Vi prego aiutatemi, sto malissimo

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1. 11
   skila - 14 Dicembre 2012 12:58

   @un nuovo ritratto
   E’ molto toccante quello che hai scritto. Se ne percepisce il dolore. La frenesia di tutti i giorni fa chiudere in un cassetto certi pensieri. Li allontana. Quando hai problemi concreti e impegni, non hai tempo di pensare alla tristezza. Ma non scompare. Semplicemente non ci pensi. Ma sta lì, latente. Quel senso di guardare la vita da dietro un vetro. Di esser vista fuori come “normale”,passami il termine,e avere dentro il vuoto. Ci si affanna ad avere una vita normale, un lavoro, magari buono, impegni in cui perdersi, in cui avere la sensazione e dare la sensazione di realizzarsi. Ma quel vuoto interiore viene a bissare alla porta. Spesso in giorni normalmente di festa, come il Natale. Quando magari vorresti la semplicità di una pace interiore che non hai mai avuto. E quando non trovi motivi concreti, diventa un’apparentemente interminabile pena che assorbe anche chi ti circonda. Come un compagno stanco o una madre arresa. Forse rassegnati e pieni di rimorsi per non riuscire a restituirti il sorriso che hai perso. Prova a svegliare il tuo compagno, prova a chiamare tua madre, prova a chiedere, semplicemente, sottolineando che non cerchi da loro una soluzione, ma solo un semplice ascolto e la loro semplice presenza. Il dolore che lasceresti togliendoti la vita, sarebbe interminabile, come i rimorsi per non esser riusciti a salvarti. Ma prima ancora di ciò, ti saresti preclusa quella che ora ti sembra una sottile speranza, di sorridere ancora. E ti parla una ragazza con i tuoi stessi pensieri, che si è riempita la vita di impegni per non vedere, e va i conti con il vuoto in ogni momento di tregua. Ma non possiamo mollare, anche se non sembra esistere una risposta, alla fine del tunnel troveremo la nostra luce, che forse è semplicemente diversa dalle altre. Un abbraccio
   Il tutto vale anche per @Sharon

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