Secondo il mio parere ci son due diversi tipi di vagabondi.
Allora ci sono quei poveri disgraziati vagabondi per propri problemi e i vagabondi per scelta che preferiscono girare il mondo piuttosto che avere una vita sedentaria fatta sempre dalla solita routine: mattina lavoro, pomeriggio lavoro, sera tv o ristorantino. Io personalmente stimo queste persone e a questo punto stimo anche mio fratello che ha deciso di voler girare il mondo precisamente andare in cina.
I miei genitori che sono: mia madre donna quarantenne poco interessata alla tecnologia e abbastanza stupida mi dispiace dirlo ricca di amore ma povera di cultura, mio padre invece è un uomo che ha studiato poco ma ha avuto molto difficoltà tra cui la morte di mio nonno è una persona molto colta e con idee interessanti il suo problema è che è un tipo troppo terra terra, troppo realistico con pochi sogni, io che sono più un sognatore a volte odio questo suo modo di fare, quindi tornando a noi mio padre e mia madre non condividono questa decisione, ma io credo mio fratello abbia ragione bisogna conoscere il mondo e anche io finito il liceo vorrò farmi un anno in giro per il mondo, ora chiedo a voi che ne pensate di questa idea illuminatemi come avete fatto fin’ora. Grazie.
Vagabondaggio, uno stile di vita?
di
Anonimamente io.
Lettera pubblicata il 23 Gennaio 2010. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anonimamente io..
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Rispetta i tuoi genitori e non giudicarli.Per il resto i tuoi sogni potrebbero diventare incubi e ritornare a casa con le pezze al culo.
Intanto, ti capisco benissimo. E’ un pò frustante avere dei genitori che non solo non approvano le tue decisioni, ma arrivano a svalorizzarle e sminuirle. Posso dirti una cosa sincera? Siete un’ottima famiglia, dico davvero. Allora, la tua mamma la devi adorare così..immagnatene una brillante ma egocentrica? Avrebbe fallito come mamma! Lei ama..a suo modo e come può..non rimproverarle la sua ignoranza (come purtroppo mi capita di fare a me con la mia), cerca di ricavare il genuino della sua semplicità. Il tuo papà è un pò come il mio..quello che potrebbe emergere, ma non osa, non si spinge oltre.
Tuo fratello? E’ un MITO!!!!!! Io adoro gli eremiti, anche se non credo sia questo il suo caso..credo che tu ti riferisca ad un viaggio-cultura, a un viaggio-conoscenza, non incontro allo stadio primordiale con se stessi..
Chissà che moltitidine meraviglia c’è nella sua testa!
Infine, io sono come te, quella che sogna, (ma che probabilmente non metterà mai davvero in pratica quello che vorrebbe..sai, vigliaccheria, paura, immaturità probabilmente)..
Sono destinata a rimanere una sognatrice che vive all’ombra delle proprie fantasie..e che le trova meravigliose.
DREAM ON, ragazzo, continua a sognare.. è l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta; i sogni, l’amore e la verità sono la triplice intesa, rappresentano l’unica via per essere UOMINI e DONNE, non bambocci ridicoli. DREAM ON, perchè se sogni, anche un sogno piccolo, non puoi morire. DREAM ON, perchè i sogni sono nuovi, immensi mondi inesplorati e UNICI. Il tuo sogno è solo tuo..MAI NESSUNO POTRA’ SOGNARE IDENTICAMENTE A TE, NESSUNO…MAI!
DREAM ON..sogna, credi fino in fondo in ciò che fai, sfida preconcetti e ostacoli, gioca col destino, e cerca un’ALTERNATIVA, sempre. Perchè chi ce l’ha non si ferma mai..và avanti, a costo di morirci. DREAM ON..perchè non sono le persone a fare i sogni, sono i sogni a fare le persone. DREAM ON,perchè il tuo nome diventi leggenda (anche solo per te stesso).DREAM ON!
Per primo vorrei rispondere a Roberta allora io rispetto i miei genitori per quel che sono ma preferisco tornare a casa con le pezze nel culo che rimanere a casa con le pezze nel culo!
Poi vorrei ringraziare The dreamer ti vedo molto come me, e tutto quello che hai scritto e gia’ impresso nella mente e ti rispondo allo stesso modo:DREAM ON anche tu cerca di realizzare i tuoi sogni o almeno provaci non rimanere con nessun rimorso la vita e’ una e va vissuta come si va DREAM ON!
Credo che i tuoi genitori siano ottime persone. Il problema è che ti fanno vivere nella stoppa, come un pulcino, mentre tu, come tutti i giovani, hai bisogno di avventure. Per trovarle non serve girarle il mondo: lo si può fare anche a qualche chilometro da casa, anche facendosi una vacanza in una qualsiasi bella località d’Italia. Prima di tutto fatti la patente, poi prenditi una macchinetta, anche un catorcetto da duemila euro, e procurati una compagnia anche scalcagnata, non importa, se già non ce l’hai. Stappa il buco dove ti hanno fatto rintanare, fiondati in giro, e le avventure verranno, e i viaggi intercontinentali vedrai poi che ti interesseranno meno. Ciao.
Lorenzo credo anch’io sia meglio cosi’ tenersi un amico prendersi anche un vecchio catorcio e partire per l’avventura cosi’ sarebbe bellissimo!
(Hai mai letto “On The Road?” – Jack Kerouac ..parla della Beat Generation, parla proprio di questo..anzi, lui nemmeno il catorcio aveva!)
E comunque sì..DREAM ON!
No non l’ho letto vedro’ di procurarmelo..grazie.
ormai la vita è fatta di tecnologia,lavoro,stress e ansie, che non si ha più tempo per la natura,per la scoperta del mondo e per la vita,allora molta gente come te,me e tanti altri, si rifugia nei viaggi. un viaggio (da solo ovviamente) ti cambia,ti fa crescere,ti aiuta e ti fa conoscere te stesso. La cosa più bella è quando sei arrabbiato, triste o non apprezzi ciò che ti circonda e allora parti, con poco e niente, l’importante è partire. pochi mi capiscono, ho 15 anni, vivo in Sardegna quindi quasi tutti i miei coetanei trovano assurdo prendere l’aereo e poi un treno da soli per visitare una città. Ma non c’è cosa più bella che sedersi in un vagone da sola, a leggere e conoscere persone straniere che si siedono affianco a te. Partirò anche a fine febbraio se riesco a dare tutte le interrogazioni prima. comunque ho sempre amato viaggiare,ma se ora voglio viaggiare da sola è grazie a into the wild, un libro che mi ha toccato nel profondo e in cui mi sono ritrovata molto. Spero di finire presto il liceo per iniziare a viaggiare sempre più.
Consiglio anche a te di volare via appena puoi,anche solo per pochi giorni.
Due anni lui gira per il mondo: niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette. LIBERTà ESTREMA, un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada.
Ciao Avventuriera venendo dalla Sardegna ti capisco perfettamente anche se mi ritrovo alcuni amici che hanno l’animo da vagabondi piu’ di me….per primo vorrei proprio leggere qualche libro riguardante i viaggi di questo genere poi vorrei anche io partire un po’ sto gia’ cercando di organizzare qualcosa per separarmi un po’ dalla solita vita….non perdere l’animo da viaggiatore e bellissima la frase scritta alla fine Ciao.
è tratta da into the wild, una storia vera di uno che cercava la libertà assoluta. Ciao.