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Vi supplico, recitate una preghiera per far tornare la mia fidanzata

di Speranza
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5.560 commenti

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  • 5201
    LAU -

    C’è un ragazzo che si chiama Gilberto. Stamattina una mamma è venuta e mi ha detto “Guarda su questa videocassetta c’è Gilberto che canta, che suona, che parla”, allora mi è ritornato in mente Gilberto. È stato un ragazzo che ha vissuto venticinque anni di “fogna”, di immondizia nel male e negli inganni, che si è inchinato, prostrato, ha adorato tutti gli idoli falsi di questo mondo! Un giorno la vita gli ha dato un bel “calcio santo” e i suoi occhi, ha scritto lui in un canto, si sono riaperti, come gli occhi di un bambino che apre gli occhi sul mondo. Ecco che cosa fa la fiducia! La fiducia ti riapre gli occhi sulla vita, dentro di te, sul mondo; quel mondo lì, che Dio vince con la sua fiducia in noi, ti riapre gli occhi e tu cominci a vederti e a vedere qualcosa di nuovo! Non vedi più il venerdì Santo, buio e triste, vedi l’alba della risurrezione, vedi una luce nuova che entra nella tua vita e squarcia le nuvole nere e comincia a illuminarti nel profondo e a ripulirti da tutta la spazzatura che ti fa vecchio, che ti fa triste, che ti fa un perdente, non un vincente.
    I bambini sono l’immagine dello stupore della fiducia della vita! Un bambino quando mette la testa fuori dal grembo di sua madre, dall’utero, comincia il viaggio della fiducia, il viaggio dello stupore. Osserviamoli, i bambini: pian piano sembra proprio che la natura umana accompagni questo stupore. Il bambino all’inizio fa fatica a vedere e allora sente il calore della mamma, si aggrappa al suo seno. La fiducia è toccare, è sentire prima che vedere. Poi il bambino apre gli occhi, comincia a vedere un po’ delle ombre; vediamo i bambini che dopo un mese di vita cominciano a fissare, poi a guardare, poi il bambino comincia a conoscere, ha fiducia nel mondo che lo circonda, ha fiducia nelle persone che vede, il bambino è pieno di stupore! Il bambino tocca i fiori, poi mette le cose in bocca perché vuole sentire, poi tocca, poi prende, poi cade, poi si pulisce, poi si fa male… è tutto uno stupore, che vive, che cresce, che nasce! È la promessa di Dio che si fa carne nella vita di ogni suo figlio.
    Poi che cosa succede però? Cosa è successo nella nostra vita? Tutti noi siamo stati dei bambini così, tutti noi siamo nati con la voglia e il desiderio dello stupore della vita, con la sensazione nel cuore, la certezza di dire “che bello, sono vivo, esisto!”. Prima di dirlo con la bocca tu lo senti nel cuore.
    Ogni vita nasce così, noi siamo nati così. Siamo nati con nel cuore l’attesa di dire: “che bello sono vivo! Vita: accoglimi, abbracciami, proteggimi, difendimi, promettimi! Voglio scoprire quello che Dio ha messo non solo nelle cose, ma dentro di me, come una promessa”.
    Ma quella promessa ad un certo punto si è spezzata.
    Nella nostra vita è successo qualcosa e lo dico a voi genitori, a voi ragazzi, a me. Se penso alla mia vita, è accaduta la ferita di quella promessa. CONTINUA

