Ciao a tutti, mi sono imbattuta per caso in questo sito e ho pensato fosse il luogo giusto in cui sfogarmi un po’. Sono una ragazza poco più che ventenne alle prese con una tristezza ed insoddisfazione praticamente croniche. Senza voler risultare presuntuosa o poco modesta, sono una che potrebbe avere tutto dalla vita: bell’aspetto, brillante studentessa all’università, laureata con buoni voti, ho tantissimi interessi, un ascendente pazzesco sui ragazzi. Mi ritengo una persona fuori dal comune, molto più matura di tanti miei coetanei, una persona “eccezionale” ma ristretta in una vita mediocre. Sebbene sia abbastanza socievole, ho poche amiche di lunghissima data, più qualche conoscente che frequento meno spesso. Le mie amiche vivono tutte fuori e per vari motivi ora come ora sono rimasta sola qui nel mio triste paesello, nel quale ovviamente è difficile (se non impossibile) creare nuovi legami. La routine quotidiana, le giornate in casa a studiare senza vedere nessuno al di fuori della mia famiglia, mi danno questo senso di abbandono e solitudine che mi devasta. Avere vent’anni nell’epoca dei social network inoltre, in questo senso è deleterio: vedere chi ostenta il proprio divertimento e la propria appagante vita fa sentire ancora più soli. Mi sembra che la mia vita sia ristretta all’interno dei miei libri universitari.
Sono fidanzatissima da anni con un ragazzo che mi adora ma che purtroppo vive lontano da me… Tendo spesso ad identificare nella mia relazione le cause del mio malessere. Penso che se in passato avessi pensato solo per me, e non per NOI, avrei fatto scelte più coraggiose, avrei ora una vita diversa, nuove amicizie forse, o addirittura una vita lontana da qui. Lui è il carattere debole della coppia, ma se mi guardo indietro mi accorgo di quanto sia stata debole io.
Al contrario dei ragazzi della mia età non vedo l’ora di crescere, lavorare, avere una famiglia con lui, perchè so che finalmente avrò qualcuno accanto con cui condividere le mie giornate, un volto amico a confortarmi e capirmi quando ne avrò bisogno.
Tra pochi mesi avrò l’opportunità di trascorrere un periodo all’estero. A volte sono titubante, ma a volte mi rendo conto di quanto abbia aspettato questa svolta e quanto potrei pentirmene se decidessi di non cogliere questa opportunità. Spero sia un punto di partenza per un futuro più luminoso.
Ringrazio chi ha prestato attenzione al mio sfogo… Sono pronta a leggere commenti di ogni tipo!
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Categorie: - Me stesso
Mmmm..
Spero in un abbaglio e mi scuso se saro diretto e brusco
Ma qualcosa stride: la descrizione che fai del tuo ragazzo mi sembra glaciale, unica nota positiva TI adora
E parlando di
“non vedo l’ora di crescere, lavorare, avere una famiglia con lui”
il motivo e’
” so che finalmente avrò qualcuno accanto con cui condividere le mie giornate, un volto amico a confortarmi e capirmi quando ne avrò bisogno”
Ovvero per quello che potra darTI….. Scusami il commento cinico e cattivo ma:
Se vuoi sempre compagnia e conforto prenditi un cane….
perdonami la battutaccia, ma ti invito a riflettere sul tuo rapporto di coppia
Anche perche’ tra poco parti per l’Erasmus ( scelta validissima brava) e quindi cosi tante novita ti travolgeranno da farti sentire quasi ebbra…
Posso sbagliarmi ma credo che
il tuo ragazzo sara’ solo un peso alla caviglia,sempre piu’ pesante.. una nuvola che oscura il tuo futuro luminoso…
Se capitera’, avrai l’occasione di dimostrarti per davvero “eccezzionale”
Parlagli in maniera chiara e diretta, e sopratutto assumiti le responsabilita del cambiamento, niente sono confusa, devo riflettere, mi hai trascurato.
Allora si ti dimostrerai “fuori dal comune”
carissima,da queste poche righe così ben scritte, dai un’immagine abbastanza chiara di te: è evidente che devi prendere il volo. E lui che propone? I fidanzamenti da lontano sono difficili e danno adito a confusione e incertezza. Sei laureata: perché non cerchi lavoro dove vive lui? Sarebbe l’occasione per uscire dal guscio e per conoscerlo meglio: da vicino è tutto più chiaro. Strano che né lui, né tu, che sei la parte forte del rapporto, non ci abbiate ancora pensato.
@ Nadir credo di non essermi espressa correttamente per quanto riguarda la mia relazione (non volevo dilungarmi troppo)… Il mio desiderio non è quello di avere una compagnia qualunque, ma quello di condividere le mie giornate proprio con lui, dopo anni passati a immaginarle e basta… Forse la mia descrizione ti è sembrata glaciale perché effettivamente non sono una persona affettuosa che manifesta apertamente i propri sentimenti. Mi sono chiesta tante volte se fossi veramente innamorata… Ma ho trovato in me la risposta accorgendomi di quanto ho sopportato in questi anni data la distanza… Se non ne fosse valsa la pena non l’avrei fatto di certo!
@Gabry Purtroppo ancora non possiamo fare quel passo, stiamo entrambi continuando gli studi…
Vi ringrazio per i commenti!
Praticamente con questa lettera, hai voluto dirci o dirti: “Ho voglia di chiudere la mia storia!”
Vabbè… nn è una novità! Si riprenderà, tranquilla, nessuno è mai morto per queste cose! 🙂
ha ragione Nadir e pure Hurin… non sottovalutare il senso critico (nel senso di capacità di analisi) maschile, raramente di sbagliano.. anche io tante volte chiedo consiglio a miei amici uomini che – non so come fanno – ma capiscono immediatamente il punto senza tanti giri, e mi sanno far vedere chiaramente le cose, belle o brutte che siano, ma almeno si tratta della realtà.
io sono una donna, eppure anche a me dalla descrizione che fai non mi è passato alcun amore per il tuo ragazzo. semmai amore per le attenzioni che LUI ti dà (cioè dici “TI ADORA”).. vedi, tanto per fare un esempio, se fossi davvero innamorata di lui lo descriveresti così: “sono fidanzatissima da anni con un ragazzo CHE ADORO!”. te lo scrivo tanto per fare un esempio, ma tu riflettici mi raccomando, su queste leggere differenze, che dicono tanto, e noi che siamo sconosciuti e non coinvolti ce ne accorgiamo all’istante..
anche secondo me hai voglia di novità e non solo in campo sentimentale (anche se non te ne rendi conto) ma proprio per la tua vita.. fai bene, sei giovane, hai 20 anni, è un’età giusta per fare esperienze, infatti ti direi di non pensare tanto al matrimonio e a queste cose serie visto la vita che ti immagini, non sei pronta, vuoi prima fare esperienze per te stessa, e fai bene… questo tuo fidanzato mi pare un’àncora che tu vedi nel tuo futuro solo come appoggio emotivo, come conforto, perché non ci sono sentimenti di “cosa farei io per lui” ma solo di “cosa farebbe lui per me: ci sarebbe sempre, sarebbe una spalla, ecc..”.
infine volevo dirti una cosa, misuri il tuo amore su una base sbagliata, cioè dici: “ho sopportato tanto non lo avrei fatto se non fossi innamorata!” Non è questo il modo in cui si misura se si è innamorati o no… si è innamorati non perché si sopportano cose (come a volte le donne erroneamente cedono), ma se quella persona ci appare unica e speciale ai nostri occhi, quando vorremmo fare cose per lui, quando non vorremmo mai lasciarlo solo (anche emotivamente), quando ci sentiamo felici nell’immaginare tutte le cose belle che potremmo ancora fare nel futuro assieme a lui, ecc..(come in quella lettera che anche tu hai commentato: “buon compleanno paperino”).
Non so se sono stata chiara, mi sono anche dilungata troppo, ma non riesco a essere sintetica come un uomo.. eheheheh
Comunque è da qui che parte il tuo malessere di cui parli: dal fatto di sentirti bloccata in una vita che non ti piace, compreso il fidanzato, mentre dentro di te scalpita
…la voglia di muoverti, viaggiare e fare esperienze.. e probabilmente anche sentimentali, ma non perché tu non sia una ragazza seria, ma perché non sei ancora pronta a una storia seria, è diverso, ora hai troppa voglia di vivere, anche di fare diverse esperienze, e fai bene.
ragazzi non la accusate troppo di questa voglia di esperienze e poco amore per il suo fidanzato.. ha solo 20 anni che dovrebbe fare, dovrebbe davvero sposarsi l’indomani? con tutta questa poca convinzione?…meglio così che si faccia ora delle esperienze, per non rimpiangerle un domani..
comunque come ti hanno detto, sii chiara con il tuo fidanzato, di tutti questi pensieri di novità che hai, e anche digli che non ti senti pronta in fondo a un futuro serio, che hai bisogno di camminare per un po’ con le tue gambe, di crescere, di diventare Donna… cerca di essere sincera più che puoi con lui, senza inganni o confusioni… io spero di averti aiutato a fare chiarezza su ciò che vuoi…
Sono d’accordo con Camy, tra l’altro le persone che si sentono stra-mature e che si comportano come tali, a volte arrivano ad una certa età con la voglia di essere immature.
Per cui secondo me flower arriverai ad un punto, magari anche durante l’erasmus, che vorrai lasciarti andare a nuove esperienze.
Inoltre anche io ho avuto l’impressione che tu non abbia questa passione sfrenata per il tuo ragazzo..un pò mi fa pensare..
Assurdo! Siamo uguali…abbiamo mille cose in comune. Anch’io vivo in un paesino che non da stimoli. Mi sembra di non toccare a pieno la mia vita, di starla a guardare mentre il tempo passa. Ho avuto diverse esperienze all’estero, e più viaggi e più ti rendi conto che nn sei fatta per vivere in una piccola dimensione. Ho voglia di emozioni; che siano persone, passioni, città…nn importa…sono le emozioni che ti fanno sentire viva. e purtroppo la vita di provincia da veramente pochi stimoli e possibilità! bisogna partire se si vuole cambiare stile di vita.
Anch’io stavo con una persona che abitava lontano (te per lontano cosa intendi? Lui era a circa 100 km da me) ed è stata una storia stupenda, durata 3 anni circa, ma è finita perche io non ho voluto lasciare il lavoro.
Sei fortunata,
hai accanto una persona che ti vuole bene, questo è già l’80%
comincia a progettarti un futuro CON LUI.
Ovvero:, trasferimento, nuova casa insieme, dalle sue parti o non so, nuovo lavoro, ecc. E vai avanti in funzione di questo.
Ciao Flower,
Siicuramente La distanza e’ un ostacolo: spesso insormontabile per storie senza sostanza.
Pero in parte puo’ anche avere l’effetto contrario :il non dover affrontare il quotidiano puo’ anche aiutare a idealizzare una storia.
Ognuno sa per se, e non dico sia il tuo caso. Pero ti invito a riflettere su quando scrivi :
“Se non ne fosse valsa la pena non l’avrei fatto di certo!”
Vedi, quando ci poniamo una meta, le motivazioni e proiezioni del futuro sono un « doping » eccezionale : e anche scalare una montagna a mani nude e’ possibile.
Il rischio pero’ di idealizzare e proiettare un unico elemento come la soluzione di tutto arriva dopo, a montagna scalata quando il quotidiano puo‘ farci scoprire che si siamo arrivati, ma non dove volevamo…..
Ripeto non dico sia cosi, pero’ non sottovalutare l’inquetudine di cui scrivi (” una tristezza ed insoddisfazione praticamente croniche”) perche’ non sara’ un singolo evento (convivere con lui) per quanto importante e significativo a spazzare via le tue ansie.
Non rimandare ne sottovalutare: cerca di ascoltarti e capirne la ragione.
Mi permetto anche di chiederli, com’e’ il dialogo tra voi? Ne parli di questo tuo malessere con lui?
Ciao