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Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Paranoico.
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Ho 24 anni. Non ho mai avuto amicie tantomeno conoscenti. Sono sempre stata chiusa dentro casa: infanzia chiusa in casa con i miei nonni (malati: non potevano portarmi fuori); adolescenza chiusa dentro casa mia (madre e padre separati, madre che anche quando avevo tre anni alzava il volume della musica e mi chiudeva in una stanza buio e che parlava al telefono anche se io stavo lì a chiamarla fino a piangere; padre sfortunatissimo con famiglia e lavoro ma che appena usciva da lavoro veniva da me, ma purtroppo quando era buio perché lavorava fuori città); giovinezza ancora peggio perché non trovo lavoro e non posso fare l’università, e per problemi economici e familiari e di attacchi di panico (li ho sempre avuti, soffrivo di ansia anche quando avevo due anni, ne lo ricordo vividamente), che mi rendono un’impresa anche andare a prendere il latte (davvero, per me uscire dalla porta di casa è un’agonia). Non ho futuro mio, in quanto per problemi familiari e una scelta personale
(non ho alcuna intenzione di abbandonare delle persone che hanno bisogno che io stia con loro tutta la vita + sono sempre stata trovata bruttissima dall’altro sesso e vengo derisa da sempre, hanno persino detto che uno stupratore non mi avrebbe mai voluta, la gente su internet con cui provo a chattare mi abbandona appena vede la mia foto, e ho il problema che non avendo fatto nulla (nemmeno mai scesa da un treno e salita su un altro per la coincidenza senza mia madre) la gente mi trova noiosa. Sono anche riservata perché non voglio parlar male della mia situazione e dire gli affari di altri che sono inevitabilmente legati ai miei, di conseguenza pensano sia piena di me e, chissà perché, tutti mi reputano una bugiarda (insegnanti al liceo dicevano davanti ai compagni che ero bugiarda e avevo vari vizi). I parenti lasciamoli perdere. L’unico che si salva è mio padre, che ha una situazione personale peggio della mia. Mia madre pure… ma proprio non ascolta, non le interessa di noi.
Stanchezza, gran bel quadretto familiare, niente da dire. Non dare troppo peso alla mancanza di esperienze nei trasbordi ferroviari, quelle sono cose che si imparano facilmente, basta solo averne bisogno. Fai benissimo ad essere riservata, lo sanno tutti che chi si fa i ca**i suoi campa 100 anni (minimo) e anche se ti dicono che sei una contaballe fai notare ai tuoi detrattori che fino al 4 marzo abbiamo avuto un Governo per il quale contare balle era una virtù riconosciuta da milioni di elettori.
Quanto alla eventuale bruttezza, non sarei affatto pessimista, anche là ci sono grandi margini eppoi gli stupratori eventuali di solito operano in zone buie con al massimo 5 lux al suolo (non meno, però, perché la sicurezza viene prima di tutto), figurati, cosa vuoi che stiano a questionare sul perquinci e il perquindi. Stai serena.
Era per dire a quel ragazzo che le situazioni del cavolo si sprecano.
Per farsi nuovi amici non è mai tardi
Per trovare qualcuna che ti piace non è mai tardi
Non fasciarti la testa
Più che altro devi trovare la serenità dentro di te e la voglia di metterti in gioco
Sì, sì, bla bla.
Stanchezza, prova a giocare al lotto, è un altro modo di mettersi in gioco. Fai una bella quaterna e mandi tutti in quel posto, mentre te ne stai alle Canarie.
Quando leggo di 24enni che si sentono vecchi io, che ne ho 20 di più e mi sono trombato ad Amsterdam una sconosciuta 19enne e a Budapest un’Americana di 20 e una Russa di 21, mi dico che voi siete una generazione che deve scomparire.
Anzi, una degenerazione.
Me viene a ‘mme la depressione, altro che menate!
Ma imparate a stare al mondo, D.P.!!!
Viveur.. un fine intellettuale, o un uomo dalle ampie vedute. Grazie del contributo ahaha
Viveur..in ogni commento pubblichi età e nazionalità delle tue “conquiste”, se valessi qualcosa come Uomo sapresti che una persona di valore non ha bisogno di vantarsi di quello che fa in intimità, gli uomini che a letto ci sanno fare realmente sono quelli più schivi, gli altri sono solo bravi a parole…bla bla bla..ormai li riconosco da lontano..
E la vita è ben altro, caro mio..triste che alla tua età parli cosi, deprimente proprio.
I quarantenni come te in crisi di mezz’età che per risollevarsi hanno bisogno di sentirselo “duro” sono una degenerazione..impara a stare al mondo anche senza f..a! Roba da pazzi