A volte mi chiedo, chi si inventa che certe cose ti trasformano automaticamente in uno/a “sfigato/a”?
Io non sono una persona che tendenzialmente prende in giro gli altri…
Non lo faccio ne per come si vestono, ne per come parlano, ne per come passano i loro pomeriggi e tantomeno per la loro vita sessuale…
Eppure sembra che in questo mondo, in questa società, non fare subito certe cose sia sbagliato.
Perchè se non le fai sei socialmente errato e le persone ti evitano…
Come se il fatto che uno, per dire, sia vergine a 25 anni voglia dire che nessuno l’ha mai voluto perchè non vale niente.
E che ne sanno che magari sta persona ha sempre rifiutato perchè non si trovava bene con l’altra, piuttosto che con se stessa?
Ho l’impressione che sia una delle tante cose che facciano uscire pazze le persone… Credo che sia un circolo vizioso…
Insomma, se una persona non vuole farlo a 13 anni perchè non se la sente, e si trova i coetanei stupidi che prendono in giro per quello, e diventa automaticamente un’emarginata, diciamo che le sue possibilità di avere contatti sociali al massimo diminuiranno… E se quindi gli vengono il triplo dei complessi?
E se questo la portano a essere ancora più chiusa e a passare molti anni senza volere o riuscire ad avere un rapporto?
…sembra una serie di pensieri stupidi, e sono volutamente re tirati al massimo, è ovvio che ci sono tante persone che perchè vengono prese in giro a, che so, 14 anni per certe cose non è che poi crescono male…
Però cavolo, quando leggi tante cose su internet ti rendi conto che comunque esistono tanti che perchè cominciano a non trovarsi bene tra la gente da piccoli e perchè vengono escluse magari per cavolate del genere, crescono male e arrivano a 20 anni come dei disadattati… e non è giusto!
C’è chi si fortifica con l’essere preso in giro, c’è chi si abbatte…
Io vedo questo, e mi dispiace.
Se conosco qualcuno e mi accorgo che corrisponde al profilo dello “sfigato”, prima cosa non mi permetto di dirgli che lo è, non vedo chi sono io per dare certi termini… seconda mi dispiace per lui perchè mi rendo conto che fa fatica…
Una persona non dovrebbe sentirsi così… e mi rendo conto che sto uscendo un po’ dal tema… però ecco, uno non dovrebbe sentirsi “sfigato” per niente, tanto meno per una cosa importante e personale come la verginità…
Che poi cavolo, una persona comunque cresce e a un certo punto prova desiderio, ma se è chiusa o se viene rifiutata al punto tale da sentirsi dire “a quest’età sei ancora vergine?!” (come se ciò provocasse un uragano, uno tzunami o lo scoppio di un’altra centrale nucleare in Giappone…).. cosa dovrebbe dire? Come dovrebbe sentirsi?
Poi vai a dargli torto a quelle persone che ti dicono “vorrei lasciarmi andare con il/la primo/a che capita”… cioè, suppongo che a un certo punto uno perda anche la fiducia in se stesso.
Ma chi l’ha tirata fuori sta cosa che se a una certa età sei vergine è brutto?
Capisco se si dice, ci si priva di una bella esperienza, di tante emozioni e di piacere per tanti anni…
Ma il “se non lo fai sei uno sfigato” non lo concepisco…
Come non concepisco la stessa parola “sfigato”, che infatti metto tra virgolette…
Io l’ho sempre visto, che le persone che sono fissate col dare sto termine agli altri alla fine lo usano come unico mezzo per sentirsi grandi… Perchè la parola “sfigato” è un’arma potente!
Tutti penso si ricordino la propria adolescenza e le persone che tiravano dello sfigato ad altri, facendoli sentire inferiori e rovinandogli le giornate…
Anche io come tantissimi ho subito la mia dose di bullismo psicologico (e a volte anche qualche tirata di capelli immotivata, diciamocelo chiaro) dai vari simpaticoni che si credevano meglio di te perchè prendevano voti bassi e venivano bocciati 2 volte alle medie… Ricordo certe sensazioni, e non erano belle per niente.
Si viene attaccati su tutti i fronti, dai vestiti che porti, al ragazzo che ti piace, ai voti che prendi (intelligente = bei voti, bei voti = secchione, secchione = sfigato…)… Poi c’è chi si stupisce se i ragazzini sono strafrustati… e vorrei vedere! …ma questo è un altro discorso.
E mi chiedo… ma come? Come si è arrivati che una ragazzina a 15 anno si chiede se è normale che non abbia ancora avuto rapporti e si senta sbagliata e “sfigata” perchè le sue coetanee l’anno fatto a 12-13 anni?
Quando avevo quell’età io le ragazze a malapena iniziavano a svilupparsi… E i ragazzi che avevi in classe si comportavano come bambinetti stupidi… Ed era giusto, erano, dei bambini.
Che tra l’altro, non penso nemmeno che ste ragazze che iniziano ad avere rapporti così piccole li abbiano coi coetanei, ma ovviamente con ragazzi più grandi…
E se non lo fanno sono sfigate, ma poi vengono anche considerate delle… avete capito.
