Il problema della viabilità cittadina andrebbe affrontato con un approccio razionale e non semplicemente ideologico. Ipotizziamo due casi nettamente differenti. Se tutti i veicoli viaggiassero a 30 km/h, vi sarebbe sicuramente un minor pericolo di incidenti gravi. Se tutti i veicoli, invece, viaggiassero a 60 km/h, vi sarebbero molti più incidenti, ma il volume di traffico sarebbe dimezzato e l’inquinamento sarebbe minore perché si viaggerebbe in quarta velocità, invece che in seconda o in terza. E’ quindi preferibile adottare un sistema misto, con il limite dei 30 fatto rigorosamente rispettare nelle zone cittadine più affollate e con viabilità angusta, ma, al contempo, consentendo velocità maggiori in strade di scorrimento. Si dovrebbe poi razionalizzare dove possibile la viabilità con molti più sensi unici che consentano di snellire il traffico e di ricavare tratti di ciclabile e qualche parcheggio in più.
Gianni Principi Padova
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Categorie: - Attualità Italia
Vedo molti automobilisti violare i limiti di velocità, anche sullo scorrimento veloce. Sono d’accordo di mettere il limite di 30 km/h in certe aree urbane, ma vanno fatti rispettare.
Stamattina per fare 12 chilometri a Milano ho impiegato 50 minuti. Media 15 km/h. Altro che rispettare, i limiti. Sono strarispettati, forzatamente.