  • 5202
    lau -

    CONTINUAZIONE Un avvenimento, una situazione, una violenza subita, è successo qualcosa per cui la promessa della vita si è lacerata, è rimasta ferita, è stata tradita! A volte nell’infanzia, e questo è il dramma più grande, perché proprio nel momento in cui tu fai “Ohhh…!” qualcuno ti da una coltellata e uccide lo stupore del tuo nascere, e uccide quel desiderio grandioso, stupendo di vita, quella bomba di promessa che Dio ha messo nel tuo cuore. A volte nell’adolescenza, a volte più avanti. C’è qualcosa che è entrato nella promessa della nostra vita e l’ha ferita.
    Cosa è successo nella nostra vita? È successo forse che proprio tuo padre, tua madre, tuo fratello, gli amici di tuo padre, gli amici di tua madre… le persone che ti hanno dato la vita, che dovevano essere il volto della promessa, quello su cui il bambino attende di vedere quello che in fondo porta dentro, il desiderio della vita, vorrebbe sentire “Siamo felici per te! Siamo felici della tua vita, che esisti, la tua vita è una promessa per noi!”. Cosa è successo in tanti di noi ragazzi e ragazze? È successo che, per le povertà umane delle nostre famiglie (per le loro ferite perché anche i nostri genitori sono stati dei bambini feriti, anche loro, tante volte più di noi), ad un certo momento non hai visto il volto della promessa, ma hai visto il tradimento di quella promessa, sei stato deluso! Allora non hai più visto in loro, nelle persone intorno a te, coloro che davano forza alla tua vita, ma hai visto coloro che hanno fatto male alla tua vita.
    Tuo padre e tua madre litigano, si urlano, si picchiano, si lasciano, si separano. Cosa succede? Succede che quella promessa della vita “crolla”, la casa della tua vita crolla, le fondamenta della tua vita, sulle quali poggia la tua storia, vacillano e tu sprofondi. Qualcuno dei tuoi amici o dei loro amici ti fa del male, graffia la tua vita, la violenta. E tu bambino, non riesci più a capire, sei confuso: “Ma come! I loro amici, gli amici dell’amore, feriscono il mio amore!”. Allora capite cosa si è generato dentro la nostra vita? Si è generata una spaccatura profonda, una lacerazione; e tante volte il male che cosa fa? Ti fa sentire colpevole di questo. Tu ti senti quella colpa addosso! Tu ti senti schiacciato. Tu ti senti non più colui che ha portato quella promessa e che ha dato una promessa, ma ti senti il frutto di una colpa che genera del male, che attira su di sé il male. A volte questo succede nella famiglia, a volte nella vita. Quante persone incontriamo che, per un dolore, per una morte , per un tradimento di qualcuno che amavi, per la guerra che ha distrutto la tua terra, il tuo popolo, la tua casa, per un dolore interiore forte, per la scoperta che la persona che ti sembrava la promessa della tua vita, tuo marito, tua moglie, ti ha tradito, ha tradito il tuo amore… CONTINUA

