Salve a tutti, sono un ragazzo di 24 anni a cui apparentemente non manca nulla, da un po’ vivo una situazione di insoddisfazione perenne che non mi permette più di essere felice e sereno. Se mi vedeste dall’esterno potrei sembrare un egoista, ho oggettivamente tutto: una ragazza che stravede per me, una buona famiglia, un’educazione e tante altre cose che fanno da ingrediente a quello che si definisce il buon e bravo ragazzo. Ma purtroppo io ogni giorno combatto con la mia tempesta emotiva che non lascia mai spazio alla quiete e questo mi sta distruggendo lentamente portrandomi ad avere cattivi e inutili pensieri costantemente. Sarò breve, dato che sono già stato troppo prolisso, io credo di aver gettato gli anni migliori della mia vita ….. sin da piccolo, non ho mai intavolato grandi rapporti d’amicizia, all’inizio dell’adolescenza ho troncato molte relazioni di amicizia con soggetti che conoscevo sia dalle tenera età causa le cattive abitudini che questi avevano assunto, alle superiori sono purtroppo sono capitato in una classe con pochissimi maschi tutti molto riservati e privi di quel sentimento di cameratismo e coinvolgimento che può creare un gruppo di amici. Gli anni sono passati in fretta e io complice il mio atteggiamento timido e insicuro ho trascorso gran parte del mio tempo spensierato nella più assoluta solitudine. La stessa situazione c’è stata sul piano sentimentale, l’insicurezza trasudava anche nei rapporti con le ragazze, avevo un sacco di imbarazzo e non sono mai riuscito a “lanciarmi” e far qualche brutta figura piuttosto che vivere delle delusioni. La mia rivincita è arrivata verso i 18 anni quando il mio aspetto anche fisico è migliorato e una ragazza, la mia attuale, si è legata a me. La mia vita è comunque andata avanti, a scuola tutto procedeva al meglio, mi sono diplomato ed ho iniziato l’università, e io avevo ancora tanti sogni, progetti e speranze anche se i rimorsi e le esperienze perse di un adolescenza non vissuta e di una gioventù che iniziava senza amici iniziavano a farsi sentire. Non ho mai fatto una vacanza con amici, non ho mai vissuto in gruppo, non ho mai avuto un amico che si confidasse con me e viceversa. Sto per arrivare a 24 anni e io vi posso dire che sto vivendo come un eremita, rincaso verso le 23 massimo i fine settimana (solo il sabato in cui ci si concede una passeggiata) , mai weekend fuori porta, mai una nottata “brava”, un eccesso, mai nulla che non fosse la mia ragazza o lo studio. Purtroppo anche la mia lei è così, nemmeno lei ha amici, ma con la differenza che lei prima di avere me ha avuto le sue esperienze, ha fatto le sue cazzata, ha conosciuto il mondo. Penso che ci sia un età per ogni cosa e a 20anni sono fermamente convinto che sia il periodo in cui non bisognerebbe far altro che uscire e conoscere gente e girare, perché questo ti forma un sacco e ti aiuta nella vita. Oltre a questo come se non bastasse negli anni sono diventato apprensivo, ansioso e ipocondriaco, ho paura di tutto, mi faccio mille paranoie e problemi per ogni cosa, sono iper prudente, vivo in un ansia perenne di sbagliare, e questo ahimè l’ho ereditato dalla mia ragazza che ha una famiglia molto all’”antica”, ma anche opprimente ed esigente e forse anche un po’ bigotta. Ultimamente ho avuto una grande occasione, essendo un laureato triennale in corso e con un buon voto ed un laureando specialistico con una media alta ho avuto un ‘opportunità di un’esperienza di lavoro presso un azienda che è un po’ un punto d’arrivo per me, durante questo periodo ho conosciuto molta gente della mia età ed ho finalmente assaporato quanto è bello vivere con i propri coetanei. Qui è anche successa una cosa, una bellissima ragazza, totalmente al di fuori dai canoni di ragazza alla mia altezza ha mostrato interesse verso di me… arrivando a giochi di parole, sguardi e ammiccamenti inequivocabili, io a malincuore avendo sviluppato un etica personale e un sentimento di rispetto prima che di amore verso la mia lei ho desisito. Questa esperienza mi ha fatto riflettere tanto… ho capito che forse per troppo tempo mi sono “represso” con una persona che anche se ammiro e verso di cui nutro tanto affetto che tuttavia non è adatta a me. Oltre a questo credo che la mancanza di una compagnia di amici che non ho, mi lascerà uno strascico enorme per tutta la vita. Io mi sento perso, sento che ormai a quest’età è troppo tardi per rifarsi un “team d’amici” o comunque per ricrearsi un’altra dimensione di vita. Ho tanti interrogativi, tante paure e soprattutto tanti rimpianti, tra questi il rimpianto che il tempo è passato troppo in fretta e io non ho fatto nulla per valorizzarlo…a chiunque leggerà chiedo di darmi un consiglio, un parere o semplicemente la risoluzione di un esperienza simile alla mia che avete vissuto conosciuto. Grazie a tutti, un abbraccio.
