Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 29 Aprile 2022. L'autore, mcpitagora, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
GOLEM, sono quasi le 22.00, è ora di pubblicazione, adesso non faccio in tempo a rispondere esaurientemente, domani
L’errore dell’Occidente nella guerra in cui siamo finiti (è la guerra di tutti, non solo dell’UA) è strategico, ma non necessariamente morale. La questione morale è un discorso complesso, che non ho ancora risolto. L’errore strategico è far avanzare la Nato, un’alleanza militare nata per contrastare la Russia (vabbè, all’epoca era l’Urss), fino a portarsi ai confini proprio della Russia. Sicuramente ritrovarsi a contatto con uno Stato antagonista crea attrito rende più probabile l’innesco di un conflitto. Più difficile stabilire una colpa morale di queste azioni. Mi viene da pensare che gli Stati sono liberi di decidere da che parte stare. Che diritto ha la Russia di ingerire sulle scelte di altri Stati? Ma poi la Nato, l’Ucraina, o qualche altro Stato occidentale ha mai minacciato di invadere la Russia? E preferisco stare dalla parte dell’Occidente, che di autoritari Stati come Russia, Cina, Nord Corea o Iran. In realtà non ho mai vissuto in questi paesi, ma credo che non…
se la passino bene, è risaputo che siano paesi autoritari e poveri. Un conoscente che andava spesso a Mosca per lavoro ha riferito che per strada ti avvicinano gli accattoni chiedendo la carità. Comunque sia, siamo diversi e le diversità entrano in conflitto, ma non sempre è facile stabilire dove stia la ragione, che non sempre sta tutta da una parte. Certo è che Putin è un mafioso, corrotto, ex KGB. E’ come se in Germania salisse al potere un ufficiale della Gestapo. Non può essere una brava persona. Cosa ci possiamo aspettare da lui?
E’ Putin che ha aggredito l’UA, non viceversa. Il discorso che ha fatto oggi non mi è piaciuto.
Per farmi salire il nervoso in questi giorni riguardo i documentari su Putin registrati sul canale 9: Putin potere a tutti i costi, Putin minaccia nucleare. Ho una rabbia in corpo contro Putin che non ti immagini, devo sferrare pugni all’aria, piango. Ma questa rabbia mi impedisce di essere obiettivo, razionale e ascoltare tutte le campane.
Voglio solo che vinca la pace.
Per Gabriele
https://www.youtube.com/watch?v=Wa0_mHiV-9k
Poche e sempre più rare le persone di buon senso… Al punto da essere sia attaccate che derise e demonizzate.
Stimo Odifreddi, solo come matematico però, ma non ha proprio senso citare la critica di Dostoevskij all’Occidente 160 anni dopo quella dichiarazione. Soprattutto con una Russia che ha migliaia di testate nucleari che sono armi OFFENSIVE, che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, non ha fatto altro che aumentare l’arsenale militare, e che dal crollo dell’impero sovietico e l’avvento di Putin cerca di riprenderselo coi mezzi che vediamo. Dopo l’invasione dell’Ucraina, e quel “palmares” appena accennato, andare a pescare certi dettagli è come voler giustificare l’orco perchè noi abbiamo lasciato incustodita la bambina.
Il buon senso dice, ma per piacere. Abbiamo a che fare con una “cultura” che quanto a valori -e la libertà per prima- ha solo da imparare dall’Occidente.
Vorrei proprio vedere se la Russia di oggi si farebbe mai l’esame di coscienza sulle sue di malefatte, come vorrebbero che facessimo noi certi “scienziati della teoria”.
Come è facile parlare e scrivere a casso quando non si è avuto mai a che fare neanche di striscio con quella cultura.
Ancora per Gabriele
Se non hai seguito “Mezz’ora in più” di oggi, su Rai3, ti suggerisco di rintracciare online la trasmissione, che ha dedicato parecchio tempo alle unioni/fratture culturali fra i popoli.
Non giustificano nulla ma, a mio avviso, restano osservazioni molto interessanti.
Ma se non giustificano nulla, in che senso sarebbero interessanti?
È come se i siciliani sterminassero i calabresi perché i primi usano il peperoncino sulla pasta e i secondi i pinoli e l’uvetta, e la antica cultura della Trinacria questo proprio non lo sopporta. ‘Arrusi calabbrisi; int’ ‘u culu siciddani.
Penso che la cosa più importante è come
fare finire questa guerra.
E cioè che il conflitto
dal punto di vista scontro militare, resti confinato all’Ucraina.
Perchè se esce da questa modalità si allargherà come macchia d’olio.
Sarà il risultato sul campo a dare il primo avvio al negoziato, alla fine ognuno dovrà cedere qualcosa,
ma è importante che i nodi principali vengano risolti
ora, onde evitare futuro intervento russo o rivendicazioni.
ancora con queste balle? putin o zelenski? siamo in una corrida geopolitica diretta da usa e israele.