Ma io sul serio mi chiedo, come gira il mondo?
Perchè hanno tutti così fretta?
Che poi pensi, “ma no, ci sono tante persone a cui non frega nulla sei sei vergine o no”… macchè, anche quelli che sembrano più aperti mentalmente si stupiscono di sentire di verginità a più di vent’anni, o di baci mai dati che ne so, a 16 anni… Ma grazie, se tu hai un/a fidanzato/a da 5 anni sei a posto….
Questi sono solo esempi di ciò che vedo, ovvio…
Però sul serio, mi sembra assurdo che chiunque venga considerato sfigato per qualcosa, e tanto più se riguarda la verginità…
Pensare a come si è evoluta la cosa negli anni è pazzesco…
Mah.
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni
Io penso che l’unica cosa di cui dovresti preoccuparti è di sapere per te stessa cosa è meglio, e cosa invece non lo é, tenendo presente che devi puntare ad essere principalmente serena, in armonia con te stessa, lasciando che gli affrettati e conformati giudizi degli altri non ti sfiorino minimanente.
Le altre persone hanno scelto di avere rapporti in giovanissima età?
Si é trattato di una loro scelta, punto.
Tu preferisci comportarti in modo completamente diverso?
E’ un affare esclusivamente tuo, punto!
Poi sono d’accordo che quando si è giovani, o molto giovani, capire esattamente cosa si vuole per sé stessi é più difficile, perchè si ha la testa piena di dubbi.
Se altri ti giudicano è semplicemente per il fatto che sono persone che hanno bisogno di conferme circa sé stesse e la bontà delle scelte da esse fatte in passato e, sempre per la ragione di essere alla ricerca di conferme, hanno bisogno di sentirsi parte di un gruppo per aver avuto tutti le medesime esperienze.
Contemporanemante tentano di screditare coloro che non si conformano a determinati stili di vita per elevarsi ad un livello superiore proprio a causa del loro BISOGNO di sicurezze da contrapporre al loro bisogno di conferme.
Detto con molta franchezza: Vivi la tua vita e fregatene del giudizio stereotipato degli altri.
Questo è quanto mi pareva opportuno di dirti. Ti saluto cordialmente.
Luc
Io penso che noi donne dovremmo vivere le nostre scelte con maturità. Avere rapporti sessuali prima del matrimonio è una scelta della quale nessuno si dovrebbe vergognare. Da qui a dire che la verginità non è un valore ce ne passa, soprattutto in un’epoca in cui si pretende d’insegnare l’educazione sessuale senza di fatto conoscere gli uomini. Ti assicuro che solo parlando si riesce a capire tanto della personalità di un uomo e delle sue più intime aspirazioni. La verginità non è da intendere solo come un fatto legato alla realtà sensibile, ma come la ricerca di un rapporto armonico col mondo naturale. Anche se non fossi vergine le mie priorità resterebbero le stesse. Un conto è accompagnare il proprio compagno lungo il viale del tramonto e un conto è dimostrarsi intransigenti con qualcuno che si può manifestare solo dando il “peggio di sé” perché grazie al cielo non ho vissuto nessun dolore che in qualche modo gli potesse fare da architrave. Un uomo che vive la ribellione suprema come il luogo in cui si manifesta la sua virilità per diventare santo ha bisogno di stare accanto ad una donna che dimostra di avere un certo portamento.
Di natura non è aristocratico, se non compensi con i tuo carattere (perché come nel mio caso hai una natura diversa e uguale alla sua e quindi tendi a reprimerti e a essere troppo precisa, quasi bigotta), un carattere aristocratico, devi compensare con la purezza del cuore… riconoscere il valore positivo di un certo menefreghismo che ti ha cambiato la vita e mettere da parte il romanticismo, soprattutto quando lui esce da una famiglia che viene percepita da lui come una chiesa primitiva e vive con il freno a mano tirato. Un uomo che per quanto ne so io nella vita avrebbe potuto avere anche 20 figli segreti sparsi per il mondo, ma che è spaventato dal letto perché lo vive come il simbolo della tirannide e della mediocrità borghese. Non è in grado di viverlo come il talamo nuziale perché è un esibizionista che ama vivere emozioni forti e nella coppia, così come nella vita in generale, desidera sentirsi come un dio e un demiurgo di una realtà già data che lui ha riportato alla luce con il sudore della sua fronte. Plutarco nelle Vite parallele ha dimostrato le analogie e le differenze tra eroi e grandi personaggi storici greci e romani. L’archetipo del grande ribelle lo troviamo ne I masnadieri di Schiller. Karl Moor.
Diciamo che questo uomo dagli anni 60 in poi vive il letto in maniera passiva perché la realtà data viene portata alla luce dall’educazione sessuale. Ma si tratta di un’illusione… lui è troppo orgoglioso per ammetterlo con sé stesso. A me sembra tutto molto noioso. Infatti sono singol. L’esempio vivente dell’inutilità dell’educazione sessuale.
Io sono vergine, lo sfigato sono io