Vecchio a 24 anni
di
Paranoico
Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Paranoico.
La lettera ha ricevuto finora 22 commenti
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E’ impressionante, sei la mia versione al maschile. Mi sono collegata stasera con l’intenzione di scrivere per sfogarmi di questo strascico d’insoddisfazione che mi porto dietro. Legato probabilmente agli stessi rimpianti. E alla stessa constatazione di non avere una vita “giovane” per così dire. Anche io potrei risultare egoista o viziata. Del resto non mi manca nulla. Eppure sento la mancanza della mia “gioventù” e anche io mi definisco vecchia a 27 anni. L’ansia che mi accompagna, forse dovuta proprio all’assenza di esperienze aggreganti, non mi permette di crearmene, sempre iperfocalizzata su non sbagliare e sul terrore di non essere accettata. E’ incredibile come io mi ritrovi nella tua lettera. Questo mi fa sentire meno sola, e mi fa sperare che, da qualche parte, si possa ripartire, per metter fine all’insoddisfazione. Spero di far sentire meno solo anche te, di conseguenza. Parliamone…. ti lascio la mia mail snowy.skila@gmail.com
Ciao, non so se riesco a darti un vero e proprio consiglio. Ma le cose che tu dici du esserti perso io le ho vissute. Nel senso che avevo il mio gruppo di amici con cui andare in vacanza e far festa la notte, uscivo alle 23 e tornavo a casa la mattina o il pomeriggio dopo..DI QUELLE NOTTI NON RICORDO MOLTI PARTICOLARI, ammetto che spesso non ero lucida (ma sono sempre stata contraria alle droghe pesanti), mi ricordo di essermi divertita molto senza pensare troppo. QUELLO CHE RICORDERO’ SEMPRE, è quanto ci sono rimasta male quando ho scoperto che quelle non erano amicizie vere, c’era affetto ma quando (dopo aver praticamente perso il primo anno di università facendo festa) ho deciso di uscire meno..non mi sono per niente rimasti vicini. A differenza tua non ho avuto una vera storia importante, ma storielle basate preticamente solo sull’attrazione fisica..non dico che ho solo rimpianti, ma sento che in un rapporto ci vuole di più! Se fossi al tuo posto, penserei a un viaggio organizzato per giovani (con la tua ragazza) per l’estate prossima..conosci tanti ragazzi ed alla fine sarà come essere lì tra amici..così recuererai un po’ della tua giovinezza perduta:-)
Ti capisco benissimo. Fai probabilmente parte, come me, di quelli che vivono ingiustamente come “fantasmi”, e sono bloccati da qualcosa a cui fanno fatica a dare un nome.
Come al solito, in questi casi, uno non si accorge più nemmeno delle cose e delle persone che ha intorno. Per esempio tu hai una ragazza, cosa impensabile ora per me. Guarda che non è una cosa così scontata avere una ragazza/o.
Anche io ho pensato di “sentirmi vecchio” quando avevo 24 anni. Forse lo devo avere pensato anche prima. Oggi ne ho 28 e a volte penso la stessa cosa, ma se penso a quando ne avevo 24 mi viene da ridere! Non ero vecchio! E non lo sono nemmeno ora, anche se posso sentirmi così.
Evidentemente ogni volta che uno guarda indietro anche solo di qualche anno pensa “ero giovanissimo e pensavo di essere vecchio”.
Se vuoi scrivermi in privato aggiungi @gmail.com al mio nickname (vale anche per le altre persone che sono intervenute).
Ciao, e guarda che sei stramegagiovane, ma ripeto che capisco benissimo i tuoi pensieri perché li ho avuti e li ho anch’io.
Ci sono persone che hanno iniziato nuove vite anche dopo i cinquant’anni. Pensa un po’…
Mi sono un po’ sforzato di essere positivo ma almeno la cosa magari ti dà una mano.
ciao
Sicuramente è un processo al contrario : l’infanzia e l’adolescenza portano amicizie che poi si perdono e che , quando capita , in certi casi è un piacere ritrovare.
L’amicizia è fatta di frequentazione e se non ci si frequenta , non si condivide la vita , si ha poco da dirsi e da fare insieme .
