigaretta, impacchettare la Vespa e via per quattro
ore fino all’ora di pranzo. Vento in faccia, polvere, residui di
idrocarburi, odore di benzina, stupende foreste, nuvole paffute e
lunghe. Prenzo rapido, caffè di nuovo e poi altre quattro ore.
arrivavo in una città, mi piazzavo in un bel hotel 4 stelle, poi
cenavo, leggevo un bel libro (Robert Luis Stevenson”il fanciullo
rapito) e poi a letto. Un volta, il giorno in cui feci la tappa più
lunga Budapest Cracovia 454 km presi una stanza in un hotel a Cracovia
che si chiamava “Campanile”, prima di cena scesi in un bar vicino dove
c’era un concerto metal popolato di donne fichissime tutte vestite di
pelle nera e borchie. Mi bevvi 5/6 vodka e poi tornai a letto dove
rimasi a letto per due giorni, bloccato da qualche leggerissimo
problemino muscolare.
E’ fico andare in giro da soli, anche adesso che sono in un brutto
periodo quei ricordi tornano e mi rallegrano, quei ricordi sono come
delle stelle che brillano nel mio cielo, delle stelle che mai nessuno
potrà offuscare né nascondere, è il mio vero patrimonio.
Una volta in Spagna venni fermato dalla Guardi Civil vicino a Avila
nel nord: erano due uno grasso e basso e uno alto e magro. Avevano
uniformi colo caki con due bandoliere che si incrociavano poco sotto
il petto, qua e la c’erano dei fasci. Tirai su il cavalletto, porsi al
AL grasso patente e libretto. Giro intorno alla Vespa e poi mi
disse:voglio provarla.
VIAGGIA
Ciao, sono rimasto affascinato da tutti i racconti dal 2008 ad oggi che ho letto in questo forum. Sarei spinto da un’ emozione di un viaggio per l’ estate 2011 da organizzare da solo, meta al caldo che permetta però di visitare luoghi e offra allo stesso tempo relax.
Vorrei mettermi in gioco con me stesso, confrontarmi per capirmi e conoscermi meglio, cosa che negli ultimi mesi ho iniziato a fare, dopo aver rotto con la lei che dopo 10 giorni frequestava già un altro…
Un’ esperianza simile, di viaggio “da solo” mi è capitata anni fa, in vacanza a Dublino, organizzata all’ ultimo con un conoscente (ero stato lasciato dalla fidanzata di ritorno da un viaggio Erasmus – si sa come possono essere queste esperianze…), prenotando solo 2 notti in una guest house. I giorni seguenti avevamo cercato hotel in giro a Dublino per poi visitare le Cliffs of Moher ed arrivare per 1 notte all’ isola di Aran, che va esplorata in bici…Al rientro a Dublino, il mio amico capisce che non è esattamente la vacanza che si aspettava e decide di tornare a Milano…Grazie alle conoscenze fatte i primi giorni a Dublino appena arrivati, un ragazzo di modena mi ospita per 1 settiamana e il resto dei giorni li ho passati da amici incontrati per caso a Temple Bar un pomeriggio mentre mangiavo un gelato da solo perchè il compagno di viaggio dormiva anche al pomeriggio (senza che avessimo fatto serata il giorno prima!)
mi piace la poesia che emerge dai vostri racconti e mi piacciono le persone che vivono la vita come una meravigliosa avventura!io non ho mai affrontato un’esperienza del genere e quest’anno mi piacerebbe farlo, anche in compagnia di persone nuove. concordo con marco sulle mete calde…se qualcuno è interessato si potrebbe organizzare qualcosa di bello…sempre con lo spirito giusto, naturalmente, e con uno sguardo entusiastico verso se stesso e ciò che lo circonda. fatemi sapere…un abbraccio a tutti
Buongiorno Linda, se hai piacere possiamo provare a parlarne cominciando con l’ esprimere le proprie idee sulle destinazioni, sistemazioni, periodo, ecc., anche per capire un pò con chi stiamo parlando…
Aspetto tue notizie.
Buona Giornata