  • 5203
    lau -

    … oppure vedi i suoi difetti e quella promessa lì, nel giorno in cui l’hai sposato/a che ti sei innamorato/a e ti sembrava veramente la promessa della vita, si rivela invece una bella croce pesante! In quel momento vacilla la tua fiducia, in quel momento dici a te stesso: “perché?”. La promessa di cui eri figlio, quell’amore che desideri vedere e conoscere, cade per terra. Quel gioiello prezioso che è la tua vita, finisce nel fango, cade, si sporca, vuoi male alla tua vita, cadi a pezzi! Noi in comunità abbiamo questa espressione forte: quando senti il peso della tua vita, quando ti alzi senza fiducia, quando ti svegli e senti il peso del male che è stato fatto alla tua vita e che ti hanno fatto, dici “oggi sono a pezzi!”. La tua vita va a pezzi. Che cosa succede allora? Cominci a cercare! È il figlio “prodigo”: “Basta! Basta! Padre dammi la mia parte, me ne vado!”. Basta! Non credo più all’amore, non credo più alla fiducia, non ci credo più! Non esiste più! Quella porta lì la chiudo, è un’illusione, quel desiderio che Dio mi ha messo in cuore… non è possibile amare! Se mi hanno tradito coloro che mi hanno dato la vita, se io ho tradito coloro che mi hanno amato, non sono più capace di amare, non valgo nulla! Basta, me ne vado! Sbatto la porta di mio padre e di mia madre, chiudo la porta del mio cuore, me ne vado! Sono deluso, sono triste.
    Me ne vado con una domanda: “Io, di chi sono figlio?!”. Io sbatto la porta di casa, me ne vado e a chi la faccio pagare? La faccio pagare alla vita! A me stesso, mi voglio male, mi faccio male!
    Ragazzi e ragazze, pensate a quante volte ci vogliamo male. Non mangi, vomiti, ti tagli, non vuoi vivere, vuoi rifiutare il dono della tua vita, ti butti nella sporcizia, nella droga, in ogni tipo di confusione. Sbatti la porta di casa e te vai. La fai pagare a quel dono prezioso che Dio ti ha fatto che si chiama vita! Se la vita non è una promessa, io la sporco, la butto, la calpesto, non la amo. La faccio pagare alla vita, la faccio pagare al mio corpo, che in fondo è l’espressione e il tempio della vita, allora mi faccio proprio del male! Mi faccio del male drogandomi, sporcandomi e facendomi sporcare. Mi faccio del male a tal punto da volere che gli altri mi facciano del male! Proprio perché in fondo ho perso la promessa della vita. E poi la faccio pagare alla mia famiglia, la faccio pagare a loro, a loro che mi hanno dato la vita e che sono la sorgente della vita.
    Dentro non te ne accorgi, ma in fondo c’è questo: “Voi mi avete dato la vita: io non la voglio! Mi vendico con voi, faccio del male a voi!”. E allora pensiamo, noi ragazzi/e, a tutto il male che abbiamo fatto a coloro che in fondo dovevano dirci l’amore alla vita e che per la loro povertà hanno ferito la vita; e cosa fai? Si genera una catena di coltellate! Loro hanno ferito noi? Noi feriamo loro. La vita ferita! E poi la faccio pagare a me, al mondo, la faccio pagare a tutti! CONTINUA

  • 5204
    Francois -

    Caro fratello di luce, se non erro sono sei anni or sono da quando lei ti ha lasciato, pur non conoscendo la tua storia mi sembra umanamente improbabile il suo ritorno. Tuttavia, ben saprai che dove l’uomo finisce Dio inizia e quindi Cristo ci insegnò che dove due si uniscono in preghiera per chiedere qualunque cosa, certamente verrà concessa; bene…….noi siamo in due! Ma mi sento in dovere di aggiungere che se il ritorno di lei, nostro Signore lo ritiene dannoso per il cammino che ha progettato per te, allora volgi lo sguardo al cielo, ringrazia e ascolta la voce del creato in quanto ha sicuramente qualcosa da dirti. Ti auguro ogni bene.

  • 5205
    lau -

    CONTINUAZIONE…

    Ci sono ragazzi e ragazze in mezzo a noi che l’hanno fatta pagare a tutti, la vita. Faccio del male a tutti, spacco, picchio, urlo, mi faccio del male e mi faccio far male da tutti, uomini, donne, distruggo la vita di tutti, bambini, ragazze donne, giovani, adulti! Guardate che distruzione avviene quando la vita perde il dono della promessa. E cosa succede poi? In questo dolore lacerante della vita, succede quello che il figlio ha detto ieri sera ad un certo punto: “Basta, decido io della mia vita!”. E in quel momento, tante volte, noi abbiamo accusato anche Dio: “Dio, dove sei? Dove sei? Tu avresti dato la vita? Ma dove sei?! Se a questa vita tutti hanno fatto del male, se tanti hanno ferito la mia vita, ma dove sei, Dio?”. E allora sbattiamo la porta in faccia anche a Lui: “In Te non ci credo! Tu non ci sei, non esisti!”. E lì, guardate, è il male che si sveglia. Quando nella vita siamo feriti, quando la vita viene ferita, il male sa che entra più facilmente e allora in quel momento, quel leone accovacciato alla porta del cuore che vuole sbranare la nostra vita – così lo chiama la Parola di Dio il male – si risveglia, perché vede che quello è il momento per infilzarti, perché tu disprezzi il dono della vita. Ecco lì allora, il male che si affaccia alle porte della tua vita e ti dice “Vieni con me! Decidiamo insieme della tua vita! Quel desiderio di infinito che c’è nel tuo cuore lascialo perdere, sono tutte storie, non esiste, lo hai visto! Quante delusioni! Quell’amore puro che desideri non esiste. Vattene! Vieni con me!”. E guardate l’illusione: il male ti illude, poi ti squarcia, ti delude, ti fa veramente a pezzi. Prima ti illude: “Fidati di me e sarai felice! Prendi questo, passerà tutto! Un po’ di droga, una bella canna, la cocaina, le pastiglie e svanisce tutto!”. E invece non è così, non svanisce tutto, peggiora tutto! E quanto lo abbiamo sperimentato questo! Finisci peggio dei “porci”. E quanta fatica facciamo a rialzarci, a rialzare la testa per riscoprire la nostra dignità, perché il male come un accusatore, ogni tanto prende quella fogna nella quale ci ha fatti cadere e ce la ributta in faccia, dicendoti: “Tu non cambierai mai! Tu non ce la farai mai! Tu non potrai mai diventare un ragazzo/a pulito/a! Tu, con quello che hai fatto, non ce la farai mai!”. Quante volte sentiamo il peso di questa tristezza nel cuore. Verrebbe da dire: “Siamo proprio disperati, come facciamo adesso? Cosa facciamo?!”. Senti proprio il peso di tante situazioni della vita e ti manca l’aria.
    Ma c’è una speranza, sapete? C’è una speranza ed è questa! c’è una speranza che si chiama Misericordia di Dio! Quella speranza non è un sogno, non è un’illusione, non è qualcosa che dura l’effetto di una pastiglia e poi tu ti ritrovi disperato, non è l’illusione di una “pera” che poi passa e tu ti ritrovi peggio di prima. CONTINUA

  • 5206
    lau -

    ULTIMO…
    Quella speranza è una vita che si è fatta carne, è la vita di un Uomo che ha voluto entrare nella nostra vita, che si chiama Gesù di Nazaret! Lui è la Misericordia di Dio, Lui è la forza di Dio, Lui, unico, è capace di ridare speranza, di spezzare le catene del male, di spalancare le porte del Cenacolo chiuso e pauroso, dove il male ci ha serrati dentro, per far entrare il soffio dello Spirito Santo! Lì solo Lui è capace di parole di vita eterna, di quella vita dalla quale siamo nati, dalla quale purtroppo troppo spesso fuggiamo per paura, solo Lui è capace di quell’eternità di vita dalla quale siamo sgorgati un giorno, dove il nostro cuore ha cominciato a battere nel cuore di nostra madre! Lui solo! Allora oggi Signore Gesù, in questo luogo, in questa piccola grotta, dove la tua Parola si è fatta carne un’altra volta, dove la tua vita, la tua storia ha toccato la nostra storia, dove la tua mano si è poggiata sulle nostre lebbra, dove Tu ci hai liberati dal potere del male, Signore, oggi Ti chiediamo che la Tua Misericordia diventi qualcosa di vivo nel nostro cuore, liberaci dalla paura!
    Guardate, solo questo amore! Solo questo amore! E in questo, credetemi ragazzi, non vi inganna! Siamo poveri, siamo deboli, abbiamo bisogno di chiederci tante volte scusa perché conosciamo le nostre gioie e i nostri limiti e li vediamo, però di una cosa sono certo e direi anche orgoglioso dentro: non vi prende in giro! Solo Lui vince il mondo della nostra tristezza! Solo Lui vince il mondo e può vincere il mondo delle nostre ferite, solo Lui può vincere il mondo del male che abbiamo subito e vissuto! Lui solo vince il mondo! Allora, fratelli, sorelle e amici: abbiate fiducia! È qui che possiamo riavere fiducia, perché in Lui si rinasce, perché dallo Spirito di Dio si rinasce, perché la nostra vita un’altra volta stupirsi e dire un’altra volta… “Ohhh! Che bella la vita, che dono la vita, che gioia la vita, che festa la vita! Che bello donare la vita!”. che lo stupore di Dio possa abbracciarci, rivestirci, bruciarci! L’amore di Dio brucia tutti i peccati, brucia tutto! “Non abbiate paura!”, non abbiamo paura! Abbiamo fiducia!
    Accogliamo Gesù adesso, che si fa presente. Gesù adesso viene e Lo sentirete: vince! Difende e protegge la vita dell’uomo. Apriamo, spalanchiamo le porte adesso perché Cristo vuole vincere il mondo della nostra vita, vuole aprirci alla pienezza dello Spirito.(Padre Stefano)
    VI PENSO AMICI.

  • 5207
    lulù -

    ma invece di invocare la mano divina non ti fai un esame di coscienza e provi a capire perché la tua ragazza ti ha lasciato?
    roba da matti nel 2012 si devono leggere simili schiocchezze!

  • 5208
    nikole -

    iao prtovero ad aiutarti..Mi devi dire come ti chiami… Sono nella stessa situazione tua..Il mio ragazzo dopo 7 anni nn ha piu pazienza e chede tantissime cose da me..molto essigente! lasciami un tuo id e parliamo…Forzza….Anche io sto malissimo…

  • 5209
    Jilly -

    Ciao a tutti cari amici,
    Mi spiace se è da diversi mesi che non scrivo più nel forum, ma vi garantisco che non ho mai smesso di leggervi.
    Ho notato che di recente si sono aggiunti nuovi lettori che ci hanno raccontato le loro storie e hanno condiviso con noi il loro desiderio di speranza.
    Se oggi sono qui a scrivere di nuovo è proprio perchè voglio farmi portatrice di un messaggio per tutti coloro che si rifugiano nella preghiera affinchè il loro amore possa trovare nuovo vigore e nuova forza. Di recente mio marito ed io ci siamo ritrovati. La nostra storia è ancora tutta da ricostruire ma vi posso assicurare che non c’è più alcuna traccia del dolore che negli ultimi anni ci ha travolto e infine diviso. Abbiamo commesso entrambi molti errori, ma vi posso garantire che, sebbene dopo un lungo silenzio, nell’arco di qualche settimana siamo riusciti a tacitare ogni paura, dubbio, rancore. Nessuna recriminazione, nessuna ripicca, nessuna rivalsa. Abbiamo parlato a lungo, ci siamo confessati molte cose, ciascuno di noi ha riconosciuto le proprie responsabilità e ammesso i propri sbagli. Lontani abbiamo imparato molte cose, sia su noi stessi, sia sulla nostra storia e se c’è la possibilità che queste lezioni di vita possano averci reso oggi persone migliori, niente più del nostro rapporto merita di goderne i benefici.
    Nei mesi scorsi ho pregato intensamente che ci ritrovassimo prima della fine dell’anno e così è stato. Il primo giorno di questo nuovo anno eravamo di nuovo insieme.
    Cari amici, non perdete la speranza, abbiate fede, pregate e soprattutto credeteci con tutto il vostro essere. Fate che il vostro cuore, il vostro desiderio, la vostra mente siano un tutt’uno con la vostra preghiera. Credeteci fortemente e non perdete mai, mai la speranza! Vi posso garantire che nelle ultime settimane sono accadute cose incredibili. Mi è impossibile pensare di non essere stata vegliata, ascoltata e profondamente aiutata. La fede è la chiave. Abbiate una fede incrollabile!
    E se il Signore vi offrirà una nuova occasione, non mancate di fare la vostra parte. Lui ci offre delle opportunità, ma sta a noi fare il vero lavoro, metterci in discussione e dare il meglio di noi stessi. Per cui impegnatevi con altrettanta forza e convinzione. Siate pazienti, tolleranti, ascoltate, capite, perdonate e soprattutto amate con tutti voi stessi.

    Vi stringo fortissimo.

    Jilly

  • 5210
    lau -

    e vaiiiiiiiiiiii JILLI. finalmente una meravigliosa notizia. grazie per aver condiviso con noi la tua gioia. forza e coraggio. ti abbraccio. sono contenta. tanto per te e tuo marito. che bello. l’amore. vince sempre. Dio vince sempre. e noi con lui.

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