Lo si vede quando incontrando i vecchi amici ci si racconta , sempre , qualche episodio del passato , come se si volesse ridare colore ed importanza a qualcosa che è stato e ti ha affratellato ma che , in quel modo , non tornerà più..
A parte la rivisitazione del passato , crescendo ognuno prende la propria strada e si frequenta con coloro i quali si possono condividere i nuovi aspetti della vita.
Quindi , non mi fisserei su quello che è stato ma guarderei al nuovo . In un certo senso, in passato, hai fatto bene a selezionare e non seguire il gruppo , perchè questo ti rende a tuo modo , capace di cavartela da solo . La mia premessa ,invece , vuole sottolinearti che le amicizie nel corso della vita cambiano e si trasformano a seconda del fatto che si abbia qualcosa da condividere o meno , pertanto non è mai tardi per farsi nuovi amici .
Anzi è noioso frequentare (anche se a te non è capitato) lo stesso gruppo. Io sono , sempre , uscito con persone diverse , anche al di fuori del mio gruppo storico (e magari a qualcuno non stava neppure bene) proprio perché sentir dire le stesse cose e fare le stesse cose
è di una noia mortale . Per es. terminata l’università , cambiando città, ho buttato in un cassetto una scheda telefonica in cui avrò avuto 300/400 numeri di gente che vedevo spessissimo .Ma che senso avrebbe avuto , se non con pochissimi più intimi mantenere i rapporti e ridursi a mandarsi gli auguri ogni tanto con gli altri, essendo impossibilitati a vedersi facilmente?
Oggi conosco tanta gente ma non mi frequento abitualmente con nessuno e semmai all’occorrenza esco con chi voglio , per piacere e non per sentirmi meno solo . Come ti han già suggerito un viaggio vale tanto quanto una amicizia , anzi può essere il tramite per parecchie amicizie.
Un ultimo consiglio: Fuggi , scappa via da chi trasmette ansia , è eccessivamente paranoico , prudente , sospettoso perchè ti rovina la vita .
Nella vita bisogna essere svegli (cioè capire chi si ha davanti)ma aperti verso l’esterno , perchè dagli altri si può imparare tanto , nel bene e nel male .
Infine , il rispetto viene anche prima dell’amore . Quindi ,
decidi come ti pare ma ricordati che una persona che ammiri vale più di una bella faccia che ancora deve dimostrarti quel che vale.
Pertanto ,qualunque cosa tu farai non dimenticarti che il rispetto e la gratitudine non devono mancare neppure nel momento in cui rifletti sul prendere decisioni pesanti per colei che ti stà vicino, senza poi ritornare sui tuoi passi se con l’altra si rivelasse una cosa di poco conto. Perchè se traballi la prima volta così profondamente , traballerai ancora . Quindi, è meglio che tu ritrovi innanzitutto te stesso.
Ciao.
Ciao, piu’ che sentirti vecchio ti annoi, pero’ ti inviterei a riflettere che la vita che conduci o insomma hai condotto fino ad ora non ti e’ stata solo costruita intorno ma l’hai costruita e scelta tu in un certo modo. perche’ probabilmente corrispondeva a delle parti di te e da dei tuoi bisogni. insomma la tua ragazza non e’… un alibi, perche’ cmq in lei e in voi forse hai trovato (dico forse, non conoscendoti ma da cio’ che scrivi) un “rifugio” per delle tue insicurezze, visioni di te stesso ecc. Non a caso dici che la tipa al lavoro ti e’ parsa “completamente al di fuori dei canoni alla tua altezza”, ma quei canoni chi li ha stabiliti se non tu? e, per quanto il tuo sentire lo puoi sapere solo tu, rischi di vedere nella tua ragazza anche colei che invece rientra nei canoni piu’ mediocri, noiosi, banali che tu giudichi alla tua altezza, per quanto “lei ti adori”..ma pensando cosi’ e che e’ colei che si e’ messa con te qd tu avevi paura del rischio non le fai un gran servizio perche’ lei non e’ “un canone”… poi puo’ essere che prima eravate compatibili e ora non piu’ e questo puoi saperlo solo tu. ma in sintesi voglio dire che crogiolarsi nei rimpianti a volte e’ anche un alibi per non buttarsi di piu’ nella vita. buttarsi di piu’ non e’ necessariamente scappare con una collega o piantare la ragazza. fermo restando che se non sei innamorato e non ci stai bene davvero… Io ero in coppia piu’ giovane di te e ben piu’ avanti di te ma non facevo una vita “da.vecchia” e non tornavo ogni sera.a casa con il coprifuoco. non ho mai avuto la sensazione che il fatto
