Salve a tutti, scrivo qui, e mi sento anche un po in imbarazzo, per spiegarvi la mia situazione che mi sta portando sempre di più a perdere la mia personalità e ad abbassare il mio morale. Ho 15 anni, dovrebbe essere un’età in cui si fanno le prime esperienze, e in cui inizia la trasformazione in uomini, in questo periodo è fondamentale l’amicizia vera, cosa che purtroppo non ho.
Partiamo dall’inizio, io alle elementari avevo buoni amici, con cui a volte anche uscivo un po, andavamo in bicicletta e ci divertivamo. Le ragazze invece erano delle grandissime ipocrite (per non dire altro), davanti erano gentili, quando dovevano chiedermi delle cose da prestare (per esempio una penna, i colori, ecc.), ma dietro le spalle mi prendevano in giro, ma in modo così sfacciato che era impossibile non accorgersi, giocavano sul fatto che ero grasso (ora ho perso 13 Kg e sono di nuovo in forma), sul fatto che ero malato di psoriasi (ora è passata), ecc. Ma io non ho mai risposto, perché sono stato educato a non toccare né a parole, né soprattutto con le mani, qualsiasi donna, anche la più cattiva. Poi alle medie questi miei amici hanno cominciato all’improvviso a non chiamarmi più, a non volermi più nel loro gruppo, a scuola tutti bravi e simpatici, fuori dalla scuola non ci vedevamo più e chissà quante cose dicevano in giro sul mio conto (basta pensare che una volta al supermercato una persona qualunque mi ha detto:”Stammi lontano, i “bambocci” come te non li voglio fra i piedi”, io chiesi perché e rispose che lui è a conoscenza di cosa faccio, anche se io non ho mai capito). Comunque arrivato alle superiori ho dovuto cambiare completamente compagni, e mi sono fatto dei nuovi amici, ma anche questi a scuola sono simpatici e scherziamo un sacco, ma fuori dalla scuola non mi vogliono tra i piedi, poi nella mia classe non ci sono ragazze, quindi non posso nemmeno cercare di fare amicizie femminili, cosa che non ho fatto in passato. Quando sono a casa, sono sempre solo, ho un fratello di 18 anni che la sera va a spassarsela, ed a volte mi viene l’invidia, di cui mi vergogno da morire. L’altro mio fratello di 16 anni, pure, ora sta iniziando ad uscire con i suoi amici e si diverte, io invece no, sempre chiuso dentro, ed i miei genitori non se ne fregano assolutamente, solo a volte mio padre mi chiede:”Tu perché non esci mai?”, io rispondo:”Perché nessuno mi invita mai”, quindi lui mi consiglia di organizzare io qualcosa, ma non è mica facile come sembra, io sono molto timido ed introverso, prima di iniziare a parlare con qualcuno devono passare almeno 10-15 giorni, però poi non mi fermo più. Il problema è la paura che organizzando qualcosa io, tutti mi diano buca (mi è già successo alle medie), perché non vogliono frequentarmi, e non ne capisco il perché. Io sono sempre stato una persona educata e rispettosa, ed inoltre non credo di essere ripugnante, quindi davvero non capisco perché tutti mi considerino un peso, vorrei provare a farmi vivo io qualche volta, ma la paura di essere rifiutato mi sovrasta, perché sarebbe il colpo definitivo al mio morale. Poi vorrei conoscere qualche ragazza, ma quando vado al centro commerciale, le ragazze mi ignorano, oppure mi fissano con sguardi quasi disgustati, ma non credo di essere un brutto ragazzo, ma non so cosa mi renda così rivoltante, magari sono repellente di natura, non so! Se provo a parlare con qualcuna, la timidezza mi assale e non riesco ad essere sciolto nel parlare, questo contribuisce ad allontanare le ragazze, quando riesco a parlare comunque mi evitano, magari si congedano con un:”Davvero? Non lo sapevo, scusa devo andare!”. Purtroppo non sono uno stupido e mi accorgo che sono scuse per allontanarsi da me, come se fossi un mostro sia d’aspetto che di carattere, ma vi assicuro che non sono così, almeno così sembro ai miei occhi, magari sarò davvero rivoltante, ma non posso accettarlo e quindi continuo a reputarmi un ragazzo normale quando in realtà sarò il mostro di Loch Ness. Sto davvero iniziando ad avere paura riguardo al futuro, resterò solo almeno per tutta la mia adolescenza, perderò tutte le gioie che questi anni portano, ma anche i dispiaceri, non faranno mai parte della mia vita queste emozioni, perché si dice che ci siano una sola volta nella vita. Inoltre negli anni ho sviluppato la papilofobia (paura delle farfalle), però non voglio andare dallo psicologo, anche perché i miei genitori non mi ci porterebbero mai.
Dopo aver ripercorso la mia vita “sentimentale”, vi chiedo un consiglio per uscire da questa situazione, anche un parola azzeccata a volte vale più di mille parole a casaccio.
Vi ringrazio anche solo se avrete letto il mio poema.
Salve.
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Categorie: - Me stesso
Mi ricordi quasi me a tratti, quando avevo più o meno la tua età.
Io ti consiglio di provare a legare con qualcuno che ha cose in comune con te, qualche hobby forse. Magari dovresti imparare ad osare qualche volta… non aspettare che sia gli altri a farsi avanti, fallo te. Buttati. Se va male pazienza, la vita continua. Occhio anche alle persone che ti stanno intorno… chi ti tratta come un rifiuto non merita la tua gentilezza, quindi è inutile aspettarsi qualcosa da loro dandogli corda.
Grazie LostSoul, però per me non è molto facile fare nuove amicizie, sono davvero troppo timido, io non riesco a legare con uno sconosciuto, perché mi sento sempre in grande imbarazzo, poi, abito in un paese (scusate il termine) schifoso!! Non c’è nulla, se non 2 supermercati e 2-3 bar, per il resto, anche per tagliarmi i capelli, devo andare in altre città, più sviluppate civilmente, industrialmente e tecnologicamente. In pratica questo paese dove abito sembra un villaggio di vagabondi, l’unica casa decente è la nostra (anche come condizioni, non come grandezza o bellezza), per il resto i nostri “vicini” sono solo vagabondi e (scusate ancora) maiali, non lavora nessuno, ma riescono comunque a vivere (chissà come), e anche ad avere oggetti costosi, io mi chiedo, dove li trovano i soldi?
Quindi per me è molto difficile socializzare, anche per scelta mia, perché non voglio socializzare con queste persone.
Ciao.