di avere un moroso/compagno mi invecchiasse o annoiasse e chiudesse. e non penso neanche ora che mi abbia “rubato la gioventu'”. anni dopo per quanto io abbia cmq vissuto degli anni mi son stati “rubati” da altre questioni ma non dal.fatto di per se’ di stare in coppia. e’ anche vero che io mi son “scelta” pur anche senza farlo razionalmente un compagno che pur essendo piu’ introverso di me cmq non era un pantofolaio e un asociale. fermo restando che non bisogna sempre uscire con altra gente per divertirsi e tirar tardi e che il punto non e’ neppure l’orario. ho amici da una vita, e’ vero, e ci frequentiamo ancora ma come dice Kid le amicizie e conoscenze anche si cambiano, rinnovano, al momento lasciano e riprendono. per qto e’ vero che io abbia ricordi condivisi coi miei amici storici vivo il presente anche con loro e non di ricordi, ho amici (non conoscenti) da dopo e molto dopo i 24 anni e una delle mie amiche piu’ care l’ho conosciuta a 30. e non sono una che scambia l’amicizia con un rapporto da conoscenti ma non penso ci sia un limite d’eta’. Tu sei giovanissimo e la tua vita puo’ andarti stretta ma non sei destinato a vivere di rimpianti! piuttosto sarebbe forse tu riuscissi a capire cosa realmente stai somatizzando e quanto sia una tua rigidita’ verso te stesso che ti tormenta. cmq avere una “crisi esistenziale”, anche se purtroppo fa stare male, non si pare una cosa cosi strana e puo’ essere anzi la via per un maggiore contatto con te stesso e stare e vivere meglio. concludo.che si,.c’e’ chi si rifa’ una vita oltre i 50 e oltre ancora. un mio amico che ha quasi 20 anni piu’ di me e’ stato lasciato dalla moglie e dopo una fase ovviamente dura ha fatto un sacco.di cose divertenti e piacevoli con la sua compagnia di amici (la maggior parte tutti nuovi) e ora che ha una nuova compagna (una bella donna di 60, che ha la sua eta’ e ha anche passato le sue nella vita,.ma e’ molto solare).
Sono l’autore del posts…grazie a tutti ragazzi…vorrei stringermi veramente la mano a tutti, sono commenti intrisi di interesse gratuito e di consigli sani e vitali per me…a volte una pacca sulla spalla, ovvero i vostri commenti, possono fare molto su un insicuro come me…nella vita si sbaglia perchè siamo essere umani…lo sbaglio si può sempre rimarginare in qualche modo..bisogna concentrarsi sulla soluzione, ovvero su quello che mi fa stare meglio…non continuare a pensare al problema…vorrei ringraziare in particolar modo LUNA, che mi ha fatto riflettere molto sul piano fidanzata, ma anche gli altri ragazzi..anche la prima ragazza che ha risposto…e poi il ragazzo che parla dei “fantasmi”…
un grazie anche a coloro che mi hanno lasciato la loro email…non so..probabilmente potrei scrivervi…come ho detto nel mio posts..dialogare e stare con gli altri fa essere migliori…quindi perchè non scambiarci qualche battuta…grazie di cuore a tutti..;)
Ciao a tutti.
Ho trovato per caso questa pagina. Sono più o meno in condizioni simili a quelle da voi spiegate. Vorrei sapere come vi vanno le cose, dopo qualche anno da questa vostra conversazione, se qualcuno avesse ancora la possibilità di rispondere.
Sono un ragazzo di 24 anni che si percepisce vecchio e a cui non piace la vita che fa, ma nonostante ciò non riesce a uscirne per il momento.
Grazie,
Ciao.
Non ne uscirai mai. Convivici.
Ciao Carlo, a distanza di 9 mesi per puro caso ho letto questo post ed anche il tuo commento. Condivido a pieno tutto quello che c’é scritto sopra in modo particolare ciò che ha scritto Luna: il modo di condurre la nostra vita lo scegliamo noi e spesse volte ci croggioliamo dietro i rimpianti per non vivere il presente. Se hai voglia di scambiare due chiacchiere Caro Carlo con un ragazzo che ahimè vive la tua stessa condizione, ti lascio il mio indirizzo di posta elettronica: antoniocriscuolo10071994@gmail.com Ps: Non é vero che non se ne può uscire da questl stato, dicendo ciò si é codardi ( non é un attacco verso Yog) ma. isogna affrontare i problemi con il sorriso anche se non viene spontaneo in ceeti casi, non piangersi addosso e vivere giorno dopo giorno ogni istante della propria vita, che da un giorno all’altro può svanire senza accorgersene. Per questo non bisogna esser pesanti ma cercare di combattere in questo mondo all’interno del quale forse la sensibilità